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Saturday, July 20, 2013

Sonnenschiff - la citta' che produce 4 volte l'energia che consuma













In linea di principio, l'Abruzzo, la Basilicata sarebbero posti ideale dove portare avanti esperimenti di sostenibilita' ambientale seria. Sono regioni scarsamente popolata, che si fregia del titolo di "regione verde d'Europa" e che quindi potrebbe usare questi punti di partenza per interventi creativi e futuristici.

Invece, come per tutto, stiamo a guardare il resto del mondo che ci corre avanti, ancorandoci a modelli antichi e petroliferi che risalgono -- come dice Confindustria -- al 1930.  

Eccoci allora una ennesima lezione di vera sostenibilita' da parte dei tedeschi, che invece guardano al 2030!

Sonnenschiff e' una costruzione del 2004 che sorge a Friburgo ed e' stata disegnata dall'architetto Rolf Disch. La traduzione del nome e' "Nave del sole" perche' rassomiglia ad una nave e perche' e' costruita con il sole in mente - per produrre energia, e per risparmiarla.

Le finestre sono a tripla vetrata, con intercapedini sotto vuoto. Ci sono 1000 metri quadrati di pannelli solari che producono sul tetto, 135 kWp e il tutto e' studiato per usare la minor quantita' di energia possibile. kWp sta per kilo-Watt peak, cioe' i kilo-Watt (energia per secondo erogata) a massima irradiazione solare del pannello.

Accanto a Sonnenschiff c'e' Solarsiedlung che sta per Villaggio Solare, dove 52 case sono state costruite con simili accorgimenti, secondo il criterio "Passivhaus":  circondate dal verde, con tetti sporgenti per far ombra, coperti da pannelli solari e da giardini, raccolta di acqua piovana per l'irrigazione e per gli scarichi del bagno, e con riscaldamento prodotto da scarti di legna del giardino.

Il tutto fa si che questo sistema di case produca 4 volte piu' energia di quanta non ne usi.

Ora gia' lo so cosa diranno i piu' "intelligenti" : sono cose possibili su scala piccola, ci vogliono soldi, non siamo la Germania etc etc. 

Eppure da qualche parte si deve partire - perche' non creare un progetto pilota, che ne so, di prendere un villaggio dei monti d'Abruzzo e non renderlo totalmente autosufficente? 

Tocco Casauria l'ha fatto con le sue 4 pale eoliche.

E invece no, a noi in Italia ci piacciono le trivelle sul bordo dei laghi, nei vigneti, nei parchi, e fra le case della gente.

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