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Saturday, August 25, 2018

I pesci perdono il senso dell'olfatto a causa dei cambiamenti climatici






Increases in carbon dioxide in the ocean 
have the potential to affect all fish species, 
including those that many people rely on for food and livelihood
Cosima Porteus, 
University of Exeter


Un nuovo studio mostra un altra faccia dei cambiamenti climatici sulla vita animale.

Questa volta i malcapitati sono i pesci.

La temperatura degli oceani aumenta, i coralli sbiancano, gli oceani diventano sempre piu' acidi, si indebolisce sempre piu' la consistenza delle conchiglie e dei corpi dei crostacei. In qualche caso i pesci migrano verso zone diverse dal loro habitat naturale, e nel corso di generazioni, diventano piu' piccoli.

Ma sul senso dell'olfatto poco si era studiato.

Pare irrilevante, ma il senso dell'olfatto e' molto importante per i pesci. Permette loro di cercare e trovare cibo, riconoscere pericoli, scappare dai predatori, cercare zone sicure, zone per la riproduzione ed anche comunicare fra loro. La visibilita' sottacqua e' infatti limitata e i pesci usano l'olfatto come senso principale di sopravvivenza.

Modificare la sensibilita' olfattiva dei pesci significa compromettere notevolmente la loro sopravvivenza, la loro riproduzione.

E in ultima analisi, compromettere l'industria della pesca, e le abitudini alimentari di comunita' che  di pesce vivono.

Lo studio in questione, che documenta gli effetti negativi degli aumenti di CO2 nei pesci, e' stato condotto da Cosima Porteus, della University of Exeter ed e' stato pubblicato in Nature Climate Change.

Funziona cosi: l'acqua del mare si combina con la CO2 per produrre acido carbinoico H2CO3, che rende l'acqua piu' acida.

Dai tempi della rivoluzione industriale ad oggi, i livelli di CO2 in oceano sono aumentati del 43% ed entro la fine del 2100 sono destinati ad aumentare di altre due volte e mezza.

La meta' della CO2 prodotta dagli uomini sopratutto a causa dell'uso smisurato di petrolio ed affini, e' finito nell'oceano abbassandone il PH, e dunque rendendolo piu' acido.

Cosima Porteus ha avviato la sua collaborazione con il Centre of Marine Sciences a Faro, Portogallo e con il Centre for Environment, Fisheries and Aquaculture Science nel Regno Unito ed ha studiato i comportamenti delle spigole in mare con varie concentrazioni di CO2.

Piu' acidiche le condizioni dell'acqua del mare, piu' la CO2 presente, meno i pesci rispondevano a situazioni di pericolo, come la presenza di predatori. Il che significa che non riuscivano ad avvertirne la vicinanza.

La risposta del senso olfattivo e' stata studiata misurando l'attivita' del nervo olfattivo dopo essere stato stimolato da acqua con concentrazioni variabili di CO2 fino ad arrivare alle concentrazioni di CO2 previste per la fine del secolo.

L'intento era di capire le conseguenze della CO2 sull'abilita' dei pesci di trovare cibo ed altri pesci, analizzando anche i livelli di bile, ed altri acidi intestinali, e cercando di capire come i recettori olfattivi dei pesci rispondevano alle molecole che li stimolano.

Il risultato?

Il senso dell'olfatto era dimezzato in efficenza se le concentrazioni di CO2 erano quelle previste per il 2100.

I ricercatori hanno trovato che alte concentrazioni di CO2 portano anche a cambiamenti genetici nel senso dell'olfatto, ma non in positivo.

Potrebbe essere infatti che i pesci rispondono a questo deficit nell'olfatto cambiando la propria genetica, nel corso di varie generazioni, per ottimizzare l'adattamento al nuovo habitat.

Per esempio, il numero di recettori olfattivi puo' aumentare nel corso di qualche generazione per compensare il diminuito senso dell'olfatto da ciascuno, oppure possono essere promosse delle varianti genetiche piu' sensibili.

Invece, tutto il contrario. L'espressione genetica dei recettori olfattivi era diminuita. Invece che compensare il senso dell'olfatto nei pesci studiati e' diventato peggiore.

Nello studio hanno usato le sogliole per la loro importanza commerciale, ma Cosima Porteus dice che secondo lei i risultati si applicano anche ad altre specie di pesce - salmone, merluzzo - e pure ai crostacei.

Nessuno puo' dire di non sapere; quello che manca, come sempre, e' l'azione concreta.






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