Schlumberger Italiana:
Nota: il sito scelto dalla Schlumberger e' *gia'*
coperto da concessioni minerarie!
E quindi ci saranno due operatori sulla stessa concessione!
E infatti ecco qui di sotto i siti con gia' le richieste di ricerca di petrolio
da ditte diverse. Non ci si capisce niente.
ENI:
Shell:
Shell:
Enel Longanesi Developments:
Nautical Petroleum Transunion Petroleum Italia:
Appennine Energy:
Enel Longanesi:
Qui tutte le aree protette vicino alla concessione per le quali,
secondo la Schlumberger, sara' tuttapposto, sempre.
Parco Marino Regionale “Riviera dei Cedri” - Calabria
Parco Marino Regionale “Baia di Soverato” - Calabria
Parco Marino Regionale “Costa dei Gelsomini” - Calabria
Parco Marino Regionale “Scogli di Isca” - Calabria
Parco Marino Regionale “Fondali di Capocozzo
S. Irene Vibo Marina Pizzo Capo Vaticano Tropea” - Calabria
Parco Naturale Regionale “Costa Otranto – Santa Maria di Leuca – Bosco Tricase” - Puglia
Parco Naturale Regionale “Dune Costiere da Torre Canne e Torre San Leonardo” - Puglia
Parco Naturale Regionale “Litorale di Punta Pizzo e Isola di Sant’Andrea” - Puglia
Parco Naturale Regionale “Porto Selvaggio e Palude del Capitano” - Puglia
Riserva Naturale Regionale “Foce del Crati” - Calabria
Riserva Naturale Statale “Metaponto” - Basilicata
Riserva Naturale Regionale “Bosco Pantano di Policoro” - Basilicata
Riserva Naturale Regionale “Litorale Tarantino Orientale” - Puglia
SIC IT9320100 "Dune di Marinella" - Calabria
SIC IT9310051 "Dune di Camigliano" - Calabria
SIC IT9310048 "Fondali Crosia – Pietrapaola" – Cariati - Calabria
SIC IT9310047 "Fiumara Trionto - Calabria
SIC IT9310045 "Macchia della Bura - Calabria
SIC IT9310044 "Foce del Fiume Crati - Calabria
SIC IT9310052 "Casoni di Sibari - Calabria
SICIT9310042 "Fiumara Saraceno - Calabria
SIC IT9310053 "Secca di Amendolara" - Calabria
SIC IT9310043 "Fiumara Avena" - Calabria
SIC IT9310040 "Montegiordano Marina"- Calabria
ZPS IT9320302 "Alto Ionio Cosentino" - Calabria
ZPS IT9310304 "Marchesato e Fiume Neto" - Calabria
SIC IT9220055 "Bosco Pantano di Policoro e Costa Ionica Foce Sinni" - Basilicata
SIC IT9220080 "Costa Ionica Foce Agri" - Basilicata
SIC IT9220095 "Costa Ionica foce Cavone" - Basilicata
SIC IT9220085 "Costa Ionica Foce Basento" - Basilicata
SIC IT9220090 "Costa Ionica Foce Bradano" - Basilicata
ZPS IT9220055 "Valle Basento – Ferrandina Scalo" - Basilicata
SIC IT9130006 "Pinete dell’Arco Ionico" - Puglia
SIC IT9130008 "Posidonieto Isola di San Pietro – Torre Canneto" - Puglia
SIC IT9130003 "Duna di Campo Marino" - Puglia
SIC IT9130001 "Torre Colimena" - Puglia
SIC marino IT9150027 "Palude del Conte e Dune di Punta Prosciutto" - Puglia
SIC marino IT9150028 "Porto Cesareo" - Puglia
SIC marino IT9150013 "Palude del Capitano" - Puglia
SICIT9150007 "Torre Uluzzu" - Puglia
SIC IT9150008 "Montagna Spaccata e Rupi di San Mauro" - Puglia
SIC IT9150034 "Posidonieto Capo San Gregorio, Punta Ristola" - Puglia
SICIT9150015 "Litorale di Gallipoli e Isola di S. Andrea" - Puglia
Area Specialmente Protetta di Importanza Mediterranea (ASPIM) “Porto Cesareo”- Puglia
Area marina protetta "Porto Cesareo" (EUAP0950) - Puglia
Riserva Naturale Regionale “Bosco Pantano di Policoro” - Basilicata
Riserva Naturale Regionale “Litorale Tarantino Orientale” - Puglia
SIC IT9320100 "Dune di Marinella" - Calabria
SIC IT9310051 "Dune di Camigliano" - Calabria
SIC IT9310048 "Fondali Crosia – Pietrapaola" – Cariati - Calabria
