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Tuesday, March 25, 2008

Trivellazioni marine


Non facciamo a tempo ad imparare i danni provocati dalle raffinierie, che gia' dobbiamo preoccuparci di altri guai. La centrale a turbogas di Gissi di cui parla Danilo qui e ora le trivellazioni esplorative in mare. Non so come siano queste piattaforme che hanno installato in acqua a San Vito e all'Acquabella di Ortona (ne fate delle foto?) ma questo e' quello che leggo sulle trivellazioni marine:

La maggiore fonte di inquinamento causato dalle trivellazioni marine e' a causa degli scarti operativi. Per potere trivellare nel mare, ed altrove, le compagnie petrolifere hanno bisogno di
speciali "fluidi e fanghi perforanti", drilling fluids and muds in inglese (e che potrebbero sembrare anche queste altre arme di Mazinga Zeta). Queste sostanze servono per guidare il processo di perforamento.

Ad esempio, come si fa a riportare in superficie le particelle di roccia tagliata mentre si fanno i buchi? La gravita' tenderebbe a farli restare sottoterra, ma il fluido perforante immesso nel pozzo riporta in superficie il materiale roccioso. E' come se ci fosse una sorta di forte getto di acqua che trascina con se dei sassolini se la velocita' e la densita' del fluido sono sufficientemente forti. A volte questi fanghi e fluidi vengono usati per pulire i pozzi, per lubrificarli, per controllarne la pressione e la forma, per facilitare la cementificazione, o per sigillare formazioni porose indesiderate mentre si trivella.

Di questi fanghi e fluidi non si conosce la composizione chimica esatta, ogni compagnia ha la propria ed e' un po' come una ricetta che viene modificata nel tempo e a seconda delle diverse
esigenze di ciascun pozzo. Le compagnie petrolifere tengono segrete le proprie formule di morte, quello che pero' si sa e' che questi fanghi sono TOSSICI, e difficili da smaltire in modo sano. Lasciano traccie di cadmio, cromo, bario, arsenico, mercurio, piombo, zinco e rame, e molte di queste sostanze sono nocive e finiscono nei corpi dei pesci, e di quelli che li mangiano.

I fluidi perforanti infatti, quando usati offshore, sono spesso riversati nel mare dopo l'uso, lo fa di routine non solo l'ENI ma tutta l'industria petrolifera. Anche nella loro varieta' meno inquinante contengono sostanze nocive e possono disperdersi nel mare per molti chilometri. In Canada un pozzo esplorativo marino emise bario che pote' essere registrato in forti dosi a 65 km ad est e a 35 km a ovest (la differenza e' dovuta alle correnti marine). Le acque di risulta delle trivellazioni marine, rigettate in mare, sono stimate essere la causa del 30% dell'inquinamento petrolifero del Mare del Nord. Da alcuni studi preliminari, le sostanze tossiche rilasciate dai pozzi marini hanno cambiato il ciclo riproduttivo dei pesci della Norvegia, un po come a Cordoba, in Alaska.

Durante le fasi di esplorazione marine, siccome il mare non ha diritti, spesso vengono effettuati dei test che non si farebbero sulla terraferma e che coinvolgono bruciamenti di gas. A volte il gas viene bruciato se ci sono dei malfunzionamenti o per separarlo dal petrolio. Questi bruciamenti emettono solfati (fra cui H2S e SO2 causando danni alla respirazione), benzene (cancerogeno), toluene (problemi riproduttivi). Dalle piattaforme petrolifere queste sostanze possono viaggiare nell'aria fino a 300 km in condizione di vento favorevole.

Incidenti durante le perforazioni sono possibilissimi. L'ENI stessa ne ha causato uno in Alaska nel 2007, quando circa diecimila litri di questi fanghi perforanti vennero rilasciati nell'ambiente. La fotografia di cui sopra ne e' appunto il risultato.


Non c'e' niente piu' da dire, mentre scrivo mi si inumidiscono gli occhi. Chiunque abbia preso queste decisioni di morte ha solo da vergognarsi. E non mi si venga a dire il progresso, il petrolio. Questo tempo e' passato. Dov'e' il progresso alternativo? Perche' dobbiamo essere sempre gli ultimi? Perche' in California il mare e' dei surfisti e non dei pozzi? Ma e' cosi' difficile capire che l'ENI e' come un lento cancro che si insinua dove puo' se gli si da corda? Cosa credete che succedera' se il petrolio c'e' nel nostro mare? Pensate che l'ENI lo tenga li per abbellimento o che le petroliere sono la stessa cosa delle navi crociera? Ora siccome devono prendersi una tregua elettorale sulla terraferma e a causa della legge regionale del 4 Marzo, passano ad attaccare il mare. Io spero solo che non ci trovino niente, perche' se il petrolio c'e' la vita da noi cambiera' per davvero.

