Paolo Scaroni, ENI 17 Luglio 2013
Il giorno 19 Aprile 2013, un camion della Rice Energy Incorporated, proveniente da un campo di gas da fracking detto Thunder II in Pennsylvania e diretto verso la discarica statale di South Huntington, fece saltare il sistema di allarme.
Il camion venne analizzato e venne fuori che i container che trasportava contenevano materiale di scarto da trivelle ad alto tasso di radioattivita' fra cui Radio 226.
Questa sostanza proviene dal decadimento dell'Uranio 238, tende ad accumularsi nelle ossa e puo' inquinare l'acqua.
E' un tipico materiale usato nell'industria del petrolio e del gas.
Nel camion in questione, la concentrazione di Radio 226 era di 96 microrem.
Il limite nello stato della Pennsylvania e' 10 microrem.
La discarica non puo' prendere questo materiale perche' oltre i limiti di sicurezza.
Quasi dieci volte di piu'.
Che fare allora?
Nessuno lo sa, e per ora i container - con tutto il loro carico radioattivo - sono tornati indietro e stanno ancora parcheggiati davanti il campo di gas Thunder II.
Quasi dieci volte di piu'.
Che fare allora?
Nessuno lo sa, e per ora i container - con tutto il loro carico radioattivo - sono tornati indietro e stanno ancora parcheggiati davanti il campo di gas Thunder II.
La Pennsylvania, per legge, controlla il tasso di radioattivita' di TUTTO il materiale che giunge nelle sue discariche. Questo perche' quando verranno chiuse - presumbilmente - sorgeranno parchi e/o campi nelle vicinanze e quindi non ci possono essere tassi eccessivi di radioattivita'.
Prima del fracking, gli eccessi di radioattivita' erano pochi - decine, al massimo un centinaio nelle annate cattive.
Fra il 2009 ed il 2012 invece, dopo il fracking ci sono stati circa mille - si' mille - casi di eccesso di radioattivita' all'anno dovuti agli scarti dell'industria del petrolio e del gas.
Cioe' tre scarichi al giorno sono oltre i limiti tollerati.
La legge dice che se la discarica normale rifiuta un carico per radioattivita' elevata, c'e' un anno di tempo per l'operatore di trovare una discarica "speciale" che possa accettare - e trattare - materiale radioattivo a dosi maggiori.
Per ora, non si sa bene che fare.
Alcuni operatori del fracking stanno mandando i camion in altri stati - per esempio in Idaho.
Alcune discariche invece vogliono che i limiti di tolleranza vengano innalzati cosi da poter accettare carichi a maggior livello di radioattivita'. Il business e' business.
Fra gli enti locali chi dice che non si ci saranno problemi, se tutto e' fatto per bene anche a tassi superiori, e chi dice invece che occorre tenere i limiti bassi.
Insomma, non si sa.
Si sa solo che per colpa del fracking nei pressi del pozzo Thunder II c'e' un carico di materiale radioattivo parcheggiato bellamente, la cui concentrazione e' nove volte superiore rispetto quanto tollerato dalla legge.
E in Italia? Dove li metteremo i carichi di radioattivita'?
A casa di Paolo Scaroni?
No comments:
Post a Comment