Saturday, May 16, 2009
La non-democrazia italiana
Su segnalazione del blog "Allegria di naufragi" (grazie Lorenzo!) arriva la notizia che in parlamento hanno approvato il Decreto Legge 1195, in data 14 Maggio 2009.
Gia' il titolo fa confondere le idee, perche' sembra voler parlare di tutt'altro. A molti di noi infatti sia il numero che il titolo non dice nulla legato alla petrolizzazione dell'Abruzzo e dell'Italia, e anzi, ci sono tutta una serie di parole arzigorose e di riferimenti a commi e postille, che non si capisce niente. Come ho gia' avuto modo di dire, non sta scritto da nessuna parte che le leggi in Italia debbano essere cosi' confuse, contorte e incomprensibili al cittadino medio.
La legge e' qui, sotto versione .pdf.
Nell'articolo 19 del decreto si modificano i commi dal 77 all' 82 bis della vecchia legge sugli idrocarburi, la 239 risalente al 23 Agosto 2004 nel seguente modo:
Articolo 19, comma 77): Il permesso di ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi in terraferma e' rilasciato a seguito di un procedimento unico al quale partecipano le amministrazioni statali e regionali interessate, svolto nel rispetto dei principi di semplificazioni e con le modalita' di cui alla legge 7 agosto 1990, n.241. Esso consente lo svolgimento di attivita' di prospensione consistente in rilievi geologici, geofisici e geochimici, eseguiti con qualunque metodo o mezzo e ogni altra operazione volta al rinvenimento di giacimenti, escluse le perforazioni dei pozzi esplorativi. Del rilascio del permesso di ricerca e' data comunicazione ai comuni interessati.
Articolo 19, comma 78): L'autorizzazione alla perforazione del pozzo esplorativo, alla costruzione degli impianti e delle opere necessari, delle opere connesse e delle infrastrutture indispensabili all'attivita' di perforazione, che sono dichiarati di pubblica utilità, e' concessa, previa valutazione di impatto ambientale, da parte dell'ufficio territoriale minerario per gli idrocarburi e la geotermia competente, a seguito di un procedimento unico, al quale partecipano la regione e gli enti locali interessati, svolto nel rispetto dei principi di semplificazione e con le modalita' di cui alla legge 7 agosto 1990, n,241.
Articolo 19, comma 82): La concessione di coltivazione di idrocarburi in terraferma costituisce titolo per la costruzione degli impianti e delle opere necessarie, degli inteventi di modifica, delle opere connesse e delle infrastrutture indisepensabili all'esercizio, che sono considerati di pubblica utilita' ai sensi della legislazione vigente.
Articolo 19, Comma 82 bis): Qualora le opere di cui al comma 82 comportino variazioni degli strumenti urbanistici, il rilascio del permesso o della concessione di cui al medesimo comma 82 ha effetto di variante urbanistica.
Articolo 20): Le disposizioni di cui ai commi da 77 a 82-bis si applicano anche ai procedimenti in corso alla data di entrata in vigore della presente legge, eccetto quelli per i quali sia completata la procedura per il rilascio dell'intesa da parte della regione competente.
Per quanto scandalose, molte di queste affermazioni erano gia' previste nella legge precedente, quella appunto del 2004, fra cui anche il fatto che l'approvazione a trivellare significa automaticamente che non ti servono nemmeno le varianti urbanistiche.
Quello che spicca ai miei occhi, e' che qui si rende specifico per la prima volta che l'unica sede di discussione e' l'ufficio territoriale minerario, che fa capo al ministero dello sviluppo economico, che sarebbe poi Scajola, che sarebbe poi amico dell'ENI. Prima, questa specifica non c'era e magari si sarebbe potuto conteplare che quell'unica sede decisionale fosse il governo regionale, o provinciale. Ora no, ti dicono che e' solo Roma a decidere. Sindaci e regioni non contano piu' nulla. Per di piu' viene specificato che ai comuni gli viene solo detto ALLA FINE che il permesso e' stato accordato, e non prima o quando l'istanza di ricerca viene presentata, cosi magari il comune puo' presentare un ricorso, intervenire preventivamente, o fare delle osservazioni prima che il governo gli dica si. Magari anche solo farlo sapere alla gente.
