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Friday, December 26, 2014

Il collasso dell'industria petrolifera nei mari dei Nord








La BBC - North Sea Industry close to collapse








 Prezzi del petrolio


E intanto le rinnovabili trionfano



Le turbine della MeyGen

Le turbine sotto il mare

Una delle turbine

Pentland Firth

Pentland Firth

Scozia, MeyGen


Wales, Spirit of the Sea

 

La BBC ha appena mandato un articolo dal titolo presciente:  L'industria del petrolio nei mari del nord e' vicina al collasso" 

Non e' una cosa inaspettata visto che in questi mesi si parla di vendite, abbandono di progetti, fusioni fra ditte petrolifere, tagli di personale e di investimenti per risparmiare. Qui pero' le parole sono piu drammatiche: Robin Allan, presidente dell'associazione Brindex esploratori indipendenti, ha detto alla BBC che siamo "vicini al collasso."

Secondo Allan, quasi nessun nuovo progetti nel Mare del Nord puo' essere redditizio ad un presso inferiore ai 60 dollari al barile e che quindi tutti si stanno ritirando.


"In termini di nuovi investimenti - non ci sarà nessuno nel 2015, tutti licenziano, e i bilanci per il 2015 sono tagli da parte di tutti". Allan dice anche che non ci saranno notizie eclatanti di tagli di posti di lavoro perche' la maggior parte del personale lavora a progetto o a contratto, e quindi, semplicmente, non li chiamano piu' invece che licenziarli.


Si parla pero' di "un'ondata di perdite di posti di lavoro" nel corso dei prossimi 18 mesi.

Nel solo Regno Unito, la ConocoPhillips ha tagliato 230 su 1.650 posti di lavoro ed ha annunciato il taglio del 20% degli investimenti. La Schlumberger ha cancellato vari progetti di esplorazione petrolifera e ha smantellato la flotta di navi air-gun nel paese accollandosi 800 milioni di dollari di perdite e la perdita di un numero imprecisato di posti di lavoro. La ditta petrolifera Wood Group ha annunciato un congelamento dei salari, mentre la Apache, un altra grande ditta trivellante britannica, ha imposto un taglio del 10% dei salari.

Secondo la Goldman Sachs per rimanere competitivi, sarebbe necessario che le ditte petrolifere tagliassero il 30% delle loro spese ed investimenti.

E cosi, i rappresentanti di categoria di "Commercio, Industria, Petrolio e Gas" nel Regno Unito, ricordano che "la caduta del prezzo del petrolio sta influenzando l'attività in tutto il Regno Unito" e che "le aziende devono prendere decisioni difficili in questo contesto economico difficile."

In realta' i giacimenti del mare del nord sono stati sfruttati da tanto tempo e la produzione di petrolio e gas e' in declino dal 1999. L'idea per loro era di aumentare gli investimenti, le ricerche in modo da soppiantare con giacimenti nuovi quelli vecchi. Ma non ci sono mai veramente riusciti e adesso questo e' il colpo di grazia. 


Siamo in un contesto di "high-cost" e di "low return". 

In Italia siamo nel contesto di "non sappiamo cosa stiamo facendo" con lo sblocca Italia e sblocca trivelle, ma a questo siamo abituati!










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