Un nuovo passo in avanti per le rinnovabili.
Una batteria dedicata per lo stoccaggio di energia eolica che arriva dal mare.
E' la prima volta che succede.
A realizzare questa batteria, quelli di Hywind Scotland che circa un anno fa hanno anche realizzato il primo sistema di energia eolica dal mare usando pale galleggianti, e non ancorate al fondo del mare.
Siamo a circa 15 km dalla costa dell'Aberdeenshire, e la batteria in questione si chiama Batwind. Grazie a questo sistema l'energia in eccesso da Hywind Scotland potra' essere stoccata ed usata quando la domanda e' maggiore della generazione.
Batwind potra' stoccare fino a 1.2 megawatt di energia.
E' stata realizzata da due gruppi, Masdar e Equinor.
La Equinox, ex Statoil, e' la ditta nazionale di petrolio norvegese e controlla il progetto al 75%.
Masdar invece e' una ditta di rinnovabili con sede negli Emirati Arabi, nota anche come Abu Dhabi Future Energy Company. Controlla il restante 25% del progetto.
Ad installare Batwind invece e' stata una ditta tedesco-americana chiamata Younicos, specializzata in sistemi di stoccaggio energetico.
A suo tempo, Equinor/Statoil disse che lo sviluppo di questa batteria faceva parte della loro strategia di gradulamente transizionare dal petrolio alle rinnovabili, anche se, come sempre non si deve mai credere ai proclami dei petrolieri perche' a loro interessa solo il vile denaro.
Perche' questo e' un grande passo in avanti?
Perche' la generazione di energia dal sole e dal vento e' sempre soggetta alle presenza o meno delle nuvole, all'alternarsi del giorno e della notte, alle condizioni metereologiche. E anche se la rete in qualche modo puo' aiutare a distribuire l'energia in eccesso, e' innegabile che poter "conservare" l'energia per il futuro rendera' le cose sempre piu' efficenti.
I limiti attuali dello stoccaggio sono anche il principale cavallo di battaglia di quelli che dicono che "non si puo'" e che siamo condannati a trivellare per sempre.
Batwind si trova su terraferma, in localita' Peterhead che e' connessa alla rete della Scozia, e in questo momento ci sono dei test per aiutare a programmare il sistema su quando l'energia andra' stoccata in sito e quando invece dovra' essere mandata alla rete.
Oltre alla tecnologia c'e' stato anche da mettere a punto il software associato, in modo da azionare la batteria in modo dinamico, in dipendenza dai tanti input esterni, domanda, condizioni meteo e cosi via.
E cosa e' successo a Hywind Scotland, 30 Megawatt, da quando e' stata accesa ad Ottobre 2017?
Ricordiamo che Hywind e' eccezionale perche' installata in mare aperto, lontana dalla riva dove il vento e' piu' forte e dove la generazione di energia maggiore. La sua esistenza e' appunto al fatto di essere una struttura galleggiante e di non necessitare di ancoraggi al fondo del mare che a queste distanze della costa diventano economicamente svantaggiose.
Beh, a Hywind Scotland le cose vanno meglio di quanto si potesse pensare.
Durante i mesi invernali, di solito la resa degli impianti eolici non e' ottimale, e questo a causa di tempeste, ondate e altri fattori metereologici che ne limitano la resa. La media e' del 40-60% del potenziale durante i mesi cha vanno da Novembre a Gennaio.
Hywind Scotland invece e' riuscita ad andare al 65% del suo potenziale lo scorso inverno, migliorando la resa rispetto alla media. Questo grazie ai vari test fatti prima dell'installazione che hanno permesso di mettere a punto speciali tecniche per far funzionare Hywind Scotland anche in condizioni estreme.
A regime, il complesso e' in grado di generare elettricita' per 20mila case.
Adesso questa elettricita' si puo' anche stoccare.
Io non so se ci rendiamo conto di quale strumento bellissimo ed affascinante sia la mente umana, ma tutti questi progressi sono grazie all'intelligenza dell'uomo. Pochi sono gli ostacoli che davvero non possiamo superare se lo vogliamo davvero.
E quindi, questa benedetta transizione ad un mondo fossil fuel free e' possiibile, basta solo volerlo e non dare retta ai piagnistei di petrolieri e politici pagati per mantenere lo status quo.
Una batteria dedicata per lo stoccaggio di energia eolica che arriva dal mare.
E' la prima volta che succede.
A realizzare questa batteria, quelli di Hywind Scotland che circa un anno fa hanno anche realizzato il primo sistema di energia eolica dal mare usando pale galleggianti, e non ancorate al fondo del mare.
Siamo a circa 15 km dalla costa dell'Aberdeenshire, e la batteria in questione si chiama Batwind. Grazie a questo sistema l'energia in eccesso da Hywind Scotland potra' essere stoccata ed usata quando la domanda e' maggiore della generazione.
Batwind potra' stoccare fino a 1.2 megawatt di energia.
E' stata realizzata da due gruppi, Masdar e Equinor.
La Equinox, ex Statoil, e' la ditta nazionale di petrolio norvegese e controlla il progetto al 75%.
Masdar invece e' una ditta di rinnovabili con sede negli Emirati Arabi, nota anche come Abu Dhabi Future Energy Company. Controlla il restante 25% del progetto.
Ad installare Batwind invece e' stata una ditta tedesco-americana chiamata Younicos, specializzata in sistemi di stoccaggio energetico.
A suo tempo, Equinor/Statoil disse che lo sviluppo di questa batteria faceva parte della loro strategia di gradulamente transizionare dal petrolio alle rinnovabili, anche se, come sempre non si deve mai credere ai proclami dei petrolieri perche' a loro interessa solo il vile denaro.
Perche' questo e' un grande passo in avanti?
Perche' la generazione di energia dal sole e dal vento e' sempre soggetta alle presenza o meno delle nuvole, all'alternarsi del giorno e della notte, alle condizioni metereologiche. E anche se la rete in qualche modo puo' aiutare a distribuire l'energia in eccesso, e' innegabile che poter "conservare" l'energia per il futuro rendera' le cose sempre piu' efficenti.
I limiti attuali dello stoccaggio sono anche il principale cavallo di battaglia di quelli che dicono che "non si puo'" e che siamo condannati a trivellare per sempre.
Batwind si trova su terraferma, in localita' Peterhead che e' connessa alla rete della Scozia, e in questo momento ci sono dei test per aiutare a programmare il sistema su quando l'energia andra' stoccata in sito e quando invece dovra' essere mandata alla rete.
Oltre alla tecnologia c'e' stato anche da mettere a punto il software associato, in modo da azionare la batteria in modo dinamico, in dipendenza dai tanti input esterni, domanda, condizioni meteo e cosi via.
E cosa e' successo a Hywind Scotland, 30 Megawatt, da quando e' stata accesa ad Ottobre 2017?
Ricordiamo che Hywind e' eccezionale perche' installata in mare aperto, lontana dalla riva dove il vento e' piu' forte e dove la generazione di energia maggiore. La sua esistenza e' appunto al fatto di essere una struttura galleggiante e di non necessitare di ancoraggi al fondo del mare che a queste distanze della costa diventano economicamente svantaggiose.
Beh, a Hywind Scotland le cose vanno meglio di quanto si potesse pensare.
Durante i mesi invernali, di solito la resa degli impianti eolici non e' ottimale, e questo a causa di tempeste, ondate e altri fattori metereologici che ne limitano la resa. La media e' del 40-60% del potenziale durante i mesi cha vanno da Novembre a Gennaio.
Hywind Scotland invece e' riuscita ad andare al 65% del suo potenziale lo scorso inverno, migliorando la resa rispetto alla media. Questo grazie ai vari test fatti prima dell'installazione che hanno permesso di mettere a punto speciali tecniche per far funzionare Hywind Scotland anche in condizioni estreme.
A regime, il complesso e' in grado di generare elettricita' per 20mila case.
Adesso questa elettricita' si puo' anche stoccare.
Io non so se ci rendiamo conto di quale strumento bellissimo ed affascinante sia la mente umana, ma tutti questi progressi sono grazie all'intelligenza dell'uomo. Pochi sono gli ostacoli che davvero non possiamo superare se lo vogliamo davvero.
E quindi, questa benedetta transizione ad un mondo fossil fuel free e' possiibile, basta solo volerlo e non dare retta ai piagnistei di petrolieri e politici pagati per mantenere lo status quo.