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Saturday, March 19, 2016

Debora Serracchiani, PD: il petrolio e la coerenza perduta



Fra il 2016 e il 2012 ci sono 4 anni
e 180 gradi di cambiamento sull'opinione in merito al petrolio
di questa eccellente politica italiana.

Nel 2012 andava a manifestazioni contro le trivelle
Nel 2012 faceva interrogazioni parlamentari in Europa.

Nel 2016 cambia idea e si scaglia contro il referendum anti-trivelle.

Il referendum e' inutile perche'
"dovremmo comprare all'estero molto piu' gas e petrolio".

Ci dica lei allora qual'e' lo strumento giusto
e che dobbiamo fare per proteggere il mare.

Altri buchi? 
 


 "Io sono convinta che l’Italia si cambia radicalmente governandola, prendendo decisioni ogni giorno. A differenza di chi pensa solo a cogliere ogni occasione per distorcere o strumentalizzare e poi si rivela incapace di incidere minimamente sulla realtà del nostro Paese, questo significa essere coerenti nei fatti e negli atti di governo. Chi, a prescindere dalla casacca, non è in grado di farlo o preferisce star seduto a sentenziare, può tranquillamente continuare a compiacersi vergando acidi editoriali o ricostruendo scenari palesemente contraddittori."

Debora Serracchiani, 19 Marzo 2016

Sicuramente avra' inciso ottimamente lei sulla realta' dell'Italia
con grande coerenza, ricostruendo scenari lineari e logici,
e con amore per l'Italia al petrolio.

Lei ha ancora da spiegare come si conciliano i suoi atti 
del 2012 e le sue parole del 2016.

C'e' di mezzo una poltrona? 


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"[Il turismo] rischia di essere definitivamente compromesso da insediamenti estrattivi, che trasformerebbero il mare da risorsa turistica ad area industriale. Inoltre nella stessa zona è insediata una delle principali flottiglie pescherecce italiane, e anche quest'attività, che già vive un momento di grande crisi, rischia una grave compromissione."

Debora Serracchiani, 2012

"Se il referendum passera' saranno inutilmente a rischio moltissimi posti di lavoro, dovremmo comprare all'estero piu' gas e piu' petrolio, e soprattutto l'Adriatico non sara' meglio difeso. Ecco perche' la segreteria del PD pensa che questo referendum non contribuisca a migliorare la situazione attuale" 

Debora Serracchiani, 2016.

Cosa le ha fatto cambiare idea cara Debora? Qual'e' lo strumento per "migliorare" la situazione trivelle in Italia?  Per difendere meglio il mare?

Se lei non lo ricordasse, il suo partito ha fatto di tutto per ostracizzare questo referendum, e per far cadere cinque dei sei quesiti proporsi, per dare vita facile ai vostri petrol-amici, per trivellare l'Italia a piu' non posso.  

La aspetto a proporre qualcosa di *costruttivo*.


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Debora Serracchiani, il nuovo che avanza.


Grazie a Dario Vescovi

Qui quando addiruttura la Debora faceva le interrogazioni parlamentari in 
Europa contro il petrolio in Puglia.

Gliele rifarei quelle domandi pari pari.
Che vergogna.

Che peccato che con internet non si possa mentire, eh?


Interrogazione con richiesta di risposta scritta alla Commissione -- Articolo 117 del regolamento

