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Saturday, June 13, 2009

L'ENI, la Basilicata e i pastori




 Ecco cosa succede al formaggio lucano:

La storia di Giovanni Grieco è diventata quasi un classico. Allevatore a Pisticci un’area dove la produzione e' di 121 barili di greggio al giorno, Grieco produceva un formaggio canestrato che esportava in Giappone. I suoi clienti lo hanno fatto esaminare trovandovi presenze di diossina. Risultato: fine delle esportazioni,conun risarcimento di 27mila euro imposto dai giapponesi per smaltire il formaggio considerato rifiuto inquinante.



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Ecco cosa diceva l'ENI, che l'inquinamento era colpa dei pastori. 


Il 28 Maggio 2009, nell'aula magna dell'Universita' di Potenza, in Basilicata, l'ENI ha presentato una conferenza dal nome poetico: La Biodiversita' in Val D'Agri, naturalmente sotto il patrocinio della Fondazione Enrico Mattei, l'uomo del petrolio - disonesto ma onesto.

C'era anche il direttore del WWF Italia, l'ENI ci tiene a precisarlo.

Dicono, nel loro sito ufficiale, che vogliono sviluppare progetti di biodiversita' assieme, guarda tu, a quegli altri santi della Shell, gli stessi che vogliono venire a indagare il sottosuolo petrolfiero della Majella per "amore della conoscenza".

Dicono che vogliono IDENTIFICARE gli impatti delle trivellazioni petrolifere (dopo 15 anni!! ben svegliati!!) e aiutare a mappare la biodiversita' nella Val D'Agri.

Nel loro comunicato ci sono un sacco di belle parole su questa benedetta biodiversita' ma solo per sciacquarsi la bocca, per fare propaganda, per far vedere, e, alla fine, per non dire veramente, per non fare veramente niente.

Magari c'e' qualcuno che pure gli crede, io no.

Tutto questo mi fa solo ridere (o piangere?). Come biodiversita' vogliamo anche includere il miele agli idrocarburi che ora si produce nella Val D'Agri? Vogliamo includere l'acqua al petrolio come sgorga dalle falde idriche nei boschi lucani? O quella con i residui dei fanghi perforanti dentro? Come biodiversita' vogliamo aggiungere le persone giovani a cui, misteriosamente vengono tumori e leucemie? Anche l'uva annerita e puzzolente e' biodiversita'? Anche l'insalata con le foglie morticcie e' da considerarsi una nuova varieta' pregiata?

L'ENI che sponsorizza queste delicate conferenze, e' la stessa che gli ha inquinato tutto il territorio e che e' sotto processo per inquinamento ambientale nella stessa Val D'Agri. L'ENI che gli sponsorizza questo convegno e' la stessa che va a bucare il parco nazionale della Val D'Agri, dove capita capita, e pazienza se i pozzi sono dentro al parco. E' la stessa che per DIECI LUNGHI ANNI si e' rifiutata di fare i monitoraggi ambientali, e che ancora adesso si RIFIUTA si monitorare le emissioni degli inquinanti piu gravi, primo fra tutti l'idrogeno solforato.

Mi fa senso che in tutto questo ci sia anche il WWF. Che tristezza. Sedersi a tavola con il nemico, tacitamente approvando e non per dirgli: guarda che te ne devi andare da qui, altro che conferenze, devi pagare profutamente per avere distrutto la vita delle persone, della flora e della fauna.

La chicca finale, e' quando parlano dei loro risultati. A Manfredonia la gente moriva in casa ENI per colpa delle aragoste. A Viggiano, invece secondo l'ENI la colpa della perdita di biodiversita' ... e' per colpa dell'agricoltura, della cementificazione, della pastorizia, dell'urbanizzazione!

Loro non c'entrano, e come Robin Hood verranno ad aggiustare tutto!

The results show that in the last 50 years the habitat of the high valley has undergone a gradual ecological fragmentation related to more intensive agricultural use, the expansion of infrastructure, the cementification of the Agri River and the widespread urbanisation of the area.

In some of these areas the increased pressure for pasture interacts negatively with efforts to recover areas of well stations and the paths for oil pipelines.


