Oggi un articolo sul Corriere della Sera ripreso da Science sulla corsa al petrolio nel polo Nord.
A causa del riscaldamento globale - che esiste, e' vero e accettato dalla stragrande maggiornanza delle persone di scienza checche ne dicano le menti ignoranti del ragionier Mauro Febbo o di Giuliano Ferrara - la calotta glaciale artica va sciogliendosi. Parte cosi' la corsa allo sfruttamento di tutte le risorse, anche petrolifere, che stanno sotto le nevi, prima perenni, ora non tanto.
Trovare nuovi giacimenti petroliferi sulla parte del globo abitata ed accessibile all'uomo si rivela sempre piu' difficile. E' dalla fine del 1800 che l'uomo cerca giacimenti buoni, e una nuova Arabia Saudita non la troviamo piu': e' stato gia tutto sondato, studiato, cercato.
Non c'e' n'e' piu' di giacimenti petroliferi grandi, facili, e di petrolio buono. Le nostre "risorse" italiche - scadenti sia in qualita' che in quantita' - erano note gia da anni, ma non sono mai state pienamente "sfruttate" perche' economicamente poco convenienti. Adesso, come mi dissero gli ENI-men a Pescara, c'e' la corsa al raschiamento del fondo del barile, di cui fa parte anche l'Abruzzo, la Basilicata, la Pianura Padana. Fanno parte dello stesso discorso, su scala internazionale, le sabbie petrolifere del Canada e del Congo, il peggior petrolio che esiste sul pianeta.
Nel Polo Nord, la parte del leone la giochera' la Russia, che si dice anche pronta ad usare la forza per difendere il suo diritto alle trivelle. E gli USA? Anche il mio paese andra' a trivellare lassu', ma il Congresso americano ha imposto il limite di 250 chilometri al largo delle coste. Subito sono partite le proteste di chi dice che anche 250 km sono pochi e che occorre molto di piu' per proteggere il fragilissimo ecosistema artico.
Lisa Speer e' la direttrice dell'International Ocean Program al National Resources Defence Council. Questa associazione e' una delle piu' potenti associazioni ambientali in America ed e' specializzata in cause legali per la difesa dell'ambiente. Negli USA e' nota semplicemente sotto le iniziali NRDC. Ci fa parte anche Robert Redford che ha donato i soldi per la loro sede a Santa Monica, un palazzo sulla seconda strada in pieno centro. Regalato.
Lisa afferma quello che andiamo predicando da tempo per l'Abruzzo: trivellare l'Artico potrebbe causare il rilascio di elementi tossici come arsenico, mercurio e piombo nell'Oceano: «Abbiamo bisogno di criteri uniformi e severi per ogni attività off-shore di petrolio: un solo Paese ha il potenziale di produrre conseguenze ben oltre i suoi confini».
E da noi? In Italia non abbiamo limiti per nessuna di queste attivita' di trivelle in mare. Nessun limite! Il nostro parlmento non si pone questi problemi. Non gliene importa, non sa, non chiede, non lotta per la gente. Anzi avvantaggia i petrolieri in tutti i modi possibili.
Non so se avete presente cosa sono DUECENTO CINQUANTA CHILOMETRI. E' la distanza da Roma a Pescara piu' o meno, e' la distanza fra Roma e Firenze, e il NDRC e' preoccupato per questo.
Pensiamo che le specie animali e vegetali d'Abruzzo siano meno importanti di quelle del Polo Nord? Pensiamo che le colline o i parchi italiani siano meno importanti che le nevi o gli orsi del polo nord? Pensiamo che le trivelle nel mare italiano ci daranno pesce piu' sano? Aumenteranno il turismo? Miglioreranno la qualita' dell'acqua? Solo una persona ignorante o con interessi economici sotto puo' pensare cosi'. O pensiamo anche qui che debba venire qualcuno dall'altra parte del mondo a salvarci? Magari quelli dell'NDRC?
In Abruzzo vogliono trivellare a DUE chilometri dalla nostra costa. Idem nel Veneto, in Emilia Romagna, in Basilicata, in Sicilia. In Brianza vogliono andare a mettere le trivelle in un parco, come nella Majella o nel parco nazionale della val d'Agri. Le concessioni petrolifere avanzano in Toscana, Emilia Romagna, nelle Marche senza che quasi nessuno faccia niente.