Questo, secondo me e' molto molto grave, e viola, anche se non sono un esperto di leggi, il diritto internazionale di Aarhus che dice che deve essere un territorio a decidere come meglio
utilizzare le proprie risorse e non il governo centrale.
Per di piu' , nella prima istanza di presentazione di questa legge, la 1441 nel comma 82 c'era una frase che diceva:
Gli atti di cui al comma 77 indicano le prescrizioni e gli obblighi di informativa posti a carico del richiedente per garantire la tutela ambientale e dei beni culturali.
Questa frase e' stata cancellata nella versione finale ed e' nello stesso spirito del "facciamo glielo sapere alla gente solo alla fine". Con questa nuova legge i petrolieri non hanno nessun obbligo di rendere la gente partecipe o di informarla, alla faccia della democrazia e di Aarhus! Nessuno sapra' niente finche' non vedremo la terra messa a soqquadro da ruspe e petrolieri. Proprio una democrazia moderna.
Infine, l'ultima osservazione e' che tutto viene fatto retroattivamente. Prima, nella proposta 1441 si diceva che il nuovo processo era valido per tutte i procedimenti
eccetto quelli per i quali sia completata la procedura di valutazione di impatto ambientale, ovvero quelli per cui sia in corso di conclusione il relativo procedimento su dichiarazione del proponente.
Questa frase e' stata cambiata con:
eccetto quelli per i quali sia completata la procedura per il rilascio dell’intesa da parte della regione competente.
Cioe' la legge e' rettroattiva per tutti, ad eccezione quelli per cui sindaci e regioni hanno gia' detto si alle trivelle. Ci prendono pure in giro!
Non sono un esperto di leggi - spero che qualche avvocato possa avere voglia di chiedersi se tutto cio' sia costituzionale e soprattutto se si rispetti il trattato di Aarhus che l'Italia ha firmato.
Il partito democratico nelle parole di Filippo Bubbico e' tutto fiero di avere inserito una postilla che dice che alle regioni che ospitano sul proprio territorio queste fabbriche di morte andra' uno sconto sulla benzina. Sai che gioia, andassero a vedere come si vive in Basilicata, e quanti sconti sulla benzina ci sono da loro, dopo 15 anni di attivita' estrattiva. Io credo che se venisse spiegato alla gente che tipo di petrolio abbiamo e quanta e quale devstazione trivellare l'Italia comportera' tutte le persone sensate rinuncerebbero a pochi spiccioli di sconto sulla benzina.
Andiamo avanti verso il baratro.
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15 comments:
maria rita il link
ministero dello sviluppo economico
http://http//unmig.sviluppoeconomico.gov.it/unmig/info/mrecap.htm
hai un http// di troppo
lo stesso sul link: amico dell'ENI.
ciao!
Ciao Giosue, grazie, ho aggiustato tutto quello che mi mandi. Sono in Spagna. Piu' leggo di questa cosa e di inciuci vari e piu' mi fa tutto schifo. Ciao - MR
maria rita, carlo costantini sollevava il problema già nel 14 gennaio 2009
Oggi chiederò al senatore dell'Italia dei Valori Alfonso Mascitelli di presentare alcuni emendamenti al disegno di legge 1441 ter, che è ora in esame del Senato, e il numero 1195.
no al condono petrolifero
http://www.carlocostantini.it/2009/01/no_al_condono_petrolifero.php
Mascitelli e' stato assieme a un senatore dell'IDV lucano (belisario) il proponente di una legge per abbassare i limiti di H2S. Quell'emendamento (poi non approvato) era scritto coi piedi: c'erano refernenze a leggi inesatte e citavano limiti sbagliati.
Spero che questa volta facciano meglio.
