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Monday, March 21, 2011

Gianni Chiodi - la vogliamo fare questa riserva o no?

Putroppo non ho il tempo materiale di occuparmi di tante altre cose che meriterebbero attenzione. Questo e' un comunicato del WWF indirizzato a Gianni Chiodi, per invitarlo a creare una riserva naturale detta del Borsacchio, e sottrarre territorio ai palazzinari di turno nei pressi di Roseto degli Abruzzi.

Siccome non posso fare altro, posso solo dirlo a tutti che e' il 5a volta che i consiglieri d'Abruzzo si riuniscono per decidere su questa riserva e che non riescono a mettersi d'accordo perche' qualcuno vuole farci i palazzi.

La regione verde d'Abruzzo - cementificata. Evviva!

Gianni Chiodi, hai qui una occasione per redimerti. Per una volta, provaci a fare la cosa giusta.


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A Gianni Chiodi e a tutti i consiglieri della regione Abruzzo:

Oggi sarete chiamati a pronunciarvi sull’ennesima proposta di riperimetrazione della Riserva Naturale Regionale Guidata del Borsacchio. E ragionevolmente temiamo che questa di oggi possa essere una decisione senza ritorno.

È la quinta volta che il Consiglio Regionale torna ad occuparsi dell’area naturale protetta del Borsacchio, sul cui perimetro si è finora pronunciato ben quattro volte, senza mai apportarvi sostanziali modifiche, avendone sempre riconosciuto logicità e ragionevolezza sia in termini tecnici che in termini scientifici.

La Riserva del Borsacchio nacque, infatti, con legge regionale 8 febbraio 2005 n. 6, al termine di un iter lungo e travagliato. Con successiva legge 3 maggio 2006 n. 11, la Regione Abruzzo corresse il refuso presente nella legge istitutiva. Con legge 9 agosto 2007 n. 27, il Consiglio Regionale approvò un emendamento a firma dei consiglieri regionali Boschetti e Cesaroni, che consentiva, nelle more dell’approvazione del PAN, la realizzazione di tutti quegli interventi previsti dagli strumenti urbanistici vigenti e, in particolar modo, di un megavillaggio turistico all’interno della Riserva. Con la legge 1° ottobre 2007 n. 34, l’emendamento Boschetti-Cesaroni venne giustamente superato ed i confini della Riserva ricevettero la quarta conferma legislativa.

Al lodevole “interventismo normativo” del Consiglio Regionale non ha finora fatto riscontro un eguale impegno di coloro che alle leggi regionali istitutive della Riserva avrebbero dovuto garantire applicazione. I Comuni di Giulianova e Roseto degli Abruzzi, infatti, nei cui territori la Riserva ricade, nonostante i ristretti termini normativi (90 giorni), non hanno fatto nulla di quanto avrebbero dovuto e cioè:

* non hanno provveduto alla tabellazione dell’area;
* non hanno prediposto il piano di sviluppo sociale ed economico dell’area attraverso il progetto pilota di gestione finalizzato all’occupazione di disoccupati ed inoccupati;
* non hanno nominato l’organo di gestione.

L’unica cosa che il Comune di Roseto degli Abruzzi è riuscito a fare è stata la predisposizione di un Piano di Assetto Naturalistico della Riserva, costato ben 230.000 euro (cifra mai pagata per nessun altro piano delle riserve abruzzesi, quasi cinque volte di più delle tariffe ordinarie), contenente la possibilità di realizzare nuovi insediamenti abitativi su una superficie di 50.000 metri quadrati: una previsione assolutamente illegittima ed insensata, tanto che lo stesso Comune non è riuscito a far adottare il progetto di PAN in consiglio comunale.

Di fronte all’inerzia delle amministrazioni dei due Comuni, la Regione Abruzzo, il 27 novembre 2008, su richiesta del Comitato Cittadino per la Riserva Naturale Regionale del Borsacchio e delle Associazioni ambientaliste, ha commissariato le amministrazioni dei due comuni assegnandone i compiti all’Amministrazione Provinciale di Teramo.

Ma la situazione non è purtroppo cambiata: dal mese di novembre 2008, la Provincia di Teramo non ha fatto proprio nulla e la Riserva Naturale è rimasta in una situazione di stallo che le ha impedito di diventare, come tante altre aree protette regionali, strumento di sviluppo economico, sociale e turistico oltre che di conservazione ambientale.

