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Saturday, November 29, 2008

La fine della democrazia?


Sono scandalizzata stamattina ed arrabbiata. Il governo centrale decide che in materia di trivelle possono decidere tutto loro, senza interpellare nessuno. Questo e' da dittatura sudamericana!

Le decisioni del governo centrale sono IMMORALI. Qui in California una legge del genere che SCAVALCA LA VOLONTA' POPOLARE porterebbe alla rivoluzione immediata. Non si puo' fare questo.

Ma chi siamo noi, i sudditi dell'ENI?

E' uno scandalo, e io sono arrabbiata perche' queste cose, pare che siano state decise e discusse il 4 Novembre 2008. DOV'E' LA STAMPA NAZIONALE? DOVE ERANO I POLITICI ABRUZZESI? PERCHE' NESSUNO CI HA DETTO NIENTE? A COSA SERVONO TUTTE LE BALLE DI COSTANTINI E CHIODI?

Abbiamo dovuto fare una fatica immane a convincere il popolo della gravita' della faccenda, noi volontari. La politica si e' solo accodata. Ora dicono no pure loro.
Ma come ho gia detto, il no di un politico, seppure della ultima ora e macchiato
di gravissime inadempienze del passato, DEVE essere acompagnato da fatti concreti.

Sta cavolo di legge ventennale ci vogliamo impegnare a farla o no? Non importa cosa decide il governo centrale, noi facciamola lo stesso e non molliamo e reagiamo alla prepotenza non con la rassegnazione ma con ancora piu caparbia!

In Italia questo non ve lo dirano mai, ma la California e' in causa con il governo centrale americano . Perche'? Perche' qui vogliamo delle leggi piu' stringenti contro il riscaldamento globale e le emissioni di CO2. Fra le altre cose si vuol imporre ai costruttori di automobili di produrne di piu' efficienti dal punto di vista del consumo energetico.

Bush dice che queste leggi non vanno bene per il resto del paese e che e' meglio avere degli standard unici. Fra le righe: e' troppo amico dei petrolieri per volere automobili ed SUV che consumano meno benzina. La California non ci sta, ed ora c'e' questa causa a Washington, guidata da Arnold Schwarzenegger per difendere i nostri diritti.

Bush ed Schwarzenegger sono dello stesso partito, i repubblicani, e Arnold ha pure aiutato Bush in campagna elettorale nel 2004. Questa, secondo me, e' una democrazia un po piu' funzionante ed e' un esempio di cosa dovrebbe fare un governatore serio.

In Abruzzo, secondo me nessuno dei politici ha davvero capito la gravita' della faccenda. Forse sono io che la vedo troppo pessimisticamente, e veramente il petrolio ci fara' bene. Poi guardo Viggiano e la Basilicata e mi rendo conto che no, non sono io esaltata, sono loro gli sciacalli. Poi vedo l'Alberta e penso al bitume di LettoManoppello e mi si accaponisce la pelle. Poi vedo il mare inquinato della Louisiana, trivellato a piu' non posso, e penso alla costa dei trabocchi. NON E' GIUSTO!

Perche' pare che l'urgenza la senta solo il popolo normale? Ma questi politici italiani leggono? Questo tema del petrolio e' diventato cosi' importante che e' criminale governare e non avere letto dei libri sul tema. E come ho gia detto, una qualsiasi persona di medio quoziente intellettivo, dopo che sa non puo' che decidere di passare all'azione concreta per fermare il mostro pertrolchimico.

Io mi vergogno di venire da un paese antidemocratico. C'e' un limite a tutto. Berlusconi, Veltroni, l'ENI e la loro cricca NON POSSONO ARROGARSI IL DIRITTO DI DECIDERE PER NOI.

E' arrivato il tempo di arrabbiarci di piu', di diventare uomini e donne e non passivi spettatori della distruzione della nostra terra.

49 comments:

Tatone Massimo said...

Si anonimo mi riferivo a questo....
ok cari signori di abruzzono-triv e Abruzzo in movimento, io lunedì andrò in ospedale e ne avrò per un bel po di tempo...e ora di fare una cosa che fece Mussolini...LA MARCIA SU ROMA....MA TUTTI io dipende come va l'intervento e quando tempo mi porterà via. E una cosa meravigliosa sarebbe di MARCIARE SU ROMA L'ABRUZZO E GLI ABITANTI DELLA VAL D'AGRI. Iniziamo a chiamare criminali i nostri politici...
Chiodi???? Costandini??? no no c'è qualcuno che ha un dente avvelenato contro questi e contro questi signori...e non sono certamente loro secondo me che salveranno il paese...
CIAO CARA DOTTORESSA.

Anonymous said...

Cara Maria Rita forse solo tu non lo sapevi, ma qui da tempo se ne parla, anche in campagna elettorale. Ormai sappiamo da tempo che la partita non si gioca piuù a livello regionale, ma nazionale e internazionale. Ecco perchè siamo molto contenti del programma verde di Obama, ecco perchè ci SPAVENTA sentire persone del Comitato, te compresa ,che spera in un No di Chodi al Centro oli. Ma cosa putrebbe fare Chiodi contro il Partito da cui è sostenuto e che non solo ha già deciso che l'Abruzzo è terra di petrolio, ma che ha già avviato il programma nucleare in Italia nonostante il referendum di anni fa lo abbia vietato?E, visto che siamo in movimento , perchè non parliamo anche del nucleare e non uniamo al nO al Petrolio anche il No al nucleare? E perchè, invece di dire solo No al centro OLI e alle trivelle non diciamo anche cosa proponiamo all'Abruzzo che si sta riducendo in una folla enorme di disoccupati? Stamattina il Centro è pieno di notizie allarmanti: Pozzolini, Sevel, il polo chimico a Bussi. Lavori da fare ce ne sono a migliaia se cambiamo indirizzo allo sviluppo. Ricerca di nuove tecnologie non impattanti, rifacimento degli acquedotti, bonifica dei siti inquinati,centrali di energia rinnovabile, riorganizzazione dll'agricoltura. Perchè non cominciamo a dire: l'Eni, invece del mostro, deve costruire una centrale fotovoltaica proprio là dove è previsto il Centro oli?Questo si deve chiedere all'ENI e la trasformazione delle piattaforme in mare in Centrali eoliche . E perchè non ci muoviamo anche per il controllo e la riorganzzazione verso un'agricoltura di qualità? Credo che per ottenere l'obiettivo di respingere il Centro oli , il Comitato Natura Verde si stia inceppando in una battaglia di retroguardia. Nel mio incontro con i concittadini ho da tempo spiegato che l'unica cosa che temo è che Berlusconi ci mandi l'esercito e allora quanti saranno disposti a combattere? Per cui una differenza tra destra e sinistra c'è.Anche se poco evidente in questo momento. Non rimescoliamo le carte. C'è chi da quaranta anni sta cercando di far capire quanto sia urgente il problema ambientale. E per quanti errori possano aver fatto sono gli unici a cui non si può rimproverare di stare cavalcando il Centro oli solo per interessi elettorali. Anzi vi stanno avvisando che dobbiamo alzare lo sguardo fuori dalla nostra regione e guardare a chi sta manovrando da fuori. VIVIANA FARINELLI SINISTRA DEMOCRATICA PER COSTANTINI PRESIDENTE.

Anonymous said...

x la suddetta candidata:
troppo facile da candidati ricordarsi dell'ambiente e della faccenda del petrolio.
lei ed i suoi amici verdi dovevate armarvi e lottare e fare tutto ciò che è riuscito ad organizzate il comitato cittadino contro il petrolio, questo era il vs compito!!!!
i semplici cittadini sono da perdonare x l'incoscienza e la buonafede,
ma Voi militanti e sensibili all'ambiente non siete scusati, ed ancor di più quando in balia delle onde ci si abbandona ad affermazioni infelici come: " questi del feudo, che chiedessro aiuto al centro destra, visto che li hanno votati".

Anonymous said...

ah farinelli, la prego, usi i "convenzionali" mezzi di propaganda come tutti i suoi colleghi candidati a poltrone regionali, si limiti a parlare di quello che sà, sparate come quelle sue delegittimano la nostra campagna antipetrolio, perchè voi portate demagogia, superficialità, incompetenza, protestatismo di maniera con Kefia e magliette con relativi barbuti e, quel che è peggio, ve ne accorgete solo ora. Vergogna! il suo collega di lista caporale si è appropriato dello slogan " per una abruzzo senza centro oli", quando in realtà si è battuto solo e unicamente contro gli impianti a fonte rinnovabile (veda il mio blog). Dire che col solare a 51 Eurocent*kwh si possa sostituire per intero il petrolio ed evitare il nucleare è semplicemente da ignoranti della materia, "mi consenta, cribbio!". La realtà è che nè a costantini nè a voi candidati con lui interessa proporre alternative credibili, siete tutti lì a sognare posti e prebende. Se questa sua opinione sul solare rappresenta efficacemente la sua preparazione in campo energetico stiamo freschi se dovesse vincere costantini e lei con lui...
su questo e su altri blogs si fà la storia dell'abruzzo, farinelli, non sporcate tutto con la vostra inutile e becera demagogia da casa del popolo, ostentando una cultura da terza pagina de "l'unità".
Un po’ di domande:
ha mai letto il piano energetico della regione abruzzo?
Conosce tutta la normativa che negl’anni si è stratificata?
Conosce le norme regionali delle altre parti d’Italia?
Sa quanto costa costruire l’equivalente in potenza di un kw con silicio mono o policristallino? Sa quanta energia convenzionale (petrolio) ci vuole?
Sa quanto spazio occupa la costruzione di un MW di potenza fotovoltaica, secondo lei, almeno spanno metricamente ( un ordine di grandezza: mq, ettari, decine di ettari o cosa)?
Sa che gli unici impianti vietati dal vostro leader nazionale pecoraio scarso all’interno delle ZPS sono quelli eolici?
Sa che cosa è una zps?
Sa che in ZPS in teoria si possono costruire impianti nucleari e a carbone perché non espressamente vietati?
Sa che il Decreto del vostro amato pecoraio è stato impugnato da i cacciatori italiani davanti alla corte europea e hanno avuto ragione? Questa cosa sa che cosa comporterà? Che praticamente in ZPS i teorici impatti con le pale eoliche delle specie avifaunisteiche protette saranno compensati alla grande dagli spari dei Liberi Cacciatori…
Evvai!!!!........viva l’Italia, viva l’abruzzo, ….massì : votiamo farinelli!

giuseppe tarantini "demone"
http://elettricoblu.blogspot.com

Anonymous said...

