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Thursday, September 20, 2012

L' ENI in Norvegia: incidenti per "mancanza di competenza"





ENI Scarabeo 8 - Norvegia
incrinatasi per "mancanza di competenza"
Settembre 2012










E cosi' viene fuori che L'ENI il suppposto "fiore all'occhiello" del petrolio italiano, quella che e' meglio di tutti, e che se ci fosse stata lei nel golfo del Messico non sarebbe mai successo niente.... costruisce piattaforme che non si reggono per l'allegria e che dopo pochi giorni si incrinano per "mancanza di competenza".

Ed il bello e' che lo dicono loro stessi!

Come il Trota!

Siamo nel mare del Nord, piattaforma Scarabeo 8 nel campo Salina nel Barents sea. Mentre che si trivellava la piattaforma ha caricato acqua dal mare che ha fatto incrinare la piattaforma. Si voleva arrivare a 2.2 km sotto la crosta terrestre.

Dicono che la piattaforma si sia incrinata di circa 7 gradi e che per tutto il tempo della costruzione ci sono stati problemi di vario genere. La piattaforma pero' era capace di reggere fino a 21 gradi di incrinazione senza ribaltarsi.

Bella consolazione!

Hanno dovuto evacuare 140 persone, chiamare elicotteri, unita' di soccorso marino.

L'ENI afferma che il tutto e' stato risolto - cioe' la piatatforma e' tornata nella posizione giusta - quando sono arrivati "tecnici competenti". Come dire ne hanno di compententi e di meno competenti!

Tutta la documentazione e' stata mandata alla Norway's Petroleum Safety Authority per indagini.

Questa stessa gia' nel 2009 aveva detto all'ENI che questa Scarabeo 8 doveva essere migliorata e resa piu' resistente per le difficili acque artiche prima di poter essere messa in mare.  L'hanno ristrutturata prima in Russia, poi in parte a Palermo ed infine nei mari di Norvegia.

Tuttapposto o quasi - se non era per i tecnici incompetenti!

Ne ha parlato qualcuno in Italia?

Lo sa Clini? Lo sa Passera? Lo sanno gli italiani? Lo sanno alle Tremiti? In Abruzzo? In Sicilia?


Passiamo alla BP, altra benefattrice dell'umanita'.

Qualche giorno fa ha chiuso un pozzo di petrolio nei mari norvegesi a causa di pericolose perdite di idrocarburi.

Era il giorno 12 settembre, al largo del campo Ula di Norvegia.  Per adesso e' tutto chiuso, la piattaforma evalcauata, faranno una "investigazione formale" e poi si vedra'.

Si e' parlato di "perdite sostanziali" ma dicono che le condizioni sono state "rettificate."

Non e' chiaro come, quante perdite. Segreti.

E' stato anche detto che un "sottile strato di petrolio si e' potuto osservare per pochi minuti sul mare"

Si, e poi? Che fine ha fatto? O il petrolio si e' volatilizzato magicamente?


1 comment:

Anonymous said...

FANNO SCHIFO!