IN ALCUNE AREE, L'URGENZA DI CREARE PASCOLI PER ANIMALI INTERAGISCE NEGATIVAMENTE CON GLI SFORZI DI RIPRISTINO AMBIENTALE DEI POZZI DI PETROLIO E DEI TRACCIATI DEGLI OLEODOTTI

Certo, secondo l'ENI, LA COLPA ORA E' DEI PASTORI !!!

Non e' mai colpa delle schifezze che mettono nei terreni, nell'acqua e nell'aria. Mai. Loro sono sempre santi, e buoni, e rispettosi di Santa Romana Chiesa. Sono sicura che trovano risposte altrettanto comiche quanto sciocche per tutti altri siti che hanno inquinato in tutta Italia.

Non c'e' piu cieco di chi non vuol vedere. Spero che si vergognino di quanto schifo faccia, oltre l'inquinamento che hanno portato alla Basilicata, questo pensare che la gente sia scema e pronta a bersi tutte le fandonie che gli raccontano. L'ignoranza e' una brutta bestia.

14 comments:

Anonymous said...

carissima Maria Rita, io credo si debba chiedere direttamente al WWF della Basilicata, comunque visto che da anni denuncia e tra queste anche la mancanza trasparenza, velocemente ho trovato una parziale risposta :
WWF
Stallo preoccupante per il Parco Nazionale della Val d’Agri e mancanza di rispetto delle garanzie di salvaguardia ambientale affinché l’estrazione petrolifera in Basilicata avvenga nel pieno rispetto di regole ambientali e di trasparenza. Il “Tradimento della Val d’Agri” è il frutto di gravi responsabilità istituzionali, come ha denunciato oggi il WWF in una conferenza stampa che si è svolta a Potenza. Il WWF ha anche annunciato l’avvio di un tavolo di confronto con l’ENI alla quale da tempo l’Associazione ha chiesto la massima trasparenza sui progetti e gli interventi in atto, sia riguardo le tematiche di tutela ambientale sia quelle di sicurezza in un’area riconosciuta come prioritaria per la conservazione della biodiversità.

Poi tutto può essere, le sigle se non ci sono uomini che hanno gambe forti...anche se a me sembra un tentativo di cercare di salvare il salvabile in questa fase, anche perchè sul loro sito campeggia un bel no oil, e l'ultima battaglia era contro le trivellazioni del Parco che a quanto pare ci sono riusciti.
Come scritto in mail ottima l'idea di manifestare in spiaggia
Fabrizia

giosuè said...

Eni lancia l'Enciclopedia degli Idrocarburi

Esce l’Enciclopedia degli Idrocarburi, un’opera sulle più aggiornate conoscenze dell’oil &gas, delle tecnologie e dell’ambiente con analisi economiche e geopolitiche.

fonte:
http://www.affaritaliani.it/culturaspettacoli/eni_lancia_enciclopedia_degli_idrocarburi120609.html

Anonymous said...

Oggi c'e' un' articolo sulla Shell e la Nigeria sull'Independent. Valeria

Anonymous said...

http://www.independent.co.uk/news/world/americas/secret-papers-show-how-shell-targeted-nigeria-oil-protests-1704812.html



Valeria

Anonymous said...

Nel Paese della bugia, la verità è una malattia... così diceva Gianni Rodari, indimenticato autore di 'Favole al telefono'.

Nel nostro paese chi coltiva interessi particolari contro il bene della collettività ha vita facile, grazie all'ignoranza e alla disinformazione, coltivata ad arte grazie a scienziati e media prezzolati.

In più, come sosteneva George Orwell, la vera stampa è quella che dice al cittadino ciò che il cittadino non vuole sentirsi dire. Altra ragione per cui i pochi esseri pensanti e vagamente acculturati che tentano di svegliare la comunità dall'ipnosi collettiva rischiano di essere additati quali disfattisti o, peggio, jettatori.

SEMPRE AVANTI, sì. Anche quando cominci a sospettare che rischi di ritrovarti da solo...
Un grande abbraccio.

hp

giosuè said...

Grande successo per le aziende aprutine al Tuttofood di Milano

dai dolci tradizionali ai tartufi, dal miele agli oli extravergine di oliva e ai sott’oli, dai formaggi e latticini alla carota Igp del Fucino, fino ai fiadoni e alle conserve di pesce e ai vini in degustazione presso lo spazio dedicato all’Enoteca Regionale d’Abruzzo.

fonte:
http://www.teramonews.com/scheda_news.php?id=16241

giosuè said...