PER FRANCY Io ho lottato insieme con voi, nè mi sono mai permessa di dare quella risposta che tu dici. Ho anche contribuito a sostenere le due famiglie che non hanno venduto. Non cadiamo nell'errore di generalizzare. Mai come in queste elezioni si deve guardare alla persona e non al partito. Da tempo scrivo su questo blog, anche prima delle elezioni. Mi firmavo terradoro. Dunque non puoi accusarmi che solo per motivi elettorali sto occupandomi del petrolio. I "miei amici" che hanno fatto poco, sono la prima a criticarli, ma condivido da tempo il loro programma: cambiare indirizzo allo sviluppo : rivolgerci alle fonti rinnovabili e riorganizzare tutte le attività economiche sotto questo nuovo indirizzo, per ritrovare l'equilibrio con l'ambiente, con noi stessi e tra noi figli della terra. Viviana Farinelli
P.S. Per rispondere a Maria RITA, COSTANTINI, GIA' NEL PRIMO CONFRONTO CON CHIODI PARLAVA DELLA LEGGE SUI SITI DI INTERESSE STRATEGICO NAZIONALE.

Anonymous said...

MARCIAMO SU ROMA...........

Anonymous said...

PER DEMONE Non mi piace parlare con chi ragiona per stereotipi. Al resto rispondo invitandoti a leggere sull'Espresso da pag 42 a pag 55 le proposte di Obama e dell'Europa per uscire dalla crisi. Te ne faccio una sintesi: la riconversione all'economia verde, cioè quella che tutela l'ambiente e così facendo genera nuovi posti di lavoro è considerata l'unica strada per uscire dalla crisi mondiale. Lunedì 24 novembre alle cinque di mattina in Spagna il vento era talmente forte che il 43 % dell'energia consumata dal paese veniva dalle pale eoliche. Se c'è la volontà di incamminarsi su questa strada, si tratterà solo di documentarsi sulle esperienze estere (in Italia abbiamo pochi virtuosi esempi) e scegliere la strada migliore. Ma questo si fa con un sereno confronto di idee e con animi liberi da pregiudizi e desiderosi di risolvere i problemi, non di accentuarli. Viviana Farinelli P.S. comunque leggerò il suo blog

Anonymous said...

farinelli, lo ammetta, è venuto Fava ha sparato le sue ... e lei si è sentita in dovere di ripeterle, una volta tutto questo si chiamava "centralismo democratico" ....voi siete la parte retriva di tutta la società italiana, una sua collega candidata, tale Diana Peschi (IDV), ha detto pubblicamente che se vince costantini "bisognerà rivedere i rapporti tra le comunità locali e le multinazionali dell'eolico". Poi, quando mi ha visto in platea, è diventata rossa in viso...NON UNA PAROLA SUL CENTRO OLI!!!!!!!!!!
Farinelli, la vostra ideologia malata vi porta a sottostimare la gente, quella vera, quella che ama la sua terra...ormai il giocattolo s'è rotto sia per voi che per i vostri "specchi" di centrodestra.
Lei vuole andare in regione: bene, io la vorrei votare, mi dia una sola ragione per farlo, risponda alla mie domande, mi dica cosa pensa dellìoffshore della effeventi di termoli, contro cui la sua compagna di coalizione M.R. La Morgia si è battuta strenuamente, mi dica cosa pensa del miniidroelettrico, mi dica cosa pensa di selezionare non 3 pseudo esperti a nomina assessorile (in genere trombati politici) nel comitato VIA ma ricorrere alla costituzione di un vero e proprio albo allargato a diversi specialisti di acclarata fama sui vari temi...
ad oggi la mia decisione è di non votare, provi a convincermi, ma usi argomenti validi e non semplici sparate per "captatio benevolentiae"...

Anonymous said...

x la candidata:
chissà xchè di fronte alla verità,
si nega sempre.
ma certo, siamo in campagna elettorale!!!

Anonymous said...

farinelli, mi scusi, un'ultima cosa: lasci perdere OBAMA, noi abbiamo caporale, la morgia, peschi e pecoraio scarso, questa la triste realtà...

Anonymous said...

PER GIUSEPPE TARANTINI DEMONE Ho visto il suo blog. Sorpresa. Sono molte le considerazioni che ci uniscono. E questo io penso: sulle sue affermazioni "costruttive" nessuno può dichiararsi contrario e questa affermazione può estendersi a tutti gli italiani. Vogliamo liberarci dalle divisioni o perlomeno metterle in secondo piano e scegliere una strada comune da percorrere? discutendo sulla più efficace e rispettosa dei diritti di tutti? Ma forse per questo dovrebbe sciogliere un pò del suo veleno in quelle belle immagini del suo video sul vento. Evviva l'Abruzzo VIVIANA

Anonymous said...

PER DEMONE (e per stasera basta) Giochiamo a fare le domande d'esame? Sulle pale eoliche penso che possano anche diventare un elemento architettonico bello . E' che comunque dobbiamo abituarci a paesaggi con questo tipo di impianto. Per Petacciano aspetto però la valutazione di impatto ambientale, ma non sono pregiudizialmente contraria. E sono favorevole a che queste valutazioni siano date da persone realmente esperte e documentate. Riguardo al miniidroelettrico, credo che debba comunque essere regolato all'interno di un piano che tenga conto del bilancio idrico che consenta ai corsi di acqua il deflusso minimo vitale per non alterare gli ecosistemi acquatici. P.S. Non ho copiato da Fava proprio niente. Evidentemente le soluzioni semplici e giuste vengono in mente a diverse persone, per fortuna. VIVIANA

maria rita said...

Viviana, il comitato natura verde non e' un ente governativo. E' un gruppo di gente normale che fa tutto quello che fa gratis e che impara strada facendo. Anche per me e' cosi'.

Io non mi pongo come esperta di poltiche o energie alternative o agricole. Sono solo una persona di buonsenso (credo) che quando ha sentito del tema petrolio si e' impegnata a capire di piu' e a spiegare agli altri cio che aveva imparato. Posso anche riportare la mia esperienza americana e le cose che vedo e che a me sembrano intelligenti.

Premesso che il passato non si puo cambiare, e che queste sono sterili polemiche, mi restano le domande.
Perche' tutto questo movimento di informazione e' nato dai cittadini? So che ora se ne parla, ma prima? Dove erano i verdi (e gli altri politici?) dal 2001 ad oggi?

Forse non avevano capito la gravita' della faccenda loro stessi?
Qui troppo spesso e' il problema: si governa senza sapere cosa si sta facendo. Di fronte a decisoni grandi e difficili occorre avere l'umilta' di chiedere aiuto a chi ne sa di piu' e poi COINVOLGERE LA GENTE e non solo in tempo di elezioni. Nel contempo occorre LEGGERE LEGGERE LEGGERE.

Io non lo so bene a cosa servano le zone di protezione speciale (ZPS), ma dalle interazioni che ho avuto con demone mi pare uno che sa di quel che parla, ascolterei le cose che dice e ne farei tesoro.

Se e' da 40 anni che i verdi cercano di fare bene per l'ambiente e non sono riusciti a fare granche', un motivo deve esserci: scarso realismo? il lottare contro tutto indiscriminatamente senza capire cosa e' importante e cosa non lo e'? La mancanza di scopi precisi?

E un po' questo attegiamento di mettere tutto insieme si sente anche dal tuo modo di pensare: che questo movimento deve trasformarsi in uno slancio verso l'agricoltura biologica, contro il nucleare, gli inceneritori, e per la riconversione energetica.

Io sono d'accordo al cento per cento con queste idee, (reciclo tutto, mi faccio il composte a casa, vado al mercato della frutta e verdura organica, non fumo, compro cose senza imballaggio - sono nella vita privata una vera estremista) ma occorre capire qual'e' l'obiettivo primario, che per me e' e resta il petrolio.

Come te, sono favorevolissima alla riconversione dell'economia verso la pulizia di aree inquinate, e verso l'installazione e manutenzione di pale e pannelli,
nel modo piu' ottimale possibile, ma che alla fine vengano messi da qualche parte.

Ne parlo anche qui sul blog a volte, ma ripeto, non puo' spettare a me sedermi e pianficare il territorio, come non puo' spettare a me il compito di trasformare tutti gli abruzzesi in difensori dell'ambiente.

Il mio consiglio a chiunque verra' eletto e' di

1) ascoltare la gente e volerle bene, senza pensare ai propri tornaconti

2) chiedere a gente piu esperta di se stessi quando non si sa

3) coinvolgere il popolo in tutte le decisoni importanti, in questo caso spiegandole perche' e' importante reciclare, investire sul fotovoltaico, e amare la natura.

Anonymous said...

"...in Italia abbiamo pochi virtuosi esempi..."