In sede di discussione, il 5 maggio 2009 in aula c'era pure il sentore Legnini, abruzzese, che non ha detto niente per difenderci.
un'occhiatina anche qui:
http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_16/showXhtml.Asp?idAtto=10259&stile=6&highLight=1&paroleContenute=%27INTERROGAZIONE+A+RISPOSTA+SCRITTA%27
purtroppo in italia siamo comandati da persone incompetenti, e poi la politica... stendiamo un velo pietoso, loro guardano solo al proprio tornaconto fregandosene altamente di tutti noi, e dimenticando che sono lì per servire e fare i nostri interessi e non il contrario!
a Cagliari la SARAS (Società Anonima RAffinerie Sarde) chiede il sequestro del documentario OIL
http://ricerca.quotidianiespresso.it/lanuovasardegna?query=oil%20di%20mazzotta&view=locali.la+Nuova+Sardegna
saluti a tutti
e fate il possibile, magari anche l'impossibile per organizzare la manifestazione in Abruzzo
vi seguo
Monica
www.oilfilm.it
I politici fanno finta di ignorare l’argomento, ma erano tutti favorevoli alla petrolizzazione dell’Abruzzo dall’inizio, per raggiungere l’obiettivo in maniera legale, prendono tempo e si aggiustano le leggi a loro piacimento, i politici locali non si lamentano se vengono scavalcati per la mancata richiesta di autorizzazione per lo sfruttamento del loro territorio, ma se vengono esclusi dai favori e dalle royalitis, sono disposti ad autocastrarsi nei luoghi più in vista per attirare l’attenzione dell’opinione pubblica.
Tutti compatti per ingabbiare chi non è favorevole, non adottano metodi duri fino a quando possono contare su tanti cittadini fannulloni e indifferenti, sempre presenti dove c’è un poco di untume da leccare.
SARAS chiede sequestro doc. OIL
http://ricerca.quotidianiespresso.it/lanuovasardegna/archivio/lanuovasardegna/2009/05/17/SL4PO_SL402.html
Monica
www.oilfilm.it
Pure la costituzione si vogliono mettere sotto i piedi questi !!!!!
ART. 117, anche la Costituzione è dalla nostra parte, ma evidentemente se non iniziamo l'allevamento di galline dalle uova "all'h2s", non otterremo quello che ci spetta di diritto ovvero DI ESSERE QUANTO MENO INTERPELLATI, non tanto per essere presi per c... come hanno fatto politici e politicanti di destra e sinistra ma PER AVERE VOCE FATTIVA IN CAPITOLO!!! Nel frattempo assistiamo alla politicuccia che candida alle provinciali AMICI SFACCIATI DEI PETROLIERI DA UN LATO E PERSONAGGI MAI VISTI NE' ALLE MANIFESTAZIONI NE' A RAGIONARE SULLA PETROLIZZAZIONE DELL'ABRUZZO E DEL CENTRO OLI AD ORTONA DA UN ALTRO LATO. E MAGARI QUESTI ULTIMI VENGONO PURE SPONSORIZZATI DA ELEMENTI DI MOVIMENTI CHE DIMOSTRANO UNA VOLTA IN PIU' SE NON FOSSE ANCORA ABBASTANZA CHIARO, DI ESSERE TUTT'ALTRO CHE SUPER PARTES E QUINDI UOMINI DI PARTITO A PRESCINDERE.
Bisognerebbe viceversa, SE SI FOSSE DAVVERO LIBERI, SE SI FOSSE DAVVERO TRASVERSALI, SE NON SI FOSSE YES-MEN, sponsorizzare chi DAVVERO E COI FATTI hanno rischiato in prima persona agendo contro LA PETROLIZZAZIONE DELL'ABRUZZO E CONTRO I FACCENDIERI CHE VI STANNO DIETRO.
Mediterranean Oil needs cash for Ombrina Mare
18/05/2009
London City news: Mediterranean Oil needs cash for Ombrina Mare
Mediterranean Oil & Gas is seeking extra cash to help fund further development of its 100% owned Ombrina Mare oil and gas field in the Adriatic.
