Tuesday, November 22, 2011
La brucellosi e altra morte BP
Uno dei risvolti degli sversamenti di petrolio, e' che quando accadono, qualcuno li deve pulire. E indovinate un po chi li pulisce? Persone spesso ai livelli piu' bassi della societa' per i quali anche quel tipo di lavoro e' una opportunita'.
Ma a quale prezzo?
Ecco allora cosa succede in Louisiana, uno stato petrolizzato, ma povero.
Willie Seaman e' un residente della zona che lavora per le operazioni di pulizia della BP. Racconta che mentre era al largo a ripulire le macchie di petrolio respirava aria pesante e puzzolente. In alcuni posti lo strato di petrolio era di circa 30 centimentri di spessore. Gli bruciavano e gli lacrimavano gli occhi. Ben presto gli sono comparse macchie sulla pelle, sulle mani e sui piedi, macchie che poi hanno iniziato a dare prurito e a squamarsi, come un eczema. Gli hanno dato steroidi di vario genere. Ogni volta che mangia pesce, la pelle gli da fastidio e tornano i pruriti.
La BP gli disse che non c'era da preoccuparsi. Erano elisir di lunga vita!
E questo non accade solo a chi e' andato in mare a ripulire i disastri BP ma anche a chi vive sulla costa. Molta piu' gente del normale si lamenta di eczemi, pruriti, difficolta' a respirare, fatica, mal di testa, irritazione degli occhi e del naso, depressione, confusione, tosse, mancanza di respiro, male al petto, giramenti di testa, diarrea, nausea, mancanza del senso del tatto.
Sono sempre gli stessi guai che succedono sempre vicino ad attivita' petrolifera, scoppio o non scoppio.
Soprattutto, molte delle persone sono povere, e senza sanita' medica. Come dire: se il petrolio porta ricchezza, certo non l'ha portato a chi vive lungo la costa della Louisiana.
Nel frattempo la pesca e' in declino, i delfini continuano a morire, i pesci hanno lesioni strane e sono coperti da macchie di petrolio.
Dallo scoppio fino all'Ottobre 2011 sono morti circa 580 delfini e balene - a ritmi dieci volte superiore alla norma. Numerosissimi anche gli aborti spontanei dei delfini, anche questi a ritmi superiori alla norma.
Un paio di giorni fa intanto i ricercatori che studiano le conseguenze dello scoppio BP hanno identificato la causa della morte dei delfini: si chiama brucellosi ed e' una malattia portata da un batterio, come riporta CNN.
Si pensa che la combinazione di petrolio e del dispersante Corexit abbia indebolito il sistema immunitario degli animali rendendoli suscettibili a questa brucellosi, come dice Teri Rowles del National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA).
Per molte cose i delfini sono simili agli umani, e quel che accade ai delfini potrebbero accadere alle persone. E infatti la brucellosi puo' infettare anche i mammiferi terrestri e le persone tramite il respiro, la pelle o l'ingestione.
I danni di questa brucellosi sono aborti spontanei, febbre, sudore, dolori alla schiena e mal di petto. In circa il 2% dei casi puo' portare alla morte. I delfini sono gia' morti e hanno gia' abortito in massa. Vediamo che accade alle persone.
Secondo wikipedia, questa brucellite puo' avere: manifestazioni gastro-entritiche, epatiche, biliari, neurologiche, cardivascolari, respiratorie, genitali, urinarie, ematologiche, cutanee, oculari e gestazionali.
Di tutto cio' la BP non dice niente, il governo neppure.
Si ammalano i delfini, si ammalano gli umani e tutto tace.
Labels:
BP,
Brucellosi,
conseguenze,
ENI,
golfo,
golfo messico,
inquinamento,
Louisiana,
macondo,
morti,
pesci,
Petrolio,
scoppio
Subscribe to:
Post Comments (Atom)
2 comments:
che schifo! ma perche queste cose non vengono dette dalle prime pagin dei giornali e telegiornali? Clara
grazie prof. ho socperto da poco il suo blog. veramente ben fatto. grazie
Post a Comment