.."...E sono favorevole a che queste valutazioni siano date da persone realmente esperte e documentate...."

farinelli se mi dà una posta elettronica le mando un curriculum così vedrà anche che nella vita si può avere successo senza le vostre "padronanze" politiche e appartenenze a schiere clientelari...mi piacciono il vento e l'acqua anche perchè il vero gusto è navigare controvento, di bolina...
Tutti sanno che il sottoscritto ha progettato le ultime due cetrali idroelettriche che si stanno costruendo in abruzzo sul fiume pescara (Progetto SIDITAL). da un anno, tra le altre cose, sono consulente del gruppo Iberdrola renewables (quando si dice gli spagnoli....) per i progetti italiani. si faccia bastare questo, anche perchè non amo molto parlare di chi sono e di cosa mi occupo ma non è certo lei, nè caporale, ne i verdi d'abruzzo, che, tralaltro, si sono fatti scivolare davanti la questione "centro oli" senza alzare un dito e poi vengono a farci lezione di nuova ecologia, a poter dare lezione a me o a altri come me...
dunque, SIA CHIARO:
1) non è lei, nè la sua parte politica che dà patenti di virtuosità a progetti e iniziative

2)" persone realmente esperte e documentate" non sono per forza i trombati di sinistra della politica abruzzese messi a capi di enti inutili e burocratici... e non mi costringa a fare nomi

dunque, come vede, pur volendo. lezioni da lei, signora vivarelli, non ne posso prendere...

Anonymous said...

Cara Maria Rita,
siamo tutti con te che rappresenti l'anima della battaglia contro l'ENI. Fai benissimo a farlo senza strumentalizzazioni politiche. Però credo che non sia giusto avallare il pregiudizio che ci impedisce di portare il nostro buon senso e le nostre buone intenzioni sui tavoli delle decisioni politiche.

A mio avviso i commenti precedenti mostrano il problema. Se intervengo io o chiunque altro come me fuori da ogni partito, siamo legittimati a dire qualunque cosa. Se parla un candidato "si deve vergognare" a prescindere da quello che dice. Ma perché? che modo di ragionare è questo?

Io non conosco Viviana Farinelli, ma non mi risulta che sia una figura di politico che si è resa responsabile di qualcosa. Ha scelto di condidarsi, così come ha fatto anche uno del CNV. Se la semplice candidatura trasforma una persona in capro espiatorio resteremo tutti per sempre fuori da ogni possibilità di cambiamento politico. Ci sono persone con grandissime competenze giuridiche, amministrative e gestionali che potrebbero portare grandi benefici nei vertici politici delle nostre istituzioni dove sempre più spesso arrivano ignoranti, gente senza scrupoli e perfino pregiudicati, ma finché ci sarà questo coro di maldicenze che aggredisce il candidato solo perché è candidato, i migliori resteranno lontano, non prenderanno neanche in considerazione l'idea di entrare in politica e noi continueremo a subire le decisioni degli incompetenti e dei farabutti.

Le liste elettorali sono piene di gente che sarà felicissima di agevolare l'ENI, di entrare in affari, di raccomandare questo e quello per andare a montare gli oleodotti. Ora non parlano. La nuova legge li protegge perché tutto sembrerà deciso da Roma. Non ci vuole molto a riconoscere queste persone, ce n'è perfino uno sotto inchiesta per disastro ambientale, ma per questioni di par condicio non lo diciamo. Lasciamo che prenda voti per portarli al partito che da Roma ha segnato il destino MINERARIO dell'Abruzzo. E vogliamo prendercela con l'unica candidata che viene qui a discutere perché ha l"attegiamento di mettere tutto insieme". Forse dobbiamo preferire chi oggi si trova contro il Centro Oli perché se lo vede davanti casa, ma ieri avrebbe contribuito a nascondere lo scandalo di Bussi e domani magari sarà pronto ad approvare una centrale nucleare? A me sembra non solo logico, ma perfino doveroso che un candidato ponga le sue scelte in una visione più ampia che abbia una certa coerenza.

Voglio precisare che anch'io sono molto critico verso i verdi perché ho visto le loro divisioni, le incertezze e le debolezze. Non so se il mio voto andrà a loro, ma voglio vedere se in quel partito c'è qualcuno intenzionato a fare meglio. Una persona che sceglie il tuo blog per dircelo va apprezzata almeno per questo.

Anonymous said...

Carissima Mariarita.
Ho conosciuto il tuo nome un anno fa, su rete otto, c'era un programma sul centro oli dove Coletti, ex sindaco di ortona, affermava di aver firmato lui stesso molti anni fa l'accordo con l'eni per la ricerca di petrolio in abruzzo.
Da allora ho visto addirittura un pozzo all'interno del parco nazinale d'abruzzo rimasto aperto con tanto di petrolio grondare su un ruscello.
Ho assistito a gente che minacciava d'angelo, consigliere del comune di ortona e gente che parlava di del turco che ci aveva già beccato soldi per questa cosa.
Da allora ne ho visto di strada fatta sul centro oli, messaggi in radio, concerti e dibattiti, distribuzione di cd, solo adesso che siamo sotto campagna elettorale sento politici esprimersi in merito.
Sembra che la cosa sia di poca importanza, di certo so che l'Abruzzo sarà smembrato.
Comportamento classico delle multinazionali che assorbono società concorrenti.
Questo avviene da tempo in italia, sotto un'altro nome, Privatizzazione.
In realtà la privatizzazione doveva servire a far costare meno i servizi ai contribuenti, invece è servito solo all'aumento dei disagi, vedi le poste italiane nei piccoli centri e la S.A.S.I. ( ente gestore delle acque potabili)
Danno disagi e costi maggiori, altro che alleggerire le spese dello stato.
Indagando vengo a scoprire che in effetti enti come questi, spesso sono creati con lo scopo clientelistico da parte dei partiti, della serie" creiamo un giocattolo per piazzare i nostri ex politici"
Questo sistema di smembramento è arrivato in abruzzo anche nel sottosuolo, e sono convinto che tutti magnano in politica e a me non dispiace l'idea, la fortuna premi gli audaci.
Questo però non è intelligente creando disservizi e catastrofi simili.
Io ammetto un errore simile, più o meno perdonabile, da parte dei politici( cioè il voler trarre profitto), non ammetto però che lo si faccia mettendo in pericolo una intera regione, soprattutto se la propria.
Non ammetto che ci si prenda gioco delle perone.
Non ammetto creare uno strumento di morte per ambiente, animali e persone .

Scusatemi, ma oggi la politica ha fatto un salto indietro di cento anni.
Cose simili succede nei paesi del terzo mondo, eppure l'economia italiana collega tutti ed il male di uno rappresenta il male dell'altro.
Questa categoria politica viene ri eletta ancora una volta?
Io non so più cosa pensare.
Stiamo proprio messi male noi italiani.
Sul fatto della legge di Roma , si chiama legge obbiettivo, cioè Roma ha deciso l'industrializzazione di una regione e la regione non ha più leggi per opporsi.
Sapevo che la piattaforma ombrina 2 al largo di San Vito partirà ad anno nuovo, i test sono stati superati da poco e sono pronti ad estrarre 20 milioni di barili per una durata di 10 anni ed i costi sono ammortizzati CON UN SOLO ANNO di estrazione !!!!
insomma hanno regalato le nostre risorse, con tutto quello che ci comporta.

Non penso ci siano mosse vincenti se non partono dai politici, cosa che non ritengo possibile.
E NOI CONTINUIAMO A VOTARLI!!!!!
Saluti.

Anonymous said...

Io credo invece che di Centro oli in campagna elettorale se ne stia parlando ancora troppo poco. Io parlo con gli ortonesi e la maggior parte è indifferente. Ho chiesto anche a Gabriele di portare il problema in centro ad Ortona, di essere più presenti. Ma volevo far notare che ho cominciato a scrivere su questo blog in tempi non sospetti e sempre chiedendo unità. Qui si parla invece il linguaGGIO del pregiudizio, DELLA POLEMICA GRATUITA E DELLA DIVISIONE. Non ci sono abituata e non mi interessa. Grazie a TOM, che non conosco. Non sono persona di partito, mi sono candidata perchè il momento mi pare molto grave e pochi avevano il coraggio o la voglia di farlo. Mi sento più tranquilla con la coscienza se, in questa melma in cui ci stiamo abituando a vivere faccio qualcosa per alzare la testa e cercare di respirare e cercare di convincere gli altri a farlo insieme a me; così forse recupereremo un livello di vita degno dell'umanità. Non siamo stati creati per vivere in queste condizioni. Bisogna reagire, ma uniti, e non facendoci male l'un l'altro. VIVIANA

Anonymous said...

Manicheismo: mettere tutto il bene da una parte e tutto il male dall'altra. Se l'eolico è buono, è sempre buono e chi si oppone e cattivo, a morte gli untori che non vogliono le pale. Chi non vuole pale dell'eolico ha segretamente contribuito al petrolio.

Non sono un esperto e non mi permetto di sparare giudizi, vorrei solo dire che non ci vuole molto a capire che le cose non sono così semplici. L'eolico è ancora un risorsa sperimentale. La scelta dei siti va fatta in modo molto attento perché altrimenti le pale restano ferme. L'investimento non si recupera e la manutenzione ha costi altissimi. I parchi eolici vanno progettati insiema a sisuemi di accumulazione oppure vicini alle industrie che possono utilizzare 24ore l'energia prodotta. I politici che si sono opposti alla realizzazione di parchi eolici piazzati a casaccio tanto per succhiare un po' di fondi CEE e poi raccontare che l'eolico non funziona (dietro questi strani affari spesso c'è anche l'ENI) non sono solo stupidi come qui qualcuni vorrebbe sostenere.
Buona vita

mastro Gen. d'Alf.

MARCO GIANGRANDE said...

Candidata Farinelli ma lei faceva parte dei Verdi anche quando sostenevano Coletti nella campagna elettorale del 2006, dove si sbanderiava il Centro Oli come un 'opportunità per tutto il territorio?

NUOVO SENSO CIVICO said...

Troppe parole! Senza conoscere bene lo scenario, senza informazioni e senza un'organizzazione organica si fa solo della dialettica. L'inquinamento in Abruzzo ha per prima cosa devastato le coscienze e poi come conseguenza il territorio. L'ENI & Co. saranno sconfitti solo quando sarà nato un nuovo senso civico tra gli abruzzesi (scusate l'autocitazione). Ottenuto questo risultato potremmo affrontare con credibilità ogni altra battaglia ambientale e civile e vincerla. Non è vero il contrario!

