Il giorno 14 Dicembre 2016 hanno approvato una risoluzione in cui la costruzione di nuova infrastruttura fossile - impianti di stoccaggio, trasporto e lavorazione di derivati da petrolio, gas e carbone sara' vietata a partire dal Gennaio 2017.
L'infrastruttura che hanno se la tengono, ma non se ne potranno costruire di nuove, e anzi, quelle esistenti non potranno nemmeno allargarsi.
Con questa nuova risoluzione hanno creato una zona urbana chiamata "Bulk Fossil Fuel Terminals", e poi le hanno vietate per il futuro: vietate in citta' tutte le opere con infrastruttura marina, oleodotti, ferrovie, collegate al trasporto di combustibili fossili. Tutto cio' che e' ora permesso sono le stazioni di servizio della benzina e l'infrastruttura dedicata al biodiesel o all'etanolo e altre forme di carburante non fossile.
L'iniziativa viene dal sindaco Charlie Hales ed e' stata approvata da una commissione ad-hoc con cinque voti a favore e nessuno che si sia opposto. Anzi, il sindaco dice che quello che hanno fatto a Portland lo si puo' fare in tutto il mondo.
Questo dell'Oregon e' solo una delle tante iniziative *locali* per fermare l'uso a grande scala delle fonti fossili. Qualcuno dira' che sono Nimby, ma non e' cosi. E' che un sindaco, una comunita' hanno controllo solo sul proprio territorio. Se lo stato, il governo, la nazione non fanno niente o non fanno abbastanza, beh, allora ci si pensera' localmente.
L'idea e' che se *tutti* facessero cose simili, il messaggio prima o poi arrivera' che il tempo dell'espansione fossile di "drill baby drill" e' finito.
E cosi', la citta' di Vancouver a Washington State (da non confondersi con l'omonima canadese) ha vietato nuovi depositi petroliferi sul territorio comunale, la citta' di Oakland in California ha vietato tutte le nuove infrastrutture di carbone e San Francisco ha vietato le trivelle su tutti i territori cittadini.
L"idea e' che tutte assieme queste citta' possano creare un "muro verde" sulla West Coast americana e passare un messaggio potente ai petrolieri, ai politici a livello nazionale.
E infatti Portland fa gia' parte di una coalizione di citta' a livello mondiale che si sono impegnate a passare risoluzioni urgenti per contenere gli effetti dei cambiamenti climatici.
Nel Novembre del 2015, Portland aveva gia' approvato norme per vietare traffico da trasporto petrolifero in citta' e l'espansione di terminal petroliferi. La legge del 2016 appena approvata contiene entrambe queste risoluzioni ed e' un tentativo di dare una regolamentazione globale alla citta'..
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