Fonti:

Oil Free Coast, Stato dell'Alaska,Wikipedia

24 comments:

Anonymous said...

via i velENI da ortona

james e ursula said...

questa notte non ho dormito, le piattaforme le vedo e mi danno un angoscia!!
non è possibile, quando finirà questo incubo!!!
sono delusa, delusa, delusa!!
dobbiamo fare qualcosa non possiamo rimanere a guardare, RAGAZZI!!!!

Anonymous said...

Lo sto sostenendo da tempo, purtroppo...in questo momento, mentre la Confindustria attacca il "fermo biologico" imposto sulla terraferma, gli inquinatori di professione stanno dando l'assalto al nostro mare....Dove sono i gommoni di Greenpeace? Possibile che abbiano relegato tutta la loro energia alle balene (che pur meritano rispetto?).
Diceva Baudelaire: "Uomo libero, sempre caro sarà a te il mare..."
NESTORE

Anonymous said...

autorizzazioni alla ricerca petrolifera in Adriatico Centrale
Non so nemmeno se il file acrobat e' recente, ma da' l'idea del tutto:

http://www.minambiente.it/moduli/output_immagine.php?id=1450

Questi 2 links parlano della situazione delle coste d'Abruzzo anche in rapporto ai corsi d'acqua regionali
(notate Ortona, e' importante):

http://www.ministerosalute.it/balneazione/risultatoProvincia.jsp?CodProv=069
oppure:
http://www.ministerosalute.it/balneazione/risultatoRegione.jsp?CodReg=130
non so quale e' piu' recente, ma questa situazione si porta avanti da decenni.

questi link mi piacciono:

www.savethewaves.org.

www.seashepherd.org

www.surfrider.org

e pure il rapporto "mare monstrum" di legambiente e' interessante. quello 07 non ancora e' on line, si puo' comprare, ma infos si possono trovare al sito di legambiente.

Per come la vedo io,
"chisciabbenedetturtonestumare belleellariaccuscifine" NON E' PIU' VERO DA DECENNI, e nemmeno l'appellativo ARVE "Abruzzo Regione Verde d'Europa" significa piu' niente (o quasi). Bussi a parte, giorni fa ero a casa di pastori di capre a Pacentro, e vi assicuro che pure i pastori si sentono specie in via d'estinzione, dentro al Parco Nazionale della Majella. Dicevano: "salviamo il lupo, salviamo l'orso, salviamo la lince, daccordo.
ma noi come czzo facciamo a salvarci??????".

Qua, o si inizia a credere e a valorizzare FATTIVAMENTE la Costa e la risorsa Territorio, con progetti programmi cifre risposte occupazionali investimenti e battaglie popolari, o si inizia a progettare il sistema Abruzzo Costiero in maniera convinta e concreta, oppure e' tutto finito, papale papale, perche' E' GIA' STATO QUASI TUTTO SCRITTO.

il punto nodale e' uno:
il Parco della Costa Teatina.
scontato dirlo, mi va di ribadire.

Mo': sono state fatte battaglie petizioni azioni e quant'altro per il parco della costa, negli anni.
Mentre la politica non ancora riesce nemmeno a perimetrarlo, sto' parco.

Una conferenza con tutti i sindaci e le associazioni della costa, ad Ortona, a tema: "la Costa teatina".
voi mi dite:
"ma Ortona non ha MAI parlato del progetto parco",
oppure
"ma e ortona non ha nemmeno una sala conferenze adeguata!!!".
czzo, e' squallidamente vero.
Ma ortona e' il paese piu' grande della costa teatina.
o si mette avanti ortona, o ortona si fa promotore del progetto di recupero, oppure manca un tassello fondamentale per qualunque sviluppo, purtroppo.
La ciclabile?
Daccordo, e' spettacolare.
Ma un filobus che accompagni visitatori lungo il vecchio tracciato ferroviario, concomitante alla ciclabile, almeno in estate, interesserebbe? Rendere la costa FRIUBILE ai piu', ai Visitatori, garantendo accesso pubblico DA SOTTO, DAL VECCHIO TRACCIATO (e non soltanto dalla ss16) alle spiaggette alle calette e ai trabocchi, potrebbe interessare come strumento di crescita territoriale?

Qua si deve trovare una soluzione per rendere NEI FATTI la Costa un bene collettivo.
la CONNETTIVITA' aiuta, ci credo, almeno quanto la FRUIBILITA'.

Se interessa, si puo' fare (si puo' fare...) una conferenza interpellando tutti gli interessati, sindaci associazioni imprenditori cittadini e quant'altro, presentando un progetto di rilancio per la costa (tipo sto' czzo di filobus).