SIC IT9310047 "Fiumara Trionto - Calabria
SIC IT9310045 "Macchia della Bura - Calabria
SIC IT9310044 "Foce del Fiume Crati - Calabria
SIC IT9310052 "Casoni di Sibari - Calabria
SICIT9310042 "Fiumara Saraceno - Calabria
SIC IT9310053 "Secca di Amendolara" - Calabria
SIC IT9310043 "Fiumara Avena" - Calabria
SIC IT9310040 "Montegiordano Marina"- Calabria
ZPS IT9320302 "Alto Ionio Cosentino" - Calabria
ZPS IT9310304 "Marchesato e Fiume Neto" - Calabria
SIC IT9220055 "Bosco Pantano di Policoro e Costa Ionica Foce Sinni" - Basilicata
SIC IT9220080 "Costa Ionica Foce Agri" - Basilicata
SIC IT9220095 "Costa Ionica foce Cavone" - Basilicata
SIC IT9220085 "Costa Ionica Foce Basento" - Basilicata
SIC IT9220090 "Costa Ionica Foce Bradano" - Basilicata
ZPS IT9220055 "Valle Basento – Ferrandina Scalo" - Basilicata
SIC IT9130006 "Pinete dell’Arco Ionico" - Puglia
SIC IT9130008 "Posidonieto Isola di San Pietro – Torre Canneto" - Puglia
SIC IT9130003 "Duna di Campo Marino" - Puglia
SIC IT9130001 "Torre Colimena" - Puglia
SIC marino IT9150027 "Palude del Conte e Dune di Punta Prosciutto" - Puglia
SIC marino IT9150028 "Porto Cesareo" - Puglia
SIC marino IT9150013 "Palude del Capitano" - Puglia
SICIT9150007 "Torre Uluzzu" - Puglia
SIC IT9150008 "Montagna Spaccata e Rupi di San Mauro" - Puglia
SIC IT9150034 "Posidonieto Capo San Gregorio, Punta Ristola" - Puglia
SICIT9150015 "Litorale di Gallipoli e Isola di S. Andrea" - Puglia
Area Specialmente Protetta di Importanza Mediterranea (ASPIM) “Porto Cesareo”- Puglia
Area marina protetta "Porto Cesareo" (EUAP0950) - Puglia
Important Bird Area IT149M "Marchesato e Fiume Neto" - Calabria
Important Bird Area IT144 "Alto Ionio Cosentino" - Calabria
Important Bird Area Isola di Sant’Andrea" - Puglia
Important Bird Area IT144 "Alto Ionio Cosentino" - Calabria
Important Bird Area Isola di Sant’Andrea" - Puglia
Nella zona interessata a partire ci sono stati almeno 800 spiaggiamenti ufficiali negli scorsi 25 anni. Ma la Schlumberger promette che se avvisteranno cetacei si fermeranno per venti minuti e compileranno un rapporto.
Cosa restera' del golfo di Taranto?
E' questa la domanda che mi sovviene guardando l'enorme concessione petrolifera che la Schlumberger Italiana richiede al Ministero dell'Ambiente nel mar Ionio.
Si tratta del progetto d 3 F.P-.SC, per l'ispezione sismica tridimensionale conair gun in un area di oltre 4,000 chilometri quadrati e per acquisire circa 4,300 km di linee sismiche per una durata di 92 giorni.
Ci sono dentro tutti - Basilicata, Puglia, Calabria, con le province di Crotone, Cosenza, Matera e Lecce ed i comuni di Galatone, Lizzano, Strongoli, Manduria, Corigliano Calabro, Scansano, Montegiordano, Roseto Capo Spulico, Albidona, Pulsano, Maruggio, Taranto, Rossano, Ciro' Marina, Castellaneta, Ugento, Melissa, Crucoli, Rotondella, Palagiano, Leporano, Crotone, Racale, Sannicola, Rocca Imperiale, Castrignano del Capo, Cariati, Pietrapaola, Taviano, Ginosa, Crosia, Nova Siri, Massafra, Cassano all'Ionio, Porto Cesareo, Policoro, Morciano di Leuca, Patu', Ciro', Scala Coeli, Gallipoli, Mandatoriccio, Alliste, Salve, Bernalda, Nardo', Trebisacce, Pisticci, Torricella, Calopezzati, Villapiana, Amendolara.
Apro il file. La prima cosa che dicono e' che "non è contemplato, in nessun momento, di procedere con alcun tipo di perforazione finalizzata all’esplorazione, né tantomeno allo sfruttamento di eventuali giacimenti".
