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Monday, March 29, 2010

ENI: multa da 210 milioni di USD in Kazakhistan


E cosi, mentre l'ENI cerca di farsi bella con mostre su se stessa - vanitosi eh? - ci pensa il Kazakhistan a riportarli sul pianeta terra.

Il 26 Febbraio 2010 infatti una corte kazaka ha multato l'ENI di ben 210 milioni di dollari per danni ambientali, assieme a British Petroleum.

I motivi sono molto semplici - l'ENi ha violato le norme di salvaguardia ambientale nella gestione dei rifiuti durante l'opera di sfruttamento di un giacimento di gas e petrolio - gia' dal 2008. I Kazaki hanno stimato il danno attorno ai 210 milioni di dollari e mandato il conto a Mr. Scaroni e compagni. Semplice.

Gia' la SEC americana qualche setimana fa aveva mollato all'ENI una multa di 254 milioni di dollari per corruzione, in un gioco di tangenti con il governo Nigeriano.

Alcuni dicono che queste multe sono strategemmi dal governo kazako per riprendersi alcune concessioni petrolifere date all'ENI, e per svilupparle da se. Non so cosa pensare del governo kazako, ma di certo, dopo avere visto e sentito come opera l'ENI in casa propra - la Basilicata e l'Abruzzo - non mi stupisce che il governo kazako li abbia accusati e condannati per inquinamento.

Ci saranno mai processi per inquinamento e multe salate all'ENI in Basilicata?

Se il Kazakhistan e' meno tenerario dell'Italia nei confronti del cane a sei zampe, vuol dire che siamo messi bene in questo paese.

Fonti: STV news

2 comments:

roberto said...

Evidentemente il Kazakhistan e' meglio di noi.. perche' una multa presuppone prima una verifica ed un controllo sul territorio. Ho paura che da noi controllori e controllati di tutti i settori si accordino, parlino e si telefonino troppo spesso sui loro interessi comuni. Tra i "controllori" ne abbiamo avuti alcuni che sostenevano che una raffineria di petrolio non penalizza l' agricoltura... ed altri piu' raffinati non lo dicono ma ci tengono sulla testa questa spada di Damocle di un futuro petrolchimico per pochi spiccioli di royalties. Con questa classe dirigente saremo abbonati a prendere lezioni di civilta' dal Kazakhistan

supertramp said...

riferito all'istanza d489 B.R.-EL nelle Isole Temiti della ditta petoceltic elsa srl:

Bari, 31/03/2010

La Giunta regionale dice No alle trivellazioni

Si è tenuta oggi una giunta regionale con importanti provvedimenti all'ordine del giorno. Con il Presidente della Regione, Nichi Vendola, assente fino al 15 aprile per un breve periodo di riposo, le funzioni ordinarie sono state delegate ad Onofrio Introna, l’assessore all’ecologia, che oggi ha, quindi, coordinato i lavori della Giunta.

Questi alcuni dei principali argomenti approvati:

- Parere sfavorevole di compatibilità ambientale è stato espresso dalla Giunta relativamente al permesso di ricerca di idrocarburi denominato “d489 B.R.-EL” al largo delle coste pugliesi. Tale parere negativo - è bene rimarcarlo - è valido esclusivamente in relazione al progetto de quo (ossia alla ricerca idrocarburi da realizzarsi al largo delle coste della Regione Puglia (Isole Tremiti) e Regione Molise (Termoli), proposta dalla Petroceltic Italia S.r.l.) ma appare importante sottolineare la linea intrapresa dalla Regione che dovrebbe valere anche per le altre ricerche, in particolare quelle da condurre al largo di Ostuni e Monopoli.

fonte:
http://www.brundisium.net/notizie/shownotiziaonline.asp?id=29994