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Thursday, November 3, 2016

I terremoti dell'Italia centrale e le trivelle

Se si usa questo lavoro si prega di citare le fonti. E' stato un enorme lavoro.

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Amatrice, SIR Esplorazioni Mediterranee 1975

Accumoli, Anschutz Italiana Petroli 1994 

AcquaSanta, Agip 1985 

Amandola, Agip 1976


Montereale, Agip 1983

AcquaSanta Terme, Compagnia Petrolifera Italiana 1976

Arezzo, SNIA Società di Navigazione Italo Americana 1973 

Campotosto, Coparex International 1983

Appennino Centrale, Chevron 1980

Appennino CS, Agip 1980-81

Appennino CS, Agip 1981-82

Appennino CS, Agip 1982-83

Appennino CS, Agip 1983-84

Appennino CS, Agip 1985-86

Fiume Nera, Societa' Petrolifera Italia 1989


L'Aquila, Agip 1979

L'Aquila, Agip 1989

Rieti, Chevron 1988 

Spoleto, Agip 1978

Citta' di Castello, Agip 1987

Contignano, Fina Italiana 1987


 
Genga, Agip 1981

Monte Subasio, Agip 1986


Perugia, SNIA Società di Navigazione Italo Americana 1980


Pieve Santo Stefano, Agip 1980

San Giovanni Val D'Arno, Agip 1976

San Giovanni Val D'Arno, Agip 1976

Staggiano, Petrex 1984

Val Di Chiana, Petrex 1984





E' mattina. E' il giorno di Halloween. C'e' il sole di Ottobre. Sono allo Starbucks sotto casa, con le mie scartoffie, con il petrolio, con i compiti da correggere, con i miei calcoli. C'e' anche un mio amico giornalista che vuole discutere le elezioni americane e le questioni piu' locali con me -- anche a Santa Monica sono arrivati i palazzinari.

Nel frattempo vedo un gatto, un batman, una tirolese. Ci sono le ragnatele arancioni e finte sui muri. E' Halloween, si.

Resto da sola. Devo scrivere qualcosa sul terremoto.

Devo ma non voglio.

Non voglio essere io a dover mostrare queste immagini. Non sono neanche foto. Sono solo mappe che se uno non sapesse niente dell'Italia e dei terremoti e delle trivelle non ci penserebbe neanche troppo.  Sono mappe delle trivelle in Italia e delle enormi concessioni che abbiamo dato in questo paese negli scorsi anni, da cima a fondo, senza che nessuno ne sapesse niente.

Tutti i paesi del terremoto, Amatrice, Accumoli, Norcia, Spoleto, Arquata del Tronto, Cascia sono sotto i miei occhi, racchiusi in un poligono verde sotto la scritta "concessione cessata".

Le citta' terremotate a suo tempo sono state parte di concessioni trivellanti.

E no, i terremoti di questi giorni con molta probabilita' non sono dovuti alle trivelle. E' madre natura che ce li ha dati. E ce li dobbiamo tenere.  Ma questi poligoni fanno paura, fanno rabbia, fanno male.

Li scrollo ad uno ad uno. C'e' la concessione Amatrice, la concessione Accumoli, la concessione Spoleto, la concessione Acquasanta, la concessione Rieti. E poi la madre di tutti i mostri, la concessione Appennino Centro Settentrionale, esplorata negli anni 80.

E' cosi grande che va dalla Toscana all'Abruzzo.

C'e' dentro pure Firenze!

Chiudo il computer. Non voglio nemmeno vederlo. Mi sento come quando per la prima volta lessi che facevano fracking a Ribolla, Toscana. Mi sento male.

Non voglio questa responsabilita'.

Non voglio doverlo scrivere da un computer, sapendo che ci sara' lo sciacallo di turno a strumentalizzare la mia voglia di capire e di mettere le cose in prospettiva.

Non voglio pormi piu domande.

E' stato il mio amico Guido Picchetti ad inviarmi i primi messaggi sulla concessione Amatrice mesi fa. Non volevo pensarci troppo. Non volevo essere accusata di sensazionalismo, di tirare in ballo le trivelle, ancora con tutti i morti e le macerie.

Ma poi le domande hanno avuto la meglio. Ho avuto voglia di indagare, di sapere. Di fare il mio piccolo giornalismo investigativo visto che in Italia tale mestiere non e' troppo diffuso. Non posso farci niente, e' nella mia natura voler capire. E dopo il terremoto di questi giorni d'autunno, mi ci sono messa e le ho tirate fuori tutte le concessioni dell'Appennino.

E poi oggi 3 Novembre 2016, Michele Paolini e Sandro Vittori, miei virtual-amici, mi mandano un pezzo di cronaca dell'area di Fermo: i buchi rimasti da quell'epoca hanno sputato fango durante questi terremoti. La geologia non dimentica.

E no, le trivelle di 30 anni fa quasi sicuramente non sono responsabili del terremoto di queste settimane. Lo ripeto: non sono le trivelle di 30 anni fa ad avere fatto tremare la terra nel 2016. E questo semplicemente perche' a quel tempo il petrolio fu giudicato scadente, difficile da estrarre, e non conveniente e ci si fermo'.

Certo, fecero esplorazioni, con camionette vibroseis, con scoppi controllati di dinamite e di esplosivi per capire cosa ci fosse nel sottosuolo. Durarono dalla dagli anni '70 fino alla meta' degli anni '90 in tutto il centro Italia.

