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Wednesday, October 1, 2014

I trichechi dell'Alaska e i cambiamenti climatici









"It's another remarkable sign of the dramatic environmental conditions changing as the result of sea ice loss - The walruses are telling us what the polar bears have told us and what many indigenous people have told us: the Arctic environment is changing extremely rapidly and it is time for the rest of the world to take action".

Margaret Williams, WWF Arctic



All'apparenza, si assiste a qualcosa di spettacolare ed unico nei mari dell'Alaska. In realta' e' qualcosa di molto triste. I trichechi del Pacifico stanno migrando in massa per colpa dei cambiamenti climatici, al ritmo di circa 35.000 esemplari, arrivati disperati alle porte di Point Lay, un villaggio di eskimesi 700 chilometri a nord ovest di Anchorage, la capitale dell'Alaska.

E' stata la NOAA - la National Oceanic and Atmospheric Administration - ad avvistare i trichechi durante una ricognizione aerea per la prima volta il 13 Settembre.

I trichechi trascorrono gli inverni nel mare di Bering: le femmine partoriscono sui piccoli isolotti di ghiaccio nel mare e utilizzano questi isolotti come trampolino di lancio per raggiungere le lumache, le vongole e i vermi sui fondali. Si tuffano dagli isolotti e trovano da mangiare. Tutto funziona perche' i fondali sono poco profondi e il tempo dell'immersione e' limitato.

A differenza delle foche, infatti, i trichechi non sanno nuotare a lungo e ogni tanto devono riposare: ecco quindi che devono riemergere dal mare, e lo fanno aiutandosi con le zanne per arrivare sugli isolotti di ghiaccio. Quando arriva l'estate, e gli isolotti iniziano a scioglersi, i trichechi migrano leggermente verso nord, dove c'e' n'e' una abbondanza maggiore.

Quest'anno pero' gli isolotti nei mari del Bering sono quasi del tutto scomparsi, e cosi' per trovarne. i trichechi dovrebbero migrare molto piu' lontano, dove le acque sono molto piu' profonde. E la combinazione non funziona: anche se ci sono gli isolotti, il fondale e' troppo profondo e la loro fisiologia non gli consente di arrivare cosi in basso. Spaventati e alla ricerca di cibo, corrono in massa verso la terraferma, stretti stretti. Molti di loro muoiono, dallo spavento, dall'ammassamento, dalle condizioni non naturali in cui si trovano. Sono per la maggior parte femmine eesemplari giovani.

Perche' succede tutto questo? Perche' i cambiamenti climatici hanno portato allo scioglimento dei ghiacci artici: quest'anno i volumi sono stati molto minori rispetto alla media. Hanno iniziato a monitorare nel 1978 e solo in altre cinque annate c'era meno ghiaccio durante i mesi estivi che nel 2014.

La prima volta che si e' mai vista una cosa del genere e' stato nel 2007, anche quello anno di eccezionale rarita' di ghiaccio. Ma quest'anno l'esodo e' il piu' grande mai visto. 

Intanto le autorita' cercano di fare quel che possono. Aerei ed elicotteri e curiosi sono stati pregati di star lontano. Questo per non creare altra paura ai trichechi e per non farli ammassare ancora di piu'. Non sono abituati a queste condizioni e c'e' il rischio che muoiano in tanti, tutti stretti in cosi poco spazio e con difficolta' a trovare del cibo.

Come ricorda Margaret Williams del WWF Artico, i trichechi dicono la stessa cosa che dicono gli orsi polari e gli indigeni: i cambiamenti climatici sono veri e accadono adesso ed e' ora - adesso - di agire.




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