"The sea has started to come inland,
it forced us to move up to the hilltop
and rebuild our village there away from the sea”
Sirilo Sutaroti, 94 anni, capo della tribu' Paurata,
spiegando i cambiamenti climatici ad un gruppo di scienziati
Dopo le isole Kiribati, dopo Cat Island, dopo l'isola di di Jean-Charles in Louisiana, tutte ingoiate dal mare, ecco qui altre cinque isole delle Solomon Islands sparite nel nulla. Anzi, sotto il mare dei cambiamenti climatici.
E mentre il mare si alzava e le isole scomparivano, i residenti sono dovuti scappare via.
Le
isole Solomon sono un complesso di sei isole maggiori circondate da
circa mille isolotti vulcanici. Vivono qui circa 560,000 persone, la
maggior parte delle quali in zone costiere.
Oltre ai
cinque isolotti scomparsi, altre sei sono cosi erose che presto saranno
sommerse dal mare anche loro. Altre ancora mostrano segni di erosione in
progresso. I cinque isolotti gia' scomparsi non erano abitati, ma sulla
vicina Nuatambu Island vivevano 25 famiglie. Dal 2011 ad oggi, undici
case sono finite in mare. I residenti che sono rimasti cercano di
costruire muraglie a mano. Gli esperti dicono che non servira' a molto.
Su tutti gli isolotti un tempo c'era vegetazione tropicale, vivente da
300 anni. Palme, noci di cocco, mangrovie, tutto scomparso. Stesso fato
e' toccato a Taro Island, da cui la popolazione iniziava ad andare via
gia' nel 2014. Quando arrivo' qui in visita Ban Ki-moon, segretario
generale delle Nazioni Unite, la sua stanza d'albergo aveva salvagenti
in caso di allagamenti. Laddove qualcosa e' rimasto, tutto e' morto a
causa dell'alta salinità.
Che questa scomparsa di isolotti sia dovuta all'uomo e ai cambiamenti climatici e' attestato da un articolo appena pubblicato su Environmental Research Letters.
Simon Albert, dell'università' del Queensland d'Australia e i suoi
colleghi notano in questo articolo che negli scorsi venti anni le isole
Solomon hanno visto il mare salire di ben tre volte la media mondiale,
di circa 0.7 - 1 centimetro l'anno dal 1993. Fanno circa 20 centimetri
da allora fino ad oggi. Nell'Aprile del 2014 una violenta inondazione ha
causato la morte di trentuno persone.
Albert ed i suoi
collaboratori hanno studiato la costa di 33 isole del Pacifico usando
dati satellitari e fotografie dal 1947 al 2015. Hanno intervistato
residenti, usato metodi di datazione al carbonio degli anelli degli
alberi, modellistica di onde marine e dati di livelli del mare per
queste isole. Un fattore importante nel determinare la scomparsa delle
isole e' l'energia dei moti ondosi. Le isole Solomon piu' esposte a
violente hanno visto l'erosione e la perdita di terreno aumentare
maggiormente, rispetto a quelle piu' protette, anche se i livelli del
mare aumentavano allo stesso modo.
Ma, cosa succede ai
residenti di queste isole, scomparse del tutto, o scomparende? Dove e'
stato possibile, ci si e' trasferiti verso l'interno,in altri casi sono
andati in altre isole dove c'erano parenti e/o amici. Questi spostamenti
non sono sempre facili, a volte ci sono tensioni etniche, economiche,
di classe, fra proprietari terrieri e i ceti piu' bassi.
Secondo Albert queste stesse dinamiche saranno presto comuni in varie zone costiere del mondo.
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