Sergio Paolo Frances Silvestris (PPE) , Roberta Angelilli (PPE) , Sonia Alfano (ALDE) , Antonello Antinoro (PPE) , Pino Arlacchi (S&D) , Antonio Cancian (PPE) , Lorenzo Fontana (EFD) , Barbara Matera (PPE) , Erminia Mazzoni (PPE) , Mario Pirillo (S&D) , Vittorio Prodi (S&D) , Crescenzio Rivellini (PPE) , Potito Salatto (PPE) , Giancarlo Scottà (EFD) , Gianni Vattimo (ALDE) , Giovanni La Via (PPE) , Niccolò Rinaldi (ALDE) , Paolo De Castro (S&D) , Alfredo Pallone (PPE) , Alfredo Antoniozzi (PPE) , Gabriele Albertini (PPE) , Debora Serracchiani (S&D) , Salvatore Tatarella (PPE) , Mario Mauro (PPE) , David-Maria Sassoli (S&D) , Gianni Pittella (S&D) , Iva Zanicchi (PPE) , Clemente Mastella (PPE) , Aldo Patriciello (PPE) , Giommaria Uggias (ALDE) , Andrea Zanoni (ALDE) , Lara Comi (PPE) , Raffaele Baldassarre (PPE) , Licia Ronzulli (PPE) , Cristiana Muscardini (PPE) , Mario Borghezio (EFD) , Claudio Morganti (EFD) , Marco Scurria (PPE) , Giuseppe Gargani (PPE) , Carlo Fidanza (PPE) e Salvatore Iacolino (PPE)


Oggetto: Estrazione di petrolio a ridosso delle coste pugliesi nella zona tra i comuni di Monopoli e Ostuni

La società Northern Petroleum ha avviato il 20 novembre 2011 i lavori di prospezioni geosismiche per individuare eventuali giacimenti petroliferi a poche miglia dalle coste pugliesi nella zona tra i comuni di Monopoli e Ostuni in Italia. La metodologia air-gun con cui vengono compiute dette indagini consiste in violente esplosioni di aria compressa che danneggiano il pescato e l'intero equilibrio marino.

Nel territorio interessato si è sviluppata una fiorente economia turistica, con migliaia di alberghi, masserie, villaggi vacanze e bed and breakfast. Tale fondamentale settore produttivo rischia di essere definitivamente compromesso da insediamenti estrattivi, che trasformerebbero il mare da risorsa turistica ad area industriale. Inoltre nella stessa zona è insediata una delle principali flottiglie pescherecce italiane, e anche quest'attività, che già vive un momento di grande crisi, rischia una grave compromissione.

Gli enti locali — comuni, province e regioni — hanno espresso con più atti formali, amministrativi e legislativi, la loro determinata contrarietà all'insediamento di attività estrattiva nel Mare Adriatico. Tale volontà è confermata da un grande movimento di opinione, culminato il 21 gennaio scorso in una manifestazione popolare a Monopoli, con migliaia di cittadini, centinaia di associazioni — tra cui WWF e Legambiente — e tutte le istituzioni del territorio.

Alla luce di questa manifesta contrarietà delle istituzioni territoriali e della popolazione all'avvio della attività estrattiva, può la Commissione far sapere:


1. considerata la vocazione turistica e l'attività di pesca del territorio interessato, in che modo intende agire alla luce della intervenuta relazione del PE 2011/2072;


2.  se intende verificare se l'attività di ricerca e la eventuale successiva attività estrattiva avviata a poche miglia dallo coste pugliesi sia conforme a quanto previsto dalla vigente normativa europea ossia la direttiva 92/43/CEE che istituisce la rete Natura 2000 che mira a conservare gli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche (la direttiva Habitat) e la direttiva 2008/56/CE che istituisce un quadro per l'azione comunitaria nel campo della politica per l'ambiente marino (direttiva quadro sulla strategia per l'ambiente marino, quale strumento primario per la protezione della biodiversità marina dell'Europa);


3. se considera urgente riesaminare gli aspetti connessi alle prospezioni e all'estrazione di petrolio, nonché un riesame della legislazione pertinente per introdurre uno specifico divieto alle ricerche offshore e alle trivellazioni quando il territorio interessato fonda la sua economia su attività
fortemente legate al mare, quali turismo e pesca?



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Che le hanno risposto, cara Debora? Ce lo spiega come le due cose si conciliano? Ma lei non si vergogna neanche un pochino di prendere in giro cosi' la gente?

Ah si, lei e' del PD.











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