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Friday, June 13, 2008

L'Eni nei mari d'Egitto


Nello scorso post, Nino mi manda un breve resoconto dell'incontro tenuto all'hotel Mara del Riccio di Ortona in cui vari rappresentanti delle compagnie petrolifere cercavano di convincere gli Ortonesi che le piattaforme in mare sono sicure, belle e salutari.

Addirittura Sergio Morandi, uno dei direttori della Mediterranean Oil and Gas, spinoff dell'ENI, cercava di convincere i sindaci della zona che il turismo aumentera' e che correranno da tutta l'Europa ad ammirare le nostre piattaforme. Gia me lo immagino. Rocco Catenaro che invece di correre dietro alla bandiera blu, cerca di farsi dare il bollino nero dalla MOG per avere le piattaforme piu' chic del Mediterraneo.

Le crociere che partono da Ortona con tappa ad Ombrina2, non per vedere i fondali dell'acquabella, ma per tuffarsi nelle sostanze di risulta delle piattaforme.

L'Abruzzo che cambia: il turismo petrolifero. Eccezionale idea. Manco fossimo agli anni sessanta. Chissa' perche' non ha funzionato in nessuna altra parte del mondo.

Intanto, ecco cosa succede sulle piattaforme dell'ENI. Questo e' un incidente recente, in Egitto, accaduto nel 2004 su una piattaforma del Mediterraneo chiamata Temsah. A causa del riversamento accidentale di fluidi infiammabili, e' scoppiato un forte incendio. Tutti gli operai, per fortuna, sono stati evacuati, ma per UN MESE i vigili del fuoco della citta' di Port Said hanno cercato di spegnere l'incendio. Gia' un altra piattaforma era esplosa in precendenza e il ministro del petrolio ha deciso la chiusura di entrambe. Queste esplosioni, come tutte, sono caratterizzate dal forte rilascio in mare ed in aria di sostanze inquinanti - in questo caso per un mese intero, giorno e notte. Tra le cose piu' raccapriccianti dell'esplosione egiziana e' che questa funzionava solo da 58 giorni. La loro piattaforma era a 60 km dalla costa, le nostre sono a sei.

Le piattaforme inquinano anche in condizioni normali e i paesi piu' civili le costruiscono lontano dalle spiaggie dove va la gente al mare. Gli incidenti sono frequenti e spesso causati dalla disattenzione o dalla superficialita' degli addetti.

Intanto il sindaco di San Vito invece di indagare su questi fatti, e di preoccuparsi, ha deciso di fare l'eccentrico. Per coerenza con se stesso, avrebbe dovuto denunciare la MOG per avere "sparso timori nella popolazione e nei turisti" a causa del rilascio di catrame e di idrocarburi dalle loro piattaforme, invece ci e' andato a pranzo con quelli della MOG, come se fossero tutti una gran famigliola allegra. Il tutto con il beneplacito dell'hotel Mara che invece di essere preoccupato per i suoi affari turistici invita in nemico in casa sua. Chissa', forse ha altri amici e non si deve preoccupare che il suo hotel sia pieno o vuoto. Intanto, e' arrivata l'estate. Boicottiamo l'hotel Mara. A loro non interessa la nostra salute, non diamogli i nostri euro. Non se li merita.


PS: Non vorrei scrivere questa cosa perche' mi dispiace veramente che la gente continui a morire in Italia perche' non vengono seguite nemmeno le piu basilari forme di sicurezza, ma le morti istantanee di sei persone a Catania sono dovuti all'idrogeno solforato (il Corriere lo chiama idrogeno solforoso, ma sono la stessa cosa H2S). Nel solo 2008 finora abbiamo avuto 10 morti che sono finiti sui giornali per questo gas, se contiamo oltre Catania anche Molfetta. Fratino, Di Martino, Andreussi, Morandi, Del Turco, come potete credere che il rilascio in aria di dosi "legali" all'italiana ma di oltre mille volte piu alti di quelli raccomandati dall'organizzazione mondiale della sanita', possano farci bene? C'e' solo da vergognarsi.

Fonti: Business Today Egypt
Quotidiano net

7 comments:

maurovanni said...

cara MR come stai?

