Beh, menomale che non era figlio di Bill Gates.
Dov' e' il tuo tesoro, li e' il tuo cuore
Matteo 6:21
Nel meeting annuale del World Economic Forum, a Davos, Svizzera Papa Francesco si e' rivolto a circa 2500 amministratori delegati e ricconi di vari colossi dell'industria mondiale.
Il suo messaggio?
"The growth of equality demands something more than economic growth, even though it presupposes it. It demands first of all a transcendent vision of the person.
It also calls for decisions, mechanisms and processes directed to a better distribution of wealth, the creation of sources of employment and an integral promotion of the poor which goes beyond a simple welfare mentality.
I ask you to ensure that humanity is served by wealth and not ruled by it."
"La crescita dell'uguaglianza sociale richiede qualcosa di piu' della crescita economica, anche se la presuppone. Richeide prima di tutto una visione trascendente della persona.
Richiede che ci siano decisioni, meccanismi e processi diretti a una migliore distribuzione della ricchessa, la creazione di posti di lavoro e una promozione integrale dei poveri che vada al dila' di una mentalita' di assistenza.
Vi chiedo di far si che l'umanita' sia servita dalla ricchezza e non dominata dalla ricchezza."
D'altro canto le 85 persone piu' ricche del mondo, possiedono la meta' del patrimonio mondiale, tanto quanto i 3.5 miliardi di piu' poveri del mondo. E' un numero da capogiro. Neanche cento persone contro la meta' della popolazione terrestre. E in Italia?
In Italia secondo Bankitalia, il 10% delle famiglie piu' ricche detiene la meta' della ricchezza nazionale.
In Italia, secondo Forbes magazine i ricchi piu' ricchi sono:
23. Michele Ferrero e famiglia (Ferrero), con 20.4 miliardi di dollari
49. Leonardo del Vecchio (Luxottica/Ray Ban), con 15.3 miliardi di dollari
78. Miuccia Prada (Prada) con 12.4 miliardi di dollari
131. Giorgio Armani (Armani) con 8.5 miliardi di dollari
175. Patrizio Bertelli (Prada, marito di Miuccia Prada) con 6.7 miliardi di dollari
189. Stefano Pessina (Walgreen) con 6.4 miliardi di dollari
194. Silvio Berlusconi (Mediaset/Milan) con 6.2 miliardi di dollari
195 Paolo e Gianfelice Mario Rocca (Techint) con 6.1 miliardi di dollari
248. Augusto e Giorgio Perfetti (Caramelle) con 5 miliardi di dollari
458. Renzo Rosso (Diesel Jeans) con 3 miliardi di dollari
736. Carlo Benetton (Benetton) con 2 miliardi di dollari
736. Gilberto Benetton (Benetton) con 2 miliardi di dollari
736. Giuliana Benetton (Benetton) con 2 miliardi di dollari
736. Luciano Benetton (Benetton) con 2 miliardi di dollari
736. Domenico Dolce (Dolce e Gabbana) con 2 miliardi di dollari
736. Stefano Gabbana (Dolce e Gabbana) con 2 miliardi di dollari
831. Mario Moretti Polegato (Scarpe) con 1.8 miliardi di dollari
882. Ennio Doris e famiglia (assicurazioni) con 1.7 miliardi di dollari
965. Diego della Valle (Scarpe) con 1.55 miliardi di dollari
1031 Paolo Bulgari (Gioielli) con 1.4 miliardi di dollari
Il numero davanti e' la loro posizione nel mondo.
Questo vuol dire che Mr. Ferrero e' il 23esimo uomo piu' ricco del mondo.
Forse sono io che non lo so, ma non mi pare che nessuno di loro sia veramente impegnato nel sociale e che voglia "servire l'umanita' con il proprio capitale". Addirittura i
Prada hanno contenziosi aperti con il fisco....
Perche' i ricchi d'Italia non fanno quasi niente per il sociale, per l'ambiente, per i poveri, per la cultura?
E questo non vale solo per gli uber ricchi, vale anche per quelli che non sono in queste classifiche, i Barilla, i De Cecco, gli Agnelli.
