Even under the best scenarios, this isn’t going to end anytime soon.
Anche se tutto dovesse andare per il meglio, non ne usciremo tanto presto.
Tecnico giapponese specializzato in operazioni nucleari
Anche se tutto dovesse andare per il meglio, non ne usciremo tanto presto.
Tecnico giapponese specializzato in operazioni nucleari
Dal New York Times - 1 minuto fa:
La crisi nucleare non si ferma. Si continua a pompare acqua di mare mista a boro per evitare lo scoppio totale di due reattori nucleari presso la stazione Fukushima.
Anche una terza centrale e' scoppiata, proprio mentre scrivo.
Lo scoppio ad ora e' considerato "parziale", ma intanto a 60 miglia, circa 90 km dalla stazione si iniziano a registrare dosi piccole, ma non nulle e superiori al rumore di fondo, di cesio.
Quello che succede e' che l'acqua di mare che si getta sull'impianto per raffreddarlo rilascia vapori bollenti che, siccome non si sa cosa altro fare, si lascia poi evaporare, con tutte le sostanze radioattive dentro.
Queste vanno dove le porta il vento, e madre natura.
Decine di persone non potranno tornare a casa per lungo tempo. Se le direzioni dei venti cambiano, queste sostanze tossiche potrebbero dirigersi verso le citta' e non piu' in mare aperto.
Sorge qui una domanda etica. I sistemi di raffreddamento automatici nella centrale sono stati tutti danneggiati nel terremoto. Per riattivarli occorre mandare operai e tecnici in una zona in cui i livelli di radioattivita' sono centinaia se non migliaia di volte superiori a quanto considerato salutare.
Cosa fare?
I tecnici sono preoccupati, perche qui si tratta di almeno tre reattori, non uno come successe a Three Mile Island negli USA nel 1979 o a Chernobyl in Bielorussia nel 1986.
C'e' anche preoccuopazione perche' i reattori hanno anche componenti a base di plutionio (pure quelli Francesi ce li hanno) che sono piu' dannosi del cesio.
Comunque vada, la vita di questa centrale nucleare e' finita. Anche se non scoppia, a causa delle corrosione dovuta all'acqua di mare che le hanno gettato sopra, non potra' essere piu usata.
Ha vinto la natura, non l'uomo.
Come per la nube islandese, come per le alluvioni, come per gli incendi, e' sempre lei a vincere. Dovremmo solo essere meno arroganti, capire i nostri limiti e fermarci dove e' prudente, sano e logico e ascoltare i suoi ritmi e le sue leggi.
Questo e' il Giappone, dove tutto e' fatto a regola d'arte. Non oso immaginare cosa sarebbe successo in Italia, il paese delle scorciatorie.
3 comments:
è davvero inquietante ............
in Italia??? sarebbe l'apocalisse
mamma mia.
poveretti.
non oso immaginare se vivessi lì ed avessi dei figli cosa sentirei nel cuore.
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