Sismicita' da fracking
Sismicita' da reiniezione di monnezza
Sismicita' naturale
The
frightening thing about the linkages between these drilling and fracking
activities and earthquakes is that the professionals who look at the
industry and try and understand what is going on below the surface
actually have no way of predicting what’s going to happen
Ben Parfitt, Canadian Centre for Policy
Alternatives
Ogni tanto mi piace vedere come e' andata a finire con episodi di petrol-sismicita' in varie parti del mondo. Quando ci sono le scosse e' sempre una "presunta" sismicita', nel senso che anche se le correlazioni spazio-temporali sono innegabili, prima di dire si al 100% e' bene avere degli studi scientifici, e per farli ci vuole tempo.
Per cui, e' bene ricontrollare a distanza di tempo.
In questo caso siamo in episodi di sismicita' indotta nella parte occidentale del Canada, il cosiddetto Horn River basin, dove ci furono varie scosse sismiche nelle scorse annate, fra cui alcune molto gravi nel 2012. Il numero di scosse passo da 20 all'anno nel 2002 a 200 l'anno nel
2011. C'erano qui case, dighe, attivita' commerciali. E ci fu molta paura.
Ebbene, uno studio del 2016 pubblicato sul Seismological Research Letters parla di sismicita' indotta in modo chiaro e senza ambiguita'. Ci sono a Horn River basin ben 12,289 pozzi di fracking, e 1,236 pozzi di reniezione sismica.
Gli scienziati hanno collegato 39 di questi pozzi estrattivi e 17 di reiniezione alla sismicita' nell'area. Scosse di mangnitudo 3 o piu' grandi. Questi 56 pozzi assieme hanno causato il 90% dell'attivita' sismica nell'area. Ed e' qui la difficolta' del tutto: non tutti i pozzi porteranno ad attivita' sismica ed e' difficile capire quali e quando sara'.
Uno dice ma facciamo i modelli matematici e voila. Non e' cosi semplice: anzi gli stessi esperti del fracking dicono che non sanno neanche loro che pesci pigliare quando si tratta di fare modelistica perche' il sottosuolo e' troppo complicato.
Un altro studio e' invece arrivato nell'Aprile del 2017 ed e' stato pubblicato sul Bulletin of the Seismological Society of America. In questo caso, gli autori hanno analizzato 676 terremoti avvenuti fra l'Ottobre del 2014 ed il Dicembre del 2015 ed hanno mostrato che la maggior parte di queste scosse e' avvenuta in prossimita' di pozzi da fracking.
Uno di questi pozzi, nell'Agosto del 2015 causo' una scossa di magnitudo 4.6 - l'epicentro era ad 1.5 chilometri da un cluster di trivelle della Progress Energy Canada -- che pero' appartiene alla Petronas di Malesia.
Proprio il progresso, eh?
E infatti quelli della Progress Energy Canada dicono che e' tuttapposto, che tutto e' ben regolamentato, sicuro e che queste operazioni vanno avanti da ben 60 anni. Anzi, che loro stessi hanno trivellato ben 3400 pozzi e non e' mai successo niente.
Pero' per star tranquilli, installano 17 centraline sismiche.
E quindi?
Un altro studio e' invece arrivato nell'Aprile del 2017 ed e' stato pubblicato sul Bulletin of the Seismological Society of America. In questo caso, gli autori hanno analizzato 676 terremoti avvenuti fra l'Ottobre del 2014 ed il Dicembre del 2015 ed hanno mostrato che la maggior parte di queste scosse e' avvenuta in prossimita' di pozzi da fracking.
Uno di questi pozzi, nell'Agosto del 2015 causo' una scossa di magnitudo 4.6 - l'epicentro era ad 1.5 chilometri da un cluster di trivelle della Progress Energy Canada -- che pero' appartiene alla Petronas di Malesia.
Proprio il progresso, eh?
E infatti quelli della Progress Energy Canada dicono che e' tuttapposto, che tutto e' ben regolamentato, sicuro e che queste operazioni vanno avanti da ben 60 anni. Anzi, che loro stessi hanno trivellato ben 3400 pozzi e non e' mai successo niente.
Pero' per star tranquilli, installano 17 centraline sismiche.
E quindi?
Ovviamente Mr. Petrolio non puo' che dire che tutto questo e' un grande errore e che e' tuttapposto. Che altro possono dire?
Gli stati di Quebec, New York, New
Brunswick e Nova Scotia hanno vietato il fracking nelle loro terre. Nel British Columbia invece appena la sismicita' supera la soglia di magnitudo 4, le trivelle si fermano. E poi? E se il sottosuolo non si ferma?
Cosa facciamo?
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18 Settembre 2012
Sono a Vancouver per lavoro ed e' piuttosto singolare che proprio in questi giorni venga fuori un rapporto sulla sismicita' petrolifera proprio nello stato di Vancouver - British Columbia.
Il 6 Settembre 2012 infatti il Vancouver Sun riporta che alcuni terremoti - di magnitudine bassa ma pur sempre terremoti - registrati nella parte nord est della British Columbia sono da attribuirsi alle trivellazioni per estrarre gas tramite fracking da shale gas.
Questo non lo dice Maria Rita, lo dice l'ente governativo della British Columbia incaricato di studiare i fenomeni sismici in correlazione alle trivelle. Si chiama British Columbia Oil and Gas Commission.
La zona incriminata si chiama Horn River Basin, e le investigazioni hanno concluso che gli eventi sismici registrati fra il 2009 e il 2011 in zona sono da attribuirsi alla reiniezioni di fluidi di scarto ad alta pressione sottoterra e vicino a faglie sismiche.
Tutti i 38 eventi sono fra la magnitudine 2.2 e 3.8 della scala Richter e sono considerati lievi. Ce ne sono stati altri 234 di intensita' minore.
Prima dell'avvento del fracking, iniziato nel 2009, non vi erano stati eventi sismici registrati - la zona non era sismica.
Tutti i terremoti hanno avuto per epicentro punti a meno di 5 chilometri dai pozzi.
Questo della British Columbia e' solo l'ultimo di una serie di casi simili: arrivano trivelle, fracking, reinizione e ci sono fenomeni sismici di magnitudine lieve in zone non sismiche. E' successo in Texas, Arkasnas, Blackpool (UK), Ohio, Colorado ed ora British Columbia.
I petrolieri dicono che questo non cambiera' di una virgola i loro progetti.
In Italia dove tutto questo non succede e dove e' sempre colpa del fato e mai di nessuno, questi interrogativi meglio non porseli.
L'unica differenza e' che il nostro e' un territorio sismico e densamente abitato.
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