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Tuesday, March 29, 2016

La grande barriera corallina d'Australia: ufficialmente morta


Update Ottobre 2016:
Viveva da 25 milioni di anni, ed e' stata dichiarata morta nell'Ottobre del 2016. 


Era lunga 2000 chilometri
Aveva 2900 micro-barriere coralline su 1050 isolotti
Aveva piu' biodiversita' che tutta l'Europa
Ci abitavano 1625 specie di pesci
3000 specie di molluschi
450 specie di coralli
220 specie di uccelli e tartarughe
30 specie di balene e delfini

 
Era stata creata da coralli, piccoli animaletti che nel corso dei millenni si sono espansi in un enorme labirinto di atolli ed isolotti, di enorme bellezza e ricchezza naturale. 
 
Nel 1960 l'idea di trivellare nei pressi della barriera corallina porto' al primo movimento ecologico d'Australia con il movimento “Save the Reef”. 
 
Nel 1975, scacciati i petrolieri, venne creato il Great Barrier Reef Marine Park.

Nel 1981 l'UNESCO la nomino' World Heritage Site e la chiamo' 
“the most impressive marine area in the world".

Quello stesso anno, 1981, arrivo' il primo episodio di sbiancamento. 
L'aumento di temperatura porto' alla morte delle 
alghe che danno colore e nutrimento ai coralli

Altri sbiancamenti
nel 1997-1998
nel 2001-2002
nel 2005-2006

E non c'era solo la morte delle alghe,
ma un oceano piu acido a causa dei cambiamenti climatici
e di maggior CO2

L'acidita' stava dissolvendo la barriera corallina

Gli scienzati suonarono l'allarme,
nessuno piu' forte di Veron

Nel 2009 disse a Londra, davanti a 350 scienziati

Is the Great Barrier Reef on Death Row?
This is not a fun talk to give, but I’ve never given a more important talk in my life


La sua profezia si e' avverata.

Non sappiamo se intenventi dell'ultima ora avrebbero potuto salvarla,
ma nessun intervento c'e' stato mai

Ne a livello australiano, ne a livello mondiale

L'Australia fece pressioni sull'ONU affinche la grande barriera
corallina fosse rimossa dai siti UNESCO in pericolo
per "salvare il turismo"

Nel 2016 la morte.

Amen.


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17 Maggio 2016:






La cosa triste e scandalosa e' che oggi 17 Maggio 2016 il dramma 
della barriera corallina morente e' stata cancellata da tutti i documenti 
UNESCO per pressioni da parte del governo australiano: 

Questo e' quello che dice l'UNESCO: 

Recent experience in Australia had shown that negative commentary 
about the status of world heritage properties impacted on tourism.
The department indicated it did not support any of Australia’s world heritage 
properties being included in such a publication for the reasons outlined above.
The Department of the Environment conveyed these concerns 
through Australia’s ambassador to UNESCO.

E quindi, cancellata l'Australia.


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29 Marzo 2016


 Come dovrebbe essere e come era

Com'e' adesso, bianca e morente


Qui le immagini aeree della Great Barrier Reef


 Lo sbiancamento e la morte:



This has been the saddest research trip of my life. 
Almost without exception, every reef we flew 
across showed consistently high levels of bleaching, 
from the reef slope right up onto the top of the reef.

 Terry Hughes, James Cook University, Australia 


What we're seeing now is unequivocally to do with climate change

Justin Martin, Universita' del Queensland, Australia 


You have reefs getting hammered time and time again, year after year.
Recovery at this point is very limited.

Mark Eakin, oceanografo NOAA oceanographer


Ci sono le immagini aeree a mostrarlo: la Great Barrier Reef d'Australia e' al 95% "sbiancata".  Non si sa se tornera' mai normale, ma secondo i piu' pessimisti, meta' della piu' grande barriera corallina del mondo, e la struttura vivente piu' grande del pianeta, morira' fra qualche settimana. E' il peggior episiodio di "sbiancamento" delle barriere coralline mai registrato.

Di centinaia tratti di barriera analizzati fra la citta' di Cairns, Australia fino a Papua Nuova Guinea e che si snodano per oltre 400 chilometri, solo 4 su 520 erano sani. Il resto tutti sbiancati. Un ecosistema sano avrebbe presentato invece diversita' di colori e vita.

Terry Hughes, il capo del National Coral Bleaching Taskforce d'Australia che ha eseguito il sondaggio dello stato di salute dei coralli australiani ha detto che questo e' stato il peggior viaggio della sua vita. 

Perche' i coralli sbiancano? Sbiancano a causa dell'aumento della temperatura del mare - fortemente influenzato dai cambiamenti climatici visto che gli oceani assorbono il 93% del calore generato dall'effetto serra sul pianeta. I coralli sono particolarmente sensibili alla temperatura dell'acqua in cui vivono. Anche aumenti modesti di temperatura portano al rigetto dell'alga principale che le compongono e che le danno colore: le zooxanthellae.  Il colore scompare, i coralli diventano bianchi e piu' proni a malattie e alla morte. E con loro scomprare tutta la biodiversita che ospitano visto che un quarto di tutte le specie marine sul pianeta vivono in simbiosi con gli habitat generati dai coralli. 

Secondo il Prof. Justin Martin dell'Universita' del Queensland e' tutto, senza ombra di dubbio,  a causa dei cambiamenti climatici.

Fino a pochi decenni fa, questi sbiancamenti erano rari e geograficamente localizzati, ma in anni recenti sono diventati piu' comuni ed interessano aree sempre maggiori. Il primo evento a grande scala fu registrato nel 1997, con la morte del 18% di tutti i coralli sul pianeta.

Nel 2014, un nuovo fenomeno di moria su grande scala dei coralli, a causa degli aumenti di temperatura degli oceani. Secondo il National Oceanic Atmospheric Administration (NOAA) degli Stati Uniti, l'epidemia dei coralli sbiancati potrebbe impattare il 40% dei coralli sul pianeta. A Febbraio del 2016 la NOAA ha aggiunto che a causa degli effetti aggiuntivi della perturbazione El NiƱo la moria sara' ancora piu' grave di quanto precedentemente annunciato e che lo stato di stress dei coralli durera' almeno fino al 2017. 

Ce la faranno i coralli a ritornare alla normalita'? Come detto non si sa, anche se i piu pessimisti dicono di no. Ma Mark Eakin oceanografo di NOAA ricorda che tornare alla normalita' sara' molto difficile. I coralli sono delicati e le continue martellate da parte dell'uomo -- usa proprio queste parole! --non lasciano presagire niente di buono.

Forse a Matteo Renzi i coralli d'Australia paiono lontani dalle pressioni e dai portafogli dei suoi petrol-amici. Ma questi coralli sileziosi e lontani sono una ennesima testimonianza del fatto che il pianeta e' fragile e che anche ecosistemi incontaminati e speciali sono minacciati dai cambiamenti climatici, generati dall'uomo e dal nostro uso smodato di fonti fossili.

I coralli sbiancano e muoiono per colpa nostra.

Da qualche parte dobbiamo iniziare, se vogliamo conservare questo pianeta per le generazioni future, dalle barriere coralline che muoiono,  ai ghiacciai dell'Artico che si sciolgono, alle isole del Pacifico che vengono ingoiate dal mare. Non e' giusto che questi ecosistemi vengano obliterati dal pianeta perche' non sappiamo dire di no ai petrolieri.

Non possiamo aspettare un giorno di piu.










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