Anonymous said...

castronerie, bugie, luoghi comuni:
1)"L'eolico è ancora un risorsa sperimentale". Già, talmente sperimentale che obama ci ha fondato il suo new deal...

2)"La scelta dei siti va fatta in modo molto attento perché altrimenti le pale restano ferme."
ho avuto molti committenti, nessuno aveva le sembianze di Tafazzi, il mito "bottigliatore" sui c...ni.Un impianto si fà se rende e produce e quindi si paga, altrimenti sarebbbe come menarsi botte sui propri genitali...

3)" L'investimento non si recupera e la manutenzione ha costi altissimi." Si ringrazia per il pensiero, ma lo si lasci decidere a chi l'investimento lo fà...

4)"I parchi eolici vanno progettati insiema a sisuemi di accumulazione oppure vicini alle industrie che possono utilizzare 24ore l'energia prodotta." questa, francamente non l'ho mai sentita...

caro (o cara) "mastro Gen. d'Alf." abbia almeno il coraggio di firmarsi, visto che si capisce chiaramente che lei è uno/una di quelli che non aspetta altro di fare il colpo della vita entrando in consiglio regionale..

Anonymous said...

Per Marco Giangrande Durante la campagna elettorale del 2006 nessun PARTITO parlava di Centro oli, anche se era nel programma, e noi eravamo impegnati a non ridare Ortona nelle mani di chi l'aveva male amministrata.Tutti tacevano,e, se noi avessimo aperto questa problematica, sono sicura che ci avrebbero preso a sberleffi: i soliti verdi che dicono di no a tutto. E sul Centro oli motli partiti continuano a tacere ancora oggi, anche se ai candidati vengono chieste assicurazioni: la gente comune non ne sa ancora nulla e peggio non reagiscono minimamente al sentirlo nominare. C'è una assuefazione al male, al malessere , alla decadenza. Atteggiamento che mi spaventa molto, ecco perchè frequento questo blog, portato avanti, mi pare, da persone ben intenzionate a lottare. Ma siamo alle solite,ad una proposta di unità si va a guardare nel passato ( anche se si è capaci di vedere poco, perchè male informati) Si torna indietro. Io ho giustificato i nostri ritardi,che non erano motivati da nessun altro oscuro interesse. Chissà perchè a noi non è perdonato! E gli altri partiti, tra cui anche credo qualcuno a voi caro,cosa facevano? Già mesi fa io ho fatto notare che molti di voi si sono avvicinati al problema ambientale solo dopo che hanno capito che erano toccati in interessi anche personali (terreni, case, attività) Bene. Ben venga. E' giusto così, ma non vi ho mai detto "Voi non potete parlare perchè fino al Centro oli non avete fatto nulla per l'ambiente." non mi importa del vostro passato se voglio costruire con voi un obiettivo su cui siamo d'accordo. Demone pretende che tutti sappiano di lui e lo conoscano "tutti sanno cheio sono ..." e fa capire che tende al successo "per avere successo non è necessario...". Di nuovo vi ripeto: non si costruisce nulla su questo blog.E non vi parlo della mia candidatura. Voi non discutete, con il vostro tono bloccate ogni confronto o discorso. E così volete guadagnare persone? Ieri sono andata sul blog di Demone e ho notato che su tante cose siamo d'accordo.Ero contenta. Dopodichè lui dice che non "prende lezioni da me" E chi gliene vuol dare? Confrontarsi non vuol dire "prendere lezioni" Confrontarsi è una delle più belle forme di arricchimento onesto che ci siano. Costa umiltà e una sincera apertura mentale. Mi dispiace , ma certe persone qui dimostrano proprio di non aver nè l'una nè l'altra. VIVIANA FARINELLI

wanadobee said...

Ho letto un po di tutto e il contrario di tutto nei commenti precedenti. Visto che ce ne sono 22, facciamo 23 con il mio.

Alla persona che ha detto che l'eolico e' in fase sperimentale.... Se la manutenzione di una pala che gira costa molto, ha mai pensato quale sia il costo della manutenzione di una raffineria ?
Se si sbaglia con l'eolico al massimo la pala si ferma. Che sara' mai ? Se si sbaglia con le reazioni chimiche e' una catastrofe annunciata.

A chi pensa che su questo blog o altri si siano attaccati troppo i politici invito a riflettere su cosa significa fare politica. Evidentemente diverse persone su questo blog hanno una diversa definizione di 'fare il politico'.

Io penso che il politico deve fare un servizio alla comunita' prima che a se stesso. Il passacarte lo puo' fare chiunque, le firme sugli atti dovuti le possono mettere tutti. (notare che e' anche un ingegnere Caramanico e c'e' l'esame di chimica a ingegneria....)

Un politico deve chiedersi ogni atto firma cosa questo comporti per il suo territorio e la sua gente. I pro e i contro. Chiedere aiuto ad esperti quando non sa. Non sapere tutto e' NORMALE. Chiedere opinioni terze, di parti non interessate, senza conflitto di interessi dovrebbe essere la REGOLA per cose come una raffineria.
Infine, se fai il politico e ti fanno firmare cose che non ti sembrano giuste ti puoi dimettere e denunciare tutto alla stampa.

Andiamo alle urne un anno si e quello dopo pure in Italia. Bastava fare un referendum reigonale per stabilire la sorte dell'Abruzzo come regione petrolchimica.

Ad oggi non si trova piu' un politico favorevole al centro oli... ma il coraggio di dire che adesso serve una moratoria ventennale nessuno ce lo ha. Dicono tutti no al centro oli e non hanno ancora capito che 'centro oli' non esiste e si dice raffineria.

Possibile che i politici arrivano sempre dopo e mai prima ? Dopo il CNV, Maria Rita, Nuovo Senso Civico, e i video di Tiracchia ? E arrivano solo dopo la gente comune e' stata informata da dei VOLONTARI solo per cavalcare l'onda popolare ?

Il politico deve arrivare prima e deve avere una visione ma evidentemente se questo non succede c'e' qualcosa che non va.

O sono scarsi e impreparati, o il sistema impedisce a quelli buoni di emergere...

O peggio ancora, tutti e due !

Anonymous said...

gentile farinelli, vorrei smettere questa inutile "due giorni" di diluvianti polemiche: non mi ha convinto, io non la voterò e non voterò per nessuno dei candidati di questa tornata elettorale..quando ho usato l'espressione "tutti sanno" mi riferivo ai pochi o tanti amici che sanno benissimo chi sono, o per conoscenza personale o per avermi conosciuto per le polemiche che hanno suscitato alcune mie iniziative (tutte andate a buon fine, vagliate rigorosamente dalla giustizia amministrativa per ben quattro volte tra consiglio di stato e tar abruzzo, garzie a gente del “NO A TUTTO” spesso apparteneti alla sua parte politica…). Lei come tutti i politici abbruzzesi, non ha e non avrà alcun piacere certamente a fare la mia conoscenza: infatti io non mi inginocchio, dico pane al pane, giro il mondo, non prendo incarichi pubblici, insomma , pur di fare a meno di frequentare le vostre stanze percorro strade solitarie e libere da “inciampi”in giro per il mondo e sono molto orgoglioso di poter fare a meno di voi. Io questo lo chiamo “successo”, ed è una cosa che auguro a tutti gli abruzzesi…anche il mio ingresso nella schiera dei contrari al centro oli non fu indenne da polemiche, tanto che la stessa autrice di questo blog (a cui mando un abbraccio forte forte…) mi scambiò nientemeno che per Di Martino sotto mentite spoglie, invece la mia era una chiara provocazione, un po’ forte certamente, verso quelli che all’inizio ( gli aderenti al CNV) non mi sembravano altro che un gruppo di cittadini affetti da sindrome NIMBY . Poi, invece, conoscendo le persone, le motivazioni, i fatti, la cronologia, le omissioni….oggi il mio archivio su questa faccenda occupa un discreto spazio, sono orgoglioso di dire e ribadire di essere contro il centro oli quando mi viene presentato un qualsiasi politico o aspirante tale, così da marcare subito i confini, senza tanti giri di parole…come dire : “io ho una coscienza, e tu?”
Non mi sono perso nessuno dei vari cicli di conferenze di maria rita e degl’altri, posso dire che IO C’ERO il giorno in cui a pescara, presso gli uffici di Giusto Di Fabio si è dato vita al testo della prima legge bloccamostro, e non ero a l’aquila il giorno del consiglio perché in partenza per l’america, fu all’aeroporto che mi giunse la telefonata di Nino Di Biase che mi diceva del (parziale) successo della nostra disperata iniziativa. Non mi illudo che si possa concludere tutto questo in maniera facile e indolore, però qualche calcio alla casta abruzzese muta, sorda, asserragliata dentro i propri privilegi fatti di autoblu, rimborsi, prebende, figli e parenti assunti e tutto il lerciume che conosciamo, lo abbiamo dato e, se permette, anche bello forte. Non prendo lezioni? Molto più di quanto lei immagini, signora farinelli, però se permette, spesso e volentieri i maestri li decido io, mi perdoni… Non ho capacità di confronto? Chieda ai cittadini di Spoltore, agl’amministratori: ho affrontato assemblee infuocate DA ME VOLUTE, in cui mi sono sentito imputato semplicemente per aver fatto (bene, mi consenta, alla prova dei fatti…) il mio lavoro…ha fatto lo stesso l’ENI e Del Turco, colui che voleva e vuole il centro oli insieme al centrodestra ortonese? Lei sa che con Lei è candidato tale Pisegna Orlando da Collengo? Farinelli, suvvia, ci crede così cretini veramente? Voi politici abbruzzesi sarete certamente
i più furbi,
i più in gamba ad occupare posti,
i più accorti alle vostre parentele,
i più ricchi,
i più potenti,
i più glamour,
i più dotati di facciatosta,
i più impuniti,
i più indolenti,
i più fichi,
i più belli
ma da qui ad esser voi i più intelligenti tra gli abitanti di questa scaigurata regione ce ne passa, mi consenta, Farinelli.

sottoscrivo a tal proposito quello che ha detto nel post precedente wanadobee :"Io penso che il politico deve fare un servizio alla comunita' prima che a se stesso. Il passacarte lo puo' fare chiunque, le firme sugli atti dovuti le possono mettere tutti..."
verità elementare, ma di difficile comprensione purtroppo, per certi "cervelli"...