Un progetto congiunto, a firma di tutte le associazioni, FATTIBILE ECONOMICO E FUNZIONALE ALLA CRESCITA.
vi ripeto: la ciclabile piace, tantissimo, e' un sogno bellissimo, ma e' troppo poco, a mio modesto modo di vedere.
a Fossacesia (anzi, un po' prima, dove sta "lo Sceriffo" e il ristorante "Da Gino") una ciclabile GIA' esiste, vero?
Ha aiutato la crescita, secondo voi?

ci vuole qualcosa che renda la costa APERTA ai Visitatori: un filobus costa poco, non inquina, rende fruibile NEI FATTI la costa ("prima fermata: Acquabella..."), aiuta a DIFENDERE la costa (a raccogliere munnezza, ad esempio),stimola gli investimenti mirati e le ricadute occupazionali, e aiuta a diffondere la parola "Abruzzo Costiero" nel mondo.
Agli architetti, agli ingegneri, a chi ha' nei fatti le possibilita' e le capacita' professionali, perche' non fate un progetto sostenibile e a COSTI ULTRACONTENUTI per rendere la costa FRUIBILE????
un progetto da presentare alla ipotetica conferenza, e da far conoscere alla popolazione a mezzo stampa e internet.
perfavore, la ciclabile e' splendida, ma e' poco, e soprattutto per quei porci che ci comandano e' poco appetibile...

saluti

Abruzzifornia

Anonymous said...

Dottoressa, non e' una critica.
Il mare non e' dei surfers, in California.
il Mare E' delle forme di vita che lo popolano, lo vivono, lo abitano.
Pesci kelp squali e surfers, alla stessa maniera, fruitori di una risorsa vitale.
E in California questa priorita' di valori e' stata capita e attuata tantissimi anni fa, grazie a Dio.

Anonymous said...

Cara Maria Rita,
questi criminali se non riescono a realizzare il centro oli sulla terraferma, avveleneranno comunque il mare, così da ostacolare tutti i bei progetti nei sogni dei giovani ortonesi. Lo faranno, sono vendicativi e cattivi. Per quanto riguarda una possibile tecnologia di trattamento dei rifiuti solidi urbani fai un salto su www.pyromex.it


walter

Anonymous said...

MALEDETTI, VOI E I SOLDI CHE VI HANNO ACCECATI !!!

SAREI MOLTO CURIOSO DI SAPERE CHE NE PENSANO I PESCATORI SIA DI QUESTE ISOLE FERROSE SIA DEL RIGASSIFICATORE CHE ALLO STATO DELL'ARTE E VISTA LA SPREGIUDICATEZZA DI QUESTE "MER......AVIGLIOSE" PERSONCINE VORRANNO RIFILARCI ! IMMAGINO CHE BUON SAPORE AVRANNO LE VONGOLE, LE COZZE E TUTTO IL PESCATO DEL NOSTRO MARE ( DA NAPOLI NESSUNO VUOLE PIU' LE MOZZARELLE DI BUFALA....VI DICE QUALCOSA QUESTO?? )

VERGOGNA NEI SECOLI DEI SECOLI. FACCENDIERI, ARRAFFONI SEMINATORI DI MORTE E MALATTIE ........ VI POSSO ASSICURARE CHE NEI NOSTRI TERRITORI CRESCERANNO A DISMISURA IN BREVISSIMO TEMPO I CASI DI DEPRESSIONE....E TUTTO QUELLO CHE NE CONSEGUE .... NON ULTIMO I SUICIDI..... E LA CHIESA SONNECCHIA....... VERGOGNA ANCORA...... CULTORI DI ANIME DA UN LATO CHE FANNO L'OCCHIOLINO AI FAUTORI DEL TURISMO RELIGIOSO PARAVENTO DEI POTENTI E PREPOTENTI ( MA LORO NON SONO LEGATI AI BENI TERRENI NOOOOOOOOO !.
GIA' A CHI FREGA CHE LE PERSONE CHE FINO A QUESTO EVENTO MISERRIMO, SCHIFOSO, LURIDO, ERANO FELICI CON I LORO FIGLI E CON I LORO FAMILIARI, OGGI NO! OGGI E' TUTTO CAMBIATO PER COLPA GRAVE DI POCHI VIGLIACCHI SIAMO SEMPRE PIU' SULL'ORLO DEL BARATRO PSICOLOGICO, VEDIAMO TUTTO NERO, DIFFIDIAMO DI TUTTI.....CAZZOOOOO NON E' VITA QUESTA!!!
CI STATE UCCIDENDO LENTAMENTE MA NON VE LA DAREMO VINTA SIATENE CONSAPEVOLI LOTTEREMO FINO ALLA FINE !!!!!!!
SAPPIATE POLITICANTI CHE PENSATE SOLO A VOI STESSI, AI VOSTRI INTERESSI PERSONALI, CHE ANCHE DOPO AVER LASCIATO LA NOSTRA TERRA PER ALTRE TERRE NON INQUINATE, LA COLPA DI QUESTE VOSTRE AZIONI, RICADRANNO SU DI VOI E SUI VOSTRI FIGLI NON POTRETE SCAPPARE DAVANTI AI DISASTRI CHE STATE PERMETTENDO APRITE GLI OCCHI FINCHE' SIETE IN TEMPO. SinceraMente IL MIO NON E' DELIRIO, LO SO CHE QUESTO DIRETE PUR DI NON AMMETTERE L'EVIDENZA DEI FATTI OSSIA LA MERCIFICAZIONE DELLE NOSTRE VITE E LA SVENDITA DELLA NOSTRA AMATA REGIONE. NON SONO NE' PAZZO, NE' DELIRANTE, SONO SOLO UN PADRE DI FAMIGLIA CHE NON VUOLE E NON PUO' A CAUSA VOSTRA, MALEDIRE IL MOMENTO IN CUI HA FORTEMENTE DESIDERATO DEI FIGLI, DARO' IL SANGUE PER DIFENDERLI E SAPPIATE CHE NON SONO SOLO, SIAMO TANTISSIMI E VE NE ACCORGERETE ! CHIEDIAMO SEMPRE CHE APRIATE GLI OCCHI I SOLDI NON VI MANCANO ......... FERMATELIIIIIIIIIIIII
VOI CHE POTETE ! VICEVERSA SARA' INEVITABILE UNA RIVOLTA POPOLARE.

