Si chiamava P-36 e prima ancora Sprito di Colombo.
Era una unita' di produzione galleggiante costruita in Italia fra il 1984 e il 1994 poi mandata in Canada e ridisegnata per le esigenze di Petrobras fra il 1997 e il 1999. Fu finalmente eretta nel campo Roncador del Brasile nel 2000.
Al tempo la piu' grande piattaforma semisommergibile del mondo, collegata a 21 pozzi estrattivi e a 5 di reinizione. Il petrolio finiva su una piccola unita' di stoccaggio, poi immesso in petroliera e mandato altrove; il gas invece veniva mandato a terra lungo un gasdotto di 176 chilometri di estensione.
Da P36 potevano essere processati fino ad un massimo di 180mila barili di petrolio e 7.2 milioni di metri cubi di gas al giorno. Nel mese di Maggio 2001, l'ultimo della sua vita produceva 84,000 barili e 1.3 milioni di gas.
Il campo Roncador, la casa e ora il cimitero di P36, invece si trova a 130km a nord est di Rio de Janeiro, nel giacimento ultraprofondo detto Campos Basin.
Tutto bene fino al 2001 quando due esplosioni destabilizzarono e che portarnono all'affondamento di P36.
Erano le 10 e mezza della sera del 14 Marzo 2001 quando iniziarono le operazioni di drenaggio di emergenza da una tanica usata per lo stoccaggio del petrolio. C'era stato un apparente insignificante incidente, e poi... voila' lo scoppio di mezzanotte.
Acqua e gas vennero rilasciati in atmosfera.
La piattaforma si incrino' verso il mare.
Un altra esplosione poco dopo.
Questa volta morirono in undici.
Ci fu un allagamento di vari comparti della piattaforma, e l'acqua del mare invase tutto.
La piattaforma si incrino' ancora, fino ad arrivare a 25 gradi.
Altra acqua, altra pendenza.
Nel frattempo erano arrivati i soccorsi. C'erano sulla piattaforma 175 persone. A parte le undici persone morte, tutte le altre furono salvate.
Si cerco' di recuperare la piattaforma in ogni modi possibile. Per esempio pomparono azotonei compartimenti allagati per scaricare l'acqua entrata. Niente da fare. In totale arrivarono qui 21 navi di emergenza che nulla poterono contro la forza di gravita' e di madre natura. Finalmente il giorno 20 Marzo 2001 la stessa fini' sommersa in mare. Il fondo era a 1,300 metri di profondita'.
Oltre alla piattaforma c'erano 9500 barili di petrolio a bordo, di cui circa 2000 finirono in mare il primo giorno.
Ci furono anche altre operazioni per cercare di disperdere il petrolio con sostanze chimiche ma alla fine i danni all'ambiente e alle persone furono ingenti.
Qui la lista di tutti i fallimenti della P36.
Gia' nel 1977 pero' avevano scoperto l'esistenza di uno strato di gas nel petrolio, che era fra l'altro di cattiva' qualita', con forte concentrazione di impurita', anche sulfuree.
Perche' racconto questa storia? Perche' ogni tanto e' bene ricordare queste cose, che i signori del petrolio dicono sempre che tutto sara' fatto in sicurezza finche' poi tanta sicurezza non c'e', perche' come sempre, basta un errore per far andare tutto storto. Il tutto in cambio di inquinamento, di riscaldamento globale, di mega-corporazioni che fanno il bello e il cattivo tempo.
Non sapevo di questa storia di P36 prima di adesso.
Chissa' quante altre storie simili perse nella stampa di altro tempo e di gente morta per soddisfare la nostra sete di petrolio.