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Tuesday, May 14, 2013

Fracking a Foggia?




The hydraulic fracturing stimulation technique pumping energized fluids introduced in the Roseto-Montestillo field has proved to be very successful in recovering well productivity

ENI Exploration & Production, 15-17 Aprile 2013, Cairo


Durante il periodo 15-17 Aprile 2013 un gruppo di ricercatori ENI ha presentato un lavoro dal titolo "Revitalizing Mature Gas Field Using Energized Fracturing Technology In South Italy" presso la 2013 North Africa Technical Conference and Exhibition a Il Cairo, Egitto.

Gli autori, Luis E. Granado, Roberta Garritano, Raffaele Perfetto, Roberto Lorefice, Roberto L. Ceccarelli, tutti dell'ENI, affermano di avere "rivitalizzato" un pozzo di gas gia' sfruttato in passato usando nuovissime tecniche di fratturazione idraulica che incluono l'uso di fluidi "energizzanti" a base di zirconati.

Il campo scelto e' quello di Roseto-Montestillo, nei pressi di Lucera e la concessione e' la Tertiveri.

Nel testo si dice che a causa della delicatezza delle operazioni, si sono dovuti usare molti accorgimenti in tutte le fasi di progettazione, trivellamento, completamento e successiva stimolazione dei pozzi.  E' stato necessario usare "elevatissime pressioni di pompaggio" e hanno avuto problemi con i proppanti, che servono a mantenere aperte le fessure dopo le operazioni di fracking. Alla fine pero' sono arrivati ad "ottimi guadagni" in produttivita' e allo stesso tempo hanno ridotto il quantitativo dei fluidi di perforazione.

Purtroppo l'unico sito da cui la notizia e' reperibile e' quello della "Society of Petroleum Engineers"
e i dettagli sono pochi.

Dai siti ministeriali non vi e' traccia di tale intervento: i pozzi nella concessione Tertiveri sono elencati tutti come in produzione o non produttivi e non vi sono altre specifiche.

Le domande che ci si pongono allora sono sempre le stesse:

Perche' queste cose le dobbiamo apprendere dalla "Society of Petroleum Engineers" in un convegno al Cairo e non da appositi enti informativi italiani?

L'ENI aveva i permessi per fare fracking? Cosa esattamente hanno pompato nel sottosuolo? Quanto tempo sono durate queste operazioni? Quando e' successo? La gente lo sapeva?  In quali altre localita' si vuole fare fracking in Italia?

I nostri ministri lo sanno cos'e' il fracking?

E veramente vogliamo andare avanti cosi, a casaccio? Che chi prima arriva fa un po quel che gli pare e poi lo dobbiamo venire a sapere da una mezza paginetta di un convegno in Egitto? E se non c'era il convegno quando l'avremmo saputo?

Cosa aspettiamo ad aprire un dialogo nazionale, non solo sul fracking ma in generale sul modo in cui intendiamo proteggere (o non proteggere) il sottosuolo dalle trivelle - di petrolio, gas, con fracking, senza fracking, in mare, in terra o per stoccaggi di dubbia utilita'?

Infine: perche' non seguiamo l'esempio della Francia che ha vietato il fracking gia' nel 2011?







6 comments:

Domenico Sergio Antonacci said...

posso ripubblicare su amaraterra.com? "Linko" la fonte

maria rita said...

certo - grazie!

Domenico Sergio Antonacci said...

thanks, lo faccio subito..saluti

Anonymous said...

Ciao. Ti ringrazio per questo articolo.
Non posso citarti da nessuna parte anche perché non avrei nessuna risonanza.
Se tu sei d'accordo vorrei segnalare questo tuo post ai media locali. E provare a far conoscere questa storia a tutti.
Grazie
Fabio

maria rita said...

certo.... basta solo che si ricorda da dove e' partito il tutto. MR

Michele Rampino said...

E' stata presentata una interrogazione ai Ministri dello Sviluppo Economico e dell'Ambiente dai parlamentari del Movimento 5 Stelle su tale triste vicenda: http://www.foggia5stelle.it/fracking-foggia-interrogazione-parlamentari-m5s . Grazie Professoressa per quanto fa sui gravi problemi dell'Italia petrolizzata!