Energia. In Italia è boom per l'eolico, ai primi posti le regioni del Sud

fonte:
http://www.fondazioneitaliani.it/index.php/Energia.-In-Italia-e-boom-per-l-eolico-ai-primi-posti-le-regioni-del-Sud.html

giosuè said...

San Vito, torna "Cala Lenta"

SAN VITO – Anche quest’anno torna la quinta edizione di “Cala Lenta”, la tre-giorni itinerante dedicata alla cultura marinara abruzzese e alla scoperta delle bellezze paesaggistiche della Costa dei Trabocchi.

fonte:
http://www.pagineabruzzo.it/notizie/news/Chieti/18372/San_vito_torna_cala_lenta.html

e il pozzo Ombina Mare 2 e la MOG?
tutto tace...

supertramp said...

Soldati nigeriani ripresi in un video mentre uccidono due civili. Mend:“E’ un crimine di guerra”

Un video di soldati nigeriani che uccidono due fratelli disarmati nel delta del Niger. Il Mend condanna le esecuzioni definendole “crimini di guerra” e richiede un’inchiesta internazionale.

fonte:
http://www.portametronia.it/category/nigeria/

supertramp said...

IL FALSO AMBIENTALISMO DEL CANDIDATO MASTROMAURO

Tra le istanza di permesso per la ricerca di petrolio presentate al Ministero per lo Sviluppo Economico ce n’è una che tocca direttamente Giulianova ed altri Comuni della costa e si chiama “Corropoli”.

fonte:
http://www.teramonews.com/scheda_news.php?id=16258

giosuè said...

MONZA: AL VIA RACCOLTA FIRME CONTRO TRIVELLAZIONE PARCO MONTEVECCHIA

Milano, 15 giu. (Adnkronos) - Partira' questa sera la raccolta delle firme per la petizione contro il progetto di ricerca di idrocarburi nel parco di Montevecchia e della Valle del Curone, un'area verde nel cuore della Brianza, a pochi km da Milano. Lo annuncia il comitato civico "No al pozzo nel parco del Curone", che stasera organizza una serata sul tema, all'ex cinema parrocchiale di Rovagnate (Lecco), in via Don Barzaghi.

Parteciperanno Maria Rita D'Orsogna, ricercatrice della California State University at Northridge - Los Angeles, esperta di impatti ambientali a seguito di attivita' di trivellazioni petrolifere, Eugenio Mascheroni, presidente del Parco Regionale di Montevecchia e della Valle del Curone e Marco Panzeri, sindaco di Rovagnate.

Un'azienda australiana, la Po Valley Operation, ha in progetto di estrarre petrolio dal sottosuolo del parco che, secondo studi effettuati anni fa dall'Agip, potrebbe contenere gas naturale e anche petrolio.

fonte:
http://www.libero-news.it/adnkronos/view/137461

giosuè said...

Il disastro ambientale della Exxon Valdez liquidato con pochi spiccioli

La Corte di appello federale americana ieri ha condannato il colosso petrolifero a una multa di 500 milioni di dollari a cui si aggiungono 480 milioni di interessi. Niente a confronto dei 5 miliardi di dollari che erano stati decisi dal tribunale nel 1996 ma soprattutto una vergogna a paragone dei disastri che ha provocato all’ecosistema.

fonte:
http://www.greenreport.it/contenuti/leggi.php?id_cont=20129

supertramp said...

Illustrata la procedura di valutazione impatto sanitario

la Regione Sicilia all’avanguardia ed in anticipo rispetto al resto d’Italia su questa tematica

fonte:
http://www.omniapress.net/news.asp?id=4638

giosuè said...

Petrolio, rischi per la salute

Un nuovo incontro organizzato dal comitato «No al pozzo» si è svolto luendì sera a Rovagnate nello spazio dell’ex cinema parrocchiale. Al centro della serata l’intervento di Maria Rita D’Orsogna, ricercatrice presso la «California State University at Northridge Los Angeles» ed esperta di impatti ambientali a seguito di attività di trivellazioni petrolifere.

Il salone era gremito di persone che si sono stipate anche fuori dalle porte per ascoltare l’intervento della ricercatrice.

fonte:
http://ilgiorno.ilsole24ore.com/lecco/2009/06/17/192587-petrolio_rischi_salute.shtml