SinceraMente.

fabrizia said...

Maria Rita, la tua capacità informativa è geniale, anche su temi complessi vai come un siluro.
COMPLIMENTI.
Cosa fare:
un comunicato stampa prendendo le tue riflessioni con il cappello di Emergenza Ambiente-ci sono 60 associazioni- e questo comparto è stato all'unanimità accettato come una delle grandi emergenze, insieme all'acqua e ai fiumi.
Per capirci Maria Rita D'Orsogna è la proponente a nome di EAA.
Quindi se riesci a stringere il tutto in 10 righe A4, altrimenti la stampa taglia a casaccio e male.
Se non puoi lo facciamo fare a Roberta Mancinelli giornalista, bravissima in questo-la conosci ECOVIE Lanciano-
Costa Teatina:
i sindaci sono troppo impegnati a distruggerla, per ignoranza e altro, infatti non hanno fiatato quando è uscita la legge fogna-andate a prima da noi c'è il comunicato-, e continuano a costruire in assenza di servizi: fogna depuratori ecc-, non chè distruggendo quello che anche la costituzione Italiana dice di difendere e l'Europa, con la convenzione di Firenze del 2000: il Paesaggio, normata quest'ultima in Italia nel 2008, come sempre tra gli ultimi.
Il problema dei pastori e dei lupi è emblematico di una visione settoriale che non crea per incompetenza e mere visioni lobbystiche, quel circuito sinergico tra le tipicità-lupi, pastori, costa ecc- che creano benessere diffuso, poichè richiestissime dal mercato globale .
L'Abruzzo è solo in Abruzzo e se lo facciamo diventare un po' Cina, India ecc., diventerà solo una delle tante colonie di sfigati depressi come ben scrive Sinceramente.
Un abbraccio, grazie Maria Rita
Fabrizia

Anonymous said...

Ciao Fabrizia,
sono quello che ha scritto del filobus.
Capperi, a me sembra una soluzione possibile, ma vorrei ascoltare opinioni a riguardo, e il blog di Mariarita e quello di abruzzono-triv sono delle ottime piattaforme di discussione.
Per intenderci: non sono nessuno, ma vorrei chiederti una opinione su questa proposta, dato che conosci la situazione associativa per l'ambiente d'Abruzzo sicuramente meglio di me.
Fammi sapere -davvero, lo dico senza sarcasmo- se puo' essere interessante come percorso.
Saluti
Abruzzifornia

Anonymous said...

Si. vorrei sapere anch'io che ne pensate dell'idea filobus, di un "modello 5 terre" riadattato sulla costa teatina.
Bisogna cercare di capire quale futuro ci aspetta per la Costa dei Trabocchi.
Proposte di perimetrazione, promesse per la ciclabile, qua i ritardi sono criminali e interessati, perche' da parte delle amministrazioni c'e' altro a cui pensare.
Capire cosa si e' programmato per questa costa, e perche' si continua a posticipare qualunque decisione FATTUALE capace di rendere CENTRALE E VINCOLATA la costa dei trabocchi.
perche', se diventasse centrale la costa teatina nei piani di sviluppo regionali, tutto il resto
(dal centro oli ai pozzi off shore) verrebbe messo in secondo piano.
Capire cosa diventera' la costa Teatina, e cosa dovremo aspettarci per il porto di Ortona, significa capire il futuro dell'Abruzzo.

la legge fogna: l'ennesima vergogna.
Purtroppo, un motivo per il quale e' stata approvata, e' che tutti i fiumi e i corsi d'acqua d'Italia avrebbero dovuto ottenere nel 2008 lo stato di "sufficienza", in una scala di parametri da 1 a 5.
Siccome per i fiumi abruzzesi non e' stato fatto NIENTE, ad esempio per il depuratore Abruzzini sul fiume Moro (un depuratore fatto 30 anni fa per saltire rifiuti civili, ma che da 30 anni tratta i rifiuti industriali di tutta l'area) per evitare sanzioni ulteriori hanno "semplicemente" alzato i parametri.
e' Vero?
davvero, mi fate apere se una proposta filobus e' possibile, o se si tratta solo di una emerita cretinata?
saluti
Mario

Anonymous said...

tutto si può fare se c'è la volonta ...mario...!


a ortona sai bene che vogliono fare il centro oli e il parco attaccati....vuoi che non si possa fare un filobus?

