Qualche anno fa hanno iniziato una campagna per chiedere ad universita' ed enti di pubblici di divestire dalle fonti fossili. In questi giorni hanno lanciato un nuovo appello: chiedere anche al Vaticano di divestire da petrolio e gas.
Il gruppo di Bill Kibben si ispira alla imminente enciclica di Papa Francesco sul ruolo dell'umanita' nella cura della Terra, e ricorda che se e' eticamente sbagliato distruggere il pianeta, allora e' anche eticamente sbagliato trarne profitti. E questo e' qualcosa su cui tutti possono essere d'accordo - cristiani ed atei.
Negli ultimi due anni, centinaia di universita', citta' e comunita' di fede in tutto il mondo hanno aderito all'iniziativa di divestire dalle fonti fossili. Nel mese di giugno 2014, l'Universita' di Dayton in Ohio e' diventata la prima universita' cattolica ad impegnarsi nel divestimento. Ora e' il momento del Vaticano: papa Francesco ha l'opportunita' di aggiungere la sua voce -- e quella di 1.2 miliardi di cattolici -- alla richiesta di divestimento dalle fonti fossili.
Il Vaticano e' stato il primo stato del mondo ad emissioni zero di CO2, e questo e' un buon inizio. Ma non basta: adesso viene chiesto al papa di usare il suo potere affinche' la Banca del Vaticano, con il suo bottino di 8 miliardi di dollari, cessi ogni investimento nell'industria fossile, perche' e' questa la principale responsabile dei cambinamenti climatici.
Il papa ne ha parlato in varie occasioni, ed e' evidente che sussiste un imperativo morale ad agire: se non facciamo nulla le conseguenze saranno disastrose, specie per i piu' vulnerabili.
La campagna per il divestimento dalle fonti fossili e' stata finora di gran successo: a Luglio il World Council of Churches, che rappresenta circa 500 milioni di persone ha votato per il divestimento. La Chiesa Cattolica non fa parte di questo gruppo. Ad Aprile del 2014 vari gruppi religiosi dall'Australia e dal Nord America hanno scritto al Papa Francesco, illustrando perche' il divestimeno fosse un imperativo morale per la Chiesa Cattolica.
E' evidente che se la banca del Vaticano decidesse di seguire una strada simile, sarebbe un segnale forte anche per il nostro scellerato governo che pare ancorato in tutto e per tutto alle trivellazoni in ogni parte d'Italia.
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