Quella classifica di Forbes Magazine e' guidata da Bill Gates e da Warren Buffett che hanno deciso che devolveranno tutti i loro averi in beneficenza durante le loro vite. Buffett ha anche creato il "Giving pledge" dove si invitano tutti gli uber ricchi a regalare almeno la meta' del loro patrimonio prima di morire.
Adesso.
Del
Giving Pledge fanno parte l'ex sindaco di New York, Mike Bloomberg, Sir Richard Branson, della Virgin, Ted Turner della CNN, Mark Zuckerberg di Facebook, Tom Steyer, il finanziere pentito che ora fa l'ambientalista a tempo pieno, George Lucas di Star Wars e pure David Rockefeller, discencedente di una famiglia di petrolieri.
In quella classifica di Forbes Magazine c'e' a quasi pari patrimonio di Silvio Berlusconi, un tali Eli Broad, di Los Angeles. In questa citta' lo conoscono tutti, perche' non c'e' iniziativa culturale, artistica in cui non ci siano i suoi soldi.
Anche lui e sua moglie aderiscono a the "Giving Pledge". Per dirne una, in totale lui e sua moglie hanno dato 700 milioni di dollari per la ricerca in medicina all'MIT ed a Harvard. I centri ricerca che hanno creato danno lavoro a 2000 persone. Il Broad Institute e' adesso il maggior centro mondiale per la genetica.
L'altro giorno sul Los Angeles Times la storia di un anonimo che ha mandato un assegno da 500,000 dollari per CicLAvia, il progetto di chiudere parte delle strade di Los Angeles una volta al mese e trasformarle in piste ciclabili per un giorno. Mezzo milione di dollari.
Certo, in un mondo ideale gli uber ricchi non ci sarebbero, ma che loro regalino i soldi per il bene della comunita' e' gia' un passo in avanti.
E questa e' una tradizione che va avanti da tanto tempo negli USA e ogni tanto sarebbe bene copiarne le cose buone.
E questo vale anche per John Elkann che vanta case, cene, lussi e studi in tutto il mondo, grazie anche alla casa da dove veniva, la FIAT.
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Questa la versione sul Fatto Quotidiano
Bill Gates, che ai suo figli lascera'
"solo" 10 milioni di dollari. Il suo patrimonio e' stimato
attorno ai 72 miliardi di dollari. Verra’ devoluto interamente in
opere filantropiche.
Andrew Carnegie, classe 1835, magnate
dell'acciaio che dono' l'equivalente di circa 5 miliardi di dollari a
universita', biblioteche e laboratori di scienza durante la sua
vita
John Philip Jacob Elkann, erede FIAT
“Dov'
e' il tuo tesoro, li e' il tuo cuore”
Qualche giorno fa John Philip Jacob Elkann, presidente della FIAT e l’erede prescelto di suo nonno Gianni Agnelli alla guida del colosso torinese, ha detto che i giovani non trovano lavoro perche’ stanno bene a casa propria.
Non voglio entrare nei meriti della complicata situazione italiana e ricordare tutti i “regali” che la FIAT ha avuto dal contribuente pubblico italiano negli scorsi decenni.
Voglio pero’ fare un passo indietro.
Nel meeting annuale del World Economic Forum, svoltosi a Davos, Svizzera il 21 Gennaio 2014, Papa Francesco si e' rivolto a circa 2500 amministratori delegati e ricconi di vari colossi dell'industria mondiale. Non so se ci fossero anche rappresentanti della FIAT.
Ecco le parole del Papa:
"La crescita dell'uguaglianza sociale richiede qualcosa di piu' della crescita economica, anche se la presuppone. Richeide prima di tutto una visione trascendente della persona. Richiede che ci siano decisioni, meccanismi e processi diretti a una migliore distribuzione della ricchezza, la creazione di posti di lavoro e una promozione integrale dei poveri che vada al dila' di una mentalita' di assistenza.
Vi chiedo di far si che l'umanita' sia servita dalla ricchezza e non dominata dalla ricchezza."
Le 85 persone piu' ricche del mondo, possiedono la meta' del patrimonio mondiale, tanto quanto i 3.5 miliardi di piu' poveri del mondo. E' un numero da capogiro. Neanche cento persone contro la meta' della popolazione terrestre.
E in Italia, quella dove secondo John Elkann i giovani restano a casa perche’ stanno bene con mamma’?