MA PERCHE' NESSUNO PROTESTA? PERCHE' NON CI RIBELLIAMO?
PERCHE GLI ITALIANI NON AMANO L'ITALIA?
PERCHE GLI ITALIANI NON AMANO L'ITALIA?
NON E' GIUSTO che un gruppo di californiani vada a fare la lotta per salvare l'orso polare a 250km dalla costa del polo nord, mentre gli italiani dormono.
Non e' giusto. La democrazia e' tutt'altra cosa ma gli italiani non lo sanno, non gliene importa. Pensano a farsi gli affari loro. Oppure che tanto che lotto a fare, non vincero' mai. Sono tutti ossessionati dal dare tutto il possibile ai loro figli ma non un ambiente sano in cui crescere. Gli italiani pensano che qualcuno da qualche parte fara' forse qualcosa per risolvere i guai di questa nazione, di cui il petrolio e' solo un grave esempio. Pochi pensano che qualcuno siamo noi tutti.
Come sempre, si raccoglie quel che si semina.
8 comments:
MA PERCHE' NESSUNO PROTESTA? PERCHE' NON CI RIBELLIAMO?-
Perché la gente non è e non vuole essere informata; ieri ho parlato di questi argomenti con alcune persone "in" del mio paese che vivono a Roma e nel nord Italia, mi hanno detto, bravo sai un sacco di cose che noi non conosciamo, gli ho risposto che se volevano potevano documentarsi nei vari blog per saperne di più sulla questione petrolio, discarica di Bussi, discarica della zona Miglianico e d’intorni, quella della costa Garganica, tutti sono rimasti attoniti da queste notizie ma sono sicuro che non si interesseranno più, ho la certezza che ogni volta che mi incontreranno mi daranno le loro congratulazioni per giustificare il loro disinteressamento.
Non ci ribelliamo perché il popolo non ha una credenza che sia stata conquistata con l’uso della ragione e con un esatto esame della realtà, crede alla befana che un giorno gli porterà il dono desiderato.
maria rita di cosa ci scandalizziamo ormai!
MA PERCHE' NESSUNO PROTESTA? PERCHE' NON CI RIBELLIAMO?
PERCHE GLI ITALIANI NON AMANO L'ITALIA?
vedi maria rita, l'italia
cos'è oggi?
allora:
- la stampa imbavagliata
- le televisioni con notizie e programmi appiattiti, tant'è che se vedi un tg di qualsiasi rete non hai bisogno di vedere gli altri tg delle altre reti, perchè dicono tutti la stessa pappardella, l'unica mosca bianca e rimasta Milena Gabanelli di "Report" su rai tre, e penso che alla fine qualcosa censurino pure lì
- il nostro presidente del consiglio è la barzelletta di tutta la comunità internazionale per le sue varie vicende personali, politiche, di conflitto d'interesse e giudiziarie
- i partiti politici esistenti sono il nostro più palese fallimento come nazione (altrimenti Silvio Berlusconi oggi sarebbe solo un "imprenditore")
- internet fa quel che può, e le giovani generazione per la maggior parte lo usa per chattare su messanger e fare qualche ricerchina quà e là per la scuola e di informarsi sulle cose attuali non ci pensa neanche un pò dato che sono in perenne anestesia dai programmi spazzatura delle televisioni italiane tutte
- qui in italia esiste la parolina magica di uso comune che è quella di "fatti i cazzi tuoi", scusa se te l'ha riporto nuda e cruda, ma è così
allora cosa possiamo fare noi?
continuare, non arrenderci, essere testardi più dei muli, non mollare, non mollare,
NON MOLLARE MAI!!!
...i nodi prima o poi vengono al pettine!
ciao!
dal sito della Petrolceltic plc:
Oilbarrel Presentation May 2009
scaricatelo da questo link (pdf):
http://www.petroceltic.ie/content/uploads/090512_petroceltic_oilbarrel_presentation.pdf
andate a pag. 27
sono sempre interessati a noi, non demordono.
la tragedia di sarroch è già scomparsa: su La Repubblica 2 giorni fa era già retrocessa a pag. 24!!! Ieri, un accenno di sfuggita percHè quel galantuomo di moratti ha chiesto di festeggiare sobriamente lo scudetto e ha fatto giocare l'inter con il lutto al braccio!