"Whilst our revenues from sales continue to adequately cover our operational costs, those revenues do not provide for any material contribution towards progressing our development plans for Ombrina Mare," it said Monday.
"The board has decided to pursue a small raising to allow us to continue on our timetable for developing Ombrina Mare whilst maintaining a reasonable degree of headroom to our forecast capital requirements."
The firm will still need full project finance for the Ombrina Mare construction cost, although it will go for that later in the year when it hopes access to construction and development finance will have improved.
Due to a change in its financial year, the firm compared a loss before tax of €1.94m for the six months to 31 December versus a €3.15m deficit for the previous 12 months. Revenue was €3.38m against €5.43m.
fonte:
http://www.cityam.com/index.php?news=34701
Olio Mediterraneo ha bisogno di contanti per Ombrina Mare 18/05/2009 London City news: Olio Mediterraneo ha bisogno di contanti per Ombrina Mare Mediterraneo Oil & Gas è alla ricerca di denaro extra per contribuire a finanziare l'ulteriore sviluppo della sua controllata al 100% di proprietà Ombrina Mare settore del petrolio e del gas nel Mare Adriatico . "Anche se i nostri ricavi dalle vendite continuano a coprire in modo adeguato i nostri costi operativi, tali entrate non prevede alcun contributo materiale progredendo verso i nostri piani di sviluppo per Ombrina Mare", ha detto Lunedi. "Il consiglio di amministrazione ha deciso di perseguire una piccola raccolta di consentire noi a continuare il nostro calendario per Ombrina Mare in via di sviluppo, pur mantenendo un ragionevole grado di testata alla nostra previsione dei requisiti patrimoniali. "L'impresa sarà ancora bisogno di pieno finanziamento di progetti per l'Ombrina Mare costo di costruzione, anche se per andare più avanti in che l'anno in cui auspica l'accesso alla costruzione e il finanziamento dello sviluppo si sono migliorati. A causa di un cambiamento nel suo esercizio, l'impresa rispetto una perdita prima delle imposte di € 1.94m per il periodo di sei mesi, fino al 31 dicembre contro uno disavanzo € 3.15m per 12 mesi precedenti . Entrate è stato pari a € 3.38m contro € 5.43m.
Torna il rischio delle trivelle sullo Jonio.
purtroppo esistono alcuni emendamenti del disegno di legge 1195 già passato al Senato con i voti del Pdl Lucano che prevede la riapertura del nucleare( il suo finanziamento) e il passaggio dell'attuale Via(Valutazione Impatto Ambientale) regionale ad autorizzazione unica statale sulle estrazioni petrolifere in barba al federalismo votato già in Parlamento.
fonte:
http://ilquotidianodellabasilicata.ilsole24ore.com/it/basilicata/matera_trivelle_petrolio_jonio_1852.html
la gallina dalle uova d'oro?
ora ce la possibilità che la storica frase si trasformi in:
la gallina dalla cacca d'oro!
questo è un paese di matti!
altro ancora da brivido qui:
http://www.report.rai.it/R2_HPprogramma/0,,243,00.html
SVILUPPO: DDL; REGIONI, GOVERNO CI RIPENSI.
Gli assessori all'Ambiente delle Regioni sostengono che le norme contenute nel disegno di legge "incidono profondamente, irragionevolmente e illegittimamente sulle competenze delle Regioni".
fonte:
http://www.regione.vda.it/notizieansa/details_i.asp?id=65609
mmm, pare che qualcosa si muove...
ENERGIA NUCLEARE: ENTRO 6 MESI I SITI
Il governo ha sei mesi di tempo per fare tutto: precisamente la delega gli conferisce pieni poteri ed è poco chiara sulla localizzazione dei siti. Una cosa è certa saranno aree poco accessibili perché coperte dal segreto militare e le Regioni non potranno rifiutarsi.
fonte:
http://www.ilmezzogiorno.net/16052009/energia-nucleare-entro-6-mesi-i-siti/
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