Anonymous said...

Si, verissimo, ci vuole la volonta', e un sacco di persone impegnato su un fronte e una proposta comune.
come per il centro oli, tante persone, un solo intento.
Scusate se mi appendo, come si dice, ma vorrei sapere se questa storia della filovia potrebbe aiutare a smuovere la situaziione e a rendere la costa effettivamente fruibile.
Mi piacerebbe apere cosa ne pensa l'associazionismo abruzzese (daccordo, siamo su un blog, e nessuno puo' parlare a nome di tutti, ma fabrizia ad esempio sembra davvero informata sull'argomento, e' una opinione importante).
Saluti

Anonymous said...

it.wikipedia.org/wiki/Parco_Nazionale_delle_Cinque_Terre

Un sogno.
sostituire alle parole in blu nella Pagina wikipedia parole come "abruzzo", "trabocchi", "vallevo", "aderci", Moro"...
Ciao

maria rita said...

lunga la costa ovest del canada c'e' una MORATORIA NAZIONALE sulle trivellazioni offshore. noi dormiamo invece.

a chi dobbiamo rompere le scatole adesso? chi ha deciso questo?

Fabrizia, oggi e' una giornata lavorativa abbastanza di fuoco per me - posso scriverti le cose di cui hai bisogno stasera (per me) domattina per te. Intanto leggi qui:


http://www.oilfreecoast.org/faqs/index.html

ci sono tutta una serie di domande e risposte sulle trivellazioni in mare, fatte da uno studio canadese.
le mie dieci righe saranno basate su queste osservazioni.

cerchiamo di capire bene che possiamo fare. Il sindaco di San Vito che c'ha da dire in proposito?
Ma non c'hanno pure la bandiera blu? E i ristoranti della citta'?

Il filobus alla 5-terre, perfetto. Il fiume Moro si deve pulire. E' vero il mare in California e' della gente (questo intendevo per surfisti, scusa). Altre osservazioni stasera. Ciao!

Anonymous said...

Sono Abruzzifornia.
Ma quale scusa, ci mancherebbe!!!
Intendevo che il Mare e' delle persone cosi'come degli animali e delle piante che lo abitano, questo e' il risultato legislativo ottenuto in California: che le balene gli squali e le foche hanno gli stessi diritti delle persone, nel Mare.
in Abruzzo, significa che parco costiero (antropizzato, connubio millenario e virtuoso tra uomo e natura)
si aggiunge al parco marino (unico e ancora pieno di vita e biodiversita' -e' ancora PIENO di delfini!!!!!!).

Parco costiero collegato con la Majella Parco Nazionale + riserva Marina, da ortona a vasto, larga chesso', 5 miglia nautiche.

Poi voglio vedere se possono fare richerche a 2 miglia nautiche davanti all'Acquabella o a Casalbordino!!!!!!

fabrizia said...

lFilobus idea, Parco ecc :
premesso che siamo in mano su svariati livelli a chi non saprebbe neanche gestire il rifornimento della carta igienica per i bagni comunali e quindi se parliamo a questi del nuovo modo di concepire i parchi non tanto perchè isole incontaminate-e la costa non lo è- ma come reti ecologiche o sistemi di continuità ambientale “road ecology”: corridoi di collegamento biologico tra i diversi ambiti naturali protetti :costa costa e costa montagna, vedi progg. APE; i nostri interlocutori strabuzzerebbero gli occhi, come hanno già fatto e risponderebbero pensiamo alla pista ciclabile-Fossacesia-, perchè di fatto non scombussolerebbe la loro pianificazione territoriale di bassa lega.
La costa insomma non vogliono farla entrare dentro una visione moderna, il Parco non lo faranno mai se la regione aspetta i sindaci della costa, quest'ultimi continuano a proporre una perimetrazione ridicola che lo stesso funzionario-Cosentino- del Ministero A. ha definito altamente insufficiente ai fini di un parco. Non hanno neanche intenzione di applicare i progetti speciali territoriali dove la costa è inserita e sarebbe protetta meglio di ora.
Il filobus, è una buona idea ma se dovesse partire da noi anche come proposta pianificata, l'accantonerebbero come con le tante che a gratis abbiamo prodotto, bisogna lavorare con la gente, umilmente, fare informazione, ogni uno come può, e sentirci legati tutti insieme da un grande obiettivo:
la nostra terra, come risorsa onnicomprensiva.
Comunque se vuoi metterti in contatto con noi ti lascio il mio indirizzo, ti consiglio dei siti per approfondire:ECOVIE sangritana, COTESO, Terracoste, il discorso è titanico ma bellissimo, e chiunque voglia entrarci è il ben venuto, sono ottimista e penso che gli abruzzesi siano straordinari, solo troppo buoni con chi non merita.
Scusa se sembro frettolosa, ma ho cancellato tante di quelle volte questo scritto per paura di non essere capita, nell'era dei linguaggi sempre più frutto di vissuti personali, paradossalmente comunicare è la cosa più difficile.
Per questo penso che Maria Rita sia speciale, forse perchè è più cosmopolita, non so, a parte la sua grande umanità.
a presto
fabrizia
iginiafabrizia.arduini@fastwebnet.it

