.

.

Thursday, September 11, 2014

La Saipem e gli operai non qualificati in Canada


 Istruzioni in italiano ed in portoghese per i lavoratori


 Il mostro Husky Alba in Alberta



Johnny Demosten e Leslie Jennings 


 Gente che non parla inglese sono i nostri padroni. 
Ci dicono cosa fare ma non hanno alcuna idea di cosa fare. 

Johnny Demosten, Saipem Canada



Eccoci qui - altre storie horror della Saipem in Canada. 

La premessa e' che non c'e' niente da stupirsi. La Sapiem ha gia' trivellato senza certificazioni nei mari italiani e gia' ha avuto problemi con impianti incrinatisi nei mari del nord per "mancanza di competenza". E ora la stessa storia - mutatis mutandis - si ripresenta in Canada.

Les Jennings e' un fabbro e lavorava come supervisore presso l'impianto di trattamento petrolio e affini "Husky Alba" fino a poche settimane fa. Perche' lavorava e ora non piu'? Perche' si e' licenziato a causa della scarsa sicurezza dovuta all'impiego di personale non qualificato, che non parla l'inglese e che non sa gestire macchinari e strumentazione altamente pericolosa. E visto che il supervisore era lui, ha deciso di abbandonare piuttosto che dirigere personale non adatto alle mansioni da svolgere.

"Quando arrivano lavoratori che non sono qualificati e' solo una questione di tempo prima che qualcuno ci lasci le penne". 

"Siamo arrabbiati e sconvolti" gli fa eco il suo collega Johnny Demosten in rifermiento al fatto che molti degli stranieri sui siti canadesi non conoscono le segnalazioni relatuve all'uso di macchinari e gru e che spesso improvvisano, portando a sfiorare scoppi e di incidenti.

L'impianto Husky Alba, a 60 km da Fort Mc Murray, nello stato dell'Alberta, appartiene alla Husky Energy, un colosso petrolifero canadese. La Saipem e' diventata il contrattore generale per la costruzione dell'impianto e ha portato qui circa 344 operai stranieri. Non solo molti di questi non sono qualificati a svolgere i lavori, ma il progetto e' in ritardo e i costi hanno sfondato i preventivi.

Gia' ad ottobre 2013 era emerso che la Saipem aveva licenziato 270 lavoratori canadesi per rimpiazzarli con lavoratori stranieri - messicani, indiani, portoghesi e irlandesi,

Uno degli ispettori Ryan Slade, dice "All'inizio pensavamo di essere parte di qualcosa di grande, adesso invece siamo solo parte del casino." Ryan Slade dice di avere allertato piu' volte i manager in merito ai vari errori commessi da questi operai non qualificati, e alla loro pericolosita'. Per tutta risposta, i manager della Saipem gli hanno detto di smetterla: 'Guarda, noi gia' lo sappiamo - non segnalare piu'"

La Saipem dice che non puo' commentare ma che il tutto e' "fuorviante". Sottolineano che l'85% dei lavoratori e' canadese e che il suo record di sicurezza e' buono o sopra la media del settore.

La portavoce della Saipem Erika Mandraffino dice che la sicurezza "e' una priorità nel sito Alba" e che la Saipem presta continua attenzione alla "sicurezza e alla formazione di tutti i lavoratori". Dice anche che la Saipem rifiuta "qualsiasi rivendicazione di qualsiasi correlazione tra le presunte violazioni di sicurezza e qualsiasi gruppo di lavoratori che abbiamo sul sito del progetto."

Molti stranieri sono arrivati in Canada senza certificazioni necessarie.  Secondo la legge, hanno un anno di tempo per ottenere queste certificazioni, con degli appositi test. Les Jennings, il fabbro che si e' licenziato, dice pero' che secondo lui, questi lavoratori -- test o non test -- non sono minimamente al livello di un canadese. Lui li metteva a spalare la neve, perche' di meglio non potevano fare.

Jennings e' particolarmente arrabbiato con la Saipem, perche' sebbene lui avesse specificato che 15 lavoratori non fossero qualificati, la Saipem lo stesso ha dato loro la certificazione, usando il nome e il cognome di Les Jennings come supervisore che approvava.

 
La Saipem si e' poi scusata, dicendo -- in un sms a Jennings! -- che era stato un errore.

Ma anche quando fanno il test, la maggior parte dei lavoratori stranieri non riesce a superarlo, per mancanza di competenza tecnica o perche non conosce l'inglese. Invece che essere rimandati a casa, restano sul posto di lavoro pero'. Semplicemente chiedono di rifare il test, allungando i tempi di permanenza di gente non qualificata.  E questo e' confermato anche dai vari sindacati di categoria. 
   
Jennings parla anche di operai portoghesi e polacchi che hanno preso il posto di operai canadesi, in Canada.
 

Ora, e' evidente che il nord America e' stato costruito sull'immigrazione, e non credo che nessuno sia arrabbiato contro gli stranieri in generale, ma ci sono delle regole da seguire, e non e' che ciascuno - Saipme inclusa - puo' fare un po come gli pare.

Le leggi Canadesi (e Americane) sono infatti chiare: puoi portare lavoratori dall'estero nel paese solo se non riesci a trovare personale qualificato in loco. E' per questo che e' praticamente impossibile venire a lavorare (legalmente) nei paesi del Nord America senza un titolo di studio avanzato, o senza l'impegno di investire capitale nel paese per creare occupazione per canadesi e americani (non mettere in banca, investire per creare lavoro). Negli USA il capitale richiesto e' di un milione di dollari, la meta' in zone rurali. E' piu' facile passare per l'univerisita' o sposarsi che non venire qui a fare il ragioniere per esempio.

Per portare questi stranieri in Canada, quindi, la Saipem avrebbe dovuto dare prova al governo federale di non poter trovare personale canadese qualificato per i suoi impianti in Alberta. E ci hanno provato. Ma il governo non gli ha creduto. L'agenzia governativa "Occupazione e Sviluppo Sociale Canada " (Employment and Social Development Canada) ha infatti respinto ben nove richieste consecutive della Saipem dicendo che la ditta non era riuscita a dimostrare che c'era mancanza di personale canadese.

Ma Saipem ha trovato altre strade - la proverbiale arte di arrangiarsi.

Ha fatto emigrare alcuni dei suoi lavoratori usando un cosiddetto visto per "trasferimento intra aziendale."

Altri sono invece arrivati con dei progetti sperimentali di immigrazione di personale altamente specializzato in cui non era necessaria l'approvazione federale. Il programma è stato appena cancellato e i visti potrebbero essere revocati, come successo in altri casi in cui sono stati concessi sulla base di false dichiarazioni.

Come detto in cima a questo articolo, non e' la prima volta che la Saipem e la sicurezza stridono. Anche da questa pagina abbiamo ricordato la storia delle false certificazioni Saipem. Non e' successo niente, che io sappia. In Canada invece appena queste accuse sono diventate pubbliche,  la Alberta federation of Labor ha chiesto una indagine approfondita sull'uso di lavoratori stranieri da parte della Saipem nel sito Husky Alba.

Ma la Sapiem ci e’ abituata a lavorare un po libertinamente. Qui la piattaforma Scarabeo 8 incrinatasi nei mari di Norvegia per “mancanza di competenza" mentre invece qui la piattatforma Perro Negro capovoltasi in Angola e qui infine la piattaforma Scarabeo 5 in fiamme a Rotterdam. Il tutto nel giro di due anni.

1 comment:

Paul G. said...

Newsflash! http://www.bbc.com/news/business-29154807

Hopefully this will result in some penalties of BP magnitude.