L'Oklahoma nel frattempo diventa una piccola Louisiana: uno stato in cui tutto o quasi tutto ruota attorna al petorlio, al gas, al fracking, e il buon senso va a farsi... trivellare.
In particolare qui un quarto di tutta la forza lavoro ruota attorno al petrolio. E quindi nessuno vuole toccare, disturbare, perturbare delicati equilbri monetari, di potere. E che importa se a rimetterci sono i delicati equilibri sotterranei.
Secondo Cory Williams che rappresenta l'Oklahoma in Senato, l'industra del petrolio essenzialmente fa un po quello che gli pare, visto che e' padrona di tutto lo stato attraverso i suoi tentacoli. Una specie di Basilicata d'America.
Trivelle o niente.
Dal 2004 al 2008 - in quattro anni ebbero 9 terremoti in totale.
Nel 2008 arrivano le trivelle e la reinizione a grande scale.
Nel 2013 109 terremoti.
Nel 2015 907 terremoti.
Siamo ora a 2 terremoti e mezzo ogni santo giorno.
Seicento volte il tasso storico.
Come sempre questi numeri non sono della D'Orsogna ma in questo caso dell'Oklahoma Geological Survey pubblicato nell'Aprile del 2015.
E le correlazioni sono cosi evidenti, cosi lampanti che non le puo' negare nessuno, ne i politici ne i petrolieri.
Forse ci proveranno i geologi italiani!
Ad ogni modo, in Oklahoma cercano ora di far quadrare il cerchio: come evitare distruzione al prossimo giro? Nessuno lo sa. Per ora il governatore Mary Fallin ha riunito tutto il gotha del petrolio dell'Oklahoma che ha deciso di chiudere 58 pozzi di reiniezione, quelli piu' vicino alle zone piu' delicate e agli epicentri dei terremoti.
Ma e' un ballo fatto con molta prudenza, in cui nessuno vuole veramente affrontare la realta' e si cerca il famoso "compromesso". E infatti e' tutto un pullulare di venditori di fumo che cercano di proporre alchimia magica per trasformare questa monnezza petrolifera in qualcosa di utile. C'e' pure chi propone di farne.... sale da cucina!
E hi puo' biasimarli. Quello della monnezza petrolifera in Oklahoma e' un business da 3 miliardi di dollari l'anno, e imparare a farne qualcosa di "utile" potrebbe portare un sacco di soldi.
Peccato che nessuno ha il coraggio di proporre invece di fermare le trivelle e di guardare seriamente ad altre fonti energetiche.
E Mr. Petrolio cosa dice?
E cosa puo' dire? Cercano di far passare il messaggio che occorre ancora studiare, capire, approfondire. E mentre che studiano e che capiscono e che approfondiscono vorrebbero continuare con lo status quo. Per esempio A.J. Ferate, dell' Oklahoma Independent Petroleum Association, dice che ci vuole piu' ricerca prima di fare passi preventivi e che dobbiamo ancora capire.
E' sempre la stessa canzone, in Basilcata, in Nigeria, in Oklahoma.
Vengono, distruggono e chi si e' visto si e' visto.
Come sempre, occorre non farceli venire dal primo giorno.
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70 terremoti in una settimana
5,400 nel 2015
Si teme adesso per un "big one".
Rosso: terremoti
Nero: pozzi di petrolio
L'evento e' stato poi seguito da uno sciame sismico che e' proseguito per tutta la notte. Si contano fino a 39 terremoti. Ecco quelli piu' importanti secondo l'US Geological Survey - l'USGS:
-- 1:45 a.m. terremoto 3.0 Richter
-- 1:56 a.m terremoto 4.3 Richter
-- 2:15 am terremoto 2.8 Richter
-- 2:16 a.m. terremoto 3.3 Richter
-- 5:16 a.m. terremoto 4.2 Richter
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