fabrizia said...

perfetto Maria Rita, questa sera mi vedo con Davide Mauro quelli di Abruzzo in Movimento, entro dopodomani bisogna consegnare osservazioni al prg di Ortona, non vi ammorbo su come vedono Acquabella Ripari e Postilli.
San Vito, non ci contare sull'amministrazione, tra l'altro mi sembra di aver capito che è amico del sindaco di Ortona, non è manco venuto al filmato a San Vito su Viggiano.
a presto, fai con calma, un giorno in più uno in meno, ma è importante che esci tu,perchè sei tu e perchè questa ricerca ha rubato il tuo tempo io emanerò perchè conosco come fare su tutti i mas media, dall'indirizzo di emergenza ambiente abruzzo.
Fabrizia

Tatone Massimo said...

ORTONA ECCO COA SONO QUELLE PIATTAFORME..(Maria Rita di invio le foto ) Insieme al progetto del centro oli che fino al nuovo anno rimarrà congelato, vanno avanti, invece, i lavori nei pressi del porto di Ortona per l'installazione di alcune piattaforme semisommergibili, destinate all'estrazione di idrocarburi e di gas naturale.


Il numero sale così a 7, con gli altri impianti off shore della Edison per l'estrazione di gas naturale e petrolio.
Non solo petrolio della terra, quindi, ma anche quello del sottosuolo marino. Ortona si dimostra una fonte inesauribile di approvvigionamento di oro nero.
Sei gli impianti off shore attualmente presenti che hanno costretto la capitaneria di porto ad emanare una ordinanza per avvisare i naviganti. E all’orizzonte iniziano ad essere visibili sia nei pressi dell’imboccatura dello scalo adriatico sia in corrispondenza di Fossacesia più a sud.
Dallo scorso 22 marzo sono partiti i lavori per una nuova piattaforma semisommergibile, destinata all'estrazione di idrocarburi e di gas naturale, denominata "Galloway" di bandiera Marshall Islands per un periodo di circa 70 giorni.
La piattaforma ha una forma rettangolare con lati di dimensione pari a 55 metri per 102 metri, appoggiata su tre piedi a sezione triangolare è dotata di eliporto avente un diametro di 22 metri e un' altezza sul livello del mare pari a 80 metri circa.
La piattaforma è dotata di una luce bianca ad ogni angolo del galleggiante e una luce rossa sulla torre di perforazione ad intermittenza.
Per i prossimi due mesi nella zona limitrofa è vietato il transito, la pesca, l'ancoraggio e la sosta a qualsiasi unità non impegnata nei lavori e qualsiasi altro tipo di attività non espressamente autorizzata dalla Capitaneria di Porto. Secondo l'ordinanza «tutte le unità navali in transito devono mantenersi ad una distanza di sicurezza di almeno 1 miglio (più di 1.800 metri) dai mezzi operanti e tutte le imbarcazioni che si dovessero trovare in navigazione nelle adiacenze dovranno prestare la massima attenzione alle segnalazioni che potrebbero provenire dalla piattaforma semisommergibile».
Dovranno essere evitate, inoltre, per quanto possibile, l'esecuzione di attività operative in periodi con visibilità limitata.
La base di appoggio a terra è dotata di tutta l'attrezzatura necessaria per un primo intervento di emergenza tramite le navi appoggio in caso di sversamenti accidentali di olio in mare:




LE ALTRE SEI PIATTAFORME

Anche le altre sei piattaforme sono dotate di pannelli di identificazione, fanali a luce bianca, luci perimetrali, nautofoni e fanali fissi a luce rossa.
Stando all'ordinanza è vietata a qualsiasi nave, imbarcazione e/o natante in genere il transito, l'ancoraggio, l'ormeggio entro il raggio di 500 mt. dal punto di posizionamento delle piattaforme.
E' vietato, a tutte le unità transitare e sostare il entro il raggio di 500 mt. dalle piattaforme mobili e/o dalle navi di perforazione.
Alle piattaforme possono avvicinarsi le navi appoggio (supply vessel) e/o le imbarcazioni addette al trasporto del personale e dei materiali per il servizio delle installazioni stesse, purché preventivamente autorizzate dalla Società concessionaria.
La Società Edison S.p.A. deve invece attenersi a tutte le prescrizioni impartite dall'Ufficio Nazionale Minerario Idrocarburi e Geotermia (U.N.M.I.G.) competente, mantenere efficienti le strutture e le dotazioni di sicurezza e salvataggio di cui ciascuna piattaforma, «ponendo in atto tutte le misure atte prevenire l'inquinamento marino e/o danni alle risorse biologiche, e vigilare scrupolosamente sull'efficienza di tutti i segnalamenti ottici ed acustici dandone, in caso contrario, immediato avviso all'Autorità Marittima competente».