In nessun momento. Benone. Quindi fanno le indagini per passatempo? Per amore della conoscenza? O dicono cosi solo per prenderci in giro? Continuo a leggere e poi aggiungono "La proposta di prospezione geofisica è scaturita dalla necessità di perfezionare la conoscenza del sottofondo marino in quest’area, caratterizzata da un’interessante potenzialità mineraria, e di mettere a disposizione delle compagnie che operano nell’area i dati ad alta risoluzione ottenuti con le prospezioni geofisiche."
Ah, eccola la verita': c'e' una interessante potenzialita' mineraria e le "compagnie che operano nell'area" possono usare questi dati e quindi la Schlumberger offre di "perfezionare la conoscenza del sottofondo marino". Ma, di quali compagnie si tratta? Di compagnie turistiche, di ditte di pesca? Molto piu' probabile che si tratti di ditte petrolifere che hanno come scopo quello di trivellare, soprattutto visto che la stessa Schlumberger si autodefinisce "la più grande compagnia al mondo di servizi per le società petrolifere".
Come dire: non preocupatevi, prendiamo solo i dati, facciamo tre mesi di air gun, chissa, magari ci lascia le penne qualche cetaceo, ma alla fine non siamo noi a trivellare, sara' un altro!
La cosa che lascia interdetti e' che questa concessione *si sovrappone* ad altre gia' esistenti, dell'ENI, dell'Enel Longanesi, della Transunion. Interessante soprattutto che qui si tratta di airgun, per le concessioni gia' in itinere si trattava di permessi di ricerca che di solito prevedono il pozzo. Due concessioni per due operatori diversi sullo stesso sito e in ordine contrario alla logica. Non c'e' ne capo ne coda, lo so.
Ad ogni modo, la tecnica di airgun che la Schlumberger intende usare nello Ionio e' la stessa che aveva proposto per i mari di Sardegna. Ci sara' una batteria di 24 pistole con violenti spari di aria compressa ogni 5-15 secondi fino a 260 decibel, un bombardamento di intensita' elevatissima per le specie acquatiche. Piu' forte dell'airgun ci sono solo i terremoti ed i vulcani nei sottofondali marini.
Tutto sara' fatto per la protezione dell'ambiente -- ovviamente -- ma e' strabiliante il numero di parchi marini, di riserve naturali, di siti di importanza comunitaria, di zone speciali protette, di zone di sosta per uccelli migratori, e di aree sottoposte a vincoli paessaggistici che in qualche modo saranno impattate da questa proposta della Schlumberger e di chiunque ne comprera' i dati. C'e' pure l'area specialmente protetta di importanza mediterranea Porto Cesareo.
Ci sono qui specie animali e vegetali protette da ogni convenzione europea e mediterrranea possibile - fra cui la tartaruga Caretta Caretta, la tartarguga verde, la tartaruga liuto e la Posidonia Oceanica, nonche' coralli e grotte sommerse. Ci sono aree di riproduzione di naselli, gamberi, scampi. Per l'area di ripopolamento ittico di Rossano Calabro la Sclumberger dice che "si trova a profondità enormemente più basse di quelle che si trovano nell’area in istanza di permesso di prospezione". Ma cosa vuol dire? L'airgun arriva fino al sottosuolo. Dove si trova allora la riserva di pesca? Sotto la crosta terrestre?
Continuo a leggere il progetto. Mi colpisce veramente la superficialita' degli scriventi. E' tutto estremamente ridotto, trascurabile, nullo. Elencano tutti i minimi dettagli del numero di abitanti della Calabria, e ci dicono che si fermeranno per venti minuti se incroceranno un cetaceo, ma poi... poi non riescono (o non vogliono!) vedere e a discutere il tutto in una ottica piu' grande. Cosa restera' del golfo di Taranto se questa concessione diventa produttiva, anche fra dieci o venti anni, e considerato che nella zona ci sono almeno altre sei concessioni petrolifere?
Non si tratta solo di airgun quanto del primo passo verso il trivellare l'intero Golfo di Taranto allo scopo di tirare fuori una sostanza inqunante in un posto ecologicamente fragile che avra' bisogno di infrastruttura pesante per anni a venire. Se li lasciamo fare, cambiera' tutto in un modo o nell'altro: l'ecosistema e' uno solo, come uno solo e' il golfo di Taranto, un mare semichiuso dove gia' c'e' dell'altro.
Ed e' per questo che e' veramente tragico che lo Sblocca Italia renda il processo decisionale meno partecipativo: che ne possono sapere i burocrati di Roma delle bellezze silenziose di Porto Cesareo? E di tutti quegli altri altri siti protetti? O della gente che va al mare di Santa Maria di Leuca? O vogliamo veramente credere che tutte queste trivelle mai e comunque avranno effetti e che tutto e' veramente trascurabile, nullo, minimizzato?
La domanda e' sempre la stessa: in questa nazione vogliamo essere una enorme Gela, o una enorme Taormina?
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