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Sunday, September 21, 2014

Ancona: Bonaccia a scaricare monnezza in mare a norma di legge

Bonaccia, concessione al largo delle coste di Ancona e all'area turistica 
Numana Marcelli
 
*Notare: questo post e' stato scritto nel 2014*
L'ENI non ha eseguito l'opera nei tempi previsti ed il giorno
8 Luglio 2021 i ministri delle trivelle 
Dario Franceschini e Roberto Cingolani approvano  
una proroga entro il 2023.

Con buona pace della transizione ecologica!
Questo e' un pozzo di gas e di petrolio.

Questo Cingolani e' una vergogna nazionale
ed io non so chi l'abbia scelto.
 
Una vergogna,


Fra un po vista trivelle.

E vista monnezza.



Ecco un altra concessione appena approvata.  Si chiama BC 17 TO ed e' una concessione di coltivazione di "idrocarburi liquidi e gassosi" detta Bonaccia al largo di Ancona, sempre dell'ENI. Approvata il 9 Settembre 2014, nel silenzio generale.

Siamo a 60 chilometri da riva, e qualcuno pensera' che... lontano dagli occhi, lontano dal cuore, ma non e' cosi. L'inquinamento e la monnezza appartengono a tutto l'ecosistema e l'Adriatico e' un mare chiuso e tutte le cose che abbiamo sempre detto. Oltre al fatto che una volta installata una piattaforma, poi ne verranno delle altre, a cascata.

Anche qui e' un campo estrattivo vecchio che si allarga con una concessione nuova confinante e con il collegamento fra i due campi Verra' installata una nuova piattaforma a "quattro gambe" -- appunto di nome Bonaccia, con quattro nuovi pozzi "direzionati". Ci saranno pure condotte sottomarine di circa due chilometri dalla piattaforma vecchia alla nuova.

La cosa interessante e'  che qui ci sara' "trattamento delle acque prodotte" per il loro "successivo e scarico a mare". Ecco qui: ultimo rigo

e ancora qui "autorizzazione allo scarico in mare di effluenti derivanti da impianti fissi di produzione offshore"


Cioe' finalmente qualcuno lo ammette - anche in Italia! - che ci sara' robaccia scaricata in mare. Certo e' tutto a "norma di legge" - certo! - ma ... come detto mille volte, le acque prodotte non sono acqua Ferrarelle, ma acque sature di sostanze tossiche accumulatesi per millenni nel sottosuolo e a volte anche con residui di fanghi petroliferi. Sono inquinanti e lo dice non la D'Orsogna ma il governo di Norvegia.

E poi ancora vasche di accumulo dei fanghi e riversamento di acque miste ad oli minerali in un raggio di 100 metri dalla piattaforma, cosi la monnezza si sparge meglio! Fra le varie cose che potranno essere riversate in mare il glicole dietilenico - usato per rimuovere l'eccesso di vapori acquei, idrogeno solforato o anidride carbonica eventualmente disciolti nel gas o nel petrolio. Ma tranquilli e' a norma di legge.





Come detto, la piattaforma sara' a 60km da riva. Chi controllera' mai.

A riva c'e' una vivace attivita' turistica in zona Numana Marcelli che secondo i siti dedicati al Conero e' una "ambita località turistica per chi desidera mare pulito e tipicità locale" con spiaggia "ventilata, ampia e ricca di divertimenti, bar con musica dal vivo e tavolini all'aperto dove gustare bibite e gelati artigianali, mercatini, boutique: una località che coniuga bene turismo familiare e giovanile". E poi ancora "La vacanza al mare potrà essere integrata con passeggiate negli incantevoli sentieri del monte Conero e visite nelle vicine città d'arte."

Chissa' se gli arrivera' pure la vista trivelle e profumo di monnezza.

Vorrei veramente sapere dov'e' la stampa marchigiana in tutto questo.

Qui i sigilli e la pompamagna della proroga del 2021
 


 
 


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