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Tuesday, May 3, 2016

Golfo del Messico: petrolio e dispersanti nei pesci, nelle uova, nei coralli. Danni alla pesca per 2.3 miliardi di dollari





Quanto e' stato il danno alla pesca dello scoppio del golfo del Messico del 2010?

Almeno 2.3 miliardi di dollari. E' questa infatti la cifra che la BP deve pagare ai pescatori dei cinque stati che si affacciano sul mare. Una prima meta' e' stata gia' pagata e la BP, guarda caso, si rifiutava di pagare l'altra meta' dei danni causati dai suoi 4 milioni di barili di petrolio nell'oceano sei anni fa.

Perche' la BP non voleva pagare? Perche' secondo loro i pescaori avevano mentito sui quantitativi di pesci morti. 

Ma alla fine probabilmente si sono resi conto di essere ridicoli e hanno cambiato idea. Pagheranno anche il resto e la cifra finale sara' quella prestabilita: 2.3 miliardi di dollari.

E il golfo del Messico, sei anni dopo come se la passa? 

Beh, non bene.

Il gruppo ambientalista Oceana riporta che 
1. Il petrolio del golfo del Messico e' dentro le uova del 90% dei pellicani testati in Minnesota, a mille miglia di distanza.  I pellicani trascorrono i loro inverni nel Golfo del Messico. E quindi, il petrolio e' ancora nell'ecosistema, e lo si sente pure nei pellicani del Minnesota.

2.  Oltre al petrolio, l'80% delle uova dei pellicani aveva al suo interno tracce di dispersanti chimici usati nel golfo del Messico. I dispersanti possono causare difetti alla nascita e morti premature degli uccelli e dei pellicani.

3.  E' aumentata la moria di targarughe protette in Africa e in Sud America. Queste morie sono attribuite al fatto che queste tartarughe erano migrate nel golfo del Messico nei mesi dopo lo scoppio. Nel 2010 morirono 65,000 tartarughe protette della specie Kemp Ridley. Nel 2009 solo 16,000 erano morte.
4. I delfini di Barataria Bay hanno tuttora un tasso di mortalita' di 8 punti in percentuale maggiore dei delfini che vivono lontano dalle acque del golfo del Messico. Il loro tasso di riproduzione e' invece calato di uno strabiliante 63 percento. A tuttooggi le nascite normali sono solo il 20% del totale. Negli anni precedenti i parti normali, con cuccioli sani, erano l'83% del totale.
5. Danni di mortalita' e di problemi alla nascita si registrano per altre specie di pesci, inclusi i tonni, pesci spada, e gli squali, le ostriche, i coralli, i pesci azzurri. Altri pesci hanno problemi al cuore, e scarsa capacita' di nuotare a casa di danni allo squame. I dispersanti invece hanno causato danni alle meduse, al loro coloro, alle forme, e facendo aumentare la loro mortalita'. 

E come non possono risentirne gli umani? Si stima che la parte di riviera che ha avuto effetti negativi a causa dell'esplosione del pozzo del golfo del Messico e' molto piu' grande di quanto non si stimasse all'inizio.  Si parla di 1,300 miglia dal Texas alla Florida. Cioe' 2,000 chilometri. 
Tutto l'Adriatico piu' o meno.

“The oil came into contact with and injured natural resources as diverse as deep-sea coral, fish and shellfish, productive wetland habitats, sandy beaches, birds, endangered sea turtles, and protected marine life. The oil spill prevented people from fishing, going to the beach, and enjoying their typical recreational activities along the Gulf of Mexico." 

Scriveremo cose cosi ogni anno piu' o meno, e per molti anni ancora.

La soluzione e', sempre, di non farceli venire dall'inizio. 


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