Anonymous said...

In america andiamo verso la fine dei colletti blu,inizia la classe dei colletti verdi.

Anonymous said...

azz che polemiche....credo che cmq siano molto positive...vuol dire che veramente l'argomento sta a cuore a tutti..spero ne esca davvero un'abruzzo nuovo...

MARCO GIANGRANDE said...

Oddio ma ho letto bene?
NO, non ci posso credere...
Riporto testualmente dal commento di Viviana Farinelli, la candidata Vivian Farinelli:
"Tutti tacevano,e, se noi avessimo aperto questa problematica, sono sicura che ci avrebbero preso a sberleffi: i soliti verdi che dicono di no a tutto"
Quindi in pratica:
-TU sapevi e hai taciuto.
-TU sapevi e sostenevi un candidato che aveva il Centro Oli nel suo programma.
E'assurdo. Sarebbe da ridere se non fosse vero. Tragicamente Vero.
Dopo questa macchia nera come il petrolio sulla sua coscienza, lei, signora Farinelli, ha anche il coraggio di ricandidarsi?!
Lei è peggio di Del Turco e Caramanico.
Via via via....

wanadobee said...

i verdi si sono giocati la loro credibilita' tanto tempo fa. Questo succede quando non si ha una strategia e si scelgono le battaglie sbagliate. PErdi la credibilita' per questioni marginali e poi non puoi parlare piu' per cose serie perche' ormai nessuno ti considera piu'.

Anonymous said...

grande Demone, grande Giangrande!!!
così dovrebbero essere tutti gli abruzzesi, svegli, attenti e soprattutto critici.

candidati di questo tipo, vedi signora F., non aiutano la collettività!
possono dedicarsi serenamente ad altro!!!
arrivederci

Anonymous said...

Cavoli ma quì non si scherza, si parte dal 1441 ter art.16bis che se passa al senato insieme a quello che già passato, bonus55% che disincentiva gli incentivi-sicuramente ne fa materia confusa e faraginosa-sul risparmio energetico e i cip6-sempre per energie alterntive- che di nuovo andranno agli inceneritori, ops termovalorizzatori, per tornare a parlare di pale eoliche e di quei quattro deficenti che dicono : attenzione usciamo dalle logiche deterministe dove se è una cosa è buona è buona per tutto .
Continuo e leggo da Demone che nei ZPS(zone di protezione speciale) ci si possono costruire centrali nucleari e a carbone quando queste ricadono nella normativa insieme a ZSC( zone speciali di conservazione ) e ai SIC( siti di interesse comun.)- vedi Rete Natura 2000, ai sensi della Direttiva "Habitat"- spesso collimanti-es.: 6 e11- con quelle della legge quadro sulle aree protette n. 394/1991, semplicemente PAZZESCO..
a meno che mi sono rincretinita-probabile- oppure è successo l'ennesimo cataclisma giuridico,-probabile- e comunque sarà mia premura sincerarmi.

Veniamo alle innocue pale eoliche, alte sino a 90metri che solitamente si costruiscono sui crinali , nei parchi-il 27 febbraio 2001 da Enel, Ministero dell’Ambiente – Servizio Conservazione della Natura, Legambiente e Federazione Italiana Parchi e Riserve Naturali, che favorisce ed incentiva lo sfruttamento, nelle aree protette, delle fonti di energia rinnovabile ovverosia il vento e quindi le centrali eoliche-meno che a Porto Cervo, Cortina ecc..Le centrali eoliche sono veri e propri impianti industriali, e pertanto già in quanto tali la loro ubicazione in aree ambientalmente pregevoli risulta del tutto INCOMPATIBILE a meno che non ci sia un vento costante veramente pazzesco; comunque per costruire queste torri gigantesche in siti remoti che devono divenire remoti ci vogliono strade e cantieri per far passare i grandi mezzi che trasportano il materiale-avete mi visto come è grande una pala ?-
con grande dispendio di energia ed emissioni in atmosfera di tutti i derivati dai combustibili fossili, poi quando tutto il tran tran è finito queste vie di penetrazione negli ambienti più selvaggi ed incontaminati apriranno la strada al fenomeno del bracconaggio, alle discariche abusive, alla cementificazione, al traffico di fuori strada e motociclette fuori pista.
Insomma sono opere che vanno a perturbare gravemente gli equilibri degli ecosistemi e che comportano la distruzione di intere comunità animali e vegetali.
Infine le pale sono un pericolo per quei animali come l'aquila, il grifone, il falco pellegrino e anche l'orso che non ama particolarmente rumore e strade
vedi video :
http://www.youtube.com/watch?v=PrfWI2puRZw .
Impariamo io per prima a capire senza dogmi di alcun tipo che la complessità delle cose sono il mondo, altrimenti qualsiasi ottimo intento si trasforma nel suo opposto.
Un abbraccio a tutti Fabrizia

ps.: un impianto costa un bel po' di soldi, ma nonostante ciò, sebbene magari sia inefficiente, mi permette di guadagnare comunque dei soldi grazie agli incentivi statali. Il problema è che questi incentivi indiscriminati, istituito nel 2000, sono stati aumentati di anno in anno, compreso il 2008, portando quindi ad una corsa alla costruzione dell'impianto eolico.

Anonymous said...

E' la terza ed ultima volta che intervengo per aiutarvi a capire ciò che viene scritto o detto (vi ripeto che il pregiudizio offusca la mente). APRIRE LA PROBLEMATICA sul Centro oli non vuol dire essere già a conoscenza del reale funzionamento e delle gravi conseguenze sull'ambiente che questo avrebbe portato. Questo a Marco per correttezza nei MIEI confronti e nei confronti della lingua italiana.
Signori non perdiamo di vista il nostro obiettivo comune.Mi pare che la polemica ci stia portando a notevoli perdite di tempo. E di tempo ne abbiamo sempre troppo poco. Salute, fratelli di questa Terra d'oro. VIVIANA FARINELLI

MARCO GIANGRANDE said...

Il suo intervento, candidata Farinelli non chiarisce niente.
Ribadisco cio' che è stato scritto nelle puntate precedenti:
- lei e il suo partito (i Verdi) sapevate del Centro Oli gia' in campagna elettorale ma avete preferito non "sollevare il problema" (sic!)
- lei e il suo partito (i Verdi) appoggiavate un candidato sindaco che aveva il Centro Oli nel suo programma elettorale e lo sbandierava come risorsa per il territorio.
Inoltre lei viene a pontificare in questo blog parlando di unità, di inutili polemiche, di apertura mentale.
Prorpio Lei che col suo partito (i verdi), ha preferito tacere allora per mero e infimo tornaconto elettorale, taccia anche ora e vada a fare campagna da un 'altra parte.
Qui mi pare di capire c'è gente che ragiona con la testa e con il cuore e quando si tratta della propria terra e della prorpia salute non accetta compromessi.
Ripeto COMPROMESSI.
Tra Lei e Del turco, Caramanico, Basti, pecorario, Fratino e altri non c'è nessuno differenza. Ognuno ha fatto qualcosa per il C.O. o non ha fatto niente per bloccarlo.
Vanno bene le redenzioni sulla Via di Damasco (mah si!), ma non siamo stupidi.
La saluto vergognosamente ringraziandola "DI NON AVER SOLLEVATO IL PROBLEMA".

Anonymous said...

ahhhhhhh...la mitica Fabrizia Arduini...ci rincontriamo e credo che il dispiacere sia reciproco, vero? io ci provo a spiegarle un pò di cosette, però ci vuole anche tanta voglia di leggere e un pò di sana umiltà. dubito che lei ne abbia, soprattutto la seconda, vista l'infilata di luoghi comuni letti probabilmente sui giornletti radical chic dal suo parrucchiere che lei ci propina nel suo post..

dunque veniamo a noi:
Il 16 agosto 2006 il Governo ha approvato un Decreto Legge che, nel dettare misure urgenti per garantire il recepimento della direttiva 79/409/Cee per la conservazione degli uccelli selvatici, ha nei fatti posto una pesante ipoteca su qualsiasi iniziativa concernente lo sviluppo di impianti eolici (e solo di impianti eolici) all’interno delle Zone di Protezione Speciale (ZPS) istituite a norma della medesima direttiva.
Come nel caso di molte altre norme europee, anche per quanto riguarda le direttive che si occupano di tutelare gli habitat e le specie faunistiche selvatiche (la 79/409 CEE, cosiddetta “Direttiva uccelli” e la 92/43/CEE, “Direttiva habitat”) il nostro paese ha accumulato un consistente contenzioso con la Commissione Europea, che ha promosso nei nostri confronti numerose procedure di infrazione per incompleto e insufficiente recepimento ed errata attuazione della normativa e per contrasto fra le disposizioni comunitarie e le norme venatorie approvate da diverse regioni italiane. Senza riprendere per esteso l’intera vicenda, ci limitiamo qui a ricordare come la recente sospensione, da parte del TAR del Lazio (con un provvedimento confermato dal Consiglio di Stato), del Decreto con il quale l’allora Ministro Matteoli aveva a sua volta annullato la deliberazione del Comitato per le aree naturali protette che includeva nella classificazione delle aree protette anche le Zone di Protezione Speciale istituite ai sensi della direttiva 79/409/CEE ed i Siti di Importanza Comunitaria (SIC e pSIC) individuati ai sensi della direttiva 92/43/CEE, abbia riportato repentinamente lo status normativo di ZPS e SIC (nel frattempo aumentate in numero e superficie per rispondere ai rilievi in proposito mossi dalla Commissione Europea) alle disposizioni di cui alla legge 394/91, che ovviamente dispone il divieto assoluto di ogni forma di caccia all’interno di aree naturali protette; da qui il comprensibile allarme diffusosi nella scorsa primavera fra le associazioni dei cacciatori, che temevano di vedersi inibire una consistente percentuale del territorio nazionale (la superficie delle aree pSIC, SIC e ZPS ammonta, secondo le stime riportate nel sito del Ministero dell’Ambiente, a non meno del 20% dell’intero territorio nazionale), e che chiedevano la rapida adozione di un provvedimento atto a superare il rigido e generalizzato divieto riportato in auge dai provvedimenti del TAR del Lazio e del Consiglio di Stato.
E se sul fronte interno l’urgenza di un provvedimento normativo in materia di norme di gestione di pSIC, SIC e ZPS appariva motivata soprattutto dai "rumor" provenienti dal bellicoso mondo dei cacciatori, sul fronte esterno una non meno grave minaccia imponeva al governo di mettere mano alla norma cercando di dare una risposta convincente alle procedure di infrazione avviate a livello europeo: essendo infatti la tutela della biodiversità uno dei temi strategici della programmazione 2007-2013, l’inadempienza italiana sulle direttive che quella biodiversità intendono tutelare rischiava di configurare una pesante situazione di conflittualità fra politiche nazionali ed europee. Tanto pesante da mettere in discussione, se non adeguatamente risolto, l’approvazione da parte della Commissione Europea dei Programmi di Sviluppo Rurale delle nostre Regioni e Provincie autonome, con conseguenze disastrose sul comparto agricolo nazionale.

Ecco perché lo scorso Governo (ministro il pecoraio) è intervenuto con l’emanazione di un decreto legge (il n° 251) recante disposizioni urgenti per assicurare l’adeguamento dell’ordinamento nazionale alla direttiva 79/409/CEE in materia di conservazione della fauna selvatica. Il decreto (successivamente convertito in legge) definisce le misure di conservazione – immediatamente operative – alle quali uniformare la gestione delle ZPS, disponendo che, a norma delle norme già vigenti (DPR 357 del 1997) i Decreti del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare di designazione delle ZPS, adottati d’intesa con le competenti Regioni, individuino le misure di conservazione necessarie a mantenere in uno stato di conservazione soddisfacente gli habitat e le specie; nell’immediato il provvedimento definisce poi “misure di conservazione inderogabili” immediatamente esecutive in tutte le ZPS, che in estrema sintesi configurano il quadro di vincoli, limitazioni e divieti cui deve sottostare l’attività venatoria all’interno delle stesse Zone. Il decreto dispone inoltre – sempre all’interno delle ZPS - nuove e più severe disposizioni in materia di deroghe al prelievo venatorio, rimarcandone il carattere eccezionale e di durata limitata, dispone l’adeguamento e l’abrogazione di leggi, delibere e calendari venatori approvati dalle regioni in quanto difformi dalle disposizioni della direttiva “Uccelli”, e detta le disposizioni necessarie ad adeguare la normativa nazionale in materia di prelievo venatorio alla medesima direttiva.

I cacciatori protestano per le limitazioni e per il giro di vite sulle deroghe (anche se in assenza di questo decreto legge tutte le ZPS sarebbero ancora assimilate ad aree protette, e la caccia vi sarebbe totalmente bandita); gli ambientalisti plaudono.
Ma il decreto legge non si limita a dettare disposizioni in materia di caccia.
Nell’articolo 3, infatti, si prevede fra le misure inderogabili di conservazione da applicare in tutte le ZPS il divieto di realizzazione di nuove discariche o nuovi impianti di trattamento dei rifiuti. L’articolo 4 comma 1 dispone inoltre che, fino a quando le Regioni non avranno definito specifiche norme di gestione e misure di conservazione, all’interno delle ZPS siano vietati la realizzazione di elettrodotti aerei di alta e media tensione e di impianti a fune permanenti, la realizzazione di nuovi impianti di risalita e piste da sci, lo svolgimento di attività di circolazione motorizzata fuoristrada.
Il comma 2 dell’articolo 4 riguarda invece esclusivamente la realizzazione di centrali eoliche. Per meglio dire, il comma 2 sembra essere stato formulato allo scopo di bloccare definitivamente lo sviluppo dell’eolico nelle ZPS. SI prevede infatti, anche nel caso delle centrali eoliche, la sospensione della loro realizzazione fino alla adozione di specifici piani di gestione per le ZPS. Ma non basta. Il provvedimento precisa che, sempre e solo per le centrali eoliche, la Valutazione di Incidenza (la procedura prevista dalla stessa direttiva europea per valutare caso per caso la coerenza degli interventi proposti all’interno delle ZPS e ZSC con gli obiettivi di tutela per i quali le stesse zone sono state istituite): «…deve essere basata su un monitoraggio dell’avifauna presente nel sito interessato di durata compatibile con il ciclo biologico della stessa, e la realizzazione dell’intervento è subordinata a conforme e obbligatorio parere dell’Istituto nazionale per la fauna selvatica (Infs)». Lo scopo del dettato normativo appare a nostro parere evidente, anche se riesce francamente difficile spiegarsi un siffatto accanimento contro i progetti di sfruttamento dell’energia eolica. Perché, ammesso che sia opportuno specificare per legge quanto debbano durare gli studi finalizzati a valutare l’incidenza di un qualsivoglia progetto su una ZPS, e che per somma cautela si voglia introdurre, a valle delle valutazioni ed autorizzazioni già previste dalle vigenti norme e procedure, un ulteriore e “obbligatorio” parere dell’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica, non si capisce per quale motivo tale trattamento debba riguardare, fra le centinaia di interventi che possono essere proposti all’interno di una ZPS, solamente i campi eolici. Eppure, l’articolo quattro del decreto legge dice proprio questo. In buona sostanza, la situazione configurata dal decreto legge dello scorso 16 agosto per quanto riguarda le Zone di Protezione Speciale è così sintetizzabile:

1) All’interno delle Zone è possibile praticare l’attività venatoria, con qualche limitazione in più rispetto al territorio nazionale (ma senza chiedere alcun parere all’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica);
2)Non si potranno più realizzare discariche e impianti di trattamento rifiuti;
3)Fino all’adozione delle norme di tutela e gestione da parte delle regioni (norme e misure dovrebbero essere emanate entro 120 giorni dall’entrata in vigore del provvedimento) sono vietati la realizzazione di elettrodotti, impianti a fune, piste da sci, impianti di risalita e la circolazione di veicoli fuoristrada;
4) E’ inoltre sospesa la realizzazione delle centrali eoliche (dobbiamo immaginare anche di quelle già autorizzate e, magari, in costruzione) sempre fino all’approvazione degli specifici provvedimenti regionali; ma anche dopo l’approvazione di quei provvedimenti, le centrali eoliche (e solo loro) dovranno passare il doppio vaglio di una Valutazione di Incidenza “speciale” (basata su un monitoraggio che, stante il disposto normativo, dovrebbe durare almeno un anno) e di un parere obbligatorio e vincolante da parte dell’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica.

Per tutto il resto, la situazione resta quella vigente prima del decreto legge.

CONCLUSIONI, ALMENO PER LE MENTI LIBERE E NON IN MALAFEDE:

Il messaggio (consapevole o meno che sia) è chiaro: chi volesse costruire - in una ZPS - una nuova autostrada, una centrale termoelettrica magari a carbone, oppure, perché no, un bel centro commerciale, si faccia pure avanti. Per questi progetti niente divieti, niente sospensioni, niente “monitoraggio di durata compatibile con il ciclo biologico dell’avifauna”, niente “parere conforme e obbligatorio” dell’Istituto per la Fauna Selvatica.

E’ veramente arduo comprendere la logica di un provvedimento così articolato, soprattutto per quanto riguarda i diversi regimi che vengono a configurarsi in materia di divieti permanenti o temporanei, e di procedure di autorizzazione previste (o non previste) per le diverse tipologie di intervento che possono interessare una ZPS. E in questa - apparentemente casuale - articolazione di divieti e sospensioni, riesce ancor più difficile comprendere le motivazioni che hanno spinto il governo Prodi ad adottare una mano particolarmente pesante proprio con l’energia eolica, in un paese che dallo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili non avrebbe che da guadagnare, e che proprio su questo terreno deve colmare un gap con altri paesi europei che, viceversa, rischia di allargarsi ulteriormente.

tanto le dovevo, signora Arduini, se avrà avuto l'umiltà di arrivare fin quà, ma ne dubito....

maurovanni said...

Avvincente e appassionante! ... BELLA DISCUSSIONE.

Mi chiedo se almeno il 15% di notizie scritte su questo post abbia avuto mai compimento in una discussione consiliare o di giunta o tra chi rappresenta oggi a Ortona la classe dirigente.

... è questa la cosa lancinante!

Chi degli 11 ignoranti consiglieri comunali che hanno votato il 4 ottobre 2007 a favore della variazione di destinazione d'uso dei terreni interessati dalla raffineria dell'Eni in Contrada feudo avrà mai usato le vostre parole per discutere di energie alternative?

Chi di loro avrà mai ostentato la cultura, la sensibilità, il carisma e le qualità della Prof.ssa D'Orsogna?

Chi di quegli 11 ottusi avrà mai avuto la preparazione tecnico-scientifica di "demone"?

Chi di quegli 11 scalda-sedie avrà mai avuto la perspicacia e l'intelligenza di "wanadobee"?

... è solo questo il punto!

"Io penso che il politico deve fare un servizio alla comunita' prima che a se stesso. Il passacarte lo puo' fare chiunque, le firme sugli atti dovuti le possono mettere tutti..."... l'avete scritto voi, no? ...wanadobee se non sbaglio?

E allora resto spiazzato quando leggo alcuni amici spendere tempo a sottolineare con zelo "destrorso" delle evidenti ma vecchie mancanze "verdastre"!

Che razza di gara è!!

Oggi non c'è tempo di colpevolizzare chi non è ancora intervenuto nella lotta contro l'Abruzzo nuova regione petrolifera, anche se capisco benissimo e condivido che le forze politiche dovevano farlo prima di noi!! soprattutto quelle che della salvaguardia all'ambiente ne fanno la loro bandiera!!

Dovevano urlarlo ... molto, molto, molto prima della "ribellione morale spontanea popolare"!

Mi sembra però che in questa interessante discussione non si sia ancora messo il dito dove dovrebbe essere invece piantato per sempre: contro i primi colpevoli della catena!!! Contro la maggioranza politica consiliare di quel giorno nero per Ortona: 4 ottobre 2007!

Quei consiglieri imbrigliati nei propri interessi familiari-economici dipendenti direttamente dal petrolio e facilmente ricattabili, faranno il conto con la propria coscienza, a patto che ne abbiano una!!

Ma tutti gli altri, e soprattuto quelli che si autodefiniscono rappresentanti del voto giovanile di destra che si sono fatti trattare da pecore dai soliti vecchi burattinai della città, hanno espresso innanzitutto la volontà politica di un finto CENTRO-DESTRA ortonese che da anni viene mantenuto in piedi a suon di "ambigua politica-clientelare" dal duopolio Fratino-DiMartino!

Tutti e 11 sono i RESPONSABILI della palese VENDITA di Ortona al petrolio, e sono da considerare gli ASSASSINI dello sviluppo agricolo, commerciale, terziario, turistico e ricettivo della città.

Mi sembra ancora di non aver letto nessun commento simile; come mai?

Forse perché durante le elezioni politiche tutti fanno i conti con il proprio credo politico, mandando a farsi fottere ogni battaglia morale e civile??

Voglio credere di NO, ....voglio sperare di NO, NO e poi NO!

Certo nell'ultima battaglia elettorale comunale c'era molta confusione in merito al Centro Oli nel Centro-sinistra. Ma nel programma del Centro-Destra pur non essendoci riferimenti specifici (tutto studiato ad arte) della futura raffineria di Contrada Feudo, si prendeva in giro la cittadinanza con queste parole all'apparenza innoque:

"FATTI non BUGIE" ... "Ambiente" >Controllo del buon funzionamenmtodei depuratori. > Inserimento nel regolamento edilizio di agevolazioni fiscali a fine di favorire tutti gli interventi privati finalizzati al risparmio energetico.

Morale della storia e che Fratino & Co. avevano tutto l'interesse affiché non si parlasse del Centro Oli, mentre Coletti & Co. dimostravano di non avere approfondito al meglio lo sconquasso che stava per accadere anche grazie al loro silenzio!!

Ora, se vogliamo fare la gara tra chi parteggia per l'una o per l'altra parte ne abbiamo tutto il diritto, ma sono convinto che questo è l'auspicio di chi vuole distogliere l'attenzione sul problema serissimo del PERICOLO PETROLIO in Abruzzo: di chi ha interessi economici legati alla trasformazione della nostra regione in nuovo distretto minerario italiano!

Invece di impiegare le nostre intelligenze, e come ho potuto constatare in quasi 2 anni di lotta, su divagazioni più o meno lecite, dobbiamo necessariamente fare breccia, uniti e solidali, contro il DL 1441 proprio in questi giorni in discussione in parlamento, che schiaccia difatti la costituzionalità della valenza legislativa regionale a favore di presunti interessi nazionali!!

In poche parole stanno sputando sulle nostre faticose vittorie popolari raggiunte insieme nella lotta contro il petrolio in Abruzzo: se non ci organizziamo al più presto, vedremo vanificati tutti gli sforzi fatti.

... immaginate come sarebbe felice il duopolio assolutistico ortonese: si leccano già i baffi per i milioni di euro che incasseranno dalla manovra petrolio!

VOTATE CHI VOLETE, SE VOLETE, MA RESTIAMO UNITI PER LOTTARE...

maurovanni

Anonymous said...

caro maurovanni dici molte verità e le condivido, in primis che ognuno si tenga le sue convinzioni ma poi ciò che ci unisca veramente, per passione o opportunismo, è la battaglia per scongiurare la fine dell'abruzzo che conosciamo. Sono d'accordo,ma qualche distinguo, almeno sul piano regionale, va fatto secondo me. Non conosco benissimo gli equilibri politici di Ortona, per cui non mi esprimo su certi localismi, posso soltatnto dire di augurarmi che gli abruzzesi continuino a esprimersi secondo l'ultimo trend nazionale (immagino tu non sia d'accordo...)La scomparsa dal Parlamento di Pecoraro e Compagni fotografa, meglio di ogni altra analisi, il basta al catastrofismo sinistrorso capace solo di non fare le cose, giustificandosi con l’evocazione di paure.Pecoraro ci raccontava di essere a favore delle fonti rinnovabili,come ampiamente spiegato, poi insieme ai compagni locali negava le autorizzazioni agli impianti a biomasse e agli impianti eolici e idroelettrici; Soru ci ha detto che l’ambiente è importante e quindi anche la lotta alla CO2, poi ha bloccato gli impianti eolici in Sardegna.
Si sono sempre detti favorevoli, a chiacchiere, all’aumento delle fonti di approvvigionamento per diminuire la dipendenza energetica, poi hanno fatto le barricate contro i rigassificatori.
In Campania ci hanno raccontato le favolette della raccolta differenziata, ma bloccando i termovalorizzatori hanno favorito la camorra con le sue discariche abusive ( e i rifiuti sono finiti a Lanciano con il placet dei verdi abruzzesi....).Hanno studiato amene "strade" del vino e del formaggio, ma rifiutato di costruire nuove autostrade; è il caso della Civitavecchia – Livorno, colpevole di passare nelle vicinanze di Capalbio, buen ritiro della sinistra di lotta e di governo.
Sono preoccupati (forse?) per il grave problema della fame del mondo, aggravato dal crescente utilizzo di biocarburanti che sottraggono coltivazioni al grano ed al riso, ma poi lottano strenuamente contro gli Ogm che potrebbero risolvere in modo definitivo la carenza alimentare nei paesi poveri. La loro ideologia è quella del decremento felice di staliniana memoria, con la pretesa dichiarata di cambiare le abitudini di vita degli italiani e non di utilizzare le nuove tecnologie per migliorarle.
Sempre pronti a commuoversi per un cucciolo abbandonato o per un cane da abbattere in seguito all'aggressione-uccisione di esseri umani, non battono ciglio davanti ad un aborto . E si potrebbe andare avanti per ore.
Ora, mi auguro, ci attende il futuro nel quale la nostra regione comincerà a camminare, anche se preferirei iniziasse a correre.
senza petrolio, of course!!!!!

MARCO GIANGRANDE said...

Mauro, nessun "zelo destrorso".
Anzi zelo si. Ma destrorso no. Lo sai bene e lo sa anche chi mi conosce.
Chi sta in questa battaglia da Maggio 2007 sa' che siamo arrivati al Novantesimo (in termini clacistici sarebbe l'ultimo minuto): un'iter di sette anni, partito e continuato totalmente all'oscuro di tutti.
Poi al momento dell'ULTIMO atto, il piu' "STUPIDO" (una piccola variante urbanistica), qualcuno se n'è accorto (che dio lo benedica) ed è partita la protesta.
Capite?! Per un pelo, per pochissimo, CI siamo salvati.
Chi sapeva e ha taciuto (tra l'altro per schifossimo oppurtonismo politico) che colpa ha? Per me enorme, non so per voi.
Ai miei occhi è IMPRESENTABILE. Capito signora FARINELLI?
I M P R E S E N T A B I L E.
Io mi guardo allo specchio e mi chiedo se ho fatto tutto il possibile nei miei mezzi per scongiurare la CATASTROFE.
LEI LO PUO' DIRE?! Non credo.
E chiudo qui.Veramente.

wanadobee said...

all'anonimo che dice che trasportare le pale eoliche e installarle costa troppo e ci vuole troppo dispendio di energia: lo sai quanto costa un oleodotto e che i tubi per gli oleodotti non c'e' posto sul pianeta dove non li possono portare ? Che sia sulle montagne piu' sperdute o in fondo ad un oceano...

Non e' vero che serve 'tantissimo vento'. E' FALSISSIMO. Quando c'e' troppo vento le pale le fanno fermare, serve un moto costante e lento.

Comunque puoi sempre andare ad abitare a Viggiano, a Falconara o a Busalla, li le pale eoliche non ci sono e giacche' ci sei chiedi a loro se vogliono fare a cambio: pale eoliche al posto delle raffinerie.

Vediamo che ti rispondono, vuoi fare una scommessa ?

Sauro said...

Vivo in uno tra i posti piu inquinati al mondo , come hobby mi occupo di inceneritori e avendo sposato una Ortonese combatto anch'io questa battaglia con voi .

Mesi e mesi fa non conoscevo ancora l'idrogeno solforato , perche impegnato a ricercare altri tipi di inquinamento , poi me lo sono trovato a qualche Km da casa .

Ditte specializzate smaltiscono , riciclano sottoprodotti del petrolio .

http://comitatonoce.wordpress.com/

Impatti ambientali devastanti , comitati che chiedono a gran voce giustizia per le prove che portano , ma chi ci dovrebbe tutelare brancola nel buio ! e i nostri amministratori fanno la voce grossa , come che i padroni di casa fossero loro !!!!!!!!!

Molte volte i nostri amministratori parlano di cose che nemmeno loro sanno , e che , qualcuno forse gli avrà suggerito .

Fossero solo soldi che non amministrano bene ......... , ma invece è anche la nostra salute e quella dei nostri figli .

La risposta del Dott. Roberto Topino al sindaco di Torino è quanto mai illuminante .

http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=22732

maurovanni said...

Continuo ad essere daccordo con moltissime affermazioni che leggo sui numerosi commenti!

Daccordo con Demone, con le concezioni nette e personali di Marco e anche con la semplicità e l'educazione di Viviana (... prima di essere la moglie di Tanino Basti credo che andrebbe rispettata come mamma e professoressa: ruoli primari per la crescita della società! L'unica, in fondo, che ha avuto il coraggio di confrontarsi in questo blog già da diversi mesi, pur sapendo la nostra criticità verso tutti partiti politici, primi responsabili della scalata all'abruzzo da parte dell'ENI.)

Sono daccordo con tutti i vostri dubbi e con lo scetticismo che dedicate nei vostri ultimi commenti ai partiti politici e agli uomini che li rappresentano. Ci sta tutto!!!

Continuo a ripetere però, che in questo momento delicato per la nostra regione dobbiamo cercare di essere uniti contro lo strapotere centrale di Roma!

Berlusconi e il suo governo hanno appena dimostrato con il DL 1441 che non sa che farsene delle peculiarità ambientali ed economiche di un territorio, e che è pronto a schiacciare le esigenze dei suoi abitanti a favore dei ricavi delle aziende a lui vicine!

Lo stesso fece Prodi e il suo precedente Ministro per le Attività Produttive: poteva intervenire a favore della protesta abruzzese ma il suo silenzio-assenso ha sostenuto sempre e comunque le scelte assurde e palesemente di parte di Del Turco, il delfino indomabile del governo e dell'ENI!

Assodati questi concetti, accomunati da questi giudizi, non ci resta che rafforzarci e prepararci alla battaglia, perché battaglia sarà!

Al di la delle nostre belle e sempre più convincenti parole, mi convinco ogni giorno di più che l'epilogo della nostra lotta sarà una vera e propria resistenza fisica agli ennesimi sbagli politici.

Le fameliche società minerarie di tutto il mondo si apprestano a conquistare l'Abruzzo!

Solo chi ama questa regione più di se stesso avrà il coraggio di esporsi in prima linea e di combattere con ogni strumento lecito e civile!!

Abbiamo parlato di politici: ... ma vi ricordate quanta fatica si è profusa per convincere le cantine e le organizzazioni sindacali di categoria a partecipare alla prima manifestazione popolare di Ortona del settembre 2007?

.... al mio amico Rocco, che vive ad un metro dal confine del potenziale recinto del Centro Oli Eni di Contrada Feudo di Ortona, da tempo oramai lo saluto con queste parole: chiamami quando dobbiamo occupare la terra!! Perché sono certo che così andrà a finire!

L'Unione fa la FORZA: restiamo uniti. Un caro saluto a tutti!!

maurovanni

Anonymous said...

Maurovanni, è triste dirlo ma, hai ragine tu.Loro non cederanno perchè hanno sfruttato ed amministrato sempre così.

Anonymous said...

"...dobbiamo necessariamente fare breccia, uniti e solidali, contro il DL 1441 proprio in questi giorni in discussione in parlamento"

D'accordissimo! smettiamola con le polemiche sul passato.

Anonymous said...

Carissimo demone, non mi devi spigare cosa è lo ZPS, Natura 2000 eccetera, ti ho allegato anche un video dove appunto spiegava perchè dentro uno zps -battaglia della LIPU-è meglio che le pale eoliche non ci siano.
Una centrale nucleare abbisogna di un Piano Energetico Nazionale quindi è sottoposto a VAS-Valutazione Ambientale Strategica-
quindi teoricamente è impossibile che la mettano dntro un sito ZPS, come dovrebbe esserlo per una centrale a carbone o per un centro commericiale ecc poichè sarebbero quest'ultimi sottoposti alla valutazione di incidenza, poi se arriva un Lunardi e fa una legge obiettivo come la fece per le turbo gas
eccoti che tutte le leggi vanno a farsi friggere comprese quelle dell'odiato Pecoraro Scanio, oppure per cecità locali vedi anche il porto di Fossacesia in piena zona SIC fatto senza VIA o VI-Bruxelles ci ha dato ragione ma...-
concordo con Mauro finiamola, una sera davanti a un bicchiere di vino parleremo all'infinto .
Per capire l'impatto vi allego altri video e comunque finiamola con la scemenza di scrivere che se uno reclama una visione accorta e intelligente ti dicono allora vuoi gli oleodotti, anche perchè quando abbiamo prodotto le osservazioni contro l'ampliamento dei serbatoi ENI ad Ortona eravamo 4 gatti a fare le nottate, GRAZIE, un po' di più per la riserva a Postilli che avrebbe spazzato il centro oli e una strada a 50mt dalla battigia.
Fabrizia
ps.: non sono una tuttologa quindi mi scuso se non ci vuole un vento pazzesco, so solo che ci vogliono almeno2700ore di vento, e mi sembrava pazzesco

http://www.youtube.com/watch?v=Dajp7OYxZcc&NR=1

http://www.youtube.com/watch?v=NS9Xfk2pNn8&feature=related

Anonymous said...

altro che bicchiere di vino,
non sono affatto d'accordo!!!!
xchè ancora una volta manca quell'umiltà annunciata da demone, col quale sono in perfetta sintonia, grande demone!
"i quattro gatti" come lei scrive,
fra quei 4 è inclusa anche lei, se ho ben inteso,
ed allora le chiedo:
se si occupa di ambientalismo da anni e sembra così ammanicata in + battaglie qui in abruzzo,
mi perdoni,
ma non mi risulta che ne abbia mai vinta una,
tempo perso insomma!!!
o mi sbaglio?
è solo x qualche interesse come leggere il suo nome sul giornale, o strappare qualche passaggio in tv, insomma tutte occasioni x mettersi in mostra e passare come la paladina di questa regione?

e poi è così strano, nel suo movimento, coo.t.c.teatina, c'è solo lei, ma ci sono altri aderenti??parla sempre e solo lei!!
se le sue capacità aggreganti sono queste, l'abruzzo sta' fresco.......

Anonymous said...

Leggo questo blog dalla scorsa estate ed è la prima volta che intervengo. Vorrei dire anch'io uniti e solidali, vorrei immaginarmi con voi davanti al bicchier di vino. Tutti quelli che vogliono continuare la battaglia contro il petrolchimico lo vorrebbero perché sappiamo bene che per vincere bisogna unire anche le posizioni più lontane. Ma qui ormai è chiaro quello che sospettavo da un po' di tempo. Qui ci sono anche i sabotatori della nostra battaglia.
L'infiltrato si riconosce perché strilla più forte, è quello che la sa più lunga. All'inizio non capisci che mira a ben altri obiettivi, opposti a quelli di Maria Rita.
Sarebbe stato ingenuo pensare che non succedesse. Quello che Maria Rita è riuscita a fare finora e che continua a fare con questo blog qualcuno deve cercare di fermarlo. E come secondo voi?
Ora i seminatori di zizzania si sono scoperti fin troppo. La loro strategia è chiara. Prendete nota e cercate di non cadere nelle loro trappole: odiano gli ambientalisti, sperano che dopo tante battaglie perse vada persa anche questa contro il petrolchimico. Attaccano con una feroce inaudita, sputano veleno contro tutti, non siederebbero mai ad un tavolo con un'ambientalista, non discutono con i candidati (almeno non con quelli disponibili a dialogare con noi). Non perdonerebbero mai gli errori del passato. Calcano le parole a senso unico, guardano solo da una parte. Certo, dopo questa mia osservazione, sicuramente proveranno a riaggiustarsi la maschera, infatti avrei preferito non dire quello che sto dicendo. Ho sperato che tutti capissero e lasciassero cadere le provocazioni che in questa discussione sono emerse chiaramente. Però vedo che tra le persone sincere, che davvero amano il bene della nostra terra, c'è anche qualche ingenuità di troppo che potrebbe costarci cara.
Viola

Anonymous said...

Ambientalisti in Abruzzo= dire di NO a TUTTO, con somma ignoranza spacciata per impegno civico, restare sulla ribalta per poi sperare in qualche incaricuccio pubblico, chessò : una direzione di una riserva, un posto all'arta, un posto in consiglio regionale, una megaconsulenza sui chirotteri...
questa VIOLA mi risulta nuova. E' proprio vero l'erba cattiva non muore mai e a nulla serve il diserbante. battaglia persa.

invece la battaglia contro il centro oli si vincerà. Proprio perchè finora a tenere il timone non ci sono questi professionisti del parassitismo,della superficialità, della demagogia. Adate a fare la campagna elettorale per farinelli da un'altra parte, maria rita è troppo gentile per dirvelo, allora ci penso io che più di tanto con gente come voi non mi formalizzo. Povero Abruzzo, nelle mani di gente come Fabrizia Arduini e le sue dolci, tenere, informatissime compagne di partito. Spero solo nel buon senso degl'abruzzesi e dei simpatizzanti della causa NO CENTRO OLI, ogni volta sottovalutati dalla casta e dai tirapiedi di partito ed ogni volta, finora, ben pronti a tenere botta. Siete ridicoli, se non ci fosse anche un pò da piangere...

Anonymous said...

straordinario leggere queste parole in un post il cui titolo denuncia la fine della democrazia, la delazione è una delle armi + efficaci e voi lo sapete.
fabrizia

Anonymous said...

Demone, sei stato bravissimo!!!

Anonymous said...

ma quali seminatori di zizzania!
giù le maschere!
GRANDE DEMONE!!!
VIVA LA DEMOCRAZIA!

Anonymous said...

L'hai crepati tutti, Demone! Altro che comitati, partitini, associazioni, manifestazioni e altre cazzate di ambientalisti vari. Di fronte al tuo sapere Eni & C. capitoleranno miseramente.