Il tg1 delle 20.00 quello che in teoria dovrebbe rappresentare la Bibbia dell'informazione televisiva italiana, aveva in sommario notizie come le vacanze in salento, la sconfitta della bruttina stagionata all'X factor inglese, i cani che insegnano ai bambini la raccolta differenziata!!! E berlusconi che per coprire le sue porcate invoca la 'privacy'...
poi, fai un giro sul web, ti imbatti in commenti di madri italiane che ringraziano il padrone d'italia per averci salvato dalla crisi e per i 'termovalorizzatori' che eliminano gli odori nausea-bondi e la vista dei cumuli di munnezza... quando poi si ritroveranno i 'centri oli' sotto casa organizzeranno una segra di quartiere.
il I maggio ho fatto un giro a piazza di spagna in roma, ridotta da tribù italiote, padane in particolare, a discarica a cielo aperto: tutti ridevano. Non si vedevano vigili urbani, né poliziotti di quartiere. Se il misfatto fosse stato compiuto da extracomunitari, sai le crociate contro l'immigrato criminale.
Non vogliamo gli 'stranieri' ma non abbiamo senso civico, non abbiamo alcuna cultura né rispetto per la 'cosa comune', visto anche l'esempio che danno i delinquenti che ci governano.
Come dice Maria Rita, aspettiamo sempre che Qualcuno risolva i problemi, qualcun altro, ovvio!
Invece, qualcuno siamo tutti noi e qui ci stanno scippando il futuro, l'ambiente, i soldi, i diritti, la democrazia, la vita stessa.
Quando parlo di questi argomenti, anche ai miei amici, mi guardano come fossi un povero, vecchio pazzo.
Non sono ottimista sulla sorte che ci attende, non vedo segnali di risveglio se non in sparuti gruppi di 'resistenza' che è perfino troppo facile oscurare e mettere a tacere.
Non è una buona giornata, forse perché comincia giugno e sembra novembre.
Grazie MR.
hp
perché finchè i giardini delle persone restano verdi e puliti nessuno se ne frega...
il solito discorso italiota:"tanto che mi frega, mica vivo lì!"
che tristezza...
sto sensibilizzando i lettori alle tematiche del tuo blog e come hai visto, almeno enrica pare abbia compreso...
uno per volta! :)
e sempre grazie a te, cara maria rita!
a me il link non va...Comunque, messa in homepage da Petroceltic ci sono le zone di interesse...tra cui Adriatic interests http://www.petroceltic.ie/content/uploads/2009_adriatic_overview_map.jpg
ma le zone in grigio "Petroceltic's Permit Applications", cosa indicano? richieste di concessione a trivellare??
La Po Valley non si arrende vuole il petrolio del parco
I VERTICI della «Po Valley», la società che fa capo a una holding australiana a caccia di giacimenti di petrolio nel sottosuolo della Brianza, non si arrenderanno tanto facilmente e faranno il possibile per ottenere le autorizzazioni per installare le trivelle nel cuore del Parco di Montevecchia e della Valle del Curone
fonte:
http://ilgiorno.ilsole24ore.com/lecco/2009/06/01/185419-valley_arrende_vuole_petrolio_parco.shtml
@ anonymous
- clicca due volte sul link
- quando si evidenzia con il tasto sx del mouse fai copia
- incolla sulla barra degli indirizzi, e dovrebbe partire il file pdf da scaricare e aprirlo con il tuo programma che usa i file pdf.
la parte in grigio che vedi nella cartina della petrolceltic, vuol dire che la multinazionale ha chiesto una istanza di permesso di ricerca (in parole povere ha fatto domanda per ricercare idrocarburi) su quelle aree, l'elenco completo lo trovi qui:
http://unmig.sviluppoeconomico.gov.it/unmig/istanze/elenco.asp?tipo=PRM&ord=A
quella gialla è una vera e propia ricerca (trivelle) che può trasformarsi in concessione di coltivazione e quindi estrazione petrolio con piattaforma e desolforatore incorporato, il permesso B.R268.RG e qui:
http://unmig.sviluppoeconomico.gov.it/unmig/titoli/mappa.asp?cod=671
CIVITAQUANA invece e qui:
http://unmig.sviluppoeconomico.gov.it/unmig/titoli/mappa.asp?cod=547
spero di essere stato chiaro,
ciao!
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