è sempre un piacere leggere ciò che scrivi. c'è sempre da apprendere.

L'Hotel Mara sceglie di fare il suo lavoro di accoglienza con tutti, senza distinzione di argomentazioni. I soldi purtroppo per molti, sono uguali da qualsiasi mano vengano elargiti.

Se un cliente facoltoso come un partner ENI chiede delle sale per trattare argomenti scottanti o meglio inquinanti, a priori per il benessere della città un titolare dovrebbe rispedire la richiesta al mittente, manifestando così una scelta netta e secca a favore del turismo premiato pincipalmente dal benessere ambientale del territorio dove è ubicato.

quindi, anche se può rivelarsi antiproducente per il complesso alberghiero, l'Hotel Mara ha scelto di ospitare i "signori estrattori".

E fin qui è cronaca!

Ora invece, senza voler giustificare nessuno, ti spiego meglio i fatti storici che inducono il più importante e ricco imprenditore/ albergatore di Ortona
a non credere più nella vocazione turistica di Ortona (... e come lui purtroppo, come avrai potuto capire in un anno di lotta comune contri il Centro Oli ENI di Contrada Feudo, ce ne sono molti altri; in primis gli amministratori faccendieri politici che sfortunatamente ci ritroviamo grazie alla maggioranza degli ottusi elettori ortonesi).

Pur essendo di vedute opposte, lo studio di progettazione che rappresento, qualche anno fa ha avuto mandato dal titolare di realizzare il sito del proprio complesso alberghiero - www.hotelmara.it -, e quindi ho avuto modo di conoscere meglio la famiglia proprietaria della struttura; mi sebrava una precisazione doverosa.

Trenta anni di amministrazioni susseguitesi non hanno mai sostenuto praticamente il turismo della città e della sua splendida costa. Mai nessuna! E questo è un dato di fatto e non un pensiero personale. vedi la situazione attuale confrontata con le città vicine di Francavilla al Mare, Fossacesia, casalbordino e Vasto: potrai renderti conto da sola delle grandi differenze di sviluppo.
Le nostre amministrazioni comunali hanno vissuto tutte alla giornata, limitandosi di tamponare quà e la strade e torrenti tracimanti.

Non c'è mai stata una vera politica a sostegno dello sviluppo turistico locale. Mai un piano urbanistico che riuscisse a tutelare gli interessi di quei pochi investitori che per eredità ricevute o per scelte precostituite si sono trovati a difendere invano i loro interessi economici.

Conseguentemente un imprenditore scaltro come Franco D'Adamo, così si chiama il proprietario, è stato quasi costretto a differenziare i propri investimenti, diventando così anche un costruttore edile di Ortona.

Questa scelta credo, lo abbia vincolato politicamente abbracciando una corrente, piuttosto che un'altra, e prescindendo forse anche dalle proprie tendenze partitiche.

Era inevitabile qualche anno più tardi la candidatura della sua primogenita Angela all'interno del partito del sindaco (?) attuale, venendo facilmente eletta anche come consigliere comunale nelle file di Forza Italia. Dopo pochi mesi la stessa decise di lasciare quell'ambiente prima sostenuto a capofitto e poi frettolosamente abbandonato per divergenze, dicono, interne al partito.

Ancora oggi il signor D'Adamo oltre ad aver ampliato la sua struttura recettiva in quel del Lido Riccio, continua a costruire palazzine dentro il territorio comunale.

Quindi, come potrai ben capire, i permessi urbanistici non gli sono stati mai negati, in quanto vicino a chi comanda, vuoi che non doveva ricevere la conferenza di una impresa estrattiva che ha affittato ad ortona-porto un mega ufficio di proprietà della famiglia Fratino?

Cara MR, tutti i nodi vengono al pettine!

Non ti meravigliare se questo albergatore ospita quel genere di conferenze: lui deve farlo perché l'operazione rientra tutta nella logica ambigua che questi ammisitratori hanno instaurato da anni nella nostra amata città.... e questo gli elettori da loro "raccomandati" fanno finta di non sapere, perchè a loro conviene così!