Erano l'Agip, la Chevron, la Compagnia Petrolifera Italiana, ma anche altre ditte dai nomi piu improbabili, come la Società di Navigazione Italo Americana, la Petrex o la Coparem International.  Un giorno indaghero' anche su di loro.

Ad ogni click, esce un altro vaso di Pandora. 

Ma nessuna di loro, dall'Agip ai navigatori italo-americani, trovo' niente di appetibile e se ne andarono.

Storia finita?

No, perche' questo ci porta ad una importante domanda per il futuro in Italia.

Rilasciamo concessioni minerarie una dopo l'altra in Italia come se fossero caramelle.

E se in Umbria avessero deciso che invece trivellare era cosa conveniente? Quanto peggio sarebbe stato il terremoto di questi giorni?

Quante concessioni abbiamo *adesso* su zone sismiche di cui non cononosciamo niente?

Quante concessioni abbiamo *adesso* in Italia in zone che pensiamo che non siano sismiche e che invece lo sono? Dove le faglie sono dormienti e a noi sconosciute?

Ha senso stuzzicare un territorio ballerino? 

Perche' non usiamo il cervello?

Solo gli stolti e i negazionisti possono dire che non sussiste una correlazione fra le trivelle e i terremoti. Sono 10 anni che lo scrivo. E non sono conclusioni della D'Orsogna, quanto di enti geologici, di professori di Stanford, di articoli pubblicati su Nature, o dai petrolieri stessi. Dalla California all'Olanda, dall'Oklahoma alla Spagna, dal Regno Unito al British Columbia, dalla Russia all'Alberta sono centinaia i casi di terremoti indotti dall'uomo.

Come possiamo pensare che in Italia mai e poi mai?

Come possiamo pensare che le cose diventino migliori con le trivelle?

Con quale coscienza puo' l'INGV dire che estrarre metano e' una specie di assicurazione contro le trivelle?

E se e' tutto cosi sicuro perche' non mostrano queste immagini alla gente e non dicono loro "tuttapposto" guardandoli negli occhi?

Perche' non bandiamo le trivelle *da tutto il suolo nazionale* una volta per tutte?

Ce ne abbiamo poco di petrolio, e' di qualita' scadente, scomodo da estrarre e l'era del petrolio e' finita da tempo.

Diciamo che basta. Diciamo che vogliamo guardare al futuro e non sottoterra, da Vercelli a Pantelleria.

Al contrario di quello che si possa pensare sono una persona mite e timida. E una parte di me non vorrebbe essere qui. Ma vorrei un megafono per dirlo a tutti. Vorrei andare in tutte le TV d'Italia a dirlo a mie parole, e con i miei occhi, e con la mia logica e con la mia coscienza quel che penso e quel che leggo.

E' tutto scritto, e' tutto chiaro. Ed e' solo buonsenso.
 
Come detto, molto molto probabilmente le trivelle non c'entrano niente con i terremoti di queste settimane. Ma di certo, e per il futuro, trivellare rendera' le cose solo peggiori in Italia.

Vogliamo essere propositivi? La prima cosa da fare e' di bandire le trivelle da tutto il suolo nazionale. Non possiamo permetterci niente altro. 

E poi, invece di pensare ad accontentare i petrol-amici dei governanti, pensiamo a cose molto piu' umili, basilari ma fondamentali: la messa in sicurezza per tutti, la cura dei nostri borghi, delle nostre scuole, dei nostri ospedali, la solarizzazione del paese. E se proprio vogliamo fare qualcosa di grande, creiamo le condizioni affinche' un Mr. Elon Musk possa venire fuori anche in Italia invece che sempre dover avere a che fare con il Chicco Testa di turno.

Ecco, ho scritto.

Le immagini sono tutte sopra.

Ci ho messo tre giorni e di angoscia per metter tutto in fila.

Ciascuno puo' concludere quello che vuole.


























 

7 comments:

Anonymous said...

E un piacere seguire il tuo lavoro

Ilaria said...

infatti.... gli altri traggano le conclusioni!!!!

Unknown said...

Brava Maria Rita un ottimo lavoro...le conclusioni a chi legge !!!

Anonymous said...

SE LA PRIMA VITTIMA E' CHI SUBISCE I LUTTI E I DANNI, LA SECONDA E' L'INFORMAZIONE!
Giusto ieri Il Tirreno (quotidiano della catena Repubblica) pubblicava questo articolo dove vorrebbero far passare che da quando sul monte Amiata ci sono le trivelle (e le centrali geotermiche Enel) non ci sono più terremoti.
http://iltirreno.gelocal.it/grosseto/cronaca/2016/11/03/news/amiata-al-riparo-dai-terremoti-non-fu-cosi-a-fine-settecento-1.14356580

Qui il profilo FB di Sos Geotermia dove trovate la risposta e l'approfondimento: https://www.facebook.com/sos.geotermia

El_Vikingo said...

Ti ringrazio anticipatamente se potrai fare anche una ricerca sul terremoto di Ancona del 1972 (10° grado della scala Mercalli... ma nessuno ne parla) perché all'epoca facevano le trivellazioni in mare a 10 Km di fronte Ancona... e guarda la coincidenza strana... l'epicentro fu localizzato proprio la!

bikeman said...

Brava, ... ottimo articolo, ma ai nostri governanti interesserà poco, ... Le trivellazioni portano soldi, ed alla maggior parte di loro interessano solo quelli

cerin said...

Bravissima Maria RIta, e' gente come te che rende questo mondo migliore.
Grazie mille di cuore per il tuo tempo, per il tuo duro lavoro, per la tua caparbietà nel cercare sempre la verità' e lottare contro chiunque per il benessere di tutti.