maria rita said...

non so piu' cosa fare, cosa dire.
e' una lotta contro il tempo,
quasi da disperati. non so nemmeno chi he deciso questo. Del Turco? Bersani? Andreussi? DI Martino?
La Fratino.com? Quale incosciente?

Sapete qual'e' la cosa piu brutta a mio parere? e' che e' tutto fatto di nascosto e che nessuno si scandalizza di questo intrallazzare
alle spalle della gente.

ma come fanno a decidere queste cose senza interpellare il popolo????? non lo capisco.
e' illegale perche' il mare e' della gente e non dell'ENI.

Oggi ho perso un po di tempo a leggere le leggi californiane in merito. Ebbene qui (e lungo la costa atlantica USA) e' vietato fare trivellazioni offshore dal 1981. dal 1981!! Siamo a piu di 25 anni indietro in Italia.

In Florida l'anno scorso proposero di permettere le trivelle a 100 miglia dalla costa (160km) e BOCCIARONO il progetto. Qui si vedono a 1 o 2 km dalla spiaggia!!!! E il nostro mare e' pure piu basso dell'oceano, e le zozzerie impiegano piu tempo a disperdersi in acqua.

Grazie a Massimo075 e a Ursula per le foto, nel prox post le metto su
(qui e' l'una di notte e ho un po sonno)

...A parte che sono brutte, ma quegli enormi tubi rossi e bianchi vi paiono tranquillizzanti? Cosa uscira di li? Non credo tulipani.

La pesca ferma in quella zona per 2 mesi, e che dopo due mesi i pesci che hanno mangiato le zozzerie scompaiono? E se il petorlio c'e'
addio pesca per sempre e per davvero. I tubi diventeranno permanenti, temo in quel caso.

CHI L'HA DECISO???????

non lo accetto. ma possibile che nessuno di questi idioti che ci governa possa dire NO in modo autorevole? torno sempre al solito punto - e la gente (in questo caso i sanvitesi) che dice? e le universita' locali che fanno? e i preti dove stanno?

.... domani saro' battagliera, e ogni giorno un po di piu, ma adesso sono stanca e vorrei solo addormentarmi e tornare alla mia vita normale.

da chi dobbiamo andare ora a protestare????

maria rita said...

non so piu' cosa fare, cosa dire.
e' una lotta contro il tempo,
quasi da disperati. non so nemmeno chi he deciso questo. Del Turco? Bersani? Andreussi? DI Martino?
La Fratino.com? Quale incosciente?

Sapete qual'e' la cosa piu brutta a mio parere? e' che e' tutto fatto di nascosto e che nessuno si scandalizza di questo intrallazzare
alle spalle della gente.

ma come fanno a decidere queste cose senza interpellare il popolo????? non lo capisco.
e' illegale perche' il mare e' della gente e non dell'ENI.

Oggi ho perso un po di tempo a leggere le leggi californiane in merito. Ebbene qui (e lungo la costa atlantica USA) e' vietato fare trivellazioni offshore dal 1981. dal 1981!! Siamo a piu di 25 anni indietro in Italia.

In Florida l'anno scorso proposero di permettere le trivelle a 100 miglia dalla costa (160km) e BOCCIARONO il progetto. Qui si vedono a 1 o 2 km dalla spiaggia!!!! E il nostro mare e' pure piu basso dell'oceano, e le zozzerie impiegano piu tempo a disperdersi in acqua.

Grazie a Massimo075 e a Ursula per le foto, nel prox post le metto su
(qui e' l'una di notte e ho un po sonno)

...A parte che sono brutte, ma quegli enormi tubi rossi e bianchi vi paiono tranquillizzanti? Cosa uscira di li? Non credo tulipani.

La pesca ferma in quella zona per 2 mesi, e che dopo due mesi i pesci che hanno mangiato le zozzerie scompaiono? E se il petorlio c'e'
addio pesca per sempre e per davvero. I tubi diventeranno permanenti, temo in quel caso.

CHI L'HA DECISO???????

non lo accetto. ma possibile che nessuno di questi idioti che ci governa possa dire NO in modo autorevole? torno sempre al solito punto - e la gente (in questo caso i sanvitesi) che dice? e le universita' locali che fanno? e i preti dove stanno?

