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Thursday, September 4, 2014

Trivelle in Artico, l'ennesimo attacco









Ecco un altro angolo di paradiso, il Beaufort Sea in Alaska che il governo Obama sta pensando di aprire alle trivelle. Siamo nell'Artico, in uno dei cosiddetti mari degli Orsi polari.

Nel Beaufort sea vivono molte specie protette, oltre agli orsi anche le balene, le foche, i trichechi, e altri mammiferi marini e uccelli rari. Siamo a due passi dall' Arctic National Wildlife Refuge.

I cambiamenti climatici hanno gia' devastato l'area, con gli aumenti di temperatura il doppio rispetto che nel resto del pianeta: negli scorsi 60 anni la temperatura media e' salita da 2 gradi e mezzo, e si sono intensificate le tempeste, la costa va erodendosi e i ghiacciai si scolgono veloci. 

Lo stesso governo americano stima che la petrolizzazione dell'Artico si accompagna ad un rischio di sversamento del 40%: sarebbe un disastro senza proporzioni visto che non sappiamo neanche ripulire adeguatamente gli sversamenti "convenzionali". Qui e' tutto reso piu' grave dai venti potenti, dalle forti correnti e dagli inverni bui e freddi. La Shell Oil ha gia' sperimentato il tutto con una serie di fallimenti, uno dopo l'altro, nel Chukchi Sea, l'altro mare degli Orsi polari.

Caro Obama, sarebbe meglio che tornassi alle promesse elettorali - niente piu' trivelle in zone estreme, in zone pericolose e vicino alle persone.


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