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Thursday, June 2, 2011

Eugenio Caporrella per la Forest Oil


** A Bomba in data 5 giugno si protesta contro la Forest Oil e il suo Centro Oli sul lago nella sala polivalente del Comune **

Enrico di Giuseppantonio, che delusione quest'uomo.

So che e' un politico e tutti me ne hanno parlato come un gran oratore che poi alla fine si fa i fatti suoi. Non me lo sarei immaginato che avesse due faccie e ne sono veramente delusa.

Partecipa alle manifestazioni del petrolio, si vanta dei risultati raggiunti contro le piattaforme in mare, scrive pure i testi contro la raffineria di Bomba... e il suo assessore all'ambiente, Eugenio Caporrella, si presenta come un segugio in Olanda, per conto della Forest Oil a dire che "forse lui e' favorevole" a una raffineria che e' una copia quasi esatta del Centro Oli di Ortona.

Il tutto senza dire niente a nessuno. Ma andiamo con calma.

Eugenio Caporrella e' un geometra che fa l'assessore all'ambiente sia al comune di Lanciano che alla provincia di Chieti. Quando lo conobbi, circa 2 anni fa mi disse che lui non poteva esprimersi sul centro oli perche' si stava ancora "leggendo tutte le carte". Da allora non ha detto una parola che sia una sul petrolio in Abruzzo. Stara' ancora leggendo le carte?

Non si sa. I suoi gesti pero' parlano molto chiaro.

Invece di stare con la gente, lui sta con la Forest Oil, semplicemente, e se fossimo a 4 anni fa sono sicura che lui starebbe con l'ENI perche' non cambia niente fra il progetto Forest e il Centro Oli. Assolutamente niente.

Come detto piu' volte, a Bomba c'e' un intero paese in rivolta. Un paese che non vuole ne la raffineria di petrolio, ne i pozzi estrattivi sul proprio territorio. Punto e basta.

A loro il lago piace come e' adesso, non lo vogliono con vista sulla raffineria, cosi' come non vogliono le emissioni di idrogeno solforato nella loro aria, nei loro polmoni e sui loro campi.

Ma alla Forest Oil e a Eugenio Caporrella questo non importa.

Loro invece, vogliono la raffineria con vista su lago, una raffineria "chic" , con vista su una delle più belle vallate d'Abruzzo.

Ma per costruire il loro mostro servono un po' di firme su dei documenti, e cosi' per convincere le persone giuste la Forest Oil le prende e le porta in vacanza in Olanda.

A chi ha sponsorizzato il viaggio la Forest Oil?

Ai seguenti personaggi:

Donato Di Santo - Sindaco di Bomba
Eugenio Caporrella - Assessore all'ambiente e energia della provincia di Chieti
Domenico Scoccia - Responsabile procedimento VIA della Regione Abruzzo

Questi signori sono andati in Olanda a vedere un impianto della Shell che secondo la Forest Oil e' simile a quello che nascera a Bomba.

Quali sono le competenze di questa gente? Che laurea, che esperienza, ha Caporrella per capire cosa e' verita' e cosa e' propaganda?

Ma chi ce l'ha messo uno cosi alla regione?

Strano pero', la Forest Oil dice che l'impianto olandese e' simile a quello di Bomba ma dalle immagini mostrate da Telemax non vedo nessuna vallata e nessun lago in Olanda.

Il servizio di Telemax ha i soliti toni rassicuranti: le raffinerie non causano problemi.

E cosa vuoi che ti dica la Forest Oil?

E infatti Giorgio Mazzenga, direttore della Forest Italia la spara subito grossa riguardo al micidiale idrogeno solforato:

"e' stato dimostrato che non ci saranno emissioni..."

... e che sono il mago Zurli' loro? Ma non lo sanno che per tutti questi processi e' IMPOSSIBILE non avere emissioni? Sono le leggi della chimica che lo dicono!

