The hydraulic fracturing stimulation technique pumping energized fluids
introduced in the Roseto-Montestillo field has proved to be very successful
in recovering well productivity
ENI Exploration & Production, 15-17 Aprile 2013, Cairo
Durante il periodo 15-17 Aprile 2013 un gruppo di ricercatori ENI ha presentato un lavoro dal titolo "Revitalizing Mature Gas Field Using Energized Fracturing Technology In South Italy" presso la 2013 North Africa Technical Conference and Exhibition a Il Cairo, Egitto.
Gli
autori, Luis E. Granado, Roberta Garritano, Raffaele Perfetto, Roberto
Lorefice, Roberto L. Ceccarelli, tutti dell'ENI, affermano di avere
"rivitalizzato" un pozzo di gas gia' sfruttato in passato usando
nuovissime tecniche di fratturazione idraulica che incluono l'uso di
fluidi "energizzanti" a base di zirconati.
Il campo scelto e' quello di Roseto-Montestillo, nei pressi di Lucera e la concessione e' la Tertiveri.
Nel
testo si dice che a causa della delicatezza delle operazioni, si sono
dovuti usare molti accorgimenti in tutte le fasi di progettazione,
trivellamento, completamento e successiva stimolazione dei pozzi. E'
stato necessario usare "elevatissime pressioni di pompaggio" e hanno
avuto problemi con i proppanti, che servono a mantenere aperte le
fessure dopo le operazioni di fracking. Alla fine pero' sono arrivati ad
"ottimi guadagni" in produttivita' e allo stesso tempo hanno ridotto il
quantitativo dei fluidi di perforazione.
Purtroppo l'unico sito da cui la notizia e' reperibile e' quello della "Society of Petroleum Engineers"
e i dettagli sono pochi.
Dai
siti ministeriali non vi e' traccia di tale intervento: i pozzi nella
concessione Tertiveri sono elencati tutti come in produzione o non
produttivi e non vi sono altre specifiche.
Le domande che ci si pongono allora sono sempre le stesse:
Perche'
queste cose le dobbiamo apprendere dalla "Society of Petroleum
Engineers" in un convegno al Cairo e non da appositi enti informativi
italiani?
L'ENI aveva i permessi per fare fracking?
Cosa esattamente hanno pompato nel sottosuolo? Quanto tempo sono durate
queste operazioni? Quando e' successo? La gente lo sapeva? In quali
altre localita' si vuole fare fracking in Italia?
I nostri ministri lo sanno cos'e' il fracking?
E
veramente vogliamo andare avanti cosi, a casaccio? Che chi prima arriva
fa un po quel che gli pare e poi lo dobbiamo venire a sapere da una
mezza paginetta di un convegno in Egitto? E se non c'era il convegno
quando l'avremmo saputo?
Cosa aspettiamo ad aprire un
dialogo nazionale, non solo sul fracking ma in generale sul modo in cui
intendiamo proteggere (o non proteggere) il sottosuolo dalle trivelle -
di petrolio, gas, con fracking, senza fracking, in mare, in terra o per
stoccaggi di dubbia utilita'?
Infine: perche' non seguiamo l'esempio della Francia che ha vietato il fracking gia' nel 2011?
6 comments:
posso ripubblicare su amaraterra.com? "Linko" la fonte
certo - grazie!
thanks, lo faccio subito..saluti
Ciao. Ti ringrazio per questo articolo.
Non posso citarti da nessuna parte anche perché non avrei nessuna risonanza.
Se tu sei d'accordo vorrei segnalare questo tuo post ai media locali. E provare a far conoscere questa storia a tutti.
Grazie
Fabio
certo.... basta solo che si ricorda da dove e' partito il tutto. MR
E' stata presentata una interrogazione ai Ministri dello Sviluppo Economico e dell'Ambiente dai parlamentari del Movimento 5 Stelle su tale triste vicenda: http://www.foggia5stelle.it/fracking-foggia-interrogazione-parlamentari-m5s . Grazie Professoressa per quanto fa sui gravi problemi dell'Italia petrolizzata!
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