Boicottare l'Hotel Mara, come ci inviti a fare, è controproducente perché oltre ad essere l'unica struttura recettiva della città con determinate caratteristiche, l'estate riceve tra le fila dei suoi ombrelloni quasi tutti i personaggi vicini al primo cittadino e alle loro famiglie pronte ad ostentare ogni estate griffe, parei all'ultima moda e quant'altro possa fare snob!

Meglio investire i nostri sforzi per la battaglia finale: cara MR i soldi, si dice a Ortona, fanno resuscitare i morti!!!

NO AL CENTRO OLI

NO ALLE PERFORAZIONI IN MARE

NO AI FACCENDIERI DELLA POLITICA

Saluti / maurovanni

Anonymous said...

Oramai abbiamo capito, i nostri politici hanno scelto di costruire tante infrastrutture che altri non vogliono, oppure non possono più ospitare; mi ero illuso che l'Abruzzo poteva diventare una delle migliori Regioni d'Italia, invece, con pochi anni è stato cancellato il sogno, i sacrifici e gli investimenti di molte generazioni.
La società è stata sempre divisa in prede, prede che stanno al servizio dei predatori e predatori, tutto questo, per consentire alle multinazionali di accrescere le loro ricchezze, inducono i nostri politici a restringere sempre di più gli spazi per la nostra libera sopravvivenza, giorno dopo giorno ci costringono di andare a bere in quei pochi spazi da loro, massicciamente, controllati, li sono appostati tutti i Predatori, ogn’uno si sceglie la sua preda migliore, possibilmente con lo sforzo minore.

Anonymous said...

vi ricordo che nel 2001 tutti sia destra che sinistra hanno votato a favore di questo progetto...anche coletti.il più grande errore e stato fare insediare l'eni a ortona...e quindi chi furono i maestri???quelli che oggi stanno all'opposizione...La colpa caro Vanni e di entrambi gli schieramenti non fate come Pilato che si lavò le mani, ma alla fine il popolo scelse Barabba e condannarono Gesù...e poi io mi meraviglio anche dei coltivatori che hanno venduto il terreno per i pozzi già attivi e oggi fanno casino, dovevate pesarci prima.Io spero che questa cosa non si faccia, ma in caso contrario tutti saranno i colpevoli dal pdl al pd.
Adesso vi state svegliando?? dopo che la cara Dottoressa sta sostenendo questa guerra....nelle elezioni del 2006 durante i comizi tutti parlavano delle royalty. da destra a sinistra.

Anonymous said...

COMMENTO NON COSTRUTTIVO...CO STA DESTRA E STA SINISTRA C'AVETE ROTTO....

SE LE PALLE LE AVETE E AVETE MENTI LIBERE, CREDETE CHE IL CENTRO OLI SIA NEGATIVO, TIRATELE FUORI E VENITE A COMBATTERE, LI CHICCHIARUN NIN SERV A NU ....

NO CENTRO OLI DA ORTONA

A VOI LE CHICCHIERE
A NOI I FATTI

PS: BASILISCO DICE COSE SACROSANTE

maurovanni said...

Non coltivo una discussione pubblica con chi non ha il coraggio di firmare i propri pensieri: lo faccio questa prima e ultima volta sul blog di una cara amica, per il rispetto che nutro per lei e per la sua instacabile azione d'informazione che da mesi fa a sua spese a favore della sua terra lontana, invitandola però da adesso a tutelare meglio i propri spazi web contro eventuali personaggi, spero non sia il caso del signor Anonimus al quale mi appresto a rispondere, che grazie all'anonimato conducono on-line una campagna preordinata di denigrazione e di calunnie gratuite pilotate.

La verità sulla questione Centro Oli ENI di Contrada Feudo di Ortona è iniziata a venire fuori con tutta la sua negatività a fine giugno 2007, appena dopo la rielezione a Ortona del Sindaco(?)Fratino.

Una verità complessa ma chiara già dai primi documenti resi noti dall'efficace lavoro di ricerca e di divulgazione promosso e organizzato dal COMITATO NATURA VERDE; uno sparuto gruppo di valorosi cittadini di Ortona e di Tollo che per ragioni pratiche territoriali si erano sentiti in dovere di iniziare una campagna comunicativa contro il mostro petrolchimico che si sarebbe dovuto insediare già da tempo sulle colline locali davanti al mare ortonese, e che oggi è temporaneamente bloccato grazie al loro tempestivo intervento e a quello di tutto il movimento del NO nato a supporto in Abruzzo.

