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Friday, May 8, 2009

Il piu' bravo


Uno dei commenti di oggi parlava di una possibile presentazione di Remo di Martino alle liste europee. Questo personaggio e' attualmente presidente del consiglio comunale di Ortona, ed assieme al sindaco Nicola Fratino ha approvato tutte le autorizzazioni comunali per l'installazione della raffineria di petrolio a 500 metri dal mare e fra i vigneti del Montepulciano doc.

Sono allora andata ad indagare, per l'ennesima volta, sul suddetto personaggio in rete. Meraviglia delle meraviglie, trovo in rete il suo blog baffuto! Guardatelo, e' un capolavoro dell'autocelebrazione e del potere dei sogni.

Seguiro' questo blog con molta attenzione, se non altro per farmici due risate. A Remo, amante della democrazia, io non posso scrivere piu' perche' gli sono "molesta", come mi scrisse qualche tempo fa. Continua anche a dire che io sia una figura immaginaria della rete. Forse dovro' crescermi i baffi anche io e metterne una foto nel blog per convincerlo che sono viva e vegeta.

Sul sito di Remo Di Martino c'e' una lettera, postata in data 1 Aprile 2009, scritta dal nostro eroe a Gianni Lannes, giornalista che scrive per La Stampa e che e' venuto ad Ortona per indagare maggiormente la questione del petrolio in Abruzzo. Non si sa quando esattamente questo messaggio sia stato scritto.

Comunque, di questa lettera, alcuni modi di fare, di presentarsi mi sono familiari. Ricordo che Remo Di Martino fu uno dei primi politici di Ortona che contattai all'inizio di questa faccenda nel tardo 2007. Anche con me cerco' di dipingersi come di un eroe dal lavoro "diuturno e absoleto". Anche a me cerco' di minimizzare la questione petrolio in Abruzzo dicendo "lei e' poco informata", anche con me cerco' di fare gli inciuci dicendo "venga che le faccio vedere Ortona e ci prendiamo un caffe'". Non mi feci ingannare e gli diventai "molesta".

Torniamo alla lettera. Si inizia con un complotto contro di lui. Addirittura! Scrive il nostro eroe, riferendosi a Gianni Lannes:

Qualcuno ha tentato di armare la sua penna, per eseguire una sentenza di condanna che non sarebbe “del popolo”, ma di una ben individuata parte politica.

Secondo lui questi corruttori innominabili di Ortona sono cosi potenti da arrivare a un giornalista di cosi grande notorieta' per fargli dispetto a lui, Remo di Martino? E poi se ben individuati perche' non dirlo? Forse perche' non esiste?

Gli e' mai sorto il dubbio a Remo di Martino che forse non e' poi cosi' amato ad Ortona come crede di essere nei suoi deliri di onnipotenza?

Andiamo avanti. La lettera continua con la storia quasi strappalacrime della sua carriera. Non manca di tirare in ballo sua mamma, le case popolari, il fatto che nessuno lo voleva ad Ortona a fare pratica perche' non era "inserito un contesto sociopolitico ragguardevole" . Potrebbe essere che non lo volevano perche' forse non era poi un cosi bravo avvocato? Potrebbe essere una possibilita' no? Ma, si sa, fa piu' audience la figura dell'eroe solo contro tutti. Continua:

Sto quattro anni a Pescara e divento il beniamino di quel foro

Mi alzo alle sei vado a lavorare alle sei e mezza smetto alle 22.

In poco tempo il mio studio diventa uno dei migliori della città.

La logica clientelare affaristica di basso cabotaggio non consentiva alcun progresso della città.

TUTTI VEDONO CHE SONO IL PIU' BRAVO, IL PIU' ONESTO ED IL PIU' LEALE

Non ho neppure la stanza, uso quella del Sindaco e FACCIO DELLE COSE MIRABOLANTI, dal porto alla società per la trasformazione, passando per il teatro, il Ciavocco, l’Orientale

Non c’è una parte di Ortona che non viene investita dalla nostra operosità.

Per farla breve FACCIO TUTTO DA SOLO e con pochi, veramente pochi collaboratori.

Uno sforzo diuturno e continuo che porta Ortona, rinnovata nelle sue strutture, ad essere LA CITTA' PIU' IMPORTANTE DELL'ABRUZZO


San Tommaso diventa IL TRAINO DEL TURISMO RELIGIOSO REGIONALE

C’è qualcuno che ha una visione strategica della città.

Divento il primo partito


Infine, la chicca sulla raffineria di Ortona:

Del “centro oli” non mi interesso sino alla fine del 2006 quando il Sindaco mi dice che lui non può occuparsene, perchè non vuole che si dica che ha interessi con l’Eni.

Vedo di che si tratta e sembra UNA COSA NON BUONA MA STRORDINARIA!

Per il centro oli non c’è una voce contraria.

Non vado in ferie, vede tra le fortune che ho è quella di avere una casa vicino a Madonna di Campiglio, veramente è dei genitori di mia moglie, dove vado tutti gli anni.

Tra agosto e settembre organizzo riunioni pubbliche nella sala del consiglio comunale con tutti: con i sindacati, con l’Eni, con gli imprenditori, perfino con Natura Verde, che si è costituita in quei giorni (le mando anche i verbali di tutte le riunioni).


