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Tuesday, April 6, 2010

Viggiano, fiammate e veleni


Niente di nuovo sotto il sole a Viggiano, in Basilicata, sede del centro oli ENI. Una vampata di varie decine di metri si e' innalzata il 26 marzo 2010 illuminando a giorno tutta la vallata. Nessuno sa perche', nessuno sa se l'ENI mai si degnera' di dare spiegazioni, nessun amministratore chiede - con coraggio - nessuno multa l'ENI, nessuno indaga quali porcherie queste fumate portano all'aria di chi vive vicino al balsamico centro oli.

Come dice il giornalista nel sito Viggianolab, si tratta di immagini che chi abita vicino al centro oli conosce bene, perche' queste cose succedono spesso, troppo spesso.

Ogni volta che leggo queste cose mi arrabbio - per tanti motivi - anche se a questo punto dovrei essere quasi abituata, perche in questi anni ne abbiamo lette e scritte di tutti i colori.

Mi arrabbio perche' non e' giusto. Mi arrabbio perche' questi scellerati dell'ENI non possono fare il comodo loro e pensare che solo perche' si tratta di un micropaesino della campagna lucana, non gli interessa a nessuno. Mi arrabbio perche' gli ortonesi non si rendono conto - veramente - di cosa pende ancora sulla loro testa. Mi arrabbio perche' chi ci governa non capisce, non sa, non gliene importa. Mi arrabbio perche' gli italiani "famosi e importanti" non prendono mai alcuna causa a cuore, ne per filantropia, ne per attivismo.

Una piccola nota positiva, secondo me, viene pero' dalle pagine di Assomineraria - nella mia opnione una associazione di persone senza scrupoli, dal primo all'ultimo. Dicono:


L'Abruzzo è sempre stata una delle Regioni più ricche di petrolio in Italia, sia a terra, nelle province di Chieti e Pescara, sia in offshore. L’area si segnala per buone potenzialità che però non vengono colte, a causa della forte resistenza delle popolazioni locali allo sviluppo di nuovi giacimenti.


Non dicono mica perche' Gianni Chiodi o perche' Enrico di Giuseppantonio o perche' Guerino Testa sono contrari alle trivelle. No, dicono perche' lo siamo noi cittadini.
In qualche modo occorre andare avanti.

La perseveranza - la previdenza - la lungimiranza - questi sconosciuti.




Fonti: Assomineraria, Viggianolab

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