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Friday, March 25, 2011

Elsa a Vasto - licenza sospesa per "interpretazione"


Se aspettiamo la stampa investigativa, o i politici d'Abruzzo, siamo freschi.

Ogni tanto mi chiedo che fine abbiano fatto i pozzi programmati per Vasto, quelli della Petroceltic, e scopro cose nuove.

Viene fuori allora che la nostra beneamata si abbina con l'ENI per trivellare il Piemonte - e probabilmente per risparmiare soldi - e sospende temporaneamente la licenza su Elsa, per allungare il brodo e per risolvere "questioni interpretative" sul decreto Prestigiacomo che vieta le trivelle a 5 miglia dalla riva.

In poche parole, sperano di poter raggirare la legge e di poter trivellare, e cosi' chiedono che i permessi siano momentaneamente congelati cosi' da rimandarne la scadenza.

Ecco infatti un comunicato da parte di Brian O’Cathain, amministratore della Petroceltic del 16 Marzo 2011 dove Mr. Petroceltic dice di stare aspettando con ansia di poter trivellare il mare d'Abruzzo:

Activity on Petroceltic's Elsa discovery, located in the Central Adriatic B.R268.RG permit, continues to be delayed due to uncertainties in the legal interpretation of Italian Legislative Decree L.D. 128, passed into law in August 2010, which prohibits drilling in the Italian seas within 5 nautical miles of the coastline and within 12 nautical miles around the perimeter of protected Marine and Coastal Parks. This decree clearly states that it does not apply to "existing titles"; however the impact of the law on existing exploration licences is as yet unclear.

Le attivita' produttive sulla scoperta Elsa, nel mare Adriatico, sono ancora ritardate a causa dell'interpretazione legale del decreto legale LD 128, che e' diventato legge in Agosto 2010. Questa legge proibisce il trivellamento nel mare italiano nella fascia costiera di 5 miglia nautcihe dalla costa e di 12 miglia nautiche nei pressi di aree marine protette. Questo decreto chiaramente afferma che non viene applicato a "titoli esistenti", ma l'impatto della legge sulle licenze esplroative esistenti non e' ancora chiaro.

In response to this uncertainty, Petroceltic has been seeking approval from the Ministry of Economic Development ("MSE") to suspend the license until these interpretation issues have been clarified. On March 1, 2011, the MSE signed the decree suspending the B.R268.RG permit. The decree will be published in the April edition of the Ministry's monthly bulletin. Petroceltic and its partners have extended existing agreements pertaining to the farm-out of this permit, with the $26M of funding, raised for the drilling of the proposed Elsa-2 appraisal well, remaining available


In risposta a questa incertezza, la Petroceltic ha richiesto al ministero dello sviluppo economico (MSE) di sospendere la licenza fino a quando queste questioni interpretative saranno chiarite. Il giorno 1 Marzo 2011, il MSE ha firmato il decreto che sospende il permesso BR 268. Il decreto sara' pubblicato nell'edizione di Aprile del bollettino mensile del ministero. La Petroceltic e i suoi partners hanno esteso tutti gli accordi che riguardano lo sfruttamento di questo permesso, con 26 milioni di dollari ancora disponibili per il trivellamente del pozzo Elsa.


Ma che c'e' da interpretare? La legge e' legge e i numeri sono numeri: il diveto e' a 5 miglia, e loro sono si e no a 3.

E poi, questi non sanno che Elsa non ha mai avuto una licenza vera, ma che la fase di VIA serviva proprio per dargliela questa licenza. Abbiamo mandato tutte le osservazioni a suo tempo proprio per fermare il processo di assegnazione della licenza di esplorazione, e il ministero non si e' mai espresso in merito. Dunque, siamo nel pieno dell'applicabilita' della legge.

E poi ancora, se notate il link, non una parola sui cittadini, sulle nostre proteste, sui desideri di un milione di persone. Come sempre, siamo solo "Adriatic interests". Non siamo un popolo, non siamo persone, non siamo bagnanti, cittadini, contadini, e non abbiamo il diritto al nostro mare, secondo loro.

Io sono schifata, come sempre, dell'amministrazione di questa nazione, che permette ad una intera regione di stare li in bilico ad aspettare per anni. E quando si decidono quelli di Roma? Che aspettano? Dobbiamo scendere in piazza un altra volta?

E Gianni Chiodi dove sta? Cosa dice? Cosa fa? Ma perche' e' cosi molle?

Enrico di Giuseppanatonio e la provincia di Chieti che ha: addetto alla stampa, assessore al turismo, all'ambiente e pure un consigliere per gli affari petroliferi le sanno queste cose? Cosa intendono fare? Perche' non leggono la stampa internazionale? Perche' non chiamano Roma a dirgli: amici miei, quei pozzi non ce li vogliamo, ne' ora ne' mai e vedete di darvi una mossa a bocciare Elsa in via definitiva invece di contiunare questo balletto estenuante?

E cosi, come per tutta questa faccenda del petrolio, ad accorgersi dei piani petroliferi, a sollevare rumore, a rompere le scatole e ad aggiustare le cose non sono le persone votate e pagate per rappresentare i cittadini, ma i cittadini stessi, gratis e come se questo fosse normale.

L'Italia non andra' lontano cosi.

Fonti: Rigzone

3 comments:

Anonymous said...

Volevo mostrarvi questa intervista a berlusconi tagliato a 35 secondi soltanti per farvi capire con chi abbiamo a che fare.

Non è per fare politica, è che si parla del nucleare e della scelta di costruire queste centrali in italia,
Spero che tutti gli italiani a giugno votino il referendum e che votino Si all'abolizione del nucleare in italia.
Strano è ? bisogna votare SI per DIRE NO al nucleare ed altre leggi ingiuste e che è ovvio e scontato dire no.
Ecco il video.
http://www.facebook.com/video/video.php?v=143108292423265&oid=165188200183219&comments

Anonymous said...

siamo sempre a babbo morto con questi idioti..... amministratori locali che fingono di ascoltare i cittadini (ma per convenienze elettorali) ma lasciano semper le porte aperte agli "interessi adriatici". chissà in quale altro mondo pensano di poter vivere.....

davide said...

alleandosi con l eni pensano di sbloccare i divieti.
invece soccomberanno insieme!

effettivamente è truffaldino richiedere un "si",
per dire "no", però essendo i referendum abrogativi è così che deve procedere!

vedila così:
Vuoi eliminare il ricorso all'energia nucleare? SI.
Vuoi cancellare la privatizzazione dell'acqua? SI.
Vuoi sbarazzarti del legittimo impedimento? SI.