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Tuesday, December 20, 2016

Obama vieta le trivelle in Artico - questa volta per sempre








It’s never been done before.
There is no case law on this. It’s uncharted waters.

 Patrick Parenteau, Vermont Law School. 


Voglio un primo ministro cosi' in Italia.

Al rush finale della presidenza, Obama emana un divieto permanente di trivelle in Artico e in Atlantico. Un divieto permanente.

E' tutto fatto e pensato a prova di Donald Trump, nel senso che sara' difficile per il nuovo presidente rescnidere questa decisione.

Cosa e' successo? 

Secondo il New York Times, Obama ha usato una legge del 1953: la Outer Continental Shelf Lands Act,  che gli da il diritto di agire unilateralmente per proteggere il mare. La legge e' stata gia' usata in passato, per proteggere porzioni di mare piu' piccoli, ma mai per aree cosi estese: dalla Virginia al Maine e in tutta l'Alaska. 

La legge dice questo, poche e chiare parole:

“The President of the United States may, from time to time, withdraw from disposition any of the unleased lands of the outer Continental Shelf.” 

Il presidente degli USA puo', di tanto in tanto, eliminare dalle concessioni qualsiasi terreno non gia' assegnato nell'outer continental shelf. 

L' Outer Continental Shelf e' la fascia costiera di mare che va dalla terraferma al mare profondo.

Secondo il professor Patrick Parenteau, che insegna diritto ambientale presso la Vermont Law School e' qualcosa che non e' mai stato fatto prima d'ora.

Ovviamente appena il tutto e' stato dichiarato, sono fioccate le critiche, ma anche gli applausi. I critici (e chi senno'?) sono i petrolieri ed i loro amici che dicono che il tutto e' un abuso di potere, che va ad aggiungersi alla spinta di Obama per la ratifica internazionale degli accordi di Parigi prima dell'arrivo di Trump.

In piu' Mr. Obama ha usato una rara clausola di un altra legge del Clean Air Act del 1970 che impone a tutti gli stati di pianificare la transizione dei loro sistemi di approvvigionamento dell'energia elettrica dal petrolio alle rinnovabili.

Quella di emanare leggi all'ultimo minuto e' una pratica abbastanza usuale dei presidenti USA, chi piu' chi meno hanno cercato di farlo. Forse l'amministrazione piu' audace da questo punto di vista, secondo il New York Times, e' stata l'amministrazione di Bill Clinton. Tutti pero' scelgono le cause che piu' stanno a cuore. E questo vuol dire che dentro di se, Obama ha ritenuto salvare l'Artico e l'Atlantico dalle trivelle come una sua priorita'.

Trump di certo ci provera' a disfare queste leggi, e gli altri progressi fatti negli USA contro le emissioni di inquinanti e di altri gas serra, ma trovera' quanto meno una serie di ostacoli e di difficolta' che rallenteranno o addirituttura renderanno impossibile il tornare indietro.

Ma cosa e' stato vietato? 

Trivelle in circa 460mila chilometri quadrati di mari, il 98% del mare dell'Artico in possesso del governo centrale USA, per proteggere orsi polari e balene. Aveva gia' qui provato a trivellare la Shell, con un sacco di imbarazzo e di problemi e alla fine hanno desisitio. In aggiunta all'artico tutto il mare dalla Virginia al confine con il Canada sara' chiuso alle trivelle, con altri 15mila chilometri quadrati di mare. Qui vivono coralli delicati e specie rare di pesci. 

Anche il primo ministro canadese, Justin Trudeau ha annunciato un nuovo divieto alle trivelle nell'Artico del Canada. La speranza e' che fra Canada e USA buona parte del polo nord, un ecosistema unico e delicato, sia protetto.

Obama sottolinea che seppure uno possa avere tutti gli standard di sicurezza possibili ed immaginabili, i rischi di perdite di petrolio sono elevati e non e' possibile ripulire facilmente eventuali perdite. Quindi, nel rischio, meglio evitare.

Potra' Trump disfare il tutto? 

Si, ma c'e' un solo modo.

Il famoso Outer Continental Shelf Lands Act non prevede che futuri presidenti possano tornare indietro e disfare cio' che i loro precedessori hanno approvato e considerato meritevole di protezione. E' una legge unidirezionale in questo senso.

Cosi' com'e' Trump non puo' fare niente.

E infatti nessun presidente ha mai *mai* revocato cio' che un suo precedessore ha incluso nella lista di zone marine protette grazie all'Outer Continental Shelf Lands Act.

Per cambiare la decisione di Obama, Trump dovrebbe andare a monte: dovrebbe prima far si che il Congresso cambi la legge del 1953, inludendo esplicitamente che i diveiti alle trivelle possono essere modificati e possano essere revocati. 

Per fare questo, ci vorrebbe un voto di maggioranza di almeno 60 senatori su 100. In senato ci sono solo 52 repubblicani, e quindi non solo tutti i repubblicani dovrebbero votare a favore di tale emendamento, cosa non certa perche' alcuni senatori delle coste atlantiche si sono gia' espressi contro le trivelle nei mari dei loro stati, ma dovrebbero anche convincere altri 8 democratici a farlo.

Cosa difficilissima.

Poi una volta cambiata la legge del 1953, dovrebbero applicarla al caso specifico dell'Artico e dell'Atlantico.

Ci vorranno anni, molti di piu' dei prossimi quattro.

Vista la difficolta' del tutto, e' molto probabile che i repubblicani, Trump in cima, non facciano niente.

Ben fatto, Mr. President. 
I will miss you.

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