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Saturday, September 10, 2011

Una FPSO e il campo Aquila a Brindisi


E' probabile che la comunità brindisina,
che sino ad ora ha sonnecchiato,
farà sentire la sua voce.
Forse, però, è fuori tempo massimo.


Telenorba, 9 gennaio 2011


Whenever the people are well-informed,
they can be trusted with their own government.


Thomas Jefferson


La notizia e' di qualche giorno fa - l'ENI iniziera' "presto" a trivellare a 25 miglia al largo di Brindisi, nel campo Aquila. Venticinque miglia sono circa 40 chilometri.

In realta' di questa partenza imminente delle trivelle se ne parlava gia' da gennaio 2011, ma evidentemente nessuno penso' bene davvero di darsi da fare per capire meglio, per opporsi se necessario.

Era tutto gia' scritto da tempo.

I comunicati di otto mesi fa infatti dicono che l'ENI aveva gia' appaltato alla Saipem - anche se sono tutte e due dello stesso gruppo! - un contratto per 1 miliardo di euro nel 2009 per gestire una misteriosa e non meglio specificata FPSO al largo di Brindisi.

Qualcuno dei politici o dei giornalisti di Brindisi e dintorni si e' posto il problema di chiedersi cosa fosse una FPSO? Qualcuno si e' preoccupato di spiegarlo alla gente? Qualcuno sapeva che allo stesso tempo in Abruzzo stavamo facendo fuoco e fiamme per evitarne la costruzione - poi vittoriosi?

Si una FPSO e' quella che si vede in cima - una mini raffineria con fiamma perenne che brucia monnezza petrolifera 24 ore su 24. Bello, eh.

Com'e' possibile che a nessuno sia venuta la curiosita' anche solo di mettere FPSO dentro google?

FPSO sta per Floating Processing and Storage Offshore unit: la P sta per processing - lavorazione e la lavorazione e' la fiamma che si vede, spesso per togliere zolfo dal petrolio schifoso italiano.

Qui un po di link dell'epoca in cui ne volevano piazzare una in Abruzzo.

FPSO 1
FPSO 2
FPSO 3
FPSO 4

La P e' praticamente un mini-centro oli. E chi non sa cosa sia un centro oli, deve un po vergognarsi perche' in Basilicata ci hanno distrutto un intero paese - Viggiano - con un centro oli. E il minimo che si possa fare e' di saperlo.

La F e' floating, cioe' galleggiante, la S e' lo storage, cioe' lo stoccaggio e la O offshore, in mare.

Fa ancora piu' rabbrividire che a Brindisi l'ENI invece che costruirla ex-novo questa FPSO voglia prendere una petroliera vecchia e "riconvertirla."

Chissa' che ci esce.

L'ENI inzio' a parlare di questo giacimento nel 1993. Dopo 18 anni finalmente sono pronti.

Come riportava Telenorba, gia' a gennaio 2011 si diceva che le attivita' sarebbero iniziate nel quarto trimestre 2011.

Le operazioni dureranno 20 anni almeno.

L'ENI dice di potere tirare fuori circa 120 milioni di tonnellate fra gas e petrolio in totale con 12 mila barili al giorno. La FPSO porta' processarlo e stoccarne 700 mila.

1 tonnellata di petrolio sono circa 7.3 barili, per cui
120 milioni di tonnellate sono circa 870 milioni di barili di petrolio.

L'Italia ne consuma circa 1.5 milioni al giorno.

Ergo, nel giro di 20 anni, e ipotetizzando che il consumo di petrolio resti invariato nel tempo, il "ricchissimo" campo di petrolio di Brindisi ci dara' petrolio per 580 giorni.

Un anno e mezzo di petrolio. Quella roba lassu' in bellavista sul litorale.

Ciascuno puo' trarne le conseguenze che vuole.

Si, forse e' tardi.

La democrazia e' faticosa e ogni santo giorno ci deve interessare cosa ci accade intorno. La Basilicata, l'Abruzzo sono forse lontani, ma un giorno potrebbe toccarci piu' da vicino.

5 comments:

Anonymous said...

Ciao,
sono un ingegnere lavoro in saipem ed ho contribuito alla costruzione della FPSO AQUILA arrivata il 16/09 al largo di brindisi (costruita a dubai).
Che posso dire....capisco le critiche mosse ma suggerisco di mettere in pratica sotto ogni punto di vista il vostro aspetto critico, ovvero di valutare quali siano anche i reali vantaggi x Eni e quindi per il nostro paese e non solo gli aspetti negativi che comporta muoversi nel settore Oil & Gas.
Senza Eni e le idee geniali di Mattei, oggi l'Italia sarebbe un Paese al pari di romania, bulgaria, albania....con tutto il rispetto per questi splendidi posti preferisco il bel paese.

