In Nuova Zelanda, il 13 Febbraio 2015, sono spiaggiate circa 200 balene in localita' Farewell Spit.
Di queste, cento sono morte subito e le altre sono state in qualche modo recuperate da esperti veterinari e biologi. Sessantasei sono tornate in mare. Le altre erano troppo confuse o lesionate. Il totale e' dunque di 134 balene morte o gravemente ferite. Fra queste balene femmina con i loro piccoli. L'intervista fatta agli operatori che si sono occupati di aiutare le balene e di eutanizzare quelle troppo ferite e' dura da leggere, ed e' qui.
Non e' la prima volta che a Farewell Spit arrivano balene spiaggiate, ma si e' sempre trattato di pochi esemplari. In tutta la Nuova Zelanda, la media di balene spiaggiate, in un anno intero e' di 85 esemplari. Qui, in un solo posto, ce ne sono state circa 200 in un periodo di pochi giorni, e prima ancora, nel Gennaio 2015 un altra cinquantina.
Perche'?
Non lo sappiamo e molte possono essere le cause: i cambiamenti climatici, la perdita dell'orientamento del capo del branco che ha portato con se tutti gli altri, l'inquinamento, magari urti con navi o malattie che si sono diffuse. Oppure il fatto che siamo in tempo di migrazioni per le balene e che quindi e' piu' probabile che si perdano. E in mancanza di altri studi, non sta certo a me dire esattamente cosa sia successo.
Pero'.
Pero', secondo Greenpeace Nuova Zelanda una possibilita' potrebbero essere le ispezioni sismiche che si stanno eseguendo al largo di Farewell Spit. Grazie a nuove leggi piu' petrol-amiche, le ispezioni sismiche in Nuova Zelanda sono facili: non ci vogliono speciali permessi marini e si deve solo presentare un "Marine Mammal Impact Assessment" che pero' non viene reso pubblico.
Per la precisone, a fare airgun nell'area, e' la OMV New Zealand, che conosciamo anche noi in Europa. La OMV e' austriaca, ha una concessione anche lei nei mari di Croazia, oltre ad essere la proprietaria di un pozzo di gas in Romania, vicino al quale e' morto un bambino di nove anni qualche mese fa per esalazioni.
Questa OMV ha eseguito operazioni di airgun dalla nave Polarcus Alima fra il 7 ed il 18 Gennaio 2015 a circa 90 chilometri da Farewell Spit in una concessione chiamata Kaka, di circa 400 chilometri quadrati. Nello stesso periodo si sono spiaggiate 50 balene e ne sono morte circa 40. E poi, il 13 Febbraio le 200 di cui sopra.
Coincidenza? Potrebbe anche essere, ma una coincidenza veramente singolare.
Il gruppo di ambientalisti chiamato Climate Justice Taranaki chiede infatti che venga lanciata una investigazione formale sulla causa degli spiaggiamenti prima che si possa andare avanti con altre ispezioni sismiche nel paese.
E infatti, a pochi chilometri da Farewell Spit intanto hanno gia' approvato airgun nel santuario marino nel North Island che era stato creato apposta per proteggere una rara specie di delfino. E a Wellington, arriva un altra nave sismica che intende eseguire indagini petrolifere al largo dello stetto di Cook per conto della Anadarko, quella che e' stata multata per 5 miliardi di dollari per inquinamento in passato.
Neanche in Nuova Zelanda, il paese meno corrotto nel mondo.
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