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Friday, August 10, 2018

Justin Trudeau approva oleodotto nel mare delle orche morenti















Trudeau che approva l'oleodotto, 29 Novembre 2016

Come non poteva esserci un petrol-risvolto in questa
storia di orche morte e di avidita' umana? 


 che non e' il caso di costruire un oleodotto nella casa delle orche in via di estinzione.

"The choice between pipelines and wind turbines is a false one,” 


Lui gioca a fare l'ambientalista.

Poi dice che occorre salvaguardare i propri mercati energetici
(cioe' il petrolio schifoso dell'Alberta) che porteranno la quasi
certa estinzione delle orche del Salish Sea.

Non e' tanto meglio di Trump, dunque.

Solo un po piu' ipocrita.


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Della storia della mamma orca J35 che da dieci giorni veglia sul cadavere della sua piccola morta, e cerca disperatamente di non farla affondare, anche adesso che il suo corpo e' in via di degradazione, abbiamo gia' parlato.

E' una storia che fa male al cuore, alla mente.
Specie perche' in ultima analisi la colpa di tutto questo siamo noi.

Come gia' raccontato, la popolazione di orche di questa specie, le southern resident killer whales, e' in declino. Restano 75 esemplari, e molte delle orche in eta' da procreazione non sono proprio sanissime; alcune sono sotto alimentate e sotto stress. In alcune si possono vedere le costole magre.

Il perche' e' stato gia' illustrato: mancanza di cibo, salmone nella fattispecie, il passaggio di navi nel Salish Sea, la loro casa, i rumori, l'inquinamento e in genere il degrato dell'habitat naturale delle orche.

Il salmone scompare per colpa dei cambiamenti climatici e degli allevamenti intensivi che indeboliscono la specie. L'inquinamento da materiale tossico nel mare le rende fra e specie piu' contaminate del pianeta.

Un altro duro colpo fu dato alla specie durante gli anni 1960 e 1970 quando molte orche vennero catturate e vendute ad acquari e a parchi divertimenti.

A tutto questo si aggiunge oggi l'idea malsana del primo ministro del Canada, Justin Trudeau che gioca a fare la parte del figo, ma che in realta' sul tema ambiente non e' che poi brilli troppo, come denuncia Greenpeace Canada. 

Il nostro amico-figo Trudeau ha infatti appena stanziato circa $4.5 miliardi per finanziare una estensione dell'oleodotto detto TMX, il Trans Mountain Express pipeline che attraversera' proprio il bel mezzo del Salish Sea, la casa delle orche

Il TMX e' un mega oleodotto che dovra' mandare il petrolio schifoso delle Tar Sands dell'Alberta, fatto essenzialmente di bitume, fino in British Columbia, in zona di mare, pronto per le esportazioni.

Verso la Cina? verso gli USA? non si sa, ma e' ovviamente tutto un affare di denaro.  L'oleodotto e' un progetto in partnership con un colosso texano dell'energia, Kinder Morgan.

Il TMX sara' lungo almeno 1000 chilometri, attraversera' ben 1300 fiumi e ruscelli nel suo percorso e arrivera' nel Salish Sea attorno a Vancouver. 

Si calcola che aumentera' il traffico marino di sette volte rispetto a quello che e' adesso e che portera' con se il passaggio di almeno altre 400 navi per il carico di petrolio, portando con se piu' inquinamento, piu' rumore, piu' disturbi alle orche.

E il rumore non e' cosa da niente, visto che interferira' con le comunicazioni delle orche le une con le altre, nella ricerca di quel poco cibo che resta.

E non sia mai che ci possa scappare una perdita di bitume!
Che ne sara' mai delle orche?

Interessante che alcuni degli enti canadesi chiamati in causa a pronunciarsi sull'oleodotto della Kinder Morgan, ammettono loro stessi che ci saranno "effetti avversi sulla popolazione di orche in zona".

Perche' Trudeau fa questo?

Approvare oleodotti che saranno un altro passo verso l'estinzione delle orche?

In una parola, il vile denaro.

Trudeau e' sotto pressione dal petrol-stato dell'Alberta. Uno stato la cui petrol-economia e' al collasso: disoccupazione in aumento in parallelo al declino dei prezzi dei petrolio. E' il prezzo da pagare quando una societa' decide di basarsi solo ed esclusivamente su una risorsa, in questo caso il petrolio.
Quando va su, tutti euforici, quando cala, tutto crolla.

Ovviamente avere un nuovo oleodotto significa piu' esportazioni e quindi, piu denaro per le casse dell'Alberta, appunto in crisi.

Dall'altro lato della lotta contro oleodotto, venti cittadine, 17 comunita' indigene, varie organizzazioni ambientali, alcune nate ad-hoc e tanti giovani che hanno protestato ad Ottawa, a Seattle, a Vancouver nel corso degli anni contro questo oleodotto ammazza-orche. 

Quello che sara' costruito e' una estensione di un oledotto che esiste gia'. Fu aperto nel 1953 e dal 1961 ha fatto registrare 82 perdite di bitume. Piu' di una 'anno.

Per tutta risposta Trudeau annuncio' lo stanziamento di un miliardo e mezzo di dollari canadesi per la prevenzione di disastri e circa 150 milioni per lo specifico caso di prevenzione di perdite a mare. Ma si sa, non si puo' mettere un prezzo a questi rischi.

La vera prevenzione e' non costruire oleodotti ed affini.

Il mondo puo' vivere senza altri oleodotti, e se proprio serve, si possono trovare alternative, ma le orche non possono traslocare.

Il Salish Sea e' la loro unica casa.

E fra l'altro, la legge federale del Canada impone di salvarle, visto che sono una specie a rischio di estinzione.

Caro Justin: e' veramente ingiusto tutto questo, i veri fighi stanno dalla parte dei piu' deboli -- delle balene e dei pescatori in questo caso -- e non dalla parte degli oleodotti.

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