Che esiste la D’Orsogna (famosa scienziata sic!) nessuno lo sa.

Viene approvata la delibera, nonostante che il Presidente della Provincia con “revireman” degno del miglior trasformismo, dichiari che vuole affidare al Mario Negri sud una perizia per verificare la pericolosità dell’impianto.

Perizia che arriva dopo mesi senza che dica una cosa diversa da quella che sapevamo già.

I contadini avevano venduto tranquillamente la terra, gli imprenditori, c’è un indotto con circa 60 ditte e 400.000 addetti, erano contenti, i sindacati ancora di più,

LA CITTADINANZA NON ASPETTAVA ALTRO.

Facciamo una convenzione con la quale per il comune, oltre che le “royaltis”, strappiamo letteralmente perchè le trattative sono lunghe e difficili: 100.000 euro per la squadra di calcio, 100.000 per il Teatro, 100.000 per la pesca e tanto altro, totale 6.000.000,oo di euro “cash”.


Dunque, secondo Di Martino l'indotto Eni rappresenta con 400,000 unita' circa la meta' dell'Abruzzo, compresi neonati, bambini e pensionati.

Del 1,100,000 euro che si e' presa la ditta di Fratino, neppure un rigo.

Del contento del report del Mario Negri sud e della tonnellata e mezza di inquinanti "diuturni" che il petrolchimico avrebbe dato ad Ortona, nemmeno una virgola.

Del fatto che la popolazione ne e' venuta a sapere per caso e non certo perche' li avesse informati lui nell'ottobre 2007, se n'e' dimenticato.

Dei contadini discesi su Ortona nel 2007 con una sfilza di trattori in piazza per dire no, non se ne parla.

Di quegli altri seimila che sono andati a pretendere la moratoria regionale all'Aquila, costringendo finanche Del Turco a firmarla, non c'e' traccia.

Dei quasi 100 medici di Ortona che si sono pronuciati contro i progetti petroliferi perche' dannosi alla salute, non si fa menzione.

Del fatto che anche l'intera conferenza episcopale abruzzese e molisana abbiano detto no n'e' scordato.

Del fatto che l'ENI abbia minacciato i contadini "diuturnamente", non se ne parla.

Della salute dei suoi cittadini, non sembra essere preoccupato. Sara', ha la casa a Madonna di Campiglio, mica alla contrade Feudo o Savini.


Remo Di Martino e Nicola Fratino si sono venduti Ortona in cambio di 300,000 euro per il calcetto, la pesca e il teatro. E poi per sei milioni in contanti. (Stai con l'italiano che l'inglese non e' il tuo forte, Remo). Chissa' chi li spendera' e controllera' questi soldi. Chissa' se in quella conta ci sono anche i soldi per gli affari della Buonefra, del sindaco Fratino e per non meglio specificate parcelle legali.

6 comments:

giosuè said...

arinconfermo:
Maria Rita SANTA SUBITO!!!!

supertramp said...

se volete volantini da stampare qui:
http://noabruzzopetrolifero.blogspot.com/2009/05/volantini.html

ciao!at

Anonymous said...

Allora cosa fa l'ENI? Sta diventando brava e buona o sta concedendo per poter avere mano libera in Abruzzo? Come si potrà dire di no a chi ti ha dato tanto? Stiamo cercando di lottare contro una piovra e la temo ancora di più ora che ci fa tutti questi doni.Timeo Danaos et dona ferentes. Bisognerebbe capire meglio l'accordo e come funziona il teleriscaldamento e comunque ribadire che siamo davvero tanto grati, che finalmente ENI fa proposte interessanti,ma che comunque non si trivella nè dentro nè in mare. Viviana

giosuè said...

Il teleriscaldamento è una forma di riscaldamento (di abitazioni, scuole, ospedali ecc.) che consiste essenzialmente nella distribuzione, attraverso una rete di tubazioni isolate e interrate, di acqua calda, acqua surriscaldata o vapore (detti fluido termovettore), proveniente da una grossa centrale di produzione alle abitazioni e ritorno alla stessa centrale. La distribuzione effettuata con acqua calda, circa 80 - 90 °C, riduce tutta una serie di problematiche relative alla posa delle tubazioni e alle dilatazioni termiche delle stesse, ma le tubazioni saranno di diametro maggiore rispetto a quelle necessarie in caso di utilizzo di acqua surriscaldata o del vapore. Le centrali di produzione possono sfruttare diversi combustibili per produrre il calore necessario: gas naturale, oli combustibili, carbone, biomassa o anche rifiuti. La produzione di calore può essere anche associata a quella di energia elettrica: si parla in questo caso di cogenerazione.

fonte:
http://it.wikipedia.org/wiki/Teleriscaldamento

manteniamo alta la guardia su questo bonismo dell'ENI, non mi fido, nasconde forse il teleriscaldamento un "TERMOVALORIZZATORE", e cioè INCENERITORE?

VIGILIAMO !!!

giosuè said...

Venezuela: ondata di espropriazioni a danni di compagnie petrolifere

fonte:
http://it.euronews.net/2009/05/09/venezuela-ondata-di-espropriazioni-a-danni-di-compagnie-petrolifere/

Redarrow said...

Ma perchè non individuiamo la casa sulle dolomiti di remo, e non la sommergiamo da qualche tonnellata di puro e sano letame abruzzese???