La Riserva del Borsacchio tutela, come meglio specificato nell’allegata relazione del Dipartimento di Scienze Ambientali dell’Università degli Studi dell’Aquila, uno degli ambienti più aggrediti d’Abruzzo ed in particolare del teramano: quello costiero. Tra Martinsicuro e Silvi sono ormai pochissime le aree rimaste prive di costruzioni. Le Istituzioni abruzzesi non sono state finora in grado di tutelare la natura del nostro litorale, ad esclusione di piccolissimi tratti che sono sfuggiti alla cementificazione. Tra questi vi è quello della Riserva Naturale del Borsacchio.

Di fronte a questa situazione, cosa ci si aspetterebbe dal Consiglio Regionale che decise anni fa di istituire l’area naturale protetta? Cosa dovrebbe aspettarsi la Collettività abruzzese che ha visto, anche recentemente, i danni provocati da un’urbanizzazione selvaggia che non sembra risparmiare nessun’area rimasta libera?

A nostro parere il Consiglio Regionale dovrebbe assumersi la responsabilità di chiarire una volta per tutte che quest’area va tutelata. E dovrebbe confermare quanto ha già espresso, all’unanimità o con larghe maggioranze sempre bipartisan, nei precedenti interventi legislativi.

E invece, Ecc.mi Consiglieri Regionali, vi trovate oggi a discutere, per l’ennesima volta, su pressione di pochi interessi particolari, di modifiche al perimetro dell’oasi naturale, per escluderne quelle aree di maggiore interesse edificatorio, proponendosi in contropartita porzioni di territorio caratterizzate da calanchi sui quali, come è noto, è impossibile costruire alcunché.

Si sostiene, da parte di chi propone la riperimetrazione, che essa servirebbe a garantire la realizzazione del contratto di quartiere dell’Annunziata nel Comune di Giulianova.

È falso! Lo stesso Piano di Assetto Naturalistico, predisposto come detto al costo di 230.00 euro e mai adottato, nelle sue norme tecniche di attuazione, fa salvi gli strumenti urbanistici vigenti, ed espressamente il contratto di quartiere dell’Annunziata. Invece di riperimetrare la Riserva sarebbe sufficiente apportare pochissime modifiche al progetto di PAN, stralciandone quella parte illegittima che pretenderebbe di realizzare nuovi insediamenti abitativi su 50.000 metri quadrati di superficie, approvandone poi tutto il resto.

Ci vediamo costretti pertanto a ribadire quanto espresso nel corso dell’audizione tenutasi presso la Seconda Commissione Consiliare Permanente sull’inaccettabilità di modifiche ai confini della Riserva, invitando gli Ecc.mi Consiglieri Regionali Abruzzesi a votare NO alla proposta odierna, inerente l’area protetta del Borsacchio, perché tale proposta:

* escluderebbe le aree di maggior pregio naturalistico che hanno costituito la ragione stessa dell’istituzione della riserva;

* escluderebbe aree sulle quali è in atto presso il Tribunale di Teramo un procedimento penale (n. 4588/08) per abusivismo edilizio, intervenendo ed interferendo con l’attività giudiziaria in corso;

* butterebbe via i 230.000 euro della Collettività spesi per il Piano di Assetto Naturalistico, in quanto sarebbe necessario procedere alla predisposizione di un nuovo progetto, venendosi a modificare il perimetro della Riserva in maniera sostanziale;
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escluderebbe la foce del Fiume Tordino che deve essere invece tutelata e salvaguardata;
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escluderebbe la foce del torrente Borsacchio, col risultato di creare la prima area protetta al mondo che non contiene al suo interno l’oggetto della sua tutela;
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continuerebbe a differire la concreta applicazione di leggi che il Consiglio stesso ha approvato e la cittadinanza attende;


* aprirebbe la strada ad ulteriori modifiche del perimetro della Riserva perché, se ottenessero soddisfazione le ingiuste e pretestuose richieste di qualcuno, ciò costituirebbe un pericolosissimo precedente per tutti ed imporrebbe ulteriori concessioni con l’ineluttabile cancellazione dell’area naturale protetta.


L’intera Collettività Abruzzese attende con speranza e preoccupazione di conoscere le Vostre odierne decisioni. Le generazioni future le giudicheranno.

Italia Nostra,
WWF,
Comitato Riserva Naturale Borracchio

1 comment:

Anonymous said...

Beati coloro che hanno il coraggio di essere luminosi..

nel sorriso,nel cuore,nelle azioni.