“We are running out of time.
It benefits
everybody except auto companies and the utilities.”
Il sindaco di South Miami, Philip Stoddard
La citta' di South Miami ha appena approvato una legge che obblighera' i proprietari di case nuove e quelli che le ingrandiscono di installare pannelli solari sui tetti.
E cosi, dopo Lancaster, San Sebastopol e San Francisco in California, arriva un comune della Florida in questa lista delle citta' USA con l'obbligo del sole sui tetti.
L'idea e' del sindaco di South Miami, Philip Stoddard, professore universitario di biologia e da sempre preoccupato per i cambiamenti climatici e sensibili a temi di efficenza energetica.
Da come la vede lui, questa decisione aiutera' a diminuire le emissioni di CO2 e a contenere gli aumenti di temperatura. Sopratutto servira' a garantire che Miami esista ancora fra qualche generazione, visto che gli effetti dei cambiamenti climatici, nella forma di livello del mare che si innalza, e di allagamenti, sono sotto gli occhi di tutti qui.
C'e' pero' sempre l'avvocato del diavolo, con il solito mantra che questo provvedimento sara' nefasto per i cittadini, specie i piu' poveri. Altre giustificazioni per non volere i tetti al sole: per prendere il sole sui pannelli occorrera' in molti casi tagliare alberi che fanno ombra. Altri invece dicono che la citta' dovrebbe preoccuparsi di piu' della criminalita'. E se arriva l'uragano a portarsi via il pannello?
Altri ancora con il concetto della liberta' personale, e che dovrebbe esssere una "scelta".
Da come la vede lui, questa decisione aiutera' a diminuire le emissioni di CO2 e a contenere gli aumenti di temperatura. Sopratutto servira' a garantire che Miami esista ancora fra qualche generazione, visto che gli effetti dei cambiamenti climatici, nella forma di livello del mare che si innalza, e di allagamenti, sono sotto gli occhi di tutti qui.
C'e' pero' sempre l'avvocato del diavolo, con il solito mantra che questo provvedimento sara' nefasto per i cittadini, specie i piu' poveri. Altre giustificazioni per non volere i tetti al sole: per prendere il sole sui pannelli occorrera' in molti casi tagliare alberi che fanno ombra. Altri invece dicono che la citta' dovrebbe preoccuparsi di piu' della criminalita'. E se arriva l'uragano a portarsi via il pannello?
Altri ancora con il concetto della liberta' personale, e che dovrebbe esssere una "scelta".
Siamo o non siamo "the land of the free?"
Ma ... chi sono questi che non vogliono il sole sui tetti?
Vai a vedere sono tutti pagati dal gestore tradizionale dell'energia elettrica, la FP & L, la Florida Power and Light. Una specie di ENEL locale.
E' evidente che con i sole sui tetti si usera' meno energia, o comunque meno energia centralizzata, e il loro business sparira'. E quindi quelli della FP & L hanno cercato un po' di nascondersi dietro questa cosa dei costi, facendo finta di preoccuparsi dei meno abbienti, e cercando di seminare dubbi e preoccupazioni fuori luogo.
Tutte queste discussioni inutili solo per tenersi quanto piu' profitto possibile per se, e per quanto piu a lungo possibile, insomma.
E infatti alla fine, il sindaco e la giunta ha votato ed ha approvato la legge dei pannelli con 4 voti a favore e uno contrario.
Il sindaco ha ricordato che in altre citta' della Florida del sud ci sono altri obblighi -- di piantare alberi, di avere tetti con determinate caratteristiche architettoniche -- il tutto a spese dei proprietari delle case, e nessuno di quelli della FP & L si e' mai lamentato o ha cercato di proteggere i piu' poveri da questi costi.
Perche' lo fanno solo ora con i pannelli solari?
E evidente no?
E cosi, chiaro chiaro, il sindaco Stoddard ha detto: qui gli unici che ci perdono sono i petrolieri e quelli della FP & L.
"The only ones who are not being helped by this are FP &; L and Exxon" -- parole testuali.