.... domani saro' battagliera, e ogni giorno un po di piu, ma adesso sono stanca e vorrei solo addormentarmi e tornare alla mia vita normale.

da chi dobbiamo andare ora a protestare????

nonno enio said...

Il problema è ancora più grave cara Maria-Rita, non solo hanno piazzato le piattaforme davanti alla città impedendo a chicchessia di avvicinarsi, natante o barca che sia. La cosa più grave3 e che stanno scatenando una campagna mediatica a livello di botta e risposta inserendosi con nick più o meno fantasiosi sui blog e i giornali abruzzesi che escono su internet. Vanno dicendo peste e corna degli ambientalisti abruzzesi, quelli che anche con sacrifici si sono battuti negli ultimi mesi..."..che non gli vanno bene niente che vogliono far fare a noi abruzzesi la fine della Campania dove hanno governato giunte di sinistra con l'appoggio di Pecoraro Scanio...e a forza di dire sempre no si ritrovano montagne di munnezza..." Non dicono però che la causa di tutto quel disastro è principalmente delle discariche abusive mafiose che hanno inquinato tutto quello che potevano inquinare e oltre, scaricando tonnellate e tonnellate di rifiuti tossici.Non bisogna abbassare la guardia e ne scoraggiarsi perchè l'anno prossimo si ricomincerà, questi "signori" stanno aspettando che passi "la nottata"... le elezioni, per avere le mani un pò più libere poi.

Anonymous said...

http://www.minambiente.it/moduli/output_immagine.php?id=1450

Una domanda (tra le mille) che si pone la D'Orsogna e' sintomatica: "ma che dice la gente (a S.Vito, o altrove)?"

Proviamo a chiederglielo!!!
Pensavo a questo:
1) una mostra a tema "Ortona", fatta da chiunque voglia dire e parlare di e su Ortona: pittori musicisti scuole fotografi cani sciolti teatro quello che vi pare.
Mi interessa si realizzasse una "descrizione" di Ortona nel 2008, un punto di partenza.
Come e', cosa manca, cosa vorrei trovarci, ad Ortona: "Ortona che osserva se stessa".
Mi piacerebbe che le cantine aiutassero a rendere piu' appetibile questi eventi con le loro tipicita'.
mi piacerebbe si arrivasse a dire: "questa E' Ortona nel 2008, e questo E' cio' che vorremmo". Che nascesse un punto zero, ecco tutto.
2)Mi piacerebbe che l'associazionismo dell'Abruzzo costiero si interrogasse insieme sul futuro della costa dei Trabocchi nel 2008.
Lo stesso metodo usato per Ortona, ma allargato a tutta la costa. un evento itinerante a tema:"la Costa dei Trabocchi: com'e', come vorrei che fosse",

Da pescara a vasto, passando per ortona, vallevo, fossacesia, lanciano e san vito, casalbordino, e' PIENO di artisti artistoidi cani sciolti e cittadini interessati alla possibilita' di poter decrivere la Costa Nostra, potrebbe essere interesante.
e mi piacerebbe che le cantine e la ristorazione ci aiutassero a rendere piu appetibile questo evento.
3) Mi piacerebbe che si trovasse un obiettivo condiviso da tutti, associazioni ambientaliste e di categoria, comparti produttivi, da tutti, e che venisse supportato da quante piu' sigle possibili.
Scusate se mi appendo.
Pensiamo ad un progetto modello 5 terre, (e ad un parco marino tipo 5 terre o tipo Miramar in Friuli)per la costa dei Trabocchi, fatto con l'aiuto di architetti e ingegneri, a costo bassissimo, da PRESENTARE all'Abruzzo.
Mi piacerebbe che i mezzi di informazione tradizionali ci aiutassero in questo.
Un sistema pubblico di trasporto sulla costa ECONOMICO, FATTIBILE, EFFICIENTE e EFFICACE.
Secondo me, la possibilita' di accedere alla costa da sotto fa gola a un sacco di gente.
E, va detto, in senso infrastrutturale, che la differenza tra una ciclabile e una strada adatta al passaggio di un mezzo elettrico per il trasporto di persone e' nulla.
Non verrebbe stravolto nessun progetto, non e' che cosi' facendo "salterebbe" la ciclabile.
Ciao

Tatone Massimo said...

Non vorrei distruggervi...mha! a quando pare c'è una legge nazionale che dice..se sotto un suolo di una certa area c'è petrolio automaticamente quella sottosuolo e dello STATO e quindi possono dare l'ordine a procedere per l'estrazione del petrolio fregandosene del popolo,del comune,della regione,e della provincia....secondo voci di corridoio.questo progetto e già iniziato...(speriamo di no)
E a quando sembra lo stabilimento di Falconara deve chiudere e quindi smistare l'altro petrolio qui da noi...
W L'ITALIA

Anonymous said...

massimo, noi facciamo riunioni contro il centro oli..abbiamo fondato un'associazione chiamata abruzzo in movimento...perchè non inizi a frequentare anche tu, magari portando qualche amico?