Arriva nelle concessionarie americane la Bolt EV, la macchina elettrica “normale” della Chevrolet, marchio sotto il controllo General Motors. Per la precision arriva in California ed in Oregon. E’ l’auto dell’anno 2017 per alcune riviste del settore, fra cui Motor Trend.
La Bolt e’ “normale” ma speciale allo stesso tempo: non da all’occhio, non costa un occhio, ma riesce a fare circa 200 miglia – 320 chilometri con una sola carica. Questo si che fa sgranare gli occhi verso il futuro.
Il prezzo base e’ circa 37,500 dollari, ma grazie agli incentivi statali in California la si potra’ acquistare a 29,000. Un prezzo ragionevole, piu’ o meno come una Toyota Prius. Una macchina dove non si deve andare a cambiare l’olio, i filtri, o andare a fare il pieno al distributore.
A fine 2017 arrivera’ anche la Tesla ad immettere sul mercato la sua Model 3, mirata ad un consumatore “normale” e con un prezzo “normale”. La Model 3 avra’ batterie diverse dalla Bolt e una maggiore automazione. Sara’ dunque una sfida fra le due case produttrici, ma sopratutto un sodalizio: seppure in concorrenza fra loro, il mercato ha potenzialita’ cosi grandi che alla fine entrambe portranno crescere, fare aumentare consapevolezza, e confidenza nel consumatore. Il successo dell’una sara’ il successo dell’altra.
Finora i piu’ grandi ostacoli all’acquisto di veicoli elettrici erano appunto il prezzo e l’autonomia: sia la Bolt che la Model 3 risolvono questo problema. Ci saranno altre sfide: il prezzo della benzina continua a calare, e di solito c’e’ anticorrelazione fra l’immatricolazione di veicoli ibridi ed elettrici e il costo del petrolio, e questo perche’ il risparmio di benzina e’ sempre un incentivo.
Ma il successo dei veicoli Tesla finora mostra la strada da seguire: prodotti esteticamente belli, affidabili, comodi, tecnologici, e che fanno un po sognare di essere parte del futuro.
Facciamo un passo indietro. In California esiste una legge che impone che entro il 2025 il 15% di tutte le auto vendute da tutte le case produttrici debbano essere a emissioni zero. Si chiama programma ZEV: Zero Emission Vehicle program.
Anche la FIAT risponde a questo obbligo ed e’ per questo che quando lanciarono la 500 sul mercato californiano ne dovettero creare una versione elettrica. Ma spesso, e questo vale anche per la FIAT, I produttori creano un numero minimo di automobile elettriche, tanto quanto basta per soddisfare i vincoli del programma ZEV.
Si chiamano “compliance vehicles” – veicoli per soddisfare i requisiti. A suo tempo l’amico Marchionne si lamento’ che il costo per produrre queste compliance vehicles era cosi elevato che praticamente erano in perdita. Anzi, arrivo’ a sconsigliarne l’acquisto.
Il CEO della Chevrolet, Alan Batey, dice che le Chevy Bolt non sono pensate come compliance vehicles, quanto come un investimento per il futuro. Ne produrranno tante quante il mercato vorra’. Oltre alla Bolt, dal 2010 la Chevrolet gia’ produce la Volt, modello ibrido con buon successo di numeri.
Perche’ il lancio della Bolt in California ed in Oregon? Perche’ di tutte le automobile elettriche vendute negli USA ogni anno, piu’ della meta’ sono in California, stato che ha corsie preferenziali per i modelli elettrici, e una rete di ricarica sempre piu’ efficente e dove fa chic comprare l’auto elettrica.
Secondo Motor Trend la con i suoi 200 cavalli e un passaggio da 0 a 60 miglia per ore in 6.3 secondi e’ non solo una macchina elettrica eccellente, ma e’ una macchina eccellente punto, elettrica o non elettrica.
Ci sono gia’ le liste d’attesa.
Marchionne, a quando anche in FIAT?
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