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Saturday, March 1, 2008

L'ENI in Ecuador


Nonostante le chiacchere che anche noi ben conosciamo, l'ENI e' tra i principali esportatori di un modello economico basato sull'impoverimento dei popoli del sud del mondo e sulla distruzione dell'ambiente.

Alla fine del 1999 l'Eni è divenuta titolare unica di un'intera regione dell'Amazzonia ecuadoriana chiamata «Blocco 10», all'interno della quale porta avanti attività di sfruttamento petrolifero. Per aumentare la capacita' estrattiva, l'Eni ha approvato la costruzione di un oleodotto privato
di 513 km che ha spaccato in due il paese, distrutto gran parte delle foreste ancora rimaste e violato i diritti delle comunità vicine al tubo.

La Banca mondiale si rifiuto' di finanziare il mega progetto in quanto non rispettava gli standard minimi di sicurezza e di tutela ambientale richiesti. Le operazioni di questi anni hanno garantito enormi profitti all'ENI, ma sono state disastrose per l'intero paese.

Le attività nel «Blocco 10» hanno provocato la deforestazione di oltre mille ettari di boschi primari, il taglio di 372.320 alberi, lo scarico diretto di residui tossici nei fiumi e nel suolo, un alto livello di inquinamento che ha causato la perdita di una gran parte della straordinaria biodiversità presente. A questo va aggiunto l'impatto sociale e culturale sulle popolazione contadine ed indigene che da millenni abitano la zona, i danni alla salute e gli inganni alle popolazioni indigene.

Le tubazioni attraversano molte comunità indigene. Il petrolio scorre a 80 gradi centigradi, altrimenti sarebbe troppo denso, e sotto enormi pressioni. Per risparmiare, le valvole di sicurezza sono state impiantate a venti chilometri l'una dall'altra. Ci sono state piu di venti esplosioni dalla tubatura rotta. In una di queste occasioni, a causa delle pioggie e degli smottamenti, sono morte 50 persone.

Come volevasi dimostrare, nel portare avanti il progetto le comunità coinvolte mai sono state informate, contrariamente a quanto prevede la legge dell'Ecuador. Facendogli firmare un documento con le impronte digitali, l'Eni acquisto' i diritti estrattivi con la bellezza di un fischietto, un quintale di riso, due palloni da calcio, una bandiera dell'Ecuador, qualche dollaro, qualche secchio di burro e di sale e un po' di piatti e posate.

Martedi 4 Marzo, non dobbiamo credere ad una parola di quello che dicono.

Fonte: Peacelink, Unimondo, Carta Settimanale

10 comments:

Anonymous said...

Cara Maria Rita,
SEI GRANDE!!
è un peccaro non averti fisicamente al nostro fianco, vorrei parlarti per telefono mi invii un tuo numero e gli orari in cui non disturbo?.
un abbraccio
Pietro Palma

Tatone Massimo said...

se tutti sarebbero come la nostra cara Maria Rita potremmo dormire tranquillamente...io da casa mia vedo tutto il panorama che natura crea...e vede poi una scempio come il centro oli...non ci sto...

maria rita said...

pietro - scrivimi al mio email personale,
che ti mando il numero. qui siamo a nove ore indietro rispetto all'italia. puoi chiamarmi fra le vostre 5-6 pm (= 8-9 am da me).

ciao - maria rita

ps: massimo, quando si fa l'incontro a villa iubatti? grazie dell'organizzazione

Anonymous said...

massimo..domani..a l'aquila.....

nonno enio said...

Domani è il grande giorno.Speriamo bene per le sorti di un'entroterra, quello di Ortona, da preservare intatto all'agricoltura.

wanadobee said...

Domani cacciate l'Eni dall'Abruzzo. No ai comptromessi, no ai giochi di prestigio.

Tatone Massimo said...

carissima Maria Rita ancora mi danno conferma per villa iubatti sto aspettando notizie...

Anonymous said...

Ciao oh angelo biondo, domani Ti sentiremo al nostro fianco e ci darai tanta forza grazie a Te !

SinceraMente

maria rita said...

grazie dell'affetto e dell'angelo biondo
(nessuno mi aveva chiamato cosi!) come vorrei esserci domani ... il mio e' l'amore di un emigrante per la sua terra lontana e non la lascero' distruggere a nessuno. ENI e politici vari, non avete capito con chi avete a che fare: noi popolo siamo piu' svegli di quanto crediate!

Anonymous said...

SALUTI ALL'UNICA REGINA ORTONESE...


QUANDO TORNERAI NELLA NOSTRA CITTA' TI RISERVEREMO UNA DEGNA ACCOGLIENZA...


FRATINO,dIMARTINO&DEL TURCO GO HOME