Facciamo un passo indietro. Qui negli USA la disuguaglianza e' evidente. Come dice mia mamma, in alcuni posti o hai la Porche o non hai niente. Miami e' un po cosi, e lo sono pure molte altre grandi citta', Los Angeles compresa. Un po' per come e' strutturata l'economia, un po' per il grande potere delle lobby e dei ricchi, e un po' perche' continua ad arrivare capitare straniero che tende a distorcere tutti i delicati equilibri sociali. Primo fra tutti quello del mercato immobiliare.
Cioe': arrivano cinesi e sud-americani, nigeriani e russi, iraniani e sauditi con soldi qualche volta di dubbia provenienza, tutti cash, comprano e portano il mercato ad esplodere. E cosi le persone normali non possono competere, e la gentrificazione galoppa.
Ma ... chi sono questi che non vogliono il sole sui tetti?
Vai a vedere sono tutti pagati dal gestore tradizionale dell'energia elettrica, la FP & L, la Florida Power and Light. Una specie di ENEL locale.
E' evidente che con i sole sui tetti si usera' meno energia, o comunque meno energia centralizzata, e il loro business sparira'. E quindi quelli della FP & L hanno cercato un po' di nascondersi dietro questa cosa dei costi, facendo finta di preoccuparsi dei meno abbienti, e cercando di seminare dubbi e preoccupazioni fuori luogo.
Tutte queste discussioni inutili solo per tenersi quanto piu' profitto possibile per se, e per quanto piu a lungo possibile, insomma.
E infatti alla fine, il sindaco e la giunta ha votato ed ha approvato la legge dei pannelli con 4 voti a favore e uno contrario.
Il sindaco ha ricordato che in altre citta' della Florida del sud ci sono altri obblighi -- di piantare alberi, di avere tetti con determinate caratteristiche architettoniche -- il tutto a spese dei proprietari delle case, e nessuno di quelli della FP & L si e' mai lamentato o ha cercato di proteggere i piu' poveri da questi costi.
Perche' lo fanno solo ora con i pannelli solari?
E evidente no?
E cosi, chiaro chiaro, il sindaco Stoddard ha detto: qui gli unici che ci perdono sono i petrolieri e quelli della FP & L.
"The only ones who are not being helped by this are FP &; L and Exxon" -- parole testuali.
Facciamo un passo indietro. Qui negli USA la disuguaglianza e' evidente. Come dice mia mamma, in alcuni posti o hai la Porche o non hai niente. Miami e' un po cosi, e lo sono pure molte altre grandi citta', Los Angeles compresa. Un po' per come e' strutturata l'economia, un po' per il grande potere delle lobby e dei ricchi, e un po' perche' continua ad arrivare capitare straniero che tende a distorcere tutti i delicati equilibri sociali. Primo fra tutti quello del mercato immobiliare.
Cioe': arrivano cinesi e sud-americani, nigeriani e russi, iraniani e sauditi con soldi qualche volta di dubbia provenienza, tutti cash, comprano e portano il mercato ad esplodere. E cosi le persone normali non possono competere, e la gentrificazione galoppa.
Non so se sia cosi anche in Italia.
Ma qui spesso questi ricconi comprano casette piccole, le demoliscono e ci fanno le loro Mac-Mansions, orribili mega ville case in stile "italiano" che fanno pieta'.
Ecco, questa legge dei tetti al sole per chi ingrandisce piu' del 75% rispetto all'originale e' dedicata in primo luogo a loro.
A chi demolisce casette per farci ville mastodontiche e per i quali i soldi non sono certo un problema.
Ecco, questa legge dei tetti al sole per chi ingrandisce piu' del 75% rispetto all'originale e' dedicata in primo luogo a loro.
A chi demolisce casette per farci ville mastodontiche e per i quali i soldi non sono certo un problema.
Almeno che ci mettessero i pannelli solari.
Il sindaco ha anche ricordato che il sole sui tetti abbassa i costi della bolletta e da' valore aggiunto alle case. Sensa dimenticare che il costo del fotovoltaico continua a calare. Il consigliere Gabriel Edmund ha ricordato che quelle di cui sopra erano esagerazioni, e che le nuove regole saranno applicate quasi sicuramente solo verso le case piu' di lusso.
Le uniche o quasi che si costruiscono in questo momento a Miami.
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