In Italia secondo Bankitalia, il 10% delle famiglie piu' ricche detiene la meta' della ricchezza nazionale. Molto probabilmente anche gli Agnelli e loro eredi fanno parte di questo club privato.
Prescelto dal nonno, John Philip Jacob Elkann e’ entrato nel consiglio di amministrazione FIAT a 21 anni.
Secondo un articolo di Forbes Magazine del 2002, John Elkann all’eta’ di 25 anni aveva un patrimonio personale di 2.3 miliardi di dollari.
Dodici anni fa.
Non e’ ben chiaro a quanto ammonti il suo patrimonio adesso, visto che ci sono dei contenziosi aperti e che almeno fino al 2013 si parlava di “Tesoro immenso della famiglia Agnelli nascosto in Svizzera”.
A Settembre 2013 CNN Money l’ha classificato come il quarto piu’ influente giovane sotto i 40 anni nel mondo degli affari. Prima di lui Marissa Mayer, amministratore delegato di Yahoo al primo posto, Jack Dorsey, fondatore di Twitter al secondo posto e Mark Zuckerberg fondatore di Facebook al terzo posto.
Nessuno di questi ultimi tre ha ereditato le proprie fortune.
Forbes Magazine ogni anno compila anche una lista delle persone piu’ ricche del mondo. E’ ora guidata da Bill Gates, seguito da Carlos Slim, il re messicano delle telecomunicazioni e poi da Warren Buffett.
Bill Gates lo conosciamo tutti, e’ il fondatore della Microsoft. Warren Buffett e’ forse meno noto in Italia, ma un investitore di gran successo.
Gates e Buffett hanno deciso che devolveranno tutti i loro averi in opera filantropiche durante le loro vite. Buffett ha anche creato il
Giving Pledge dove si invitano tutti gli uber ricchi a regalare almeno la meta' del loro patrimonio prima di morire.
Adesso.
Almeno meta’ del proprio patrimonio.
E non si tratta di beneficenza di scena, si tratta di una buona fetta di quello che si e’ accumulato in vita.
Warren Buffett donera’ tutto il suo patrimonio. Bill Gates lascera’ solo dieci milioni di dollari a ciascuno dei suoi figli – che per lui sono bazzeccole -- e non piazzera’ nessuno dei suoi discendenti al consiglio di amministrazione Microsoft a 21 anni.
Del Giving Pledge fanno parte l'ex sindaco di New York, Mike Bloomberg, Sir Richard Branson, della Virgin, Ted Turner della CNN, Mark Zuckerberg di Facebook, Tom Steyer, il finanziere pentito che ora fa l'ambientalista a tempo pieno, George Lucas di Star Wars, Elon Musk della Tesla, e pure David Rockefeller, discencedente di una famiglia di petrolieri.
Fra i 122 firmatari a the Giving Pledge, non riconosco nessun italiano, ne della lista dei ricchi di Forbes Magazine, ne di altre famiglie importanti d’Italia, ne di John Elkann.
La tradizione di regalare i tuoi soldi – no strings attached – e’ radicata nelle societa’ anglosassoni e John Elkann che ha vissuto un po dappertutto dovrebbe saperlo.
Perche’ non si iscrive anche lui al Giving Pledge e non regala non dico tutto, ma almeno meta’ del suo patrimonio durante il tempo di sua vita mortale e per il bene dell’Italia? Si potrebbero sponsorizzare nuovi centri di ricerca medica sul cancro ex novo, sistemare il patrimonio culturale italiano, bonificare i terreni malati, insomma portare lavoro e speranza a giovani e meno giovani. Se lo puo’ fare Mark Zuckerberg, lo puo’ fare anche John Elkann.
Dopotutto, figurativamente parlando, anche lui e’ rimasto a casa sua, e’ solo che la sua casa era la FIAT.
Nel 2002 John Elkann fu designato un “Global Leader of Tomorrow” dal World Economic Forum di Davos, dove quest’anno il papa ha invitato gli ultra ricchi ad usare le loro ricchezze per il prossimo.
Spero che il messaggio gli sia arrivato.
“Vi chiedo di far si che l'umanita' sia servita dalla ricchezza e non dominata dalla ricchezza."
Qui la lista dei piu’ ricchi d’Italia, secondo Forbes Magazine.