Per quanto riguarda la mia FPSO posso dirti ke nulla è stato fatto di nascosto, si sapeva tutto da 4 anni i lavori erano partiti, tutto alla luce del sole.
Il fatto poi che si tratti di una vecchia petroliera riconfigurata ad FPSO ti assicuro che è la normalità, quasi tutte sono vecchie navi rimesse a nuovo.
Saipem ha preso l'appalto con gara, è vero sono dello stesso gruppo ma Saipem è leader mondialie x costruzioni offshore quindi era scontato il risultato.

Per tua info, ne stanno anche arrivando altre e tutte sotto la luce de sole con il beneplacito consenso del Paese. La prossima nel tirreno! aahhhhh pauraaaa! no solo benessere x un paese che si regge ormai solo su questa ecnomia.

ciao

Anonymous said...

"Senza Eni e le idee geniali di Mattei, oggi l'Italia sarebbe un Paese al pari di romania, bulgaria, albania."

Senza Eni e le idee geniali di Mattei oggi non avremmo Marghera, Manfredonia, Gela, Mantova, Pieve Vergonte - una fabbrica di morte dopo l'altra.

Grazie a te, Mariarita.

avv. daniela tamborino said...

Cito testualmente:"...Per tua info, ne stanno anche arrivando altre e tutte sotto la luce de sole con il beneplacito consenso del Paese. La prossima nel tirreno! aahhhhh pauraaaa! no solo benessere x un paese che si regge ormai solo su questa economia."
Gentile Ingegnere, non parlerei di beneplacito consenso del Paese quanto di IGNORANZA TOTALE da parte del Pese (quello reale), che in tale ignoranza viene deliberatamente tenuto ANCHE dalla sua azienda, e quando esce da tale stato di ignoranza protesta in maniera evidente. Le faccio presente che di recente il referendum sul nucleare ha dato uno scollamento totale fra volontà del Governo e volontà del Paese.Che tale Paese si regga poi ormai "solo su questa economia", mi perdoni ma è una valutazione veramente miope: se mai chi governa - e ha governato - questo paese continua a reggere evidentemente la nostra economia operando in silenzio scelte improponibili come questa. Se per Lei (che peraltro ci lavora) dare fondo agli ultimi residui di petrolio (cioè attaccarsi a scelte energetiche ormai destinate alla fine), devastando uno dei mari più stretti, belli e a rischio in caso di incidenti significa progresso, mi perdoni ma che concetto ha Lei dello sviluppo di questo Paese? Ha mai fatto un bagno a Torre Guaceto, riserva naturale wwf a pochi km da Brindisi? Nel Tirreno dove pensate di posizionarvi, a Montecristo? in Sardegna? mi scusi ma la mentalità aziendale La porta secondo me a vedere vantaggi appunto aziendali che non si traducono affatto in vantaggi ambientali o nazionali. E questo è il grave problema. I migliori saluti .
Avv. Daniela Tamborino

Peppe said...

..."tutte sotto la luce de sole con il beneplacito consenso del Paese..."

1) Tutto sotto la luce del sole? Quale sole? E' vero che il sito del ministero pubblica ed aggiorna costantemente gli iter di istanze e permessi ma è altrettanto vero che la gente non monitora il sito come se fosse in guerra con lo Stato. Magari sbaglia, ma è anche vero che la politica potrebbe (dovrebbe) informare la gente di ciò che sta accadendo. Invece non lo fa. Why?

2) Il Paese ha approvato? Se per Paese lei intende la classe politica che ha interessi (ed azioni) nel mondo del petrolio, allora sono d'accordo. Se invece lei intendeva tutta la società che compone il Paese, beh....la invito a ridiscutere la sua affermazione.
Non prendiamoci in giro, ingegnere!

3) Le pongo una domandina facile facile: Lei andrebbe in vacanza laddòve sono presenti FPSO costruite dalla società leader blablabla ?
Mangerebbe il pesce pescato li?
Di quale progresso stiamo parlando, ingegnere?

L'Italia si basa esclusivamente su questa economia? Quella mineraria? Dove l'ha sentita sta bufala? A Studio Aperto?

spol666 said...

Si certo sono 870 milioni di barili di petrolio che risolveranno i problemi economici e di approvvigionamento energetico dell'Italia... in mano a chi stiamo... Grazie Maria Rita...