Fino alla data delle elezioni comunali di Ortona le notizie ufficiali rese note alla cittadinanza erano queste: qualora il petrolio dovesse essere estratto, un piccolo centro di raccolta aveva il compito di intubare il liquido nero sui camion per poi essere trasportato nelle raffinerie più vicine!
Questo era ciò che si sapeva senza sapere i tempi e le modalità. Infatti poi si è scoperto che alle varie riunioni susseguitesi negli anni, i cittadini come me non hanno partecipato e potevano saperne qualcosa solo dai rappresentanti politici o sindacali che furbescamente hanno mantenuto il riserbo della questione sapendo in cuor loro che sarebbe successa la rivoluzione.

Molti sul "palco", come dici tu Anonimus, non hanno neanche sfiorato il problema perché obbiettivamente non informato della verità e dei fatti puntuali, altrimenti ti posso garantire che avrei attaccato personalemnte il Sindaco e la sua Gang ambigua proprio su quel palco al quale sarcasticamente fai riferimento nei tuoi pensieri senza firma. Li avrei "smerdati" davanti a tutta la popolazione e ai loro potenziali elettori, ignari lo stesso degli accadimenti.

Invece la scaltrezza e la cattiveria degli amministratori che in silenzio e da tempo stavano organizzando la manovra più subdola e falsa alle spalle della cittadinanza Ortonese e abruzzese, è stata scardinata dall'intelligenza di alcune persone che hanno pensato bene di divulgare al meglio le notizie allarmanti di ciò al quale potevamo andare incontro smascherando così, anche se in ritardo elettorale, un'intera classe amminsitrativa che tramava interessi lontani da quelli dei cittadini.

Dici bene quando affermi che non ci sono colori politici predefiniti a sostegno di questo demenziale insediamento petrolifero, infatti molti rappresentanti di partiti opposti politicamente si sono ritrovati insieme (... e chissà poi per quali interessi), a sostenere con forza il CENTRO OLI ENI di Contrada Feudo. Questa però è la dimostrazione intrinseca che dove ci sono interessi economici personali ci si ritrova sempre, oscurando di fatto valori e riferimenti sociali, lontano dal popolo e dalle sue esigenze.

Come poteva sapere il popolo ciò che sarebbe successo di li a poco? Come poteva saperlo se i personaggi politici di spicco non ne avevano fatto mai mensione seria e dettagliata?

A me non interessa ciò che è stato, perchè ognuno è libero di farsi un opinione su come siano andati i fatti, sempre se uno in realtà consce sul serio i fatti!!

A noi ora interessa soprattuto come si possa evitare questa scelta azzardata che di fatto si pone contro gli interessi della comunità e a favore dei soliti pochi noti politici-imprenditori abruzzesi.

Ponzio Pilato, riprendo le parole a te care, è chi non si espone in prima persone per salvaguardare gli interessi della società; è chi è solo pronto nel giudizio delle azioni altrui e tralascia di attivarsi con le proprie; è chi non ha un nome e un cognome!

Dei politici vecchio stampo e delle loro azioni vetuste e vigliacche ce ne sbattiamo! Siamo per una politica pulita, chiara, in grado di sostenere sempre e comunque gli interesssi prioritari della collettività e delle classi più disagiate! Non miriamo a chi è stato ma a chi potrebbe essere! A chi abbia il coraggio di sostenere le tradizioni agricole, eno-gastronomiche, commerciali, turistiche e del loro vastissimo indotto economico!

Ora è il momento di lottare contro chi non ama la propria terra ma ama solo i propri soldi.

NO AL CENTRO OLI

NO ALL'ANONIMATO DEI PENSIERI

maurovanni

Anonymous said...

