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Sunday, March 20, 2011

Altro petrolio in Louisiana






Non e' finita in Louisiana, come non e' mai finita per l'Exxon Valdez in Alaska e come non e' mai finita per l'Haven di Genova o per il Lambro o per il pozzo Montara in Australia.

Il gruppo ambientalista californiano "On Wings of Care" ha riportato delle fotografie impressionanti di altro petrolio lungo le coste della Louisiana. Ms. Bonny Schumaker, Tracy Kuhns e John Wathen sono partiti il 19 Marzo a vedere cosa succedeva un anno dopo l'esplosione e hanno trovato petrolio in mare.

La chiazza si trova vicino l'isola di Grand Isle, e' lunga 160 chilometri per 20 chilometri di larghezza e si trova a circa 40 chilometri dall'esplosione del pozzo BP Macondo del 2010, circa un anno fa. Non si sa se il petrolio sia veramente proveniente dal pozzo esploso allora o da un nuovo pozzo - si sospetta che potrebbe essere petrolio fuoriuscito da un altro pozzo, detto Matterhorn Rig, della Chevron.

Questo e' il racconto di Ms. Bonny - tartarughe, pesci e delfini morti:

Quello che abbiamo visto oggi e' stato macrabremente simile a quello che abbiamo visto un anno fa, giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, mese dopo mese. Molti pochi animali, e quelli che abbiamo visto respiravano a malapena.

La guardia costiera americana, non sapendo che altro fare, indaga. Alcuni dicono che sia "solo" materiale di scarto che si sia diffuso.

Vediamo come va a finire, anche qui.

Per ognuna delle esplosioni spettacolari - nucleari, petrolifere - ce ne sono sempre di cosiddette minori, che accadono piu frequentemente di quanto si pensi, e in silenzio. La natura vince sempre. A perdere siamo noi quando facciamo delle cose troppo rischiose, con presunzione, non pensando al domani e solo per la gratificazione economica di pochi.




Nota: Il gruppo Wings of Care e' su base totalmente volontaria e senza scopo di lucro. Si occupa di fare foto aeree, di monitorare l'ambiente in situazioni critiche, di organizzare il salvataggio di animali, di trasportare quelli malati, di facilitare il trasporto di medicinali in parti difficili del pianeta.

















5 comments:

Anonymous said...

ciao mariarita,
volevo segnalarti questo blog.

praticamente il 12 luglio si va ai referendum e nessuno sa ancora niente,
bisogna votare si per dire no al nucleare .
bisogna votare si per dire no alla privatizzazione dell'acqua.
bisogna votare si per dire no al legittimo impedimento.

Insomma referendum lavafaccia.
visto che per le cose che non vanno, vengono comunque sollevati dubbi, allora laviamoci la faccia, però facendo votare tutto al contrario.
Un amico mi ha detto oggi, guarda quel nostro amico dice si al nucleare, e invece sul suo facebook diceva di votare si per dire no al nucleare.
E' incredibile come ci si sporchi sempre di piu la faccia in italia.

ecco il link, se puoi divulgare, commentare,
grazie.
http://www.facebook.com/notes/il-popolo-viola/ricorda-che-ai-referendum-del-12-giugno-per-dire-no-devi-segnare-si-fai-girare-q/10150107899853244

Nicola.

Anonymous said...

vorrei aggiungere quanto trovato in alcuni blog.
LE pale eoliche offshore in giappone non hanno subito danni dallo tzunami,
cioè i campi eolici in mare hanno superato brillantemente la prova tzunami ed è bello scoprire quanto il giappone sfrutti piu l'energia rinnovabile che il nucleare,
leggetevi l'articolo.

http://informarexresistere.fr/le-turbine-eoliche-sono-sopravvissute-allo-tsunami.html

Anonymous said...

immagini di morte e di una tristezza infinita....

geronimo said...

Nicola,invece di perdere tempo a lamentarti su un blog organizza i banchetti informativi nella tua citta'. La cittadinanzqa attiva va' praticata e non invocata a chiacchiere........

geronimo said...

nICOLA, IL REFERENDUM E' ABROGATIVO,QUINDI SE VUOI ABROGARE IL DECRETO DI mAGGIO 2009 DEVI VOTARE si. sEI MENTALMENTE MENOMATO da non arrivarci?