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Sunday, August 5, 2018

Svezia: le fiamme dei cambiamenti climatici incendiano l'Artico










La cittadina di Jokkmokk in Lapponia e' in cima alla Svezia, ai confini con il circolo polare Artico.
Ha 3,100 residenti. 

E' estate, anche qui e che estate.

Le foreste sono arse, gli scorsi due mesi sono stati caldi, secchi, e tutta l'area pare un campo di battaglia.

Non ci sono abituati qui.

Di solito il reparto incendi ha solo tre impiegati a tempo pieno un gruppo di volontari. Di solito si occupano di incidenti stradali, o di corto circuiti. Qualche volta d'estate ci sono problemi di barbeque o di fulmini.

Non quest'anno.

Quest'anno i tre impiegati e tutti i volontari e i turisti messi assieme poco hanno potuto fare contro gli otto incendi in dodici giorni che hanno divorato le foreste boreali della Lapponia. Fumo e fiammate dappertutto. Pioggia neanche a sognarla. Renne confuse e morte. Hanno dovuto chiamare rinforzi dalle cittadine confinanti, membri dell'esercito. Sono arrivati elicotteri, bulldozer, scavatori.

In alcuni giorni ci sono state 130 persone all'opera.

Il capo della stazione si chiama Gunnar Lundström, dice di non ricordare mai una estate cosi problematica, con temperature sopra i 30 gradi centigradi. E' stato sveglio anche per 43 ore a cercare di capire come tenere la situazione sotto controllo. In un giorno hanno contato 44 incendi.  Hanno dovuto evacuare i residenti e sono stati vietati barbeque.

E' la stessa storia che si ripete, mutatis mutandis in Africa, in Siberia, California in Grecia, in Giappone, in Georgia. Ed il titolo della storia e': cambiamenti climatici. Il sottotitolo e': tutti noi.

Un tempo l'Artico era considerato una specie di roccaforte del clima: cioe' mai si sarebbe pensato che le temperature estreme avrebbero potuto interessare il Circolo Polare Artico.  Non e' cosi. Gli incendi divorano parti della Siberia, Groelandia, Norvegia.  Quest' ultima quest'anno ha visto tre volte gli incendi del 2017.

In Svezia in totale, ci sono stati giorni con fino a 70 incendi ciascuno, da nord a sud del paese. Ci sono state evacuazioni e richieste d'aiuto da altri paesi membri dell'UE. Sono arrivati aiuti dalla Francia che ha mandato soldati, dall'Italia 13 persone e Canadair, veivoli che mandano giu' acqua. Danimarca, Norvegia ed Estonia hanno mandato pompieri e materiale logistico. Aiuti e personale sono arrivati anche da Germania e Portogallo. La Turchia aveva promesso aiuti anche lei, ma a causa di condizioni meterologiche non favorevoli non sono potuti partire.

E' troppo presto per fare il conto dei danni, sia ecologici che economici, ma tutti puntano le dita verso i cambiamenti climatici. Mai si era vista una estate cosi in Svezia. Foreste perse, cibo per animali perso. E ne soffrira' per esempio l'industria del legno, inclusa l'IKEA.

Ci vorra' tempo. Le foreste impiegano 40-50 anni per crescere.

Perche' succede questo?

Gli scienziati dicono che le temperature sempre maggiori causano maggiore presenza in atmosfera di correnti calde, energetiche. Il loro impatto con le correnti piu' fredde porta a scariche elettriche, a fulmini e a incendi.

Finamente il giorno 30 Luglio e' arrivata la pioggia

In totale sono andati persi 19mila ettari.

Stanno ancora contando.





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