Caro anonymous dovevamo pensarci prima quando?????
Quando erano solo in una decina a sapere e fra quella decina non c'era certo il popolo?????
a maggio 2007 e non 2006 come dici tu abbiamo chiesto lumi al SINDACO A TEMPO PIENO ( ???? ) e lui ci ha detto che avrebbe convocato L'ente nazionale inciuci per farci spiegare di cosa si trattasse salvo poi dirci a settembre ( dopo che aveva abbondantemente vinto CON L'INGANNO, CON UN PROGRAMMA MENZOGNERO ) che ci avrebbe SPARATO IN BOCCA ED AMMAZZATI TUTTI QUANTI !!!! E BRAVO IL SINDACO DI TUTTIIIII !!! BUFFONE DEL PROGRAMMA " LA PERLA DELL'ADRIATICO " ANDATEVELO A LEGGERE NE SCOPRIRETE DELLE BELLE.
Anonymous voglio farti una proposta, Ti invito a chiedere notizie ad almeno 10 dei 19 proprietari dei terreni che, non hanno VENDUTO i terreni, bensì hanno fatto un compromesso che nel frattempo è scaduto. E posso dirti che se non t'imbatterai nella TALPA GRADUATA, Ti sentirai dispondere che sono stati RASSICURATI DEL FATTO CHE SU QUEI TERRENI SAREBBERO STATI REALIZZATI DEPOSITI INTERRATI SU CUI SAREBBE STATO SEMINATO PRATO INGLESE ed ancora CHE SE NON AVESSERO VENDUTO VOLONTARIAMENTE, GLI SAREBBE STATO ESPROPRIATO ( QUESTO E' DOLO ) QUEL TERRENO A PREZZI MOLTO + BASSI.
ORA Poichè una S.p.A. non può espropriare un bel niente, E' N' IMBROGLIOOOOOOOOOOOOOOOOO.
QUINDI SI CONSIGLIA DI ESSERE MEGLIO INFORMATI PRIMA DI DARE GIUDIZI SOMMARI SOPRATTUTTO QUANDO CI SI RIFERISCE AD EVENTI COSI' GRAVI, TRAGICI IN CUI C'E' POCO DA SCHERZARE, SI GIOCA CON LA SALUTE DELLA POPOLAZIONE SIGNORI COME S'E' EVIDENZIATO IN TANTE TRASMISSIONI TELEVISIVE: REPORT, ANNOZERO, ECC.ECC. A GELA, FALCONARA, PRIOLO, MARGHERA, LA GENTE MUORE, NASCE MALFORMATA, 88 MEDICI METTONO IN GUARDIA E TU DICI..... CI DOVEVATE PENSARE PRIMA????????? MA CHI SEI ATTILA??? ATTENTO E' ANCORA TUTTO DA FARE SIAMO ANCORA IN TEMPO PER RESTARE UNA REGIONE VIVIBILE.
NO AI FACCENDIERI CHE PRENDONO I NOSTRI SOLDI PER ROVINARCI, CHE PROMETTONO DURANTE LE ELEZIONI SAPENDO CHE FARANNO ESATTAMENTE L'OPPOSTO, BASTA BUFFONIIIIIIIIII !
SinceraMente.

Anonymous said...

Da quello che ho capito,la situazione di Ortona è simile a quella di Gissi, a piccoli passi, sistematicamente , ad ogni momento propizio; quando si alterneranno Amministrazioni Regionali e Comunali, con colori politici diversi, in Regione grigio e in Comune turchino.
I residenti dell’Ortonese parteciperanno a qualche manifestazione di protesta, prenderanno la parola anche i politici che lo hanno voluto ma, all’occasione esprimeranno la loro contrarietà.
Con il passare del tempo arriveranno i pareri favorevoli, nel frattempo, tanti si ritireranno dalla lotta, pochi continueranno a combattere ma, non riusciranno a vincere la battaglia legalmente.
Il politico locale, che ha fatto finta di essere contrario, avrà un incarico più prestigioso in ambito Regionale o Nazionale, ergerà, farà valere le sue capacità decisionali di sviluppo economico di rilevanza Regionale e strategica Nazionale.
Chi non lotterà o si ritirerà, alla fine, attribuirà le colpe a quei pochi che hanno combattuto fino all’estremo; esattamente come hanno sempre fatto gli schiavi che non combattono i loro sfruttatori, ma, le persone libere.
Vorrei tanto essermi sbagliato, sarò disponibile di subire anche qualche insulto, da parte vostra, se la mia analisi dovesse risultare fallace.