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Sunday, July 8, 2012

Approvate trivelle esplorative ad Ortona



Elaborazione di Enrico Gagliano



"Preso atto che non è pervenuto il parere della Regione Abruzzo" 

UMMIG - Giugno 2012 


 "Contrasteremo ogni forma di trivellazione" 

 Gianni Chiodi, 2010 


 "Il mare d'Abruzzo dall'alto e' bello, poi quando ci vai resti deluso" 

 Dialogo fra due passeggeri RyanAir 24 giugno 2012 



E cosi' l'UNMIG ha approvato l'esplorazione con airgun e la trivellazione di due pozzi petroliferi esplorativi fra Ortona e San Vito. 

Sono pozzi della Petroceltic, d492 e d493 a circa 14 miglia da riva.
Qui e qui le loro schede.

Dice cosi:

"VISTO il verbale conclusivo della Conferenza di servizi, prot. n. 0009912 del 17 maggio 2012, e considerandosi, quindi, acquisiti i positivi assensi delle Amministrazioni in indirizzo, che non hanno partecipato alla Conferenza medesima, nei limiti di quanto contenuto nei propri provvedimenti amministrativi preventivamente."

E cosa vogliono di piu' quelli della Petroceltic?

C'e' il porto petrolifero a portata di mano, la gente dorme e il governatore non dice niente. Corrado Passera e' con loro e a quasi nessuno dei senatori, sindaci e politici d'Abruzzo o della costa importa veramente. Non vanno neanche alle riunioni a cui sono invitati per dire la loro!

La prova di tutto questo e' che la decisione e' stata presa il 15 giugno 2012, e che l'ha scoperto Enrico Gagliano, cittadino di Teramo un paio di giorni fa. Grazie Enrico.

Gianni Chiodi: si vergogni, e si vergogni profondamente di questa mancanza di rispetto per il suo elettorato, che ha trasformato un non-parere in un assenso. Lo dicono loro, non io. Si vergogni.

Gianni Chiodi passera' alla storia come il governatore resposabile della petrolizzazione dei mari d'Abruzzo.

Ricordo ancora quando a Cupello, nel 2010, disse che fra dieci anni non ce ne sarebbe stato neanche uno di quei pozzi. Beh, ne sono passati due, e tutto lascia prevedere che non ci ha azzeccato nel suo toto-trivelle.

Ma non c'e' solo il molliccio Gianni Chiodi.

Dal 15 Giugno fino ad adesso, sentito una parola da parte di Remo Di Martino, assessore al turismo della provincia di Chieti, o da Enrico di Giuseppantonio presidente della provincia di Chieti, o da parte dei sindaci Rocco Catenaro e del suo braccio destro, Luigi Comini di San Vito?

Eppure dovrebbero essere loro a vigilare, a fare i nostri interessi. Questi dormono tutti sogni beati.

Ad Ortona c'e' un nuovo sindaco, Vincenzo D'Ottavio dopo gli anni disastrosi di Mr. Nicola Fratino, il piu' fervido sostenitore delle trivelle. Speriamo che voglia fare o dire qualcosa.

Ora. Il problema, secondo me, non e' tanto il pozzo esplorativo in se, ma tutto cio' che il pozzo esplorativo comporta, la premessa che il pozzo esplorativo rappresenta per il futuro.

L'abbiamo gia' vista questa storia con Ombrina Mare.

Quelli della Petroceltic verranno con tutti i loro alambricchi e il loro metallo luccicante con questa enorme piattaforma galeggiante, staranno li per 3 mesi a fare le "prove",  inquineranno il mare, come e' normale che sia in questo tipo di operazione, visto che trivellano monnezza e come gia' successo con Ombrina.

E poi, se tutto gli va bene, troverano petrolio a basso indice API, come e' stato con Ombrina, com'e' stato con Ortona, e gli servira' un desolforatore.

E cosi proporanno, visto che non hanno piu' il centro oli di Miglianico, di piazzarci una bella nave desolforatore a pochi chilometri dalla costa, con la bella fiammella, e in bella vista.

Stesso film di Ombrina, niente di piu, niente di meno.

Solo che ora si chiamano Petroceltic e prima si chiamavano Mediterranean Oil and Gas.