Poi pero' non finisce neanche la frase e aggiusta il tiro, capendo forse che si e' allargato un po' troppo:

"...o almeno emissioni che saranno bassissime di acido solfidrico nell'atmosfera".

Ecco, siamo ai soliti giochi di parole.

Ora si deve solo quantificare quel "bassissime", un dettaglio da niente in un paese come l'Italia dove i limiti di legge per l'emissione di H2S sono fra i piu' alti al mondo, fatti ad arte per la felicita' dei petrolieri.

Bassissime forse vuol dire attorno ai limiti legali italiani, fissati ad arte a circa 30 ppm, un fattore seimila in piu di quanto deciso dall'OMS che invece fissa il limite di idrogeno solforato a 0.005 ppm?

Tutto il servizio si basa sul fatto che il processo di raffinazione viene prodotto con un metodo naturale, come se questo rendesse l'H2S meno pericoloso.

Ma cosa vuol dire metodo naturale? Non c'e' niente di naturale in una raffineria che sputa veleni!

La realtà e' diversa da quella che propaganda la Forest Oil perché l'idrogeno solforato, a prescindere dal processo che lo crea e' sempre lo stesso e la sua formula chimica non cambia.

Va da se che anche i danni alla salute sono gli stessi, esattamente gli stessi di quelli del Centro Oli di Ortona.

Il sindaco Di Santo dice che adesso "ha acquisito le nozioni" e puo' lanciare "un messaggio rassicurante". Caporrella dice che la tecnologia ha fatto "grossi passaggi" e che lui potrebbe essere favorevole.

Peccato che non abbiano invitato Massimo Colonna o nessuno altro del comitato di Bomba.

Ma convincere un ingegnere chimico che si e' studiato le carte e ha scritto le osservazioni sarebbe stato troppo difficile e avrebbero rischiato una figuraccia.

E poi il comitato di Bomba non deve firmare le carte, perche' discutere con loro ?

Una domanda sorge spontanea: prima di andare in Olanda, i signori Scoccia e Caporrella hanno speso almeno un giorno intero a Bomba per sentire le ragioni dei manifestanti ?

Ed Enrico Di Giuseppantonio che dice ?

Manda il suo assessore in Olanda, ci dica ora cosa pensa del progetto della Forest. Come al solito lui gira come gira il vento, l'importante e' che non si esponga troppo ne con uno ne con l'altro. Un perfetto stile uomo politico inutile per il cittadino ma utilissimo a se stesso e alla sua rielezione.

Quelli della Forest pero' si sono dimenticati di parlare della subsidenza.

Questo e' quello che disse a suo tempo, Ronald Brown, dirigente delle operazioni all'estero della Forest Oil:

At the time, a tragedy occurred in Northern Italy when a slide block fell into the Vajont reservoir. A pulse wave overflowed the dam and destroyed Longarone, a village of 2000 people. The gas field is partly located beneath a Lake held by a 57.50 meter earthen dam. AGIP elected not to produce the field in 1966 due to the Bomba dam proximity.

Qui non ne parlano per niente. Tutt'apposto.

Ma in effetti, la raffineria in Olanda non era ai piedi di una diga quindi era impossibile parlarne. Per gli effetti della subsidenza attendiamo allora con ansia il prossimo viaggio organizzato dalla Forest, quello in Vajont.

Nel prossimo viaggio potranno spiegare come una diga abbia spazzato via una intera vallata e causato migliaia di morti, potranno spiegare come i loro rilevamenti satellitari saranno in grado di tracciare gli spostamenti del terreno e della diga. Potranno anche spiegarci come faranno a mantenere una diga dopo che inizia a muoversi.

Attendo con ansia.

Che dire del sindaco di Bomba Donato di Santo? A suo tempo pure firmo' la pagina pubblicitaria contro i petrololeri in Abruzzo, ora cambia idea. Un sindaco proprio informato e coerente.




1 comment:

Anonymous said...

sempre peggioo......