Inia Araguaiaensis -- delfino rosa
Potamotrygon limai - razza con celle esagonali
Zimmerius chicomendesi -- uccello il cui nome e' in onore di
Chico
Mendes, ambientalista del Brasile
Nystalus obamai -- uccello il cui nome e' in onore di Barack Obama
Plecturocebus miltoni -- scimmia dalla coda arancione
primatologo e veterniario del Brasile
Marechal Cândido Rondon, antropologo ed esploratore
Tolmomyias sucunduri -- uccello scoperto nella regione
Sucunduri, in un area protetta
Sucunduri, in un area protetta
381. Una specie nuova ogni due giorni!
Fra queste scoperte recenti, un delfino fluviale rosa, una scimmia con la coda arancione, una razza con la pelle a nido d'ape, un uccello tropicale chiamato in onore di Obama (Nystalus obamai).
E' un tasso straordinario di scoperta, che mostra quanto poco sappiamo del nostro pianeta, quanta ricca sia la nostra biodiversita' e quanto abbiamo ancora da imparare.
Tutto questo mentre la foresta Amazzonica viene distrutta dalla nostra avidita', senza che neanche ce ne rendiamo conto.
Il rapporto sulle nuove scoperte arriva dal Mamiraua' Institute for Sustainable Development ed elenca per la precisione 216 piante, 93 pesci, 32 anfibi, 20 mammiferi, 19 rettili ed un uccello.
Le annate 2014-2015 sono state straordinarie, ma non e' che negli anni precedenti non si scoprisse niente, anzi, lo stesso gruppo riporta che fra il 1999 e il 2013, il tasso di specie nuove scoperte e' stato di circa 110 animali o piante l'anno.
Cioe' se mettiamo tutto assieme, fra il 1999 e il 2015, in sedici anni sono state scoperte piu' di duemila specie animali e vegetali nuove.
Duemila!!
L'Amazzonia contiene circa un terzo delle foreste tropicali rimaste sul pianeta, nonostante rappresenti l'uno per cento della superficie terrestre.
Ci sono qui il 10% di tutte le piante (note!) sul pianeta.
Si stima che adesso conosciamo solo il 20% di tutte le piante sulla terra e che il restante 80% e' ancora ignoto.
Come mai tutte queste specie arrivano dall'Amazzonia? Perche' a causa della sua grandezza e' difficile penetrarla tutta, e a causa della sua ricchezza, anche addentrarsi in zone poco distanti dai centri e dai fiumi principali gia' porta ad enormi scoperte. E infatti, la maggior parte di quello che sappiamo si trova vicino alle zone piu' antropizzate e/o trafficate, come appunto strade e fiumi navigabili. Altre invece arrivano dalle poche zone ufficiali di studio dentro la foresta.
E quindi ogni volta che ci si addentra in posti remoti, si scoprono le meraviglie della natura. Dopotutto non e' un mistero che qui ci siano ancora comunita' di umani mai contattate dalla nostra civilta'.
Nel frattempo il tasso di estinzione causato dall'uomo e' di circa mille-diecimila volte in piu' rispetto al tasso naturale. Cioe' per colpa nostra, le specie scompaiono mille-diecimila volte piu' in fretta di quanto madre natura abbia inteso.
Ricardo Mello e' il coordinatore del programma del WWF per la "ri-scoperta" dell'Amazzonia in Brasile e dice che nonostante la scarsita' di risorse nuove specie continuano a venire alla luce con cosi tanta frequenza. Questo vuol dire che davvero i segreti e la ricchezza dell'Amazzonia sono straordinari.
Che fare di tutta questa nuova conoscenza?
Proteggerla, certo!
Non e' accettabile continuare a disboscare, disboscare, trivellare, abbattere, scavare senza neanche sapere cosa si sta uccidendo. La biodiversita' va protetta e studiata, per amore della conoscenza, del creato ma anche perche' queste specie potrebbero darci nuove idee per cure di malattie o per alimentazione futura.
Il primo passo e' sempre la conoscenza, e la popolarizzazione in modo che possano essere presi passi adeguati per la conservazione. Credo sia imporante che noi tutti capiamo quanto vitale sia la foresta amazzonica, e quanto prezioso sia in realta' il nostro pianeta tutto, in modo da poterci scandalizzare ogni volta che sentiamo notizie traumatiche per lo sfruttamento scellerato della natura. E se distruggiamo l'Amazzonia, con tutta questa ricchezza e bellezza, figuriamoci con quanta non-chalance distruggiamo terre e foreste meno famose e meno spettacolari.
Ecco, sono davvero numeri sbalorditivi.
Duemila nuove specie scoperte in sedici anni.
Dalla sola foresta amazzonica.
Credo che abbiamo il dovere di proteggere cosi tanta bellezza e di dover essere grati del fatto che ne siamo consci.