E come sempre, una volta arrivato un pozzo, ne arriveranno altri, e' inevitabile e le cartine parlano chiaro.

E la colpa e' certo di Corrado Passera, a cui importa solo far cassa, non importa sulla pelle di chi.

La colpa e' di Corrado Clini che fa il ministro dell'ambiente a tempo perso e senza veramente avere a cuore l'ambiente.

Ma non si puo'dimenticare che questo e' stato possibile grazie al silenzio assenso delle autorita' locali. Gianni Chiodi, Di Giuseppantonio, dovete essere Uomini e dire qualcosa.

Ma non a me, ma a chi vi ha votato, a quelli di Roma, alla Petroceltic, alla stampa inglese, a chi decide queste cose.

Potete essere dei leader veri, o almeno provarci, e non essere l'armata brancaleone?

La Catalogna d'Italia. Contrasteremo ogni forma di trivellazione. 
Ma quando mai. Erano solo balle.

Non che nessuno ci avesse mai creduto.

E i nostri senatori?

Fabrizio Di Stefano dov'e'?
Giovanni Legnini dov'e'?

Cosa fanno questi per l'Abruzzo?
Perche' in Sicilia hanno avuto il senatore D'Ali', che ha fatto ferro e fuoco contro le trivelle in mare e i nostri dormono?

E il popolo? Io, Fabrizia e tutti gli altri piu' di questo non possiamo fare.

Alla fine, le cose si fanno anche perche' il popolo non partecipa, non sente l'impellenza di agire e non sa che e' nel suo potere di fermare le cose.

Le osservazioni sono state mandate, era il 2009/2010. Sono sicura che si potrebbe opporsi ancora, in base alle leggi italiane, ed europee. Sono sicura che la mobilitazione e la pressione popolare portano a dei risultati. Basta solo guardare al Centro Oli e il suo diventare un tema politico al quale nessun candidato ha potuto sottrarsi.

Ma forse vedere le trivelle esplorative al largo di Ortona fara' bene agli abruzzesi, che si renderanno conto che la battaglia non e' finita, e non finira' mai e che l'ambiente e' solo un corollario della partecipazione democratica.

Trivellano - e fanno ogni altri tipo di oltraggio in questa nazione - perche' tu glielo permetti, con il tuo silenzio, con la tua apatia, con il tuo disinteresse quotidiano alla cosa pubblica.


I testi sono scaricabii qui e qui.

5 comments:

Assunta Di Florio - Lanciano said...

Cara Maria Rita,
non so se ridere o piangere...
Ridere perchè nel leggere i nomi di tutti i politici incapaci mi viene da ridere per quanto sono incapaci.
Piangere perchè speravo davvero che le trivelle non fossero più presenti nel nostro mare.
Piangere perchè i miei alunni di IV elementare erano tutti contenti che Ombrina, le sue sorelle e il Centro Oli non ci sarebbero stati.
In un testo un bambino tempo fa scrisse : " Abito in Abruzzo, la Regione dei Parchi, una terra che sembra il Paradiso terrestre".

Adesso non si scherza più, questi signori devono sapere che c'è gente disposta a tutto per difendere il proprio territorio.
La partita ricomincia, siamo pronti.Non permetteremo la distruzione dell'Abruzzo, maledetti!

Anonymous said...

E' una vergogna...lo dico e lo ripeto: più che il Parco Nazionale della Costa Teatina, di questo passo diventerà il "Parco" Nazionale della Costa delle Trivelle.

Non si può trasformare la Regione Verde d'Europa in questo modo!

Alessandro Procida said...

è una vergogna che la Regione Verde d'Europa debba subire un trattamento del genere!
L'ho detto già altre volte, di questo passo al posto del Parco Nazionale della Costa Teatina verrà alla luce il "Parco" Nazionale della Costa delle Trivelle

Guido Pietroluongo said...

"con il tuo disinteresse quotidiano alla cosa pubblica."...e io aggiungerei: "con il tuo disinteresse quotidiano alla cosa pubblica che è la tua vita e quella dei tuoi figli!!!".
Non riesco a immaginare che coscienza ci voglia a fare e dire certe cose!!!
Guido Pietroluongo

nogat said...

qui bisogna fare qualcosa, l'ambiente è la maggiore ricchezza dell'abruzzo, se rovinano quello non si prospetta un futuro facile...