Altre perdite di petrolio, questa volta sull'isola di Kerkennah, uno degli habitat della Tunisia piu' ricchi di flora e di fauna, con turismo e una fiorente industria di pesca.
La spiaggia piu' colpita si chiama Sidi Fraj, con macchie di petrolio dappertutto. Non si sa bene da dove venga il petrolio, fatto sta che il giorno 14 Marzo 2016 ci si e' svegliati con una lunga marea nera sulla sabbia, da Sidi Fraj fino alla localita' Sersina. Alcuni dicono che il petrolio arrivi da uno degli oleodotti della Tunisian Company for Oil Services non lontane dalla spiaggia. Ma le autorita' sono assenti e anzi, un ingegnere che lavora per una associazione volotaria di protezione ambientale chiamata SOS BIAA, Morched Garbouj, dice che la gente e' allarmata e le autorita' ufficiali latitano.
Secondo Garbouj il petrolio invece che dall'oleodotto in questione arriva dalle piattaforme a mare della Thyna Petroleum Services, e che le perdite sono durate per almeno 24 ore. Lo stesso Garbouj teme per la qualita' della vita attorno alla piattaforma, e per la pesca, visto che Kerkennah e' nota per il pescato di qualita'.
Garbouj dice:
“This is a national crisis and one that needs to be regarded as such by the authorities. In other developed countries, such environmental hazards would lead to the firing of incompetent officials from their position.”
Nel frattempo il ministro dell'ambiente e dello sviluppo sostenibile di Tunisia Nejib Derouiche, giunto finalmente sul posto il 16 Marzo 2016 dichiara che e' tuttapposto e che la marea nera e' si, dovuta a perdite di petrolio da oleodotti sotterranei della Thyna Petroleum Services.
Come sempre, scoppi, perdite, incidenti sono sempre possibili. Ci guadagnano i petrolieri e non la gente normale. Per evitare tutto questo c'e' un solo modo: non trivellare piu'.
Il 17 Aprile vota SI.
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Incendio su piattaforma Petrobras in Brasile, dalla FPSO con fiamme da 20 metri di altezza.
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Tre morti nel golfo del Messico per scoppio ed incendio sulla piattaforma Abkatun A della Pemex di Messico. Gia due settimane prima c'era stato uno scoppio sulla piattaforma Zaap E, sempre nel golfo del Messico.
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Norvegia, 20 Marzo 2016
Norvegia, 20 Marzo 2016
Perdite di gas dalla piattaforma Brae Alpha della Marathon Oil classificata “major” e che potrebbe causare “serious
injury or fatalities”. Se dovessero svilupparsi incendi queste perdite potrebbero portare a “major accident”.
Golfo del Messico, 14 Marzo 2016
La causa della morte non e' nota - hanno cessato tutte le operazioni petrolifere.
La causa della morte non e' nota - hanno cessato tutte le operazioni petrolifere.
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In Algeria, attacchi su impianti in localita' Salah della Statoil, Norvegese.
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