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Wednesday, October 28, 2009

Claudio Descalzi e i deliri sul petrolio




Nulla di nuovo sotto il sole.



Claudio Descalzi e' il presidente di Assomineraria, il vice presidente di Confindustria-Energia e dal 2008 anche il capo della divisione dell'esplorazione e produzione dell'ENI. Lavora per l'ENI dal 1981. Dunque e' un petroliere doc. Di lui abbiamo gia' parlato qui.

Il 14 giugno 2009 rilascia una intervista in cui dice

"Lo scorso autunno lanciammo un segnale forte, sottolineando a più riprese che il cosiddetto “tesoretto”, vale a dire gli almeno 100 miliardi di euro corrispondenti al valore del petrolio e del gas ancora da produrre nel nostro Paese nei prossimi 20-30 anni, diventava essenziale perché l’Italia non perdesse l’opportunità di compiere scelte di lungo termine nell’energia"

Gia' qui si vede la lungimiranza di quest'uomo. Le uniche scelte intelligenti che l'Italia possa prendere al lungo termine e' quella di correre, ma proprio correre, verso le energie rinnovabili. Di energia solare ne produciamo pochissima, sessanta volte in meno che in Germania, mentre invece dovremmo essere quelli che produciamo di piu'. E questo per mille motivi: un territorio che non si presta ad estrazioni petrolifere per densita' abitativa, un petrolio scarso, scadente e difficile da estrarre, e perche' il sole abbonda mentre per il petrolio siamo fuori tempo. Non e' qui il futuro.

A Trecate, vicino Novara, i campi inondati dal petrolio, nel 1994 e poi nel 2003 sono ancora impraticabili. Se la piattaforma Montara installata nel 2008 e che sputa petrolio da 70 giorni in Australia, si trovasse nei nostri mari, avrebbe inquinato mezza Italia. Non abbiamo deserti, ne per il petrolio ne per le scorie nucleari, ne per le centrali a carbone.

Tutto il mondo, pure la Cina, l'ha capito. E noi? Ma Descalzi dove vive? Ah si, e' uno dell'ENI, e vede solo petrolio, purtroppo per lui. Dice che in Italia ci sono 58 progetti cantierabili, ma che per colpa di non meglio specificati "blocchi" non si possono sfruttare. Dice che questo equivale a oltre 5 miliardi di euro, che porterebbe a 100 mila addetti (!) e che queste risorse andrebbero sfruttate per superare la crisi.

Obama per superare la crisi ha stanziato milioni e milioni e milioni di dollari per ricerca in vari settori, prima fra tutte le energie alternative, per la installazione di infrastrutture nuove, per il risparmio energetico, per le universita'. Non ha mica detto per superare la crisi andiamo a trivellare i mari Californiani!

Descalzi continua, e dice che occorre che le aziende di Assomineraria si preparino "a essere incisivi anche in un contesto che si profila incerto e nebuloso, sia a livello centrale, sia soprattutto a livello locale"Non possiamo dire di non essere stati avvertiti.

Sul famoso decreto legge che la Camera ha poi approvato, dove praticamente si dice che a decidere sulle infrastrutture petrolifere deve essere Roma e nessun altro, Descalzi dice:


Complessivamente si tratta di norme pratiche e di buonsenso che dovrebbero contribuire ad accorciare i tempi autorizzativi. Non dimentichiamo che il time-to-market in Italia è ancora il doppio rispetto alla media mondiale ed è la causa principale dell’allontanamento degli investitori esteri, con una perdita significativa per tutto il nostro sistema industriale.

Ma non e' vero niente. La causa principale del fatto che gli stranieri non investono in Italia e' che le leggi sono troppo complicate, il sistema - mazzette, amicizie importanti, l'arte di arrangiarsi, ritardi ingiustificati - per un non italiano e' impossibile da capire e da accettare. Io stessa che sono Italiana non ci verrei mai ad investire in Italia perche' e' tutto troppo bizantino ed uno perde la pazienza.

In Italia, la legge non e' dalla parte del diritto, del buonsenso, o del cittadino, ma troppo spesso dalla parte dei potenti. I politici sono per la stragrande maggioranza persone ignoranti e preoccupate piu' della forma che della sostanza. Quante ne abbiamo viste in questi mesi? Quante promesse non mantenute?

L'investitore non viene perche' non e' un sistema limpido, lineare o prevedibile. E se vengono e' solo perche', come nel caso del petrolio, glielo regaliamo. Oppure perche' gli permettiamo di mettere i pozzi dove gli pare, vicino alla costa, nei parchi e dove meglio gli aggrada. Ma quanto meno costoso e' mettere un pozzo, come Elsa2 a sette chilometri dalla costa, piuttosto che in mare aperto?

Poi Descanzi parla del fatto che le royalties sono aumentate dal 7% al 10% (ma solo in terraferma, non in mare) e che questo servira' per dare sconti alle regioni che hanno estrazioni di idrocarburi o rigassificatori sul proprio territorio.

Ma anche qui, e' pura demagogia.
Infatti coincidenza vuole che proprio un paio di settimane fa, dopo UN ANNO che la regione Basilicata aveva chiesto una revisione sui conti del petrolio estratto in Basilciata, per capire effettivamente quanto petrolio venga estratto dalla Lucania, il governo ha detto no. Va tutto bene cosi', con le autocertificazioni ENI sul petrolio estratto.


Queste le parole del Ministero: Si ritiene che non ci sarebbero, al momento, i presupposti per una intensificazione dei controlli sulle produzioni di idrocarburi sul territorio nazionale.

E cosi' potranno pure aumentare le royalties, per far star zitta la gente, ma se si rifiutano di controllare quanto e' il petrolio estratto, che ce ne facciamo di un aumento (simbolico!) delle royalties?? In Libia sono al 90%. In Norvegia all'80% e vanno in mare aperto.

Quando leggo queste cose sento che il futuro dell'Italia a me fa paura, anche se non ci vivo piu'. E' triste. E' triste perche' questi sofismi sul perche' va bene distruggere la nostra penisola la applicano non solo sul petrolio ma anche su tutto il resto - politica, leggi ad personam, scudi fiscali, ricerca mozzata. Nessuno guarda veramente al futuro. Che posso fare io? Sono solo una goccia nell'oceano.

Fonti: Assomineraria, Staffetta Quotidiana

8 comments:

Anonymous said...

Io ci vivo in Italia, e condividendo in toto quanto d te scritto, posso dirti che veramente fa paura .
Sono arrivata al punto che mi fa paura pure se devono fare un prato, perchè anche quello sono capaci di farlo nel peggior modo possibile.
L'eolico ne è un esempio lungimirante, da risorsa, sta diventando una iattura siccome ci girano gran bei soldi .
In Calabria ne hanno costruite a centinaia a vanvera, ora anche la Codiretti si è allarmata, e comunque basta andare qui per capire la portata:
http://www.fermiamoilmassacro.org/
a questo punto ci sarà il solito che dice ma manco l'eolico volete, quando non è assolutamente questo che sto scrivendo.
Il livello di competenza, di meritocrazia, di attenzione, di legalità, di rispetto, di CONOSCENZA, è talmente basso, in questo sistema drogato di assistenza a 360° per gli amici degli amici, di sperpero di denaro territorio ecc.
che anche il progetto di un prato mette inquietudine .
Ad Ortona, dopo aver fatto chiudere una discarica di amianto dell'amico Marrollo, tra le case e le campagne , perchè conferivano quel micidiale prodotto -giorno e notte da tutta Italia- con una faciloneria che potete ben immaginare, tanto che qualche autista a residenti incuriositi da tale traffico, consigliava:scappate...ora il premio:
la vogliono riaprire ingrandita per inerti contenente amianto.
Fabrizia

supertramp said...

Silvi, Comune contro il petrolio

Pescara, Chieti e L’Aquila, il testo della mozione consiliare che approvò nel febbraio scorso e che riporta “la netta contrarietà ad ogni politica petrolifera – come dice il sindaco Vallescura – e si afferma il fondamentale principio di rafforzare l’immagine ambientale e turistica della nostra regione”. “Questo atto di consiglio – continua ancora gaetano Vallescura – approvato all’unanimità, è stato inviato alle autorità competenti e ora anche ai sindaci di tutto l’Abruzzo: il mio impegno è quello di coinvolgere e sensibilizzare tutti, stesso lavoro che stanno perseguendo con passione e tenacia molte associazioni e molti comitati spontanei. E’ ora di chiarire definitivamente questa questione e rilanciare una volta per tutte la nostra regione come territorio a vocazione ambientale e turistica.

fonte:
http://www.tgroseto.net/14913/silvi-comune-contro-il-petrolio/

giosuè said...

AMBIENTE: ECOMONDO, 20 MLN DI POSTI DI LAVORO CON RIVOLUZIONE VERDE

La green economy puo' essere la forza trainante per uscire dalla crisi economica. Gia' oggi in Italia gli occupati ''verdi'' sono 300 mila e - secondo una stima Onu - quasi 12 milioni nel mondo, ma, solo nel settore dell'energia rinnovabile, nei prossimi 10 anni si prevedono investimenti per 630 miliardi di dollari, capaci di creare ben 20 milioni di nuovi posti di lavoro.

fonte:
http://www.asca.it/news-AMBIENTE__ECOMONDO__20_MLN_DI_POSTI_DI_LAVORO_CON_RIVOLUZIONE_VERDE-870285-ORA-.html

supertramp said...

Otto dirigenti della Montecatini Edison della città calabrese sono stati incriminati
dalla Procura per omicidio colposo di 7 operai, con l'aggravante della colpa cosciente

fonte:
http://www.repubblica.it/2009/05/sezioni/cronaca/incidenti-lavoro-4/fabbrica-crotone/fabbrica-crotone.html

giosuè said...

Ravenna: si arena il processo contro l'Eni, sotto accusa per la subsidenza

RAVENNA - La maxi-inchiesta giudiziaria che vede sotto accusa l'estrazione del metano, ritenuta responsabile della subsidenza, considerata questa un "disastro ambientale", si arena clamorosamente, con il suo lungo elenco di indagati eccellenti, tra cui numerosi vertici dell'Eni.

fonte:
http://www.romagnaoggi.it/ravenna/2009/10/27/140896/

Dario Di Maio said...

E', infatti, incomprensibile capire perche' tutti riescono ad investire in risorse alternative e noi no. Sembra che da inventori e sviluppatori di tecnologie per altri paesi (essendo tantissimi i ricercatori all'estero) siamo il massimo ma poi a casa nostra non sappiamo cosa farne.

Bisognerebbe buttar giu' un documento accessibile alla popolazione in cui si riesca a spiegare quello che altri paesi fanno e quello che noi non facciamo. Mettere in luce le criticita' di queste iniziative...pseudo petrolifere. Bisogna creare una cricca nella testa delle persone, che poi debba essere aperta con una documentazione seria e non supportata da fanatismo.

Trovo questo blog molto utile come HUB per incanalare pensieri e risorse informative, sono molti i links annessi.

Credo che un documento ben fatto sia molto difficile da rigettare...purtroppo come succede alle emails. Potrebbe anche essere uno spunto per nuove idee e quindi irrobustirsi nel suo evolversi!

Ok, torno alla mia pioggia!

Saluti

giosuè said...

la daniela stati oltre che a fregarsene altamente della petrolizazzione in atto nella nostra regione, cerca di mollarci anche un "termovalorizzatore" (INCENERITORE)!

''Lunedi' approdera' in Giunta regionale una delibera di indirizzo che conterra' le modifiche alla legge regionale 45, in modo da iniziare a percorrere la strada della termovalorizzazione''. Lo ha annunciato ad Ecomondo di Rimini l'assessore all'Ambiente della Regione Abruzzo, Daniela Stati

fonte:
http://www.asca.it/regioni-ABRUZZO_RIFIUTI__STATI__REGIONE_SULLA_VIA_DELLA_TERMOVALORIZZAZIONE-439447--.html

giacinto2000 said...

Lunedi' la Stati avviera' il processo per far costruire gli inceneritori in Abruzzo.

http://www.primadanoi.it/notizie/23259-La-giunta-Chiodi-ha-deciso-l-Abruzzo-sar%E0-terra-di-termovalorizzatori

Se avevi dubbi sulle reali intenzioni